Alessandro Marracino

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Alessandro Marracino

Senatore del Regno d'Italia
Incarichi parlamentari
Membro della Commissione degli affari interni e della giustizia
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXV, XXVI
CollegioCampobasso (XXV), Benevento (XXVI)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Radicale Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneMagistrato

Alessandro Marracino (Isernia, 9 febbraio 1867Nettuno, 21 maggio 1941) è stato un magistrato, giurista, politico e musicista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Giacomo Marracino e Concetta Bozzelli, Alessandro Marracino si laureò nel 1889 in giurisprudenza. Nel 1911, divenne libero docente di Istituzioni di diritto civile presso l'Università di Roma, e in seguito fondò la rivista "Acque e trasporti", di cui fu anche il direttore.

La sua carriera politica cominciò nel 1919, quando venne eletto per la prima volta come membro della Camera dei Deputati; eletto nuovamente nel maggio del 1921, l'anno successivo fu nominato Sottosegretario di Stato al Ministero della Guerra, durante il secondo governo Facta[1].

A partire dal 1923, Marracino ottenne l'incarico di Primo presidente della Corte di appello di Ancona, carica che ricoprirà fino al 1927, divenendo in seguito Presidente di sezione della Corte di cassazione. Proposto nel 1924 come senatore dal deputato Giacomo Acerbo, Marracino venne eletto nel 1933, e tra gli incarichi più importanti svolti durante il periodo nel Senato possiamo ricordare la partecipazione alla Commissione degli Affari interni e della Giustizia.

Fece parte della Massoneria, fu Consigliere dell'Ordine, raggiunse il 33º grado del Rito scozzese antico ed accettato e fu membro del Supremo Consiglio[2].

Marracino scrisse anche un melodramma in quattro atti, il Corrado, pubblicato nel 1900[3].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Marracino si sposò con Raffaella Delfini, ed ebbero quattro figli: Tina, Giacomo (morto neonato), Suavis e Medora, che si distinse per l'ardore con cui si impegnò a salvare le vite non solo dei suoi concittadini di Vastogirardi, durante le due Guerre mondiali[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Marracino fu anche autore di numerose pubblicazioni, collegate alla sua professione di magistrato e di politico. Qui vengono riportate alcune delle più importanti:

  • Carità legale e beneficenza privata, Tipografia Giuntina, Firenze, 1912
  • Azione revocatoria o pauliana, Società editrice libraria, Milano, 1904
  • Il duello in filosofia del diritto, Rocco Carabba, Lanciano, 1892
  • Per la riforma Bonomi, Stab. tip. della Società delle cartiere centrali, Roma, 1917
  • I comuni e le provincie e la funzione giuridica dei partiti : studii di diritto pubblico privato, vol.1, Tipografia di diritto italiano, Roma, 1903
  • Contributo alla dottrina della correzione delle sentenze penali, F. Vallardi, Milano, 1910
  • Il nuovo diritto idraulico : con speciale riguardo alle acque sotterranee, Tip. cons. naz. di emigraz. e lavoro, Roma, 1930
  • La proprietà commerciale ed il diritto di clientela, Unione tipografico-editrice torinese, Torino, 1930
  • L'acquisto della servitù per prescrizione, St. Pellas, Firenze, 1911

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ II Governo Facta, su storia.camera.it. URL consultato il 5 marzo 2016.
  2. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 209.
  3. ^ Internet Culturale: cataloghi e collezioni digitali delle biblioteche italiane
  4. ^ Rita Frattolillo, Barbara Bertolini, Il tempo sospeso, Filopoli

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90295241 · ISNI (EN0000 0000 6210 3495 · SBN RAVV072984 · LCCN (ENno2017014007 · WorldCat Identities (ENlccn-no2017014007