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Guspini, (in sardo Gùspini), è un comune di 12.517 abitanti della provincia del Medio Campidano.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Guspini è posizionata alle pendici del sistema collinare Monte Santa Margherita - Su Montixeddu ad un'altezza media di 157 m s.l.m.. La parte più antica del centro urbano si sviluppa sulle pendici del sistema collinare, mentre i nuovi quartieri in parte si estendono verso la pianura del Campidano e per il resto sono situati su delle collinette. All'interno del cento abitato è presente il "Cuccur'e Zeppara", camino vulcanico inattivo che presenta una formazione di Basalti Colonnari.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è prevalentemente pianeggiante, con diverse aree collinari. È presente una comunicazione col mare, attraverso lo stagno di S.Giovanni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Guspini si è prestato da sempre all'insediamento umano. Esistono testimonianze pre-nuragiche, nuragiche, fenicio - puniche e romane, come l'antica città di Neapolis.

Il centro abitato ha una struttura alto-medioevale, con la Chiesa di S.Maria di Malta come testimonianza più antica.

La chiesa di S. Maria di Malta.

La storia sociale, politica ed economica della cittadina trae origine dall'agricoltura e dall'ellevamento. La produzione del bestiame, tra il XVII ed il XIX secolo, in particolare bovino, era radicato e diffuso in gran parte delle zone meridionali dell?Isola. Il latte, che in principio era lavorato e trasformato in formaggi nello stesso luogo in cui si effettuava la mungitura, a partire dal 1800 venne lavorato in appositi edifici, esempi elementari di caseifici, si trattava infatti di costruzioni in muratura di forma circolare con un camino centrale, che permetteva sia di riscaldare il latte per la cagliatura, sia di fornire acqua calda per il modellamento delle forme. In questo periodo la macellazione degli animali avveniva raramente in appositi mattatoi. Nel Medio Campidano solo il centro di Guspini aveva appositi locali, di tale attività si trovano notizie sui registri nel Comune di Guspini e nella Camera di Commercio di Cagliari. Nell?importante centro minerario della Sardegna il primo mattatoio era ospitato in locali siti fra l?attuale Via Santa Maria e Via Don Minzoni. Nei documenti della Camera di Commercio di Cagliari è possibile risalire al prezzo della carne, confermando l'uso che si faceva in quel periodo della carne bovina, in genere non molto apprezzata, perché gli animali venivano macellati a ?fine carriera? e quindi in età avanzata. La pelle del bovino, invece, si vendeva bene ovunque ed in particolare nella Toscana dove erano sorte importanti industrie conciarie. Agli inizi del XIX secolo l'allevamento bovino era legato ancora a sistemi d'allevamento primitivi; si utilizzava difatti un sistema semiselvatico che richiedeva investimenti, spese e rischi ridotti al minimo, generando una vera e propria fortuna per le regioni paludose che non avrebbero potuto trovare nessuna altra forma di sfruttamento e quindi di reddito. Le diverse produzioni di latte, pelle e carne erano utilizzate differentemente nell?Isola dove si praticava l'allevamento; nella sud della Sardegna, i bovini erano allevati esclusivamente per ottenere "forza motrice" e per soddisfare le produzioni della pelle, invece la produzione del latte, trasformato successivamente in formaggi, veniva ottenuto dagli ovini. Nel territorio di Guspini la prima bonifica avvenne nel 1804 ad opera del sacerdote dott. Giovanni Carta parroco della chiesa di San Nicolò. In tale periodo l'allevamento bovino vide restringere il suo territorio a causa dell?inizio illegale della chiusura dei terreni, infatti la legge delle chiudende avvenne solo nel 1820. Malgrado la chiusura "anticipata" dei terreni l?allevamento non modificò le sue caratteristiche semiselvatiche e primitive. Solo nel XX secolo, si videro avanzare le opere di bonifica. Le prime innovazioni si ebbero solo con l'operatività della legge sulla bonifica integrale, la completa trasformazione avvenne grazie alle norme della Riforma agraria e delle terre incolte. La bonifica di Arborea nel periodo prebellico e nell'Agro di Sa Zeppara e di altre zone d'Italia nel periodo postbellico con la riforma agraria del secondo dopoguerra, restrinsero l'area d'allevamento dei bovini a limitate zone della Sardegna fra cui il guspinese che allora aveva una percentuale altissima, circa il 20% di produzione dell?intera Isola.

Da metà del XIX secolo Guspini ha legato la sua storia alle miniere di Montevecchio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

I simboli utilizzati nello stemma e nel gonfalone sono l'aratro e il martello incrociato con la picozza. Questi simboli testimoniano le due culture che assieme convivono a Guspini: quella agricola e quella mineraria.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Guspini possiede una notevole quantità di luoghi di interesse.

La chiesa di S. Nicolò.

Luoghi di culto[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa Parrocchiale di S. Nicolò
  • Chiesa di S. Maria di Malta
  • Chiesetta rurale di S. Giorgio
  • Chiesetta rurale di S. Isidoro
  • Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Bosco
  • Chiesa Parrocchiale di San Pio X

Monumenti e siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

A sud est del territorio comunale, nei pressi della zona industriale, c?è la maggiore concentrazione di monumenti megalitici del Neolitico: dolmen e menhir. Queste strutture megalitiche di 4000 anni fa sono grandi simboli di aggregazione sociale, perché attorno ad esso si evolveva l'esperienza democratica degli uomini del Neolitico. Sembrano tutti inclinati al 7%; in linea con l'inclinazione dell'asse terrestre. I menhir di "Perdas Longas" sono lunghi circa tre metri e sporgono per un metro e mezzo dal piano di campagna.

Il compendio minerario di Montevecchio è uno dei più grandi d'Europa. Si trova a nord-ovest di Guspini.

Lo stesso argomento in dettaglio: Montevecchio.

L'antica città di Neapolis è situata a sud-est del golfo di Oristano, all?estremità meridionale dell?antica insenatura ridottasi alle lagune di Marceddì e di S. Giovanni ed agli stagni di S. Maria.

Lo stesso argomento in dettaglio: Neapolis (Sardegna).

Luoghi naturali[modifica | modifica wikitesto]

  • L'immagine di Sa Rocca inquaddigada

Incuneata nelle pendici di una sommità della catena del Linas, denominata monte Santa Margherita, Sa rocca inquaddigada è un enorme blocco di pietra, di centinaia di tonnellate che sovrasta l?abitato di Guspini dove nascono le sorgenti d?acqua di Sa Tella e Sattai.

Nel 1950, ignoti di cultura sconsiderata, hanno mutilato Sa Rocca facendo cadere a valle un grosso masso che sovrastava il macigno.

La montagna, interamente di natura granitica, un secolo fa forniva il granito per la costruzione delle abitazioni, particolarmente importante fu la cava d?estrazione di Carongiu è Pontis.

Quello che specialmente colpisce nello straordinario paesaggio, nel territorio di Guspini, è come un blocco di quelle dimensioni possa restare in equilibrio. Da sempre viene considerata una bizzarria della natura. La massa granitica, che osserva la pianura del Campidano, è dalla notte dei tempi in un staticità precaria, tant?è che in passato veniva considerata una velata minaccia. Quasi un monito per indicare i limiti della razza umana contro le forze della natura.

Sa Rocca inquaddigada è un monumento naturale che testimonia le trasformazioni della terra, ma nella fantasia popolare ricorda agli uomini l?esistenza della creatività Divina. Il grosso masso, aggrappato alla montagna, lascia a chiunque la possibilità di farsi trovare percorrendo tortuosi sentieri, infine consente di sfiorarlo dando la possibilità agli occhi di seguirne i contorni.

Chi ha avuto la fortuna di toccare le sue venature più recondite con le mani, per ammirarne le forme arrotondate sino a condividerne intimamente la struttura, ha fatto senza volerlo una circospezione personale. Gesti spontanei che riportano spesso all?infanzia lontana. Desiderio di conoscenza? Istinto di possesso? Bisogno di affermazione? Ricerca del limite?

Un rapporto che per molti termina rapidamente, divenendo soltanto un tramite per le misurazioni. Come nella realtà della vita: taluni esauriscono in un attimo il rapporto d?amore con la natura, al contrario di ?Sa Rocca? che lo coltiva per tutta la vita.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[1]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il sardo parlato a Guspini è una variante del dialetto campidanese. Si è formato nel medioevo innestandosi al latino ed evolvendosi ancora al tempo della presenza pisano-genovese e spagnola.

La parlata guspinese è varia, infatti è andata modificandosi con l?arrivo nelle miniere di Montevecchio di lavoratori da tutte le parti della Sardegna, pur presentando ovunque le sue intrinseche caratteristiche comuni con quelle delle altre località del Campidano. Ha un vocalismo tonico e atono conservativo, sono mantenute le I e u brevi latine, è presente l'avversione alla sincope.

La morfologia è propria, basti pensare alla formazione del futuro e del condizionale (app' a fài, ìas' a bòlli, ancora analitici e non organici), all'uso dell'articolo (su, sa). Anche la sintassi è caratteristica: per esempio la posposizione del possessivo, la posposizione dell'ausiliare nell'interrogazione, la grande estensione dell'uso del gerundio, l' uso della preposizione "a" davanti all'oggetto nominale (biu a tui, cioè "vedo te").

La fonetica, da un punto di vista diacronico (con gli immancabili inquinamenti), ha contribuito all'evoluzione di molti ?suoni?, nelle varie posizioni, all'interno della parola e della frase, dalle origini latine fino all'epoca attuale.

Tradizioni e Folclore[modifica | modifica wikitesto]

Guspini aveva il proprio costume tradizionale antico, ma per un po? di tempo è caduto in disuso. Negli ultimi anni, dopo attenti studi da modelli ereditati, il costume antico è stato riprodotto. Un accessorio fondamentale è rappresentato dal coltello tipico: "Sa Guspinesa", dalla famosa lama sottile e allungata "a foll'e trigu". La tradizione dei coltelli è tuttora molto viva, sono presenti diversi mastri coltellinai e ogni due anni si tiene la biennale del coltello sardo "Arresojas".

Enti e Associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare di Cervo sardo.

La cittadina vanta una lunga tradizione nell'associazionismo culturale, religioso, sportivo e ambientale.

  • il Gruppo archeologico Neapolis si occupa di archeologia organizzando ricerche, convegni e mostre.
  • La Filodrammatica Guspinese è una compagnia teatrale che recita in sardo.
  • L' elafos dal 1989 si occupa della salvaguardia del Cervo sardo nell'areale di Montevecchio - Costa Verde, effettuando, tra le altre iniziative, il censimento annuale.
  • L'associazione Città del Sole è nata nel 2001 per volontà di un gruppo di persone, alcune con familiari di diversamente abili, altre che ne condividono le problematiche, altre ancora portatori di handicap, per promuovere e sensibilizzare la cittadinanza verso queste tematiche, con diversi eventi organizzati.
  • l'associazione Cultura e Solidarità...ricordando Tiziana è nata nel 2005 e organizza concorsi letterari con fine solidale, il suo compito istituzionale e la divulgazione della cultura solidale nella società. Sostiene economicamente, grazie ai concorsi letterari, associazioni impegnate nell'assistenza socio-sanitaria ai più poveri, ai malati affetti da gravi patologie e ai diversamente abili.

Sostenibilità[modifica | modifica wikitesto]

Guspini vinse nell'anno 2000 il primo premio delle Città sostenibili delle bambine e dei bambini con il progetto " le città invisibili" redatto dalla banca del tempo.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Guspini è un centro in cui si sono fuse due culture, quella Agro - Pastorale e quella Industriale, derivata dall'attività mineraria.

Son presenti numerosi scrittori tra cui fra cui il poeta Ermino Cara autore di numerose collane di poesie; Don Petronio Floris con: Montevecchio la mia miniera; Don Edmondo Locci con: Storia Civile e religiosa di un popolo; Iride Peis e Tarcisio Agus autori di vari testi su Guspini e Montevecchio; Mauro Serra, storico locale, autore delle seguenti monografie: Neapolis fra storia e leggenda, L?invasione delle terre, Tre secoli di scuola. L?oratorio San Domenico Savio, 50 anni di storia e formazione; Virgilio Virdis con: Ricordi di una vita; Simona Viviana Ruggeri con Donne e giornali nel Fascismo; Agnese Caddeo e Lorenzo di Biase con: Per non dimenticare ... il ghetto di Terezin. Nino Cannella con: Opere ritrovate di Giulio Fanari, Scritti sull?arte, Terzo Novecento; Giuseppina Atzori con: Il Costume tradizionale di Guspini; Corrado Leoni con: "Diario 1998" Un anno di vita vera sotto forma di poesia; Sandro Garau con Incontri, Un sogno ... una miniera.

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina vanta una grande tradizione nell?istruzione. Le più antiche tracce dell?istruzione scolastica risalgono al XVII secolo con la presenza di una scuola preparatoria parrocchiale. La scuola elementare fu voluta direttamente da Papa Pio VI, con una Bolla del 1793. Nel 1911, grazie all'interessamento dell'arciprete Don Mameli, Guspini beneficiò di un?opera per le fanciulle con un lascito della Baronessa Luigia Rossi Serra, consistente di un edificio in Via don Minzoni. Nel 1913 venne aperta una scuola per classi femminili, l?insegnamento e l?educazione venne affidato alle suore Salesiane che fondarono l?asilo Santa Maria.

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

Nella cittadina è presente la Biblioteca - Mediateca comunale.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Nella cittadina sono presenti diversi asili e scuole elementari, sebbene alcuni edifici siano stati chiusi per via del calo demografico. Le due scuole medie sono state accorpate nel 1997. L'istruzione superiore conta l'istituto tecnico commerciale, industriale e per geometri "Michelangelo Buonarroti" e l'istituto professionale per l'industria, l'artigianato e i servizi sociali "Alessandro Volta". La città di Guspini ha anche una sezione dell?Università della Terza Età, le lezioni si tengono nell?aula magna della scuola media Enrico Fermi.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema museale guspinese è legato alla Miniera di Montevecchio. Nel compendio minerario si possono visitare i cantieri al cui interno sono presenti diversi macchinari, esposizioni fotografiche, modelli. Nel centro abitato della frazione mineraria è inoltre presente un musueo della miniera ospitato nella palazzina della Direzione. In ambito cittadino sono conservati alcuni reperti antichi dal Gruppo Archeologico Neapolis.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina è sede dell'emittente regionale Radio Super Sound.

Stampa[modifica | modifica wikitesto]

A Guspini è presente una sede zonale de L'Unione Sarda.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale, in particolare nel cantiere di Piccalinna nella miniera di Montevecchio, è stato girato nel 1997 il film Il figlio di Bakunin. Tratto dal libro di Sergio Atzeni, è diretto da Gianfranco Cabiddu e prodotto da Giuseppe Tornatore.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Guspini è la sede del Dicembre Teatrale, manifestazione che si svolge nel dicembre di ogni anno a cura della Filodrammatica Guspinese, importante compagnia regionale che recita in lingua sarda.

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2000 è attiva a Guspini una banda musicale, ospitata nei locali dell' ex istituto scolastico G. A. Sanna. La banda effettua concerti ed accompagnamenti alle processioni della zona e in tutta la Sardegna.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Coccoi cun s'ou.

La gastronomia Guspinese si rifà alla cucina dell'area dei Campidanesi, preferendo la confezione di dolci di mandorle (amarèttus e bianchinus) e di altre specialità tradizionali (piricchìttus, pistocchèddus e pistòccus grùssus). Il pane è un'altra tradizione del paese, come quello con l'uovo sodo (in sardo "Coccoi cun s'ou") realizzato durante la Pasqua. I prodotti latterio-caseari sono diversi, tra cui i tipici formaggi prodotti da alcuni allevatori e dal locale caseificio, come il pecorino. La salsiccia locale ha una ricetta senza spezie particolari, che la rende unica. I piatti tipici si possono gustare nei vari agriturismo collocati nelle periferie del paese.

Personalità legate a Guspini[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Giovanni Antonio Sanna.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Sfilata del Carnevale Guspinese

La più rilevante manifestazione religiosa di Guspini è la festa di Santa Maria a Ferragosto, quando grazie a tale ricorrenza si celebrano otto giorni (dal 14 al 22 agosto) di rappresentazioni culturali e ricreative. Feste religiose minori sono la Sagra di Sant'Isidoro e quella di San Giorgio a primavera. Il patrono è San Nicola di Bari, che cade il 6 dicembre.

Il carro "Popobawa" (allegoria di un Luna Park) del gruppo Is Casermettas

Altre manifestazioni:

  • Carnevale Guspinese: importante avvenimento animato da sfilate di carri allegorici e numerosi gruppi in maschera, diventato nel tempo un ricco spettacolo di arte e divertimento.
Lo stesso argomento in dettaglio: Carnevale Guspinese.
  • Arresojas: biennale internazionale e mostra mercato del coltello artigianale sardo.
  • Birras: festa della birra artigianale sarda.
  • Sagra del Miele

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Montevecchio si trova 9 km a nord-ovest di Guspini, oltre agli impianti minerari sparsi nel territorio, è presente un piccolo centro abitato con le abitazioni dei minatori e le strutture direttive e i servizi della società mineraria.

Lo stesso argomento in dettaglio: Montevecchio.

La frazione di Sa Zeppara si trova ad una decina di km a nord di Guspini. Sono presenti numerose aziende agricole e zootecniche.

Lo stesso argomento in dettaglio: Sa Zeppara.

Altre località del territorio[modifica | modifica wikitesto]

Sciria[modifica | modifica wikitesto]

E' un piccolissimo borgo minerario che fa parte del compendio minerario di Montevecchio. E' presente la stazione di partenza della linea ferroviaria Montevecchio - San Gavino Monreale, costruita in passato per il trasporto del minerale alla fonderia del centro campidanese.

La ferrovia per San Gavino[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1873 la Montevecchio (la più grande Società per Azioni Italiana di allora) fondata da Giovanni Antonio Sanna, approvò la costruzione di una ferrovia a scartamento ridotto di circa 18 km[2][3] da realizzarsi completamente con capitali propri. La spesa totale dell'opera fu di 2,7 milioni di lire dell'epoca. In seguito ad alcuni incidenti avvenuti negli anni trenta, il tracciato nei pressi di Montevecchio fu parzialmente modificato, portando la lunghezza della linea a circa 23 km. Lo scartamento fu portato inoltre dai 600 mm originari a 1014 mm. La ferrovia Montevecchio-Sciria trasportò in 80 anni oltre 3 milioni di tonnellate di minerali e merci. Nel 1957 la Società mineraria decise di dismettere, progressivamente, la ferrovia ed effettuare il trasporto del minerale con autotreni. L?ultima ?corsa? del treno fu effettuata il 30 marzo 1958.

Con alterne vicende, non sempre favorevoli alle ferrovie e non in simbiosi con le idee iniziali di importanza primaria di trasporto e salvaguardia ambientale, complice il voluto e abnorme sviluppo e concorrenza su gomma, il territorio è divenuto un caso patologico e a distanza di un secolo, si sono stravolti i concetti iniziali, operando scelte errate che ancora continuano.

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Montevecchio Sciria-San Gavino Monreale.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia di Guspini si basa sul settore agricolo e degli allevamenti, sull'industria di ceramiche e l'artigianato e sul terziario. La cittadina ha attraversato una crisi, dovuta alla chiusura delle miniere di Montevecchio, tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta, con una conseguente diminuzione dell'occupazione. Il tentativo di miglioramento delle condizioni occupazionali, con lo sviluppo del polo industriale e artigianale, dei servizi e dell'offerta turistica non ha sortito gli effetti sperati, tant'è che dalla chiusura delle miniere ad oggi si è avuto uno spopolamento della cittadina.

Agricoltura e Allevamento del bestiame[modifica | modifica wikitesto]

Il settore agricolo e zootecnico è ben sviluppato, infatti Guspini possiede la maggior quantità di capi di bestiame del Distretto 1 della ASL 6. Inoltre è presente un grosso caseificio. Dal XX secolo, si videro avanzare le opere di bonifica. Le prime innovazioni si ebbero solo con l'operatività della legge sulla bonifica integrale, la completa trasformazione avvenne grazie alle norme della Riforma agraria e delle terre incolte. La bonifica di Arborea nel periodo prebellico e nell'Agro di Sa Zeppara e di altre zone d'Italia nel periodo postbellico con la riforma agraria del secondo dopoguerra, restrinsero l'area d'allevamento dei bovini a limitate zone della Sardegna fra cui il guspinese che allora aveva una percentuale altissima, circa il 20% di produzione dell?intera Isola. In quest'epoca, l'allevamento ebbe una svolta decisiva di rinnovamento passando dalla tradizionale forma semiselvatica ed itinerante, ad una compatibile con il nuovo assetto territoriale. La sperimentazione compiuta fin dal primo dopoguerra e successivamente sino al termine degli anni ?40, grazie all'intuizione dell'Istituto sperimentale per la zootecnica di Roma, dimostrò che la trasformazione dell'allevamento dei bovini, da pascolo a stanziale, era possibile senza eccessiva difficoltà purché nella stagione estiva, gli animali fossero riparati dalle radiazioni solari e dalle punture degli insetti. Andava così affermandosi con opportuni miglioramenti l'allevamento attuale dei bovini, dove oggi tecniche e macchinari sempre più moderni ne fanno un settore all'avanguardia e competitivo.

Guspini fa parte dell'associazione nazionale italiana Città del Miele e ogni anno vi si svolge la sagra.

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Guspini è stata una grossa realtà industriale creata dal notevole sviluppo della Miniera di Montevecchio. Oltre alla miniera, operano da diversi decenni le Fornaci Scanu, che coltivano il materiale per la produzione di laterizi in loco e nella fornace di Sestu. Nei primi anni novanta è stato creato un polo ceramico di rilevanza nazionale ad opera della Terre Cotte di Sassuolo. Attualmente la proprietà è della Ceramica Meditterranea.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

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Amministrazioni precedenti[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Tarcisio Agus Democratici di Sinistra Sindaco
8 maggio 2005 in carica Franceso Marras Partito Democratico Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

  • Calcio maschile

La squadra principale il Guspini, milita attualmente in seconda categoria. Le altre squadre, la Golapini e la Fortitudo, militano nel campionato di terza categoria.

  • Calcio femminile
  • Tennistavolo

Il G.S. Tennis Tavolo Guspini milita nel campionato nazionale di B1 e di C1.

  • Tennis

Tennis Guspini

  • Pallacanestro
  • Pallavolo

Esistono due squadre Pallavolo Don Bosco e Pallavolo Eureka

  • Atletica

Atletica Guspini

  • Ciclismo

Unione ciclistica guspinese e Piccalinna Mountain Bike Club. Queste due associazioni organizzano eventi sportivi annuali sul territorio comunale.

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Stadio Comunale con pista
  • Campo Sportivo Renzo Laconi
  • Palazzetto dello Sport
  • Pallone IPSIA
  • Centro Sportivo Sa Rocca, con piscina
  • Campi da tennis
  • Campo di Tiro a volo e Tiro a segno

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  2. ^ Edoardo Altara, Le ferrovie minerarie, in Binari a Golfo Aranci-Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Parma, Ermanno Albertelli editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  3. ^ Stefano Paolini, Archeologia ferroviaria in Sardegna, su Photorail.com. URL consultato il 13 ottobre 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Neapolis fra storia e leggenda, Mauro Serra
  • L?invasione delle terre, Mauro Serra
  • Tre secoli di scuola, Mauro Serra
  • L?oratorio San Domenico Savio, 50 anni di storia e formazione, Mauro Serra
  • In volo per lo sviluppo del territorio, Mauro Serra
  • La produzione zootecnica del Medio Campidano, Mauro Serra
  • La storia della ferrovia Montevecchio Sciria-San Gavino Monreale, Mauro Serra
  • Il percorso di un popolo. La lingua sarda a Guspini, Mauro Serra
  • Il percorso di un popolo. Monumenti e siti archeologici a Guspini, Mauro Serra
  • L?immagine di Sa Rocca inquaddigada, Mauro Serra
  • Identità di un paese, Gian Paolo Pusceddu e Tarcisio Agus
  • Guspini, Tarcisio Agus e Claretta Lampis
  • Guspini Montevecchio, Tarcisio Agus
  • Montevecchio, Iride Peis Concas
  • Montevecchio la mia miniera, Don Petronio Floris
  • Storia civile e religiosa di un popolo, Don Edmondo Locci

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]