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Guido Goldschmiedt

Guido Goldschmiedt (Trieste-Austria, 29 maggio 1850Gainfarn-Austria, 6 agosto 1915) è stato un chimico austriaco (impero Austro-ungarico).

Biografia

Goldschmiedt iniziò a studiare Economia presso la scuola di affari di Francoforte sul Meno, ove però cominciò a frequentare lezioni di scienze in altri istituti di educazione.

Nel 1869, fece ritorno a Vienna, dove viveva parte della sua famiglia, e studiò Chimica presso l'Università di Vienna. Lì frequentò le lezioni di Josef Redtenbacher e Franz Cölestin Schneider, i più importanti chimici dell'epoca a Vienna. Nel 1871, si trasferì all'Università di Heidelberg, in Germania, ove conseguì il dottorato di ricerca con un lavoro effettuato sotto la guida di Robert Wilhelm Bunsen e del suo assistente Blum nel campo della Chimica Analitica Inorganica dei minerali.

Lavorò quindi nel laboratorio di Adolf von Baeyer presso l'Università di Strasburgo con posizione di postdottorato. Goldschmiedt lavorò nel campo della Chimica Organica per due anni, ma al contempo studiava Mineralogia e Cristallografia con Paul Heinrich von Groth. In quel periodo, anche Emil Fischer e Franz S. Exner lavorarono con Baeyer a Strasburgo.

Il periodo di lavoro a Strasburgo di Goldschmiedt si interruppe bruscamente, in quanto si unì al gruppo di Schneiders all'Università di Vienna.

Dopo la sua abilitazione nel 1875, fu inviato come osservatore ufficiale all'Esposizione universale di Filadelfia del 1876. Dopo aver visitato la California, ritornò a Vienna, ove nel 1886 si sposò. Solo nel 1890 divenne Professore associato all'Università di Vienna, ma solamente un anno dopo divenne Professore ordinario.

Nel 1891, Goldschmiedt si trasferì alla Università Carolina di Praga, ove lavorò per 20 anni. Nel frattempo, nel 1892, gli fu attribuito il Premio Lieben e fu Presidente della Deutschen Chemischen Gesellschaft (società dei chimici tedeschi) nel 1900 e nel 1901.

Nel 1911, Goldschmiedt succedette a Zdenko Hans Skraup all'Università di Vienna, ove fu principalmente dedito a questioni amministrative, quali la supervisione della costruzione dell'edificio dei laboratori e la riorganizzazione dell'istituto. A partire dal 1914, la sua salute andò deteriorandosi, lentamente ma in maniera progressiva, fino a quando il 6 agosto 1915 morì[1].

Attività scientifica

Papaverina

I suoi risultati più notevoli riguardarono la determinazione delle strutture di parecchi composti organici naturali, tra i quali vi sono la papaverina e l'acido ellagico[1].

Il punto di partenza della ricerca di Goldschmiedt quando lavorava presso l'Università di Strasburgo fu la sintesi del difenil-tricloroetano, a partire da bromale (CBr3CHO) e benzene, cui seguiva la riduzione con zinco caldo per formare stilbene. A Vienna, la sua attenzione si volse alla chimica dei prodotti naturali delle piante. Scoprì che i rapporti tra acido erucico, acido brassidinico e acido behenico corrispondono ai rapporti tra i tre acidi grassi acido oleico, acido elaidico e acido stearico.

Goldschmiedt migliorò anche il metodo di Victor Meyer per determinare, attraverso la densità del vapore, la massa molecolare di composti a basso punto di ebollizione.

Guido Goldschmiedts ebbe come studenti all'università Walter Fuchs e Otto Hönigschmid. Nell'ottobre 1901 ebbe come studente anche il diciottenne Franz Kafka, che però dopo sole tre settimane si trasferì alla Facoltà di Giurisprudenza.

Onorificenze

Goldschmiedt fu premiato con il Premio Lieben nel 1892.

Note

  1. ^ a b Josef Herzig, Guido Goldschmiedt, in Berichte der deutschen chemischen Gesellschaft, vol. 49, 1916, DOI:10.1002/cber.19160490193.

Bibliografia

  • Goldschmiedt Guido, in: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950 (ÖBL), Volume 2, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1959, pag. 26.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN27830933 · ISNI (EN0000 0000 1363 0862 · GND (DE116757388 · J9U (ENHE987007526248405171 · WorldCat Identities (ENviaf-27830933