Angelo Bersani-Dossena

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Angelo Bersani-Dossena
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato23 aprile 1835 a Paullo
Ordinato presbitero19 settembre 1857
Nominato vescovo31 marzo 1875 da papa Pio IX
Consacrato vescovo11 aprile 1875 dall'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana
Deceduto12 giugno 1887 (52 anni) a Lodi
 

Angelo Bersani-Dossena (Paullo, 23 aprile 1835Lodi, 12 giugno 1887) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Angelo Bersani-Dossena nacque a Paullo, nel lodigiano, il 23 aprile 1835, da un'umile famiglia trasferitasi a Lodi quando era ancora fanciullo.

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 settembre 1857 fu ordinato presbitero e celebrò la prima messa nella chiesa di San Lorenzo della sua città. Fu nominato coadiutore a Corno Giovine e nel 1862 gli fu affidato l'ufficio di direttore spirituale del seminario diocesano. Nel 1864 fondò il periodico Il Buon Pastore, guida catechistica sull'arte e la teologia della predicazione, del quale tenne la direzione fino alla morte. Nel 1868 fu insignito del titolo di prelato domestico da papa Pio IX e fu nominato prevosto di Mulazzano. Nello stesso tempo fu nominato rettore del seminario diocesano di Lodi e vicario generale della diocesi. Nel 1874 fu promosso prevosto della parrocchia di San Lorenzo in Lodi dal vescovo Domenico Maria Gelmini.[1]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 marzo 1875 fu preconizzato vescovo titolare di Patara e coadiutore del vescovo di Lodi cum iure successionis, e l’11 aprile dello stesso anno fu consacrato nel Duomo di Lodi dall'arcivescovo di Milano Luigi Nazari di Calabiana, assistito dal vescovo di Crema Francesco Sabbia e dal vescovo coadiutore di Bergamo Alessandro Valsecchi.

Di stampo innovatore e conciliatorista, alla guida della diocesi promosse iniziative di carattere dottrinale, spirituale e disciplinare: venne bandito il rosminianesimo a favore del neotomismo, mentre ai sacerdoti della diocesi vennero richiesti esercizi spirituali. Sul piano sociale creò l'Istituto caritativo ed assistenziale "Santa Savina" per le categorie meno abbienti della popolazione, si svilupparono i circoli giovanili e le azioni cattoliche di mutuo soccorso, e nacquero i comitati parrocchiali e diocesani dell'Opera dei congressi. Inoltre favorì la nascita del settimanale Il Lemene nel 1878, «foglio di notizie e di opinione in senso moderno». Morì il 12 giugno 1887 nell'Episcopio di Lodi.[2]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Note - San Lorenzo. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  2. ^ Costantino Cipolla, Giuseppe Sarto, Vescovo di Mantova. URL consultato il 31 dicembre 2016.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Patara Successore
Giuseppe Novella, O.F.M. 31 marzo 1875 - 12 giugno 1887 Luigi Cannavò, O.F.M.Cap.
Controllo di autoritàVIAF (EN88685916 · ISNI (EN0000 0000 6629 214X · SBN TO0V437399 · BAV 495/4620 · WorldCat Identities (ENviaf-88685916