Utente:Luigi Iperti/Sandbox

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Eugenio Comencini[modifica | modifica wikitesto]

(Savona, 19 settembre 1939 – Torino, 13 aprile 2015) è stato un pittore, architetto, professore e scrittore italiano.[modifica | modifica wikitesto]

1 Primi anni
2 La sua arte
3 Mostre
4 Note
5 Interessi culturali
Eugenio Comencini

Primi anni

Eugenio Comencini nasce a Savona il 19 settembre 1939, dove la madre si era rifugiata da Piena Bassa (Val Roia), al confine italo-francese, temendo l’inizio delle ostilità con la Francia a seguito dell’inizio della seconda guerra mondiale con l'invasione, il 1° settembre 1939, della Polonia da parte della Germania. La Val Roia, dove il pittore trascorrerà gran parte degli anni giovanili, la costa ligure e la vicina Provenza, con i loro colori hanno ispirato l’arte del Comencini, le cui opere si caratterizzano per la luce e per i colori forti, vivaci e caldi. Dopo gli studi liceali ad Alassio si iscrive, nel 1958, ad architettura e Venezia dove visita quasi settimanalmente il museo Peggy Guggenheim dove ammira i Picasso, i Fernand Leger, i De Chirico, pittori che ebbero un influsso importante per la sua preparazione. Lui stesso dichiarò che il suo primo modello di pittura si rifaceva al novecento italiano (Virgilio Guidi, Osvaldo Licini, De Chirico, Arturo Tosi) e che era una arte figurativa-gestuale, con un più ampio respiro che gli derivava dalla conoscenza delle opere di Picasso e di Matisse.

La sua arte

“La sua personalità forte ed il suo sguardo lucido e ironico sul mondo circostante gli hanno permesso di inventare un universo policromo in cui uomini, donne, bambini e bambine si muovono con leggerezza e apparente facilità. I colori vivaci accostati con cura a creare un mondo fantastico, sono una gioia per gli occhi e le forme così falsamente semplici ci tranquillizzano e affascinano come quando eravamo bambini” . I suoi Aerei, mongolfiere, il sogno, serio e giocoso, del volo1, le sue tavolate di amici riuniti intorno ad una buona bottiglia di vino delle Langhesono arte, colore, luce, ironia e allegria.

Mostre

Comencini inizia a dipingere a diciotto anni ma solo nell’agosto del 1962, inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Santo Stefano di Venezia, con una presentazione di Virgilio Guidi, già professore di pittura alla Accademia di Belle Arti di Venezia. A seguito della morte del padre si trasferisce alla facoltà di architettura del Politecnico di Torino, dove si laurea nel 1970, avendo continuato nel frattempo a dipingere ed a esporre in numerose mostre. Nel 1972, con la mostra di Pesaro è tra i fondatori del Gruppo Denunzia a cui aderiscono Julian Pacheco, spagnolo, con una esperienza triennale a Parigi, Antoni Mirò, anch’esso spagnolo membro del Gruppo di Artisti Berlinesi “Verein Berliner Kunstler” e Bruno Rinaldi che aveva esposto, l’anno prima, ad una mostra in Spagna. I critici Mario De Micheli e Floriano De Santi dimostrano grande interesse e danno voce al Gruppo. I pittori, pur essendo di estrazione diversa e di ricerca autonoma, puntano tutti sull’immagine contro l’offesa all’integrità dell’uomo e per l’affermazione della sua libertà”. Per un quinquennio il Gruppo Denunzia si dimostra molto attivo promuovendo una serie di esposizioni collettive (Brescia Mostra della Resistenza, 1972, Galleria comunale nel 1974 e numerose altre fino al 1977 a Motta di Livenza). In occasione della Mostra della resistenza a Brescia il Gruppo stampa una cartella di 12 serigrafie di omaggio alla resistenza, con una testimonianza di Rafael Alberti, che sarà esposta anche a Cuba ed in alcune mostre itineranti in Portogallo, URSS e Berlino Est. Nel 1973 Comencini espone alla Galerie Espace di Amsterdam. Giorgio De Chirico lo introduce presso pittori che avevano fatto parte del gruppo COBRA (Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam). Anche in seguito il Comencini mantenne contatti con pittori olandesi ed in particolare con Lubertus Jacobus Swaanswijk detto Lucebert (1924 -1994). Presentazioni critiche di Floriano De Santi e Aldo Passoni. Hans Redeker scrive sul quotidiano “N.R.C. – Handelsblad dello charme solare del Comencini. Nel 1975 espone a Barcellona, nel 1982 a Parigi alla “Maison de L’Unesco” con presentazione di Francesco Poli, nel 1987 ancora a Parigi alla Galleria Orly Sud, nel 1988 alla Gallerie Art, Danzica e nel 1990 alla Galerie Apollinaire, Cap d'Ail. Nel 1991, al Palazzo della Giunta, la Regione Piemonte gli dedica una vasta mostra antologica, con presentazione di Francesco Poli, prima occasione per una rassegna completa della sua pittura. Le opere esposte, riguardano il periodo dal 1972 al 1991. La mostra è anche un omaggio a Cipro, a cui molte opere fanno riferimento. Nel 2000 mostra a Mosca alla Fant Gallery con presentazione è di Riccardo Rabagliati e Z. Kamyshanova. La mostra di Mosca, dove sono esposte settanta opere, è l’occasione per un bilancio quasi definitivo dell’attività pittorica del Comencini. Nel 2007 Mostra antologica “I colori della vita” al Palazzo Piozzo di Rosignano, Rivoli con presentazione di Francesco Poli. Dopo la mostra di Murazzanonel 2017, grande mostra, nel 1919, alla Pinacoteca Albertina di Torino, curata dalla prof.ssa Cristina Giudice2, della Accademia Albertina, con uno scritto di Giorgio Luzzi, doveroso omaggio alla sua produzione pittorica che, in oltre 50 anni di attività, ha lasciato un’impronta significativa nella storia dell’arte italiana del dopoguerra. Ultima mostra ad Almese3 a ottobre 2019.

Note

1 Gloria Vallese, mostra di disegni e serigrafie al Palazzo Codardi di Carpeneto, Torino, 2000:
2 C. GIUDICE, Colori di libertà per creare con ironia un mondo di valori umani, in Eugenio Comencini, Presentazione mostra «Albertina», p. 9-13, Torino, 1919. 
3 Mostra “L’Arte, la gioia di vivere” di Eugenio Comencini, 26 ottobre 1919, Ricetto per l’Arte di Almese.
4 Corniche, con disegni di Eugenio Comencini, Cens, Liscate-Milano 1985.

Interessi culturali

Contemporaneamente all’attività come pittore, il Comencini ha insegnato all'Accademia Albertina di Torino, dal 1978 al 1995, prima alla cattedra di pittura poi alla scuola libera del nudo, infine, dopo un anno all’Accademia di Belle Arti di Palermo, a partire dal 1996 all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove nel 2007 era ancora docente di pittura. Il Comencini ha fatto parte del gruppo redazionale della rivista torinese “Nuova Società”, quindicinale in edicola dal 1972 al 1983, fondato da Diego Novelli, che fu sindaco di Torino dal 1975 al 1985. Egli fu molto attivo nel periodo 1979 – 1982 con articoli e disegni. Membro attivo per un ventennio della Cooperativa Arti Visive 78, che annoverava artisti come Marco Seveso, Daniele Fissore, Giuseppe Grosso, Marco Longo, Franco Rasma, Vito Tongiani e Maria Luisa Vigant.Molte pubblicazioni riportano suoi disegni . Fu tra i più convinti assertori dei Musei all’aria aperta, come legame tra arte e popolo, con lo scopo di portare l’arte tra la gente perché essa non è un privilegio dell’élite: pittori e scultori espongono le loro opere, appese o dipinte alle pareti delle case nelle vie dei paesi, a vantaggio e gratuitamente dei cittadini e dei turisti. Questi Musei nascono in vari paesi dell’entroterra torinese, tra cui a Maglione nel Canavese, nel 1985 per merito di Maurizio Corgnati e, nel 1991, a Piscina (Italia) dove recentemente, nel 2021, si sono celebrati i 30 anni dalla sua creazione, ma anche in Liguria dove a Valloria (IM) dove il Comencini è tra i settanta artisti che dipingono le porte del paese.