Simpatectomia toracica endoscopica: differenze tra le versioni

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La '''simpatectomia toracica endoscopica''' (''Endoscopic thoracic sympathectomy'' ETS) è una controversa [[intervento chirurgico|procedura chirurgica]] con la quale alcune porzioni del [[sistema nervoso simpatico|tronco nervoso simpatico]] vengono distrutte. L'ETS è usata per trattare l'iperidrosi, il rossore facciale, la [[sindrome di Raynaud]] e la [[distrofia simpatica riflessa]]. Il più comune disturbo trattato è di gran lunga l'iperidrosi palmare, nella prassi comune conosciuta come “mani sudate”.
La '''simpatectomia o simpaticectomia toracica endoscopica''' (''Endoscopic thoracic sympathectomy'' ETS) è una [[intervento chirurgico|procedura chirurgica]] con la quale alcune porzioni del [[sistema nervoso simpatico|tronco nervoso simpatico]] vengono recise o clampate. L'ETS è usata per trattare l'iperidrosi, il rossore facciale, la [[sindrome di Raynaud]] e la [[distrofia simpatica riflessa]]. Il più comune disturbo trattato è di gran lunga l'iperidrosi palmare, ossia l'eccessiva sudorazione a livello delle mani.


La simpatectomia distrugge fisicamente i nervi in entrambi i tronchi del simpatico, che sono lunghe catene di [[ganglio|gangli]] situati bilateralmente lungo la [[colonna vertebrale]] (ciò permette di ridurre il rischio di lesioni bilaterali), e responsabili di vari aspetti importanti del [[sistema nervoso periferico]] (SNP). In generale ogni tronco nervoso è diviso in 3 regioni:
La simpatectomia consiste nell’interruzione delle vie simpatiche afferenti a un determinato distretto, costituite da lunghe catene di [[Ganglio|gangli]] situati bilateralmente lungo la [[colonna vertebrale]] e responsabili di vari aspetti importanti del [[sistema nervoso periferico]] (SNP). In generale ogni tronco nervoso è diviso in 3 regioni:


* Cervicale (collo)
·       Cervicale (collo)
* Toracico (petto)
* Lombare (parte inferiore del busto)


·       Toracico (petto)
La parte più comune coinvolta nell'ETS è la zona toracica superiore, quella parte della catena simpatica situata tra la prima e la quinta [[vertebra toracica]].


·       Lombare (parte inferiore del busto)
Oltre ai normali rischi operatori, come il [[sanguinamento]] e le [[infezioni]] post operatorie, l'ETS può comportare rischi più specifici, tra cui alterazioni irreversibili nel funzionamento dei nervi.

La parte più comunemente coinvolta nell'ETS è la zona toracica superiore, quella parte della catena simpatica situata tra la prima e la quinta [[vertebra toracica]].


== Storia ==
== Storia ==


La simpatectomia si è sviluppata a metà del [[XIX secolo]], quando si scoprì che il sistema nervoso simpatico innerva quasi ogni sistema organico, ghiandolare e muscolare del corpo. Fu ipotizzato che questi nervi giocassero un ruolo importante nella regolazione di molte funzioni corporee in risposta a cambiamenti nell'ambiente, l'esercizio fisico, le emozioni e il piacere.
La simpatectomia si è sviluppata a metà del [[XIX secolo]], quando si scoprì che il sistema nervoso simpatico innerva quasi ogni sistema organico, ghiandolare e muscolare del corpo. Fu ipotizzato che questi nervi giocassero un ruolo importante nella regolazione di molte funzioni corporee in risposta a cambiamenti nell'ambiente, come ad esempio durante l’esercizio fisico o provando determinate emozioni.


La prima simpatectomia fu effettuata da Alexander nel 1889. Visto il ben noto apporto del sistema nervoso simpatico a molte funzioni corporee, l'operazione veniva effettuata nel tentativo di curare molti disturbi, tra cui idiozia, [[Struma (endocrinologia)|gozzo]], [[epilessia]], [[glaucoma]] e ''[[angina pectoris]]''. La simpatectomia toracica è stata suggerita per l'iperidrosi (sudorazione eccessiva) dal 1920, quando Kotzareff mostrò che avrebbe causato anidrosi (completa impossibilità di sudare) dalla linea dei [[Capezzolo|capezzoli]] in su.
La prima simpatectomia fu effettuata da Alexander nel 1889. Visto il ben noto apporto del sistema nervoso simpatico a molte funzioni corporee, l'operazione veniva effettuata nel tentativo di curare molti disturbi, tra cui [[Struma (endocrinologia)|gozzo]], [[epilessia]], [[glaucoma]], [[Angina pectoris|''angina pectoris'']] e anche patologie psichiatriche. La simpatectomia toracica è stata suggerita per l'iperidrosi dal 1920, quando Kotzareff mostrò che avrebbe causato anidrosi (completa impossibilità di sudare) dalla linea dei [[Capezzolo|capezzoli]] in su.


In quegli anni, raggiungere il tessuto nervoso a livello della cavità toracica attraverso le convenzionali tecniche chirurgiche era difficile, doloroso e spesso accompagnato da numerose complicanze post-operatore. Nel 1908 venne sviluppato un approccio posteriore ma che richiedeva la recisione (“sawing off”) delle [[costole]]. Nel 1935 si sviluppò un approccio sovraclaveare (o sopraclavicolare) che era meno doloroso di quello posteriore ma più incline al danneggiamento di nervi e [[Vaso sanguigno|vasi sanguigni]] importanti.
Anche la simpatectomia lombare fu sviluppata e utilizzata nel trattamento della [[sudorazione]] eccessiva dei piedi e di altri disturbi, ed era spesso causa di impotenza negli uomini. Viene ancora proposta come trattamento dell'iperidrosi plantare o per i pazienti che hanno avuto esiti negativi (massiccia sudorazione compensatoria) dalla simpatectomia toracica per iperidrosi plantare o eritrofobia. Con una simpatectomia estesa (su più livelli) vi è rischio di [[ipotensione]].


A causa di queste difficoltà la convenzionale simpatectomia “a torace aperto” fu accantonata intorno alla seconda metà del precedente secolo e di rado utilizzata ancora per l’iperidrosi, la sindrome di Raynaud e vari disturbi [[Psichiatria|psichiatrici]].
La simpatectomia in sé è relativamente facile da eseguire. Tuttavia raggiungere il tessuto nervoso nella cavità toracica attraverso tecniche chirurgiche convenzionali era difficile, doloroso e si prestava a metodologie differenti. L'approccio posteriore venne sviluppato nel 1908 e richiedeva la recisione (“sawing off”) delle [[costole]]. Nel 1935 si sviluppò un approccio sovraclaveare (o sopraclavicolare), che era meno doloroso di quello posteriore, ma più incline al danneggiamento di nervi e [[Vaso sanguigno|vasi sanguigni]] importanti. A causa di queste difficoltà, oltre che a esiti invalidanti associati alla denervazione simpatica, la convenzionale simpatectomia “a cielo aperto” non fu mai una procedura molto popolare, anche se continuò ad essere praticata per iperidrosi, sindrome di Raynaud e vari disturbi [[psichiatria|psichiatrici]]. Con la diffusione della [[lobotomia]] negli [[anni 1940|anni quaranta]], la simpatectomia come forma di psicochirurgia perse popolarità.


Ad aprire la strada alla versione endoscopica della simpatectomia toracica furono Goren Claes e Christer Drott, sul finire degli [[anni 1980|anni ottanta]] in [[Svezia]]. Lo sviluppo delle tecniche chirurgiche [[endoscopia|endoscopiche]] “microinvasive” ha diminuito i tempi di ricovero dopo l'operazione e aumentato la sua popolarità. Oggi la simpatectomia è praticata in molti paesi in tutto il mondo.
Ad aprire la strada alla versione endoscopica della simpatectomia toracica furono Goren Claes e Christer Drott, sul finire degli [[Anni 1980|anni ottanta]] in [[Svezia]]. Lo sviluppo delle tecniche chirurgiche [[Endoscopia|endoscopiche]] “microinvasive” ha diminuito i tempi di ricovero dopo l'operazione e aumentato la sua popolarità. Oggi la simpatectomia è praticata in molti paesi in tutto il mondo e se eseguita da chirurghi esperienti, è un intervento eseguibile in pochi minuti con risultati completi e definitivi. <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lixia|cognome=Huang|nome2=Hong|cognome2=Jiang|nome3=Dongshan|cognome3=Wei|data=2019-08|titolo=A comparative study of thoracoscopic sympathectomy for the treatment of hand sweating|rivista=Journal of Thoracic Disease|volume=11|numero=8|pp=3336–3340|accesso=2022-05-09|doi=10.21037/jtd.2019.08.18|url=http://jtd.amegroups.com/article/view/31034/22060}}</ref>

Anche la simpatectomia lombare fu sviluppata e utilizzata nel trattamento della [[sudorazione]] eccessiva dei piedi e di altri disturbi. Negli anni passati la simpatectomia lombare veniva utilizzata per vari interventi tra cui l’ischemia agli arti inferiori, oggi sostituita da operazioni di rivascolarizzazione diretta o procedure di rivascolarizzazione endovascolare, come l'angioplastica con lo “stenting” delle arterie occluse.

In alcuni centri, viene ancora proposta come trattamento dell'iperidrosi plantare o per i pazienti che, a seguito della simpatectomia toracica, presentano come effetto collaterale una massiva sudorazione compensatoria a livello della regione inferiore del corpo. <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Kyung Jae|cognome=Hur|nome2=Hyong Woo|cognome2=Moon|nome3=Yong Hyun|cognome3=Park|data=2021-12|titolo=Retroperitoneoscopic lumbar sympathectomy for the treatment of primary plantar hyperhidrosis|rivista=BMC Surgery|volume=21|numero=1|pp=397|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1186/s12893-021-01393-y|url=https://bmcsurg.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12893-021-01393-y}}</ref>


==Indicazioni==
==Indicazioni==


La simpatectomia toracica endoscopica viene comunemente usata per il trattamento delle forme di [[iperidrosi]] della parte superiore del corpo (mani e ascelle), per il fenomeno di Raynaud e il rossore del viso, se associate all'iperidrosi.
La simpatectomia toracica endoscopica viene comunemente usata per il trattamento delle forme di [[iperidrosi]] della parte superiore del corpo (mani, ascelle e volto) <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Naomi|cognome=Hirakawa|nome2=Ikuyo|cognome2=Higashimoto|nome3=Ayako|cognome3=Takamori|data=2021-04|titolo=The impact of endoscopic thoracic sympathectomy on sudomotor function in patients with palmar hyperhidrosis|rivista=Clinical Autonomic Research|volume=31|numero=2|pp=225–230|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1007/s10286-020-00685-2|url=https://link.springer.com/10.1007/s10286-020-00685-2}}</ref>, per il fenomeno di [[Fenomeno di Raynaud|Raynaud]], l’[[Ereutofobia|eritrofobia]] o eccessivo arrossamento del volto, il morbo di [[Malattia di Buerger|Buerger]] e altre disfunzioni del sistema nervoso autonomo.


Vi sono studi che suggeriscono che tale tecnica possa essere utilizzata anche per ottenere una rivascolarizzazione cerebrale nei pazienti con [[malattia di moyamoya]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Suzuki J, Takaku A, Kodama N, Sato S |titolo=An attempt to treat cerebrovascular 'Moyamoya' disease in children |rivista=Childs Brain |volume=1 |numero=4 |pp=193–206 |anno=1975 |id=PMID 1183260 |doi=10.1159/000119568 }}</ref>, per il trattamento del mal di testa, per la [[sindrome del QT lungo]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Telaranta T |titolo=Psychoneurological applications of endoscopic sympathetic blocks (ESB) |rivista=Clin Auton Res. |volume=13 |numero=Suppl 1 |pp=I20–1; discussion I21 |anno=2003 |mese=dicembre|id=PMID 14673667 |doi=10.1007/s10286-003-1107-1 }}</ref><ref>[http://www.londonarrhythmiacentre.co.uk/diagnosis-ventricular-ventricular-tachycardia.html Ventricular Arrhythmia/ Tachycardia]</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Khan IA |titolo=Long QT syndrome: diagnosis and management |url=https://archive.org/details/sim_american-heart-journal_2002-01_143_1/page/n16 |rivista=Am Heart J. |volume=143 |numero=1 |pp=7–14 |anno=2002 |mese=gennaio|id=PMID 11773906 |doi=10.1067/mhj.2002.120295}}</ref> e per altre patologie.
Vi sono studi che suggeriscono che tale tecnica possa essere utilizzata anche per ottenere una rivascolarizzazione cerebrale nei pazienti con [[Malattia di moyamoya|malattia di Moyamoya]] <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jiro|cognome=Suzuki|nome2=Akira|cognome2=Takaku|nome3=Namio|cognome3=Kodama|data=1975|titolo=An Attempt to Treat Cerebrovascular ‘Moyamoya’ Disease in Children|rivista=Pediatric Neurosurgery|volume=1|numero=4|pp=193–206|lingua=english|accesso=2022-05-09|doi=10.1159/000119568|url=https://www.karger.com/Article/FullText/119568}}</ref> per il trattamento di alcune forme di cefalea, per la [[sindrome del QT lungo]] <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Timo|cognome=Telaranta|data=2003-12-01|titolo=Psychoneurological applications ofendoscopic sympathetic blocks (ESB)|rivista=Clinical Autonomic Research|volume=13|numero=1|pp=i20–i21|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1007/s10286-003-1107-1|url=https://doi.org/10.1007/s10286-003-1107-1}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ijaz A.|cognome=Khan|data=2002-01-01|titolo=Long QT syndrome: Diagnosis and management|rivista=American Heart Journal|volume=143|numero=1|pp=7–14|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1067/mhj.2002.120295|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0002870302249595}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.hcahealthcare.co.uk/facilities/london-bridge-hospital/specialist-units/london-arrhythmia-centre|titolo=London Arrhythmia Centre|sito=www.hcahealthcare.co.uk|lingua=en|accesso=2022-05-09}}</ref>, per alcune vasculopatie degli arti inferiori e altre patologie.


==Procedura==
==Procedura==


La simpatectomia comporta la separazione di fibre adrenergiche, colinergiche e sensoriali che sviluppano sostanze adrenergiche durante il processo di regolazione delle funzioni viscerali. L'ETS comporta la dissezione del principale tronco simpatico della regione toracica superiore del sistema nervoso simpatico (SNS), interrompendo così i messaggi neurali che normalmente raggiungerebbero molti organi, ghiandole e muscoli diversi. È attraverso questi nervi del SNA che il cervello, per mantenere l'[[omeostasi]] corporea, è in grado di apportare aggiustamenti al corpo in risposta a mutamenti di condizioni ambientali e stati emotivi, al livello di esercizio fisico, e ad altri fattori. Questa funzione regolatoria viene menomata o indebolita mediante la simpatectomia, perché le funzioni che questi meccanismi fisiologici compiono regolano anche condizioni come il rossore e l'iperidrosi, che l'ETS è stata ideata per eliminare.
L'ETS comporta la sezione o il clampaggio del principale tronco simpatico della regione toracica superiore del sistema nervoso simpatico (SNS), interrompendo così i messaggi neurali che normalmente raggiungerebbero molti organi, ghiandole e muscoli diversi. È attraverso questi nervi del SNA che il cervello, per mantenere l'[[omeostasi]] corporea, è in grado di apportare aggiustamenti al corpo in risposta a mutamenti di condizioni ambientali e stati emotivi. Questa funzione regolatoria, a livello delle sedi in cui si va ad agire, viene modulata tramite la simpatectomia andando a bloccare l’ipertono simpatico responsabile dell’eccessiva sudorazione o dell’eccessivo arrossamento.

Se attuata endoscopicamente (come è di consuetudine negli ultimi decenni), il chirurgo penetra nella cavità toracica, effettuando piccole incisioni tra le costole approssimativamente del diametro di una cannuccia. Questo permette al chirurgo di inserire la videocamera (endoscopio) in un foro e vari strumenti chirurgici negli altri. L'operazione viene compiuta sezionando o clampando il nervo simpatico che decorre ai lati della colonna vertebrale. Il metodo del “clamping” prevede l'impiego di clip in titanio applicate attorno al nervo, e fu sviluppato nel tentativo di rendere l'intervento reversibile. Secondo recenti dati in letteratura, il clampaggio del nervo simpatico a differenza della sezione risulterebbe migliore in quanto riduce l’intensità di alcuni effetti collaterali che potrebbero presentarsi a seguito dell’intervento, uno dei più comuni la sudorazione compensatoria <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ted K.|cognome=Yanagihara|nome2=Ali|cognome2=Ibrahimiye|nome3=Catherine|cognome3=Harris|data=2010-11|titolo=Analysis of clamping versus cutting of T3 sympathetic nerve for severe palmar hyperhidrosis|rivista=The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery|volume=140|numero=5|pp=984–989|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1016/j.jtcvs.2010.08.014|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0022522310009049}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Federico|cognome=Raveglia|nome2=Marcello Costa|cognome2=Angeli|nome3=Marco|cognome3=Scarci|data=2019-06|titolo=Anatomical clipping of sympathetic nerve to reduce compensatory sweating in primary hyperhidrosis: a novel technique|rivista=Shanghai Chest|volume=3|pp=28–28|accesso=2022-05-09|doi=10.21037/shc.2019.05.02|url=http://shc.amegroups.com/article/view/5097/html}}</ref>.

La simpatectomia funziona riducendo e modulando l’azione del sistema nervoso simpatico che in questi pazienti con eccessiva sudorazione, eritrofobia o sindrome di Raynaud risulta inadeguatamente iperattivato.

Tra i medici che non praticano l'ETS, molti hanno trovato questa pratica discutibile, in quanto, secondo questi, si agisce a livello di una componente che non presenterebbe alterazioni anatomiche. In realtà è stato dimostrato con studi al microscopio che il nervo simpatico di questi pazienti presenta un calibro maggiore ed un’ipermielinizzazione. L’ipermielinizzazione consiste in un’eccessiva presenza di guaina che riveste il nervo e ne permette l’isolamento dai liquidi tissutali circostanti; e con ogni probabilità questa è la causa dell’aumento della trasmissione nervosa responsabile dei segnali anomali alle estremità <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Yuanrong|cognome=Tu|nome2=Ronggang|cognome2=Luo|nome3=Xu|cognome3=Li|data=2012-12|titolo=Hypermyelination and overexpression of neuregulin-1 in thoracic sympathetic nerves in patients with primary palmar hyperhidrosis|rivista=Journal of Clinical Neuroscience|volume=19|numero=12|pp=1651–1653|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1016/j.jocn.2011.12.032|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0967586812002433}}</ref>.

Come tutti gli interventi chirurgici, è impossibile prevedere con esattezza l'esito dell’intervento a causa delle considerevoli differenze anatomiche delle funzioni nervose tra un paziente e l'altro, e anche a causa della variabilità nella tecnica chirurgica utilizzata. Nonostante l’intervento di simpatectomia sia oggetto di giudizi approssimativi e discordanti, il riscontro scientifico dimostra che è tra le procedure chirurgiche con i più alti tassi di successo in assoluto. Grazie alle nuove tecnologie e all’affinamento della tecnica chirurgica negli USA e in Europa, i pazienti riferiscono un elevato grado di soddisfazione, in percentuali che tendono al 95% <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lixia|cognome=Huang|nome2=Hong|cognome2=Jiang|nome3=Dongshan|cognome3=Wei|data=2019-08|titolo=A comparative study of thoracoscopic sympathectomy for the treatment of hand sweating|rivista=Journal of Thoracic Disease|volume=11|numero=8|pp=3336–3340|accesso=2022-05-09|doi=10.21037/jtd.2019.08.18|url=http://jtd.amegroups.com/article/view/31034/22060}}</ref>.

In alcuni centri, viene praticata anche la simpatectomia lombare per via endoscopica per trattare l’iperidrosi plantare ottenendo ottimi risultati . Si tratta di un intervento poco invasivo che tramite l’ausilio di 2 o 3 trocar permette di raggiungere la catena simpatica a livello lombare e di sezionare o clampare, così come avviene a livello toracico, il nervo a livello di L3-L4 riducendo in modo significativo l’impulso ai vasi sanguigni e alle ghiandole sudoripare localizzate a livello dei piedi <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Kyung Jae|cognome=Hur|nome2=Hyong Woo|cognome2=Moon|nome3=Yong Hyun|cognome3=Park|data=2021-12|titolo=Retroperitoneoscopic lumbar sympathectomy for the treatment of primary plantar hyperhidrosis|rivista=BMC Surgery|volume=21|numero=1|pp=397|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1186/s12893-021-01393-y|url=https://bmcsurg.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12893-021-01393-y}}</ref>.

==Rischi generali ==

Nessun tipo di intervento è esente da rischio, e l'ETS possiede sia i normali rischi chirurgici, come il sanguinamento e le infezioni post-operatorie, sia alcuni rischi specifici sebbene nettamente ridotti a seguito dell’introduzione di nuove tecniche endoscopiche.  La mortalità intra-operatoria è quasi nulla ed è legata più ai rischi di anestesia generale che alla procedura in sé, generalmente riscontrata in centri chirurgici minori. Il rischio di sanguinamento significativo durante e dopo l'intervento è molto limitato e per lo più associato ad errori durante l’intervento quali la perforazione di un vaso di grosso calibro. Questo rischio aumenta nell’intervento lombare piuttosto che in quello toracico. Un’altra complicanza dell’ETS è lo pneumotorace che si verifica in circa il 2% dei pazienti e se strettamente monitorato in ambiente ospedaliero, si risolve in pochi giorni.


L’effetto collaterale postoperatorio più discusso è la cosiddetta sudorazione compensatoria. Per sudorazione compensatoria si intende la comparsa di nuove aree di sudorazione eccessiva, generalmente al tronco: soprattutto schiena, addome e parti intime. In realtà, questo fenomeno è semplicemente dovuto alla necessità naturale e fisiologica di “compensare” gli sbalzi termici. La sudorazione infatti, è il meccanismo più efficace e rapido per la termoregolazione. A questo scopo concorre la cute di tutto il corpo. Pertanto, negli operati di simpatectomia, la forte riduzione della sudorazione nella parte superiore del corpo (al di sopra dei capezzoli) induce un aumento della sudorazione compensatoria a livello del tronco <ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.-H.|cognome=Chou|nome2=E.-L.|cognome2=Kao|nome3=C.-C.|cognome3=Lin|data=2006-11|titolo=The importance of classification in sympathetic surgery and a proposed mechanism for compensatory hyperhidrosis: experience with 464 cases|rivista=Surgical Endoscopy|volume=20|numero=11|pp=1749–1753|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1007/s00464-005-0829-7|url=http://link.springer.com/10.1007/s00464-005-0829-7}}</ref>. Le percentuali di pazienti con grave sudorazione compensatoria variano ampiamente da studio a studio, in un “range” che va dall'1,2% al 30,9% dei pazienti. Tra questi pazienti, in realtà, solo una piccola parte ha ritenuto la sudorazione compensatoria invalidante più del motivo per il quale si sono operati <ref>{{Cita pubblicazione|nome=José Ribas|cognome=Milanez de Campos|nome2=Paulo|cognome2=Kauffman|nome3=Eduardo|cognome3=de Campos Werebe|data=2003-09|titolo=Quality of life, before and after thoracic sympathectomy: report on 378 operated patients|rivista=The Annals of Thoracic Surgery|volume=76|numero=3|pp=886–891|lingua=en|accesso=2022-05-09|doi=10.1016/S0003-4975(03)00895-6|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0003497503008956}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Tiago J.|cognome=Soares|nome2=Paulo G.|cognome2=Dias|nome3=Sérgio M.|cognome3=Sampaio|data=2020-02-01|titolo=Impact of Video-Assisted Thoracoscopic Sympathectomy and Related Complications on Quality of Life According to the Level of Sympathectomy|rivista=Annals of Vascular Surgery|volume=63|pp=63–67.e1|lingua=English|accesso=2022-05-09|doi=10.1016/j.avsg.2019.07.018|url=https://www.annalsofvascularsurgery.com/article/S0890-5096(19)30753-8/abstract}}</ref>.
C'è molto disaccordo tra i chirurghi ETS su quali siano la migliore procedura chirurgica e il punto ottimale per la dissezione del nervo, e sulla natura e la portata dei risultati e degli effetti collaterali conseguenti. Se attuata endoscopicamente (come è di consuetudine), il chirurgo penetra nella cavità toracica, effettuando incisioni tra le costole approssimativamente del diametro di una cannuccia. Questo permette al chirurgo di inserire la videocamera (endoscopio) in un foro e uno strumento chirurgico nell'altro.
L'operazione viene compiuta dissezionando il tessuto nervoso della catena simpatica principale. Il metodo del “clamping” (le clip), noto anche come blocco simpatico endoscopico, prevede l'impiego di clip in titanio sistemate intorno al tessuto nervoso, e fu sviluppato nel vano tentativo di rendere l'intervento reversibile. Comunque, la reversibilità della procedura clamping deve essere effettuata entro breve tempo dal clippaggio (pochi giorni o settimane al massimo), e l'evidenza empirica suggerisce che un eventuale ritorno alla situazione precedente non sarà completo.


Un tempo si pensava che un’altra conseguenza dell’intervento fosse il “corposcindosis” (letteralmente “sindrome del corpo diviso"), nella quale il paziente sentiva di vivere in due corpi separati, poichè l'attività del nervo simpatico era divisa in due regioni distinte, una inattiva e l'altra iperattiva. In realtà ad oggi si pensa che questa sindrome sia legata prevalentemente a cause pre-esistenti del sistema nervoso centrale che poco hanno a che vedere con denervazioni a livello periferico e praticamente quasi mai viste nella pratica clinica.
La simpatectomia funziona menomando parte del SNA (e in tal modo interrompendo i segnali che riceve dal cervello) attraverso l'intervento chirurgico, con la prospettiva di eliminare o alleviare il disturbo. Tra i medici che non praticano l'ETS, molti hanno trovato questa pratica discutibile, principalmente perché il suo scopo è quello di distruggere nervi che causano un disturbo funzionale, ma anatomicamente normali.


In aggiunta, sono stati riportati dai pazienti alcuni rari effetti collaterali:
È impossibile prevedere con esattezza l'esito d'un intervento ETS, a causa delle considerevoli differenze anatomiche delle funzioni nervose tra un paziente e l'altro, e anche a causa della variabilità nella tecnica chirurgica utilizzata. Il SNA non è anatomicamente esatto e potrebbero esistere connessioni con diverse parti del corpo. Questa teoria è stata provata dal fatto che un numero significativo di pazienti che si sono sottoposti ad ETS per iperidrosi palmare han potuto notare una riduzione o azzeramento della sudorazione ai piedi, mentre altri non han sperimentato tale effetto secondario. Non esiste un'operazione affidabile mirata a ridurre l'iperidrosi plantare, ad eccezione della simpatectomia lombare, all'estremità opposta della catena del SNS.


·       Dolore muscolare;
La simpatectomia lombare (ELS) è per lo più di interesse storico oggi, essendo riservata a casi di distrofia simpatica grave, o casi selezionati di dolore ischemico a riposo, dove è realizzata di solito tramite ablazione percutanea della catena simpatica lombare tramite iniezione di fenolo sotto controllo videoscopico. Rispetto alla sua funzione originaria (un intervento per ischemia agli arti inferiori), l'ETS è stata sostituita dalle operazioni di rivascolarizzazione diretta o dalle procedure di rivascolarizzazione endovascolare, come l'angioplastia, o l'angioplastia con lo “stenting”delle arterie occluse con un “run-off” ragionevole, cioè la chirurgia endovascolare.
Un ampio studio di pazienti psichiatrici sottoposti ad ETS ha mostrato diminuzioni significative nei livelli di paura, lucidità mentale e “arousal” (Teleranta, Pohjavaara, et al. 2003, 2004. Link online non disponibile). “L'arousal è essenziale per la consapevolezza, sia nel regolare l'attenzione, l'elaborazione delle informazioni e la memoria, sia nel modulare le emozioni.


·       [[Sindrome di Horner]];
Si stanno studiando pazienti sottoposti ad ETS usando l'"autonomic failure protocol" (cioè, il protocollo per la disfunzione del SNS) del Dottor David Goldstein, ricercatore “senior” all'"U.S National Institute of Neurological Disorders and Stroke". Goldstein ha documentato:


·       [[Nevralgia]];
* perdita di funzioni termoregolatrici
* denervazione cardiaca
* perdita della capacità di vasocostrizione


·       [[Parestesia|Parestesie]];
La ricomparsa dei sintomi originali causata dalla rigenerazione o dallo “sprouting” del nervo può manifestarsi entro il primo anno post intervento. Lo “sprouting” del nervo, o la sua crescita anormale dopo un danno o una lesione ai nervi, può causare ulteriori danni. Lo “sprouting” dei nervi simpatici può formare connessioni con i nervi sensoriali, e portare a stati di dolore che sono mediati dal SNS.
L'attivazione del sistema si traduce ogni volta in dolore. Questo “sprouting” e la sua azione possono portare alla Sindrome di Frey (un effetto collaterale riconosciuto dell'ETS) quando la crescita dei nervi simpatici innerva le [[Ghiandola salivare|ghiandole salivari]], portando ad un'eccessiva sudorazione a prescindere dalla temperatura ambientale, attraverso la stimolazione olfattiva o gustativa.


·       Attacchi di [[sindrome di Raynaud]] dovute al clima freddo;
==Rischi generali e controversie==


·       Sudorazione riflessa, detta anche sudorazione compensatoria (vedi sopra);
Nessun tipo di intervento è esente da rischio, e l'ETS possiede sia i normali rischi chirurgici, come il sanguinamento e le infezioni post-operatorie, sia molti rischi specifici, tra i quali cambiamenti permanenti e inevitabili delle funzioni nervose. Molti pazienti, in maggioranza giovani donne, sono morti durante l'intervento. Fino al 5% di pazienti può presentare un sanguinamento significativo durante e dopo l'intervento.
Il [[pneumotorace]] (polmone collassato) può manifestarsi nel 2% dei casi.


·       [[Eczema]] e altri disturbi della pelle dovuti all'eccessiva secchezza;
La sudorazione compensatoria è uno dei comuni effetti a lungo termine e, secondo una review, porta l'1-2% dei pazienti a pentirsi d'essersi operati. Le percentuali di pazienti con grave sudorazione compensatoria variano ampiamente da studio a studio, in un “range” che va dall'1,2% al 30,9% dei pazienti. Tra questi pazienti, circa un quarto ha ritenuto la sudorazione compensatoria grave e invalidante.


·       Sudorazione gustatoria (o [[sindrome di Frey]]).
Un'altra possibile conseguenza grave dell'ETS è il “corposcindosis” (letteralmente “sindrome del corpo diviso"), nella quale il paziente sente che sta vivendo in due corpi separati, perché l'attività del nervo simpatico è stata divisa in due regioni distinte, una morta, l'altra iperattiva.


·        
In aggiunta, sono stati riportati dai pazienti i seguenti effetti collaterali:
* Dolore muscolare cronico
* Intorpidimento e debolezza degli arti
* [[Sindrome di Horner]]
* [[Anidrosi]]
* [[Nevralgia]]
* [[Parestesia]]
* Stanchezza e demotivazione
* Difficoltà respiratorie
* Diminuzione sostanziale delle reazioni fisiologiche/chimiche alle esperienze interiori e a quelle legate all'ambiente esterno (e.g. piacere e dolore/stimoli percettivi)
* Cattivo funzionamento somatosensoriale
* Risposta fisiologica anomala allo [[stress (medicina)|stress]] e all'esercizio fisico
* Attacchi di [[sindrome di Raynaud]] dovute al clima freddo
* Sudorazione riflessa, detta anche sudorazione compensatoria (vedi sopra) perché va a compensare la mancanza di sudorazione nelle zone affette da anidrosi in seguito all'intervento (viso, ascelle, mani)
* Difficoltà termoregolatorie (ipertermia)
* Alterazione/irregolarità nella pressione e nella circolazione sanguigna
* indebolimento del meccanismo di reazione allo stress “fight or flight”
* Perdita di [[adrenalina]]
* [[Eczema]] e altri disturbi della pelle dovuti all'eccessiva secchezza
* [[Rinite]]
* Sudorazione gustatoria (o [[sindrome di Frey]], vedi sopra)


L’improvvisa diffusione a partire degli anni 90 dell’intervento ha portato una serie di controversie e discussioni che sono risultate in:
Tra gli effetti collaterali a lungo termine, annoveriamo:


-       confuse informazioni su internet;
* Cambiamenti ultrastrutturali nella Parete Arteriosa Cerebrale indotti dalla denervazione simpatica a lungo termine
* La simpatectomia elimina il riflesso psicogalvanico
* La simpatectomia cervicale riduce l'eterogeneità nella saturazione dell'ossigeno nelle piccole vene cerebrali corticali
* La denervazione simpatica è una delle cause della [[sclerosi di Mönckeberg]]
* La simpatectomia effettuata in T2-T3 compromette il controllo baroriflesso della frequenza cardiaca nei pazienti con iperidrosi palmare. Dovremmo notare che la risposta baroriflessa per il mantenimento della stabilità cardiovascolare è compromessa nei pazienti operati di ETS in generale
* Colpo di calore da sforzo
* Cambiamenti morfo-funzionali del miocardio conseguenti all'ETS


-       parziali o temporanei limiti della pratica chirurgica in alcuni paesi (esempio in Svezia dove però è stata recentemente reintrodotta).
Altri effetti collaterali sono l'incapacità di alzare la frequenza cardiaca a sufficienza durante l'esercizio fisico, con casi (riportati come conseguenza dell'intervento) che richiedono un pacemaker artificiale in seguito alla sviluppo di bradicardia.
Il “''Finnish Office for Health Care Technology Assessment''” ha concluso, in una revisione sistematica di 400 pagine, che l'ETS è associata con un numero insolitamente elevato di effetti collaterali significativi, sia immediati sia a lungo termine.
Citando l'affermazione del “''Swedish National Board of Health and Welfare''”, “Tale metodo chirurgico può portare a effetti collaterali permanenti, che in alcuni casi cominceranno a rendersi evidenti solo a distanza di tempo. Uno di questi effetti collaterali potrebbe essere l'aumento della sudorazione in altre parti del corpo. Perché e come questo accada non è ancora noto. In base alla ricerca scientifica che abbiamo a disposizione, ci si può aspettare, per una percentuale tra il 25% e il 75% dei pazienti, una sudorazione più o meno grave in altre parti del corpo, come la zona del tronco e dell'inguine: questa è la Sudorazione compensatoria".


Però un effetto positivo è stato sicuramente lo stimolo ad un’intensa ricerca scientifica che ha portato a limitare quanto più possibile la distruzione del nervo, aumentando il riscontro di benefici rispetto ad eventuali effetti collaterali.
Nel 2003, l'ETS è stata bandita nel luogo dove è nata, la Svezia, per effetto delle proteste irrefrenabili da parte dei pazienti pesantemente danneggiati dall'intervento. Nel 2004, le autorità mediche di [[Taiwan]] hanno proibito l'ETS su pazienti di età inferiore ai 20 anni. In altri Paesi, è una procedura notoriamente non regolamentata.


In Italia, il Ministero della Salute contempla gli interventi sul nervo simpatico nell’elenco delle procedure chirurgiche dispensate gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale, ragion per cui nei maggiori centri di eccellenza di chirurgia la richiesta dell’intervento da parte dei pazienti sta progressivamente aumentando.
[[Internet]] oggi presenta molti siti gestiti da chirurghi che lodano i benefici dell'ETS. Ci sono tuttavia anche molti siti gestiti da pazienti che si ritengono invalidati dall'ETS, che infatti lamentano reazioni avverse all'intervento talmente forti da aver ridotto la loro capacità di svolgere la propria occupazione e le proprie attività giornaliere, oltre a essersi sentiti privati di un consenso informato adeguato. Ci sono molti forum di discussione online dedicati all'argomento dell'ETS, dove abbondano le testimonianze dei pazienti.


==Note==
==Note==

Versione delle 23:56, 9 mag 2022

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Simpatectomia toracica per via endoscopica
Procedura chirurgica
TipoToracica
MedlinePlus007291

La simpatectomia o simpaticectomia toracica endoscopica (Endoscopic thoracic sympathectomy ETS) è una procedura chirurgica con la quale alcune porzioni del tronco nervoso simpatico vengono recise o clampate. L'ETS è usata per trattare l'iperidrosi, il rossore facciale, la sindrome di Raynaud e la distrofia simpatica riflessa. Il più comune disturbo trattato è di gran lunga l'iperidrosi palmare, ossia l'eccessiva sudorazione a livello delle mani.

La simpatectomia consiste nell’interruzione delle vie simpatiche afferenti a un determinato distretto, costituite da lunghe catene di gangli situati bilateralmente lungo la colonna vertebrale e responsabili di vari aspetti importanti del sistema nervoso periferico (SNP). In generale ogni tronco nervoso è diviso in 3 regioni:

·       Cervicale (collo)

·       Toracico (petto)

·       Lombare (parte inferiore del busto)

La parte più comunemente coinvolta nell'ETS è la zona toracica superiore, quella parte della catena simpatica situata tra la prima e la quinta vertebra toracica.

Storia

La simpatectomia si è sviluppata a metà del XIX secolo, quando si scoprì che il sistema nervoso simpatico innerva quasi ogni sistema organico, ghiandolare e muscolare del corpo. Fu ipotizzato che questi nervi giocassero un ruolo importante nella regolazione di molte funzioni corporee in risposta a cambiamenti nell'ambiente, come ad esempio durante l’esercizio fisico o provando determinate emozioni.

La prima simpatectomia fu effettuata da Alexander nel 1889. Visto il ben noto apporto del sistema nervoso simpatico a molte funzioni corporee, l'operazione veniva effettuata nel tentativo di curare molti disturbi, tra cui gozzo, epilessia, glaucoma, angina pectoris e anche patologie psichiatriche. La simpatectomia toracica è stata suggerita per l'iperidrosi dal 1920, quando Kotzareff mostrò che avrebbe causato anidrosi (completa impossibilità di sudare) dalla linea dei capezzoli in su.

In quegli anni, raggiungere il tessuto nervoso a livello della cavità toracica attraverso le convenzionali tecniche chirurgiche era difficile, doloroso e spesso accompagnato da numerose complicanze post-operatore. Nel 1908 venne sviluppato un approccio posteriore ma che richiedeva la recisione (“sawing off”) delle costole. Nel 1935 si sviluppò un approccio sovraclaveare (o sopraclavicolare) che era meno doloroso di quello posteriore ma più incline al danneggiamento di nervi e vasi sanguigni importanti.

A causa di queste difficoltà la convenzionale simpatectomia “a torace aperto” fu accantonata intorno alla seconda metà del precedente secolo e di rado utilizzata ancora per l’iperidrosi, la sindrome di Raynaud e vari disturbi psichiatrici.

Ad aprire la strada alla versione endoscopica della simpatectomia toracica furono Goren Claes e Christer Drott, sul finire degli anni ottanta in Svezia. Lo sviluppo delle tecniche chirurgiche endoscopiche “microinvasive” ha diminuito i tempi di ricovero dopo l'operazione e aumentato la sua popolarità. Oggi la simpatectomia è praticata in molti paesi in tutto il mondo e se eseguita da chirurghi esperienti, è un intervento eseguibile in pochi minuti con risultati completi e definitivi. [1]

Anche la simpatectomia lombare fu sviluppata e utilizzata nel trattamento della sudorazione eccessiva dei piedi e di altri disturbi. Negli anni passati la simpatectomia lombare veniva utilizzata per vari interventi tra cui l’ischemia agli arti inferiori, oggi sostituita da operazioni di rivascolarizzazione diretta o procedure di rivascolarizzazione endovascolare, come l'angioplastica con lo “stenting” delle arterie occluse.

In alcuni centri, viene ancora proposta come trattamento dell'iperidrosi plantare o per i pazienti che, a seguito della simpatectomia toracica, presentano come effetto collaterale una massiva sudorazione compensatoria a livello della regione inferiore del corpo. [2]

Indicazioni

La simpatectomia toracica endoscopica viene comunemente usata per il trattamento delle forme di iperidrosi della parte superiore del corpo (mani, ascelle e volto) [3], per il fenomeno di Raynaud, l’eritrofobia o eccessivo arrossamento del volto, il morbo di Buerger e altre disfunzioni del sistema nervoso autonomo.

Vi sono studi che suggeriscono che tale tecnica possa essere utilizzata anche per ottenere una rivascolarizzazione cerebrale nei pazienti con malattia di Moyamoya [4] per il trattamento di alcune forme di cefalea, per la sindrome del QT lungo [5][6][7], per alcune vasculopatie degli arti inferiori e altre patologie.

Procedura

L'ETS comporta la sezione o il clampaggio del principale tronco simpatico della regione toracica superiore del sistema nervoso simpatico (SNS), interrompendo così i messaggi neurali che normalmente raggiungerebbero molti organi, ghiandole e muscoli diversi. È attraverso questi nervi del SNA che il cervello, per mantenere l'omeostasi corporea, è in grado di apportare aggiustamenti al corpo in risposta a mutamenti di condizioni ambientali e stati emotivi. Questa funzione regolatoria, a livello delle sedi in cui si va ad agire, viene modulata tramite la simpatectomia andando a bloccare l’ipertono simpatico responsabile dell’eccessiva sudorazione o dell’eccessivo arrossamento.

Se attuata endoscopicamente (come è di consuetudine negli ultimi decenni), il chirurgo penetra nella cavità toracica, effettuando piccole incisioni tra le costole approssimativamente del diametro di una cannuccia. Questo permette al chirurgo di inserire la videocamera (endoscopio) in un foro e vari strumenti chirurgici negli altri. L'operazione viene compiuta sezionando o clampando il nervo simpatico che decorre ai lati della colonna vertebrale. Il metodo del “clamping” prevede l'impiego di clip in titanio applicate attorno al nervo, e fu sviluppato nel tentativo di rendere l'intervento reversibile. Secondo recenti dati in letteratura, il clampaggio del nervo simpatico a differenza della sezione risulterebbe migliore in quanto riduce l’intensità di alcuni effetti collaterali che potrebbero presentarsi a seguito dell’intervento, uno dei più comuni la sudorazione compensatoria [8][9].

La simpatectomia funziona riducendo e modulando l’azione del sistema nervoso simpatico che in questi pazienti con eccessiva sudorazione, eritrofobia o sindrome di Raynaud risulta inadeguatamente iperattivato.

Tra i medici che non praticano l'ETS, molti hanno trovato questa pratica discutibile, in quanto, secondo questi, si agisce a livello di una componente che non presenterebbe alterazioni anatomiche. In realtà è stato dimostrato con studi al microscopio che il nervo simpatico di questi pazienti presenta un calibro maggiore ed un’ipermielinizzazione. L’ipermielinizzazione consiste in un’eccessiva presenza di guaina che riveste il nervo e ne permette l’isolamento dai liquidi tissutali circostanti; e con ogni probabilità questa è la causa dell’aumento della trasmissione nervosa responsabile dei segnali anomali alle estremità [10].

Come tutti gli interventi chirurgici, è impossibile prevedere con esattezza l'esito dell’intervento a causa delle considerevoli differenze anatomiche delle funzioni nervose tra un paziente e l'altro, e anche a causa della variabilità nella tecnica chirurgica utilizzata. Nonostante l’intervento di simpatectomia sia oggetto di giudizi approssimativi e discordanti, il riscontro scientifico dimostra che è tra le procedure chirurgiche con i più alti tassi di successo in assoluto. Grazie alle nuove tecnologie e all’affinamento della tecnica chirurgica negli USA e in Europa, i pazienti riferiscono un elevato grado di soddisfazione, in percentuali che tendono al 95% [11].

In alcuni centri, viene praticata anche la simpatectomia lombare per via endoscopica per trattare l’iperidrosi plantare ottenendo ottimi risultati . Si tratta di un intervento poco invasivo che tramite l’ausilio di 2 o 3 trocar permette di raggiungere la catena simpatica a livello lombare e di sezionare o clampare, così come avviene a livello toracico, il nervo a livello di L3-L4 riducendo in modo significativo l’impulso ai vasi sanguigni e alle ghiandole sudoripare localizzate a livello dei piedi [12].

Rischi generali

Nessun tipo di intervento è esente da rischio, e l'ETS possiede sia i normali rischi chirurgici, come il sanguinamento e le infezioni post-operatorie, sia alcuni rischi specifici sebbene nettamente ridotti a seguito dell’introduzione di nuove tecniche endoscopiche.  La mortalità intra-operatoria è quasi nulla ed è legata più ai rischi di anestesia generale che alla procedura in sé, generalmente riscontrata in centri chirurgici minori. Il rischio di sanguinamento significativo durante e dopo l'intervento è molto limitato e per lo più associato ad errori durante l’intervento quali la perforazione di un vaso di grosso calibro. Questo rischio aumenta nell’intervento lombare piuttosto che in quello toracico. Un’altra complicanza dell’ETS è lo pneumotorace che si verifica in circa il 2% dei pazienti e se strettamente monitorato in ambiente ospedaliero, si risolve in pochi giorni.

L’effetto collaterale postoperatorio più discusso è la cosiddetta sudorazione compensatoria. Per sudorazione compensatoria si intende la comparsa di nuove aree di sudorazione eccessiva, generalmente al tronco: soprattutto schiena, addome e parti intime. In realtà, questo fenomeno è semplicemente dovuto alla necessità naturale e fisiologica di “compensare” gli sbalzi termici. La sudorazione infatti, è il meccanismo più efficace e rapido per la termoregolazione. A questo scopo concorre la cute di tutto il corpo. Pertanto, negli operati di simpatectomia, la forte riduzione della sudorazione nella parte superiore del corpo (al di sopra dei capezzoli) induce un aumento della sudorazione compensatoria a livello del tronco [13]. Le percentuali di pazienti con grave sudorazione compensatoria variano ampiamente da studio a studio, in un “range” che va dall'1,2% al 30,9% dei pazienti. Tra questi pazienti, in realtà, solo una piccola parte ha ritenuto la sudorazione compensatoria invalidante più del motivo per il quale si sono operati [14][15].

Un tempo si pensava che un’altra conseguenza dell’intervento fosse il “corposcindosis” (letteralmente “sindrome del corpo diviso"), nella quale il paziente sentiva di vivere in due corpi separati, poichè l'attività del nervo simpatico era divisa in due regioni distinte, una inattiva e l'altra iperattiva. In realtà ad oggi si pensa che questa sindrome sia legata prevalentemente a cause pre-esistenti del sistema nervoso centrale che poco hanno a che vedere con denervazioni a livello periferico e praticamente quasi mai viste nella pratica clinica.

In aggiunta, sono stati riportati dai pazienti alcuni rari effetti collaterali:

·       Dolore muscolare;

·       Sindrome di Horner;

·       Nevralgia;

·       Parestesie;

·       Attacchi di sindrome di Raynaud dovute al clima freddo;

·       Sudorazione riflessa, detta anche sudorazione compensatoria (vedi sopra);

·       Eczema e altri disturbi della pelle dovuti all'eccessiva secchezza;

·       Sudorazione gustatoria (o sindrome di Frey).

·        

L’improvvisa diffusione a partire degli anni 90 dell’intervento ha portato una serie di controversie e discussioni che sono risultate in:

-       confuse informazioni su internet;

-       parziali o temporanei limiti della pratica chirurgica in alcuni paesi (esempio in Svezia dove però è stata recentemente reintrodotta).

Però un effetto positivo è stato sicuramente lo stimolo ad un’intensa ricerca scientifica che ha portato a limitare quanto più possibile la distruzione del nervo, aumentando il riscontro di benefici rispetto ad eventuali effetti collaterali.

In Italia, il Ministero della Salute contempla gli interventi sul nervo simpatico nell’elenco delle procedure chirurgiche dispensate gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale, ragion per cui nei maggiori centri di eccellenza di chirurgia la richiesta dell’intervento da parte dei pazienti sta progressivamente aumentando.

Note

  1. ^ Lixia Huang, Hong Jiang e Dongshan Wei, A comparative study of thoracoscopic sympathectomy for the treatment of hand sweating, in Journal of Thoracic Disease, vol. 11, n. 8, 2019-08, pp. 3336–3340, DOI:10.21037/jtd.2019.08.18. URL consultato il 9 maggio 2022.
  2. ^ (EN) Kyung Jae Hur, Hyong Woo Moon e Yong Hyun Park, Retroperitoneoscopic lumbar sympathectomy for the treatment of primary plantar hyperhidrosis, in BMC Surgery, vol. 21, n. 1, 2021-12, pp. 397, DOI:10.1186/s12893-021-01393-y. URL consultato il 9 maggio 2022.
  3. ^ (EN) Naomi Hirakawa, Ikuyo Higashimoto e Ayako Takamori, The impact of endoscopic thoracic sympathectomy on sudomotor function in patients with palmar hyperhidrosis, in Clinical Autonomic Research, vol. 31, n. 2, 2021-04, pp. 225–230, DOI:10.1007/s10286-020-00685-2. URL consultato il 9 maggio 2022.
  4. ^ (english) Jiro Suzuki, Akira Takaku e Namio Kodama, An Attempt to Treat Cerebrovascular ‘Moyamoya’ Disease in Children, in Pediatric Neurosurgery, vol. 1, n. 4, 1975, pp. 193–206, DOI:10.1159/000119568. URL consultato il 9 maggio 2022. Lingua sconosciuta: english (aiuto)
  5. ^ (EN) Timo Telaranta, Psychoneurological applications ofendoscopic sympathetic blocks (ESB), in Clinical Autonomic Research, vol. 13, n. 1, 1º dicembre 2003, pp. i20–i21, DOI:10.1007/s10286-003-1107-1. URL consultato il 9 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Ijaz A. Khan, Long QT syndrome: Diagnosis and management, in American Heart Journal, vol. 143, n. 1, 1º gennaio 2002, pp. 7–14, DOI:10.1067/mhj.2002.120295. URL consultato il 9 maggio 2022.
  7. ^ (EN) London Arrhythmia Centre, su www.hcahealthcare.co.uk. URL consultato il 9 maggio 2022.
  8. ^ (EN) Ted K. Yanagihara, Ali Ibrahimiye e Catherine Harris, Analysis of clamping versus cutting of T3 sympathetic nerve for severe palmar hyperhidrosis, in The Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery, vol. 140, n. 5, 2010-11, pp. 984–989, DOI:10.1016/j.jtcvs.2010.08.014. URL consultato il 9 maggio 2022.
  9. ^ Federico Raveglia, Marcello Costa Angeli e Marco Scarci, Anatomical clipping of sympathetic nerve to reduce compensatory sweating in primary hyperhidrosis: a novel technique, in Shanghai Chest, vol. 3, 2019-06, pp. 28–28, DOI:10.21037/shc.2019.05.02. URL consultato il 9 maggio 2022.
  10. ^ (EN) Yuanrong Tu, Ronggang Luo e Xu Li, Hypermyelination and overexpression of neuregulin-1 in thoracic sympathetic nerves in patients with primary palmar hyperhidrosis, in Journal of Clinical Neuroscience, vol. 19, n. 12, 2012-12, pp. 1651–1653, DOI:10.1016/j.jocn.2011.12.032. URL consultato il 9 maggio 2022.
  11. ^ Lixia Huang, Hong Jiang e Dongshan Wei, A comparative study of thoracoscopic sympathectomy for the treatment of hand sweating, in Journal of Thoracic Disease, vol. 11, n. 8, 2019-08, pp. 3336–3340, DOI:10.21037/jtd.2019.08.18. URL consultato il 9 maggio 2022.
  12. ^ (EN) Kyung Jae Hur, Hyong Woo Moon e Yong Hyun Park, Retroperitoneoscopic lumbar sympathectomy for the treatment of primary plantar hyperhidrosis, in BMC Surgery, vol. 21, n. 1, 2021-12, pp. 397, DOI:10.1186/s12893-021-01393-y. URL consultato il 9 maggio 2022.
  13. ^ (EN) S.-H. Chou, E.-L. Kao e C.-C. Lin, The importance of classification in sympathetic surgery and a proposed mechanism for compensatory hyperhidrosis: experience with 464 cases, in Surgical Endoscopy, vol. 20, n. 11, 2006-11, pp. 1749–1753, DOI:10.1007/s00464-005-0829-7. URL consultato il 9 maggio 2022.
  14. ^ (EN) José Ribas Milanez de Campos, Paulo Kauffman e Eduardo de Campos Werebe, Quality of life, before and after thoracic sympathectomy: report on 378 operated patients, in The Annals of Thoracic Surgery, vol. 76, n. 3, 2003-09, pp. 886–891, DOI:10.1016/S0003-4975(03)00895-6. URL consultato il 9 maggio 2022.
  15. ^ (English) Tiago J. Soares, Paulo G. Dias e Sérgio M. Sampaio, Impact of Video-Assisted Thoracoscopic Sympathectomy and Related Complications on Quality of Life According to the Level of Sympathectomy, in Annals of Vascular Surgery, vol. 63, 1º febbraio 2020, pp. 63–67.e1, DOI:10.1016/j.avsg.2019.07.018. URL consultato il 9 maggio 2022. Lingua sconosciuta: English (aiuto)

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