Governatore della Banca d'Italia

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Voce principale: Banca d'Italia.
Governatore della Banca d'Italia
Fabio Panetta, attuale governatore della Banca d'Italia
StatoItalia (bandiera) Italia
In caricaFabio Panetta
da1º novembre 2023
Istituito1861
Riforme2005
Nominato daPresidente della Repubblica su proposta del Consiglio dei ministri
Durata mandato6 anni
SedePalazzo Koch
IndirizzoVia Nazionale, 91
Roma

Il governatore della Banca d'Italia è un organo centrale dell'istituto, di cui detiene la rappresentanza legale.

Sebbene la Banca d'Italia sia stata fondata nel 1893, la carica di governatore è stata istituita solo nel 1928; precedentemente le sue competenze erano assegnate al direttore generale. Il ruolo di direttore generale è rimasto anche dopo il 1928, ma con diverse funzioni.

Gli uffici del governatore sono a Roma, in via Nazionale, a palazzo Koch.

Ha il compito di rappresentare l'istituto bancario con terzi, di presiedere l'assemblea e di informare il governo italiano in materia di finanza estera o interna. Dispone inoltre delle nomine e delle assegnazioni del personale.

Prima dell'introduzione dell'euro si occupava inoltre della politica monetaria nazionale. Tale funzione invece viene adesso esercitata collegialmente insieme alle altre banche centrali dell'Eurozona. Il Governatore infatti partecipa, con diritto di voto e insieme ad altri 19 componenti, al Consiglio direttivo della Banca centrale europea.

Nomina e revoca

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L'articolo 19, comma 8, della legge 28 dicembre 2005, n. 262 (Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari[1]) afferma che la nomina del Governatore è disposta con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio Superiore della Banca d'Italia. Il procedimento si applica anche per la revoca del Governatore.

La carica fino al 2005 era senza limite di mandato, mentre da allora ha una durata di 6 anni, rinnovabile una sola volta (art. 19 L. 262/2005). Anche per gli altri membri del Direttorio (un direttore generale e 3 vice-direttori generali) il mandato dura 6 anni ed è rinnovabile una sola volta (art. 25 e 26 Statuto della Banca d'Italia, 2006).

Cronotassi dei governatori

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Segue una cronotassi dei governatori (o predecessori equivalenti) dall'unità d'Italia in poi.

Governatori della Banca Nazionale nel Regno d'Italia (1861-1893)
Direttori generali della Banca d'Italia (1893-1928)
Governatori della Banca d'Italia (1928-)
Antonio Fazio, l'ultimo governatore a vita, che dopo le sue dimissioni nel 2005 a seguito dello scandalo "Bancopoli" il mandato è stato ridotto a 6 anni, rinnovabile per una volta sola.

Governatori onorari emeriti

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Il Consiglio Superiore della Banca d'Italia, secondo una tradizione istituita dal governatore Einaudi, può riconoscere, al momento della cessazione del mandato, il titolo onorifico di "governatore onorario emerito".

Primo governatore onorario fu Niccolò Introna. In epoca successiva hanno goduto della qualifica di "onorari" Donato Menichella, Paolo Baffi, Carlo Azeglio Ciampi, Antonino Occhiuto, Fabrizio Saccomanni e Vincenzo Desario.[2]

Attuali governatori onorari emeriti

Direttori generali

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Inizialmente la massima carica della Banca era il direttore generale. Dal 1928, come si è detto, la massima carica fu quella di governatore, a cui fu subordinato il direttore generale (con un suo vice). Dal 2005, insieme al governatore e ai tre vice-direttori generali, il direttore generale fa parte del direttorio della banca.

Il direttore generale coadiuva il governatore nell'esercizio delle sue attribuzioni e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento; sovrintende alla gestione e all'organizzazione dell'istituto.

Direttori generali della Banca d'Italia dal 1928 in poi

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Vice-direttori generali della Banca d'Italia

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Dal 1899 ci fu un solo vice-direttore. Nel 1969 i vice tornarono a essere due, dal 2005 tre.

  1. ^ Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari, su camera.it. URL consultato il 17 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2012).
  2. ^ www.bancaditalia.it

Voci correlate

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