Antonio Balasso

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Antonio Balasso
SoprannomeToni Balasso
NascitaSchio, 13 giugno 1919
MorteSchio, 12 settembre 1993
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Aeronautica Nazionale Repubblicana
Aeronautica Militare Italiana
Unità51ª Aerobrigata
GradoMaresciallo pilota
GuerreSeconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
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Antonio Balasso detto Toni (Schio, 13 giugno 1919Schio, 12 settembre 1993) è stato un aviatore italiano dell'Aeronautica militare pluridecorato durante la Seconda guerra mondiale e membro delle Tigri Bianche, Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Schio il 13 giugno 1919. Si avvicinò al volo partecipando ad un concorso per allievi piloti di aliante della Regia Aeronautica. Si arruolò volontario nella Regia Aeronautica in qualità di allievo sergente pilota il 1º febbraio 1939, addestrandosi al pilotaggio a bordo dei biplani. Divenne pilota militare (addestrato al combattimento) a soli 20 anni con D.M. 467 del [0 marzo 1940 assegnato al 51ª Aerobrigata.

Dall'anno seguente prese parte alla Seconda guerra mondiale, sul fronte del Mediterraneo, in Grecia e Albania e in Russia, decorato a 23 anni con una Medaglia d'argento al valor militare sul campo, a 24 anni con una Medaglia di bronzo al valor militare e a 25 anni con una Croce di guerra al valor militare.

Con la ripresa dell'aviazione nel dopoguerra, fu selezionato per fare parte delle prime pattuglie acrobatiche. Già nel 1948 volando con i Supermarine Spitfire Mk.IX, in pattuglia con Biasiol, Caponetti, Franchini, Turchi, comandati dal colonnello Sforza vinse la coppa "Zerbinati", gara tra pattuglie acrobatiche degli stormi da caccia, svoltasi a Napoli tra il 20-24 maggio 1948.

Nel 1953 entrò a far parte della prima pattuglia acrobatica della 51ª Aerobrigata (proveniente dal 20º e 21º Gruppo con sede ad Aviano e Treviso Sant'Angelo) che volava sull'aereo Republic F-84G Thunderjet. Nella pattuglia creata ai primi di luglio, Antonio Balasso volava come gregario sinistro, il comandante era il magg. Mario Bellagambi con tenente Roberto Di Lollo (gregario destro) sostituito ad agosto con il capitano Michele Colagiovanni e il maresciallo Italo Rossini (fanalino). La formazione si allenava nel tempo libero.

I maggiori successi e soddisfazioni professionali e personali iniziarono per Balasso nel 1955 quando la sua pattuglia acrobatica venne battezzata "Tigri bianche", nome ispirato alla tradizione del 21º Gruppo che ha come emblema la tigre e il bianco come colore distintivo e che venne disegnata su fondo celeste.

Tra il 1955-1960 Balasso decise di ritornare ad abitare a Schio da Treviso, dove aveva l'alloggio di servizio.

Dal 1961 al 1972 prestò servizio presso l'aeroporto di Vicenza e Tonezza. Si congedò il 13 giugno 1972.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota da caccia di eccezionale abilità e valore affermava in Russia le sue doti di combattente effettuando 85 azioni contro il nemico. In 3 aspri combattimenti sostenuti contro formazioni superiori di numero contribuiva con perizia e coraggio all'abbattimento di 4 velivoli avversari. Cielo del Donez e del Don -Russia - maggio - settembre 1942
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Abile e audace pilota da caccia partecipava a numerose azioni di ricognizione offensiva, mitragliamenti a volo radente e bombardamento in picchiata su muniti obiettivi dando prova di ardimento ed alto senso del dovere. Cielo dell'aeroporto di Galatina Lecce, 4 luglio 1943 – 21 novembre 1944
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Generoso pilota da caccia effettuava intense attività belliche dando costante prova di perizia,aggressività ed ardimento. In mitragliamenti e bombardamenti a truppe, in scorte e ricognizioni offensive faceva rifulgere le sue eccellenti doti combattive, distruggendo mezzi ed interdicendo al nemico le vie di comunicazione. Cielo dei Balcani, febbraio- aprile 1945
Croce al merito di guerra (3 concessioni) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— Decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi del 9 giugno 1954.
Medaglia mauriziana - nastrino per uniforme ordinaria
— 26 marzo 1971
Croce d'oro per anzianità di servizio militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro di lunga navigazione aerea - nastrino per uniforme ordinaria
  • Medaglia d'oro della città Schio (25 maggio 1957) - “Il Consiglio Comunale di Schio nell'intesa di dare un riconoscimento al Maresciallo Pilota Antonio Balasso che nella 51ª Aerobrigata, ha acquistato fama internazionale, quale componente della pattuglia di alta acrobazia onorando l'aeronautica militare e la città natale ha deliberato di conferirgli la Medaglia d'Oro della Città.” Il Sindaco Carlo Gramola
  • Medaglia d'oro al maresciallo Antonio Balasso che ha onorato il nome di Schio nello sport azzurro Sindaco Beggio, 1974
  • Schio - Cà Trenta. Inaugurazione del Parco del Volo dedicato al M.llo Pilota Antonio "Toni" Balasso, con doppio passaggio della PAN - Pattuglia Acrobatica Nazionale. 13 giugno 2005
  • Inaugurazione del Vicolo intitolato a Antonio Balasso. Schio 27 novembre 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brugar, Dalla Pattuglia folle alle Frecce Tricolori, Roma, Edizioni Rivista Aeronautica, 2007, p. 51.
  • Gianfranco Da Forno, Frecce tricolori. La storia, Conegliano, Grafiche Battivelli, 2009, pp. 38-39, ISBN 978-88-904-5670-1.
  • Luca Rocca, Il cinquantesimo anno delle Frecce Tricolori. Ambasciatori nel mondo, Milano, Armando Curcio Editore, 2010, ISBN 978-88-950-4983-0.
  • Renato Rocchi, La meravigliosa avventura. Storia del volo acrobatico. Parte seconda: dal 1945 al 1960, Tricesimo, Aviani Editore, 1990, pp. 97-114, 121-152, ISBN 88-7772-009-3.
Periodici
  • Tony da Vicenza, Maresciallo Pilota Antonio Balasso di Schio (VI) - Classe 1919, in Ala Tricolore, settembre - Ottobre - Novembre 1993.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]