Aulo Terenzio Varrone Murena

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Aulo Terenzio Varrone Murena
Console della Repubblica romana
Nome originaleAulus Terentius Varro Murena
GensTerentia
PadreAulo Terenzio Varrone
Tribunato della plebe54 a.C.
Consolato23 a.C.

Aulo Terenzio Varrone Murena (... – 23 a.C.) è stato un generale e politico romano.

Era figlio naturale di Aulo Terenzio Varrone,[1] e fratello adottivo di Lucio Licinio Varrone Murena.[2] Sua sorella, Terenzia, sposò il potente Gaio Mecenate, consigliere e amico di Augusto. [3][4]

Nel 54 a.C. ricoprì il tribunato della plebe e a settembre pose il veto alla lex de tacito iudicio, che proponeva di avviare dei procedimenti giudiziari privati nei confronti dei quattro candidati al consolato, Memmio, Domizio Calvino, Scauro e Messalla, tutti quanti coinvolti in uno scandalo di corruzione.[5]

Nel 25 a.C. Aulo guidò per ordine di Augusto una spedizione militare contro i Salassi, tribù ubicata nell'odierna Valle d'Aosta,[6] che aveva creato dei problemi ai Romani nella zona del passo del Gran San Bernando, che aveva un'importanza strategica fondamentale. I Salassi furono sconfitti e, secondo Strabone, venduti in massa come schiavi, mentre Cassio Dione minimizza il numero di coloro che furono ridotti in schiavitù.[7] Nel 24 a.C. Murena creò la colonia di Augusta Praetoria Salassorum (Aosta) nel cuore del territorio dei Salassi.[8] Designato console insieme ad Augusto per il 23 a.C., Varrone sembra aver abdicato poco dopo l'ingresso al consolato, morendo poco dopo.[9] Al suo posto subentrò Gneo Calpurnio Pisone.[10] Poco dopo la morte di Aulo, il fratello adottivo Lucio Licinio Varrone Murena fu accusato di aver cospirato insieme a Fannio Cepione contro Augusto.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Smith's Biography Murena
  2. ^ Wells, pg. 53
  3. ^ Lightman, A to Z of ancient Greek and Roman women, pg. 312
  4. ^ Syme, pg. 358
  5. ^ Giovanni Rotondi, Leges publicae populi romani: elenco cronologico con una introduzione sull'attività legislativa dei comizi romani, collana Enciclopedia Giuridica Italiana, 1ª ed., Milano, Società editrice libraria, 1912 [1912], p. 408. URL consultato il 17 maj 2021.
  6. ^ Davies, pg. 257
  7. ^ Dione 53.25
  8. ^ Strabone IV.6.7; Davies, pg. 257
  9. ^ Swan, pg. 240; Tansey, pg. 238 (nota 72).
  10. ^ Raaflaub, pg. 426
  11. ^ Clifford Ando, Imperial ideology and provincial loyalty in the Roman Empire, pg. 140 140

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ando, Clifford, Imperial ideology and provincial loyalty in the Roman Empire, University of California Press, 2000
  • Davies, Mark; Swain, Hilary; Davies, Mark Everson, Aspects of Roman history, 82 BC-AD 14: a source-based approach, Taylor & Francis e-Library, 2010
  • Raaflaub, Kurt A.; Toher, Mark, Between republic and empire: interpretations of Augustus and his principate, University of California Press, 1993
  • Smith, Dictionary of Roman Biography and Mythology, 1873
  • Swan, Michael, The Consular Fasti of 23 B.C. and the Conspiracy of Varro Murena, Harvard Studies in Classical Philology, Volume 71, pgs. 235 – 247, Harvard University Press, 1967
  • Syme, Ronald, The Roman Revolution, Clarendon Press, Oxford, 1938
  • Tansey, Patrick, Notabilia varia in the fasti of Alba Fucens, Studi Classici e Orientali, 64, 2018, pp. 199-270.
  • Wells, Colin Michael, The Roman Empire, Harvard University Press, 2004