Albero della vita

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Raffigurazione trecentesca dell'albero della vita

L'albero della vita è un elemento simbolico o un motivo iconografico ricorrente in svariate religioni, mitologie, filosofie e culture, ognuna delle quali gli attribuisce significati magici e mistici perlopiù diversi. Alcuni esempi sono: l'albero del mondo dei popoli indo-europei, il misterioso albero sacro degli assiri[1] e l'albero della vita della Cabala. Anche l'albero di Jesse è talvolta considerato un albero della vita.

Il nome di "albero della vita" è preso dall'omonimo albero biblico, che rappresenta l'opportunità offerta da Dio all'uomo di condividere la vita eterna.

Nella Bibbia[modifica | modifica wikitesto]

Antico Testamento[modifica | modifica wikitesto]

L'albero della conoscenza del bene e del male, che connette il Cielo con l'Oltretomba, così come l'albero della vita, che collega tutte le forme della creazione, sono parte dell'Albero del mondo secondo l'Enciclopedia Britannica[2] e sono considerati lo stesso albero da varie religioni e filosofie.[3].

Nuovo Testamento[modifica | modifica wikitesto]

L'albero della vita dell'Antico Testamento è richiamato nell'Apocalisse di Giovanni:

«Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio

L'ultimo capitolo si conclude con il riferimento all'"albero della vita e della Città Santa", promesso in partecipazione ai credenti in Cristo Gesù come salario delle loro opere, purché nulla abbiano tolto o aggiunto alle parole profetiche dell'apostolo ed evangelista.
Gli ultimi versi sono l'invocazione al Signore Gesù, equivalente all'aramaico Maràn atha[5].

Nella filosofia[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo dell'albero può rappresentare il principio ermetico fondamentale "come in alto così in basso", proprio per il profondo legame fra radici e chiome:

  • le radici: rendono l'albero della vita solido e stabile perché sono profonde e tenaci;
  • il tronco: non è né troppo grande né troppo esile, ed è il collegamento tra il cielo e la terra;
  • la chioma: rami che danno verso il cielo, frutti di diverso tipo e foglie rigogliose.

Nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

L'albero della vita appare spesso nell'arte e nell'iconografia.[6] L'albero della vita viene spesso menzionato nella cultura di massa come confermano vari titoli di romanzi e film.[7][8][9]

Nella biologia[modifica | modifica wikitesto]

Dall'albero della vita prende il nome la pianta di arborvitae, meglio nota come thuja. Gli antichi anatomici utilizzavano la stessa espressione per indicare la sostanza bianca del cervelletto.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mariana Giovino, The Assyrian Sacred Tree: A History of Interpretations, Saint-Paul, 2007, p. 129.
  2. ^ World Tree, su britannica.com.
  3. ^ (EN) Tryggve N. D. Mettinger, The Eden Narrative: A Literary and Religio-historical Study of Genesis 2-3, Eisenbrauns, 2007, p. 5.
  4. ^ Apocalisse 2:7, su laparola.net.
  5. ^ Apocalisse 23:12-20, su laparola.net.
  6. ^ a b (EN) arbor vitae, su treccani.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
  7. ^ Adele Cambria, Nove dimissioni e mezzo: le guerre quotidiane di una giornalista ribelle, Donzelli, 2010, p. 76.
  8. ^ The tree of life: una recensione, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
  9. ^ L’albero della vita: in uscita il 16 luglio, su corriere.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Paul Carus, History of the Devil, Lulu, 2017.
  • (EN) Autori vari, Encyclopedia of World Religions, Encyclopaedia Britannica, 2008.
  • (EN) Mark G. Boyer, An Abecedarian of Sacred Trees: Spiritual Growth through Reflections on Woody Plants, Wipf and Stock, 2016.
  • (EN) Barrie Dolnick, Enlighten Up: The Keys to Kabbalah, Penguin, 2005.

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