Vincenzo Spagnolo

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Vincenzo Rosario Spagnolo (Crotone, 7 novembre 1971) è un giornalista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1999 è autore per il quotidiano Avvenire di servizi, interviste e inchieste di prima pagina. Dal 2000 al 2011 si occupa di cronaca giudiziaria, interni e sicurezza, per l'emittente televisiva Sat2000, per la quale segue inoltre l'attività legislativa delle Camere, delle commissioni, del governo, come cronista parlamentare accreditato presso l'Associazione stampa parlamentare.[1] Dal 2012 fa parte della redazione politica di Avvenire. Giornalista investigativo,[2] è autore di reportage e inchieste sull'immigrazione straniera[3] e sulla tratta di esseri umani, sul terrorismo,[4] sulla 'ndrangheta[5] e cosa nostra,[6] sul Meridione, il lavoro nero, il narcotraffico internazionale[7] e altri temi.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • I suoi approfondimenti sui "ragazzi che uccidono" (dal delitto di Novi Ligure) hanno ricevuto nel 2003 il premio nazionale dell'Unione nazionale cronisti italiani.[8]
  • Per le inchieste sugli sprechi nel Meridione, è stato premiato con riconoscimenti nazionali.[9]
  • Alle sue inchieste sulla condizione degli emigranti italiani in Venezuela è stata attribuita una menzione, consegnatagli dal presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Roberto Natale.[10]
  • Segnalazione della giuria del Premio letterario "Giuseppe Giusti" edizione 2010, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, per il saggio Cocaina S.p.A.[11]
  • Menzione speciale al Premio nazionale di giornalismo in memoria del direttore del quotidiano La Stampa, "Gaetano Scardocchia", edizione 2007, Campobasso (Assostampa Molise, Fnsi).[12]
  • Segnalazione della giuria, Premio nazionale di giornalismo "Guido Carletti", 2004, Pescara[senza fonte].
  • Riconoscimento speciale Premio nazionale "Cronista dell'anno", 2003, Roma (Federazione nazionale della stampa italiana, Ordine dei giornalisti, Unione nazionale cronisti italiani). Motivazione, letta al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi: «Per l'attenzione al recupero dei giovani criminali o vittime dello sfruttamento degli adulti».[13]
  • Premio di giornalismo per il Mezzogiorno d'Italia "Francesco Bruno", 2002 (patrocinato dall'Ordine giornalisti Campania), secondo classificato.[14]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Citazione nel vocabolario dell'enciclopedia Treccani in relazione al neologismo "ius culturae", consultabile su [9]
  • Numerose citazioni, in riferimento a forme neologistiche derivanti dalla cronaca giudiziaria come "omissare" o "giustizia-spettacolo", nell'Osservatorio neologico della lingua italiana del Consiglio nazionale delle ricerche, visionabile su [10]
  • Numerose citazioni del libro sul terrorismo internazionale Un istante prima in un saggio sul jihadismo italiano del professor Lorenzo Vidino, pubblicato nel 2018 dall'Ispi e scaricabile da [11]
  • Citazione del saggio sul narcotraffico internazionale Cocaina S.p.A. nell'editoriale de La Stampa, scritto dal professor Federico Varese, docente di criminologia ad Oxford, che lo annovera fra le "inchieste fondamentali" su mafie e stupefacenti, consultabile su [12]
  • Numerose citazioni dell'autore e del lavoro d'inchiesta compiuto nel saggio Cocaina S.p.A. nel rapporto "Financing of organised crime", studio realizzato dal Center for Study of Democracy insieme alle università di Trento e Teeside, all'Agenzia per la sicurezza nazionale della Bulgaria, alla Polizia di Stato della Lettonia e all'Istituto nazionale francese di studi avanzati in sicurezza e giustizia, consultabile su [13]
  • Citazione nel saggio sul narcotraffico "Oro bianco", scritto dal magistrato Nicola Gratteri e dal giornalista Antonio Nicaso, che definiscono Cocaina S.p.A. "un libro molto documentato", consultabile su [14]
  • Diverse citazioni, in qualità di "giornalista investigativo", nel saggio "Economia canaglia" di Loretta Napoleoni, pubblicato in molti Paesi e consultabile su [15]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN132119594 · ISNI (EN0000 0001 1702 8251 · SBN RCAV257368 · LCCN (ENno2010115663 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010115663