Volo Pakistan International Airlines 404

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Volo Pakistan International Airlines 404
Un F27 della PIA simile all'aereo scomparso.
Data25 agosto 1989
TipoScomparso; sorte ignota.
LuogoHimalaya (presunto)
StatoBandiera del Pakistan Pakistan
Coordinate35°14′12.87″N 74°35′24.22″E / 35.236908°N 74.590061°E35.236908; 74.590061
Numero di volo404
Tipo di aeromobileFokker F27 Fellowship
OperatorePakistan International Airlines
Numero di registrazioneAP-BBF
PartenzaAeroporto di Gilgit, Gilgit, Pakistan
DestinazioneAeroporto Internazionale di Islamabad, Islamabad, Pakistan
Occupanti54
Passeggeri49
Equipaggio5
Vittime54 (presunte)
Sopravvissuti0 (presunti)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Pakistan
Volo Pakistan International Airlines 404
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Il volo Pakistan International Airlines 404 era un Fokker F27 che scomparve poco dopo il decollo il 25 agosto 1989. Alle 7:36 l'aereo, un volo interno della Pakistan International Airlines, prese il volo dalla città settentrionale di Gilgit, Pakistan, diretto verso la capitale Islamabad. Uno dei piloti effettuò l'ultima chiamata radio alle 07:40. Si pensa che l'aereo si sia schiantato sull'Himalaya, ma il relitto non è mai stato ritrovato.[1]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

L'aereo era un Fokker F27-200 Friendship turboelica, numero di serie 10207 e costruito nel 1962. Aveva accumulato circa 44.524 ore di volo e 41.524 cicli di pressurizzazione al momento dell'incidente.[2]

L'operazione di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la scomparsa, durante i primi tre o quattro giorni, i militari pakistani lanciarono diverse missioni di ricerca aerea. Successivamente furono organizzati gruppi di ricerca di terra, comprendenti personale civile e delle forze armate, per perquisire l'area intorno al monte Nanga Parbat, alto 8.000 metri (26.000 piedi).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Shabbir Mir, 27 years on, flight PK-404 still a mystery, in The Express Tribune, 29 agosto 2016. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2016).
  2. ^ Accident Report, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network. URL consultato il 4 febbraio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]