Andrea Semino

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Palazzo Ambrogio Di Negro, decorazione della volta

Andrea Semino (Genova, 1526 circa – 1594) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Andrea Semino
Ritratto del doge Simone Spinola

Si formò alla scuola del padre Antonio, come fratello minore Ottavio, con il quale compì verso la metà del secolo un'esperienza romana. Tornato a Genova, collaborò nel 1552 con Luca Cambiaso alla decorazione della cappella Centurione in Santa Maria degli Angeli. Negli anni seguenti proseguì con il fratello la produzione di pale d'altare della bottega paterna, in un ambiente dominato dalle personalità di Luca Cambiaso e di Giovan Battista Castello.

Dopo il 1560 il Semino si affermò come frescante nelle decorazioni dei palazzi gentilizi, un genere di pittura celebrativa e ornamentale che, dopo le grandi prove di Perin del Vaga, conobbe una buona fortuna con Giovan Battista Castello. Sotto la direzione di questi il Semino partecipò alla impresa decorativa del Palazzo Tommaso Spinola con l'affresco Gesta militari di Tommaso Spinola e figure allegoriche del 1565 circa; subito dopo lavorò autonomamente in Palazzo Pallavicini-Cambiaso con il fratello Ottavio, nel Palazzo Lomellino con affreschi di Episodi di storia romana del 1569 e nel Palazzo Giovanni Battista Spinola; in tutte le decorazioni mostra di aver saputo mettere a frutto l'esperienza della pittura manieristica dell'Italia centrale, in particolare di Salviati. Tra i dipinti di destinazione sacra quelli della cappella di Paride Pinelli della chiesa della Annunziata di Portoria sono tra i pochi databili con sicurezza: la Natività, l'Annuncio ai pastori e il Sogno di Giuseppe risalgono al 1567.

Con il fratello Ottavio lavorò anche a Milano in Palazzo De Marini, dove dipinse il Concilio degli dei, andato distrutto.

Tornato a Genova nel 1575 proseguì con successo l'attività di decoratore, anche se di facciate; nello stesso tempo il Semino seppe fra i primi rispondere alle nuove esigenze di rappresentazione dell'arte sacra. È stato attribuito alla fase tarda della sua attività il ciclo decorativo che ricopre le volte delle tre sale del piano nobile del Palazzo Ambrogio Di Negro di Via San Luca. La sala principale ospita il grande affresco con "Il Ratto di Elena", circondato da riquadri con episodi della vita di Paride, mentre le due sale Minori ospitano i cicli di Danae e del figlio Perseo. Secondo recenti studi, all'opera avrebbero partecipato anche i figli di Andrea, Cesare e Alessandro[1], e il fratello Ottavio. Le altre principali opere di quest'ultimo periodo sono:

Il 28 ottobre 2005 a Boasi è stata rubata da ignoti una tela di grande valore raffigurante l'Incredulità di San Tommaso dipinta nel XVI secolo da un allievo di Andrea Semino. L'opera d'arte non è ancora stata ritrovata e le misure della sua cornice erano 150 centimetri di altezza e 122 centimetri di larghezza.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gabriele Langosco, SEMINO, Andrea, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 92, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
  2. ^ Franco Ricciardi, Quadro di valore rubato a Lumarzo, Il Secolo XIX, 31 ottobre 2005, p. 11

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBN IT\ICCU\CFI\0114992.
  • Raffaello Soprani, Delle vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi; Tomo secondo scritto da Carlo Giuseppe Ratti, a cura di Carlo Giuseppe Ratti, Stamperia Casamara in Genoa, dalle Cinque Lampadi; Digitized by Googlebooks from Oxford University copy on Feb 2, 2007, 1769, pp. pages 259–262.

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