Utente:Lombres/Libero Martini

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Libero Martini
UniversoUn medico in famiglia
AutoreCarlo Bixio
1ª app. inEpisodio 1×01, La casa nuova
Ultima app. inEpisodio 10×26, Bentornata Bianca-neve
Interpretato daLino Banfi
Voce orig.Lino Banfi (nella serie animata)
Caratteristiche immaginarie
SoprannomeNonno Libero
SessoMaschio
Luogo di nascitaAndria
Professione
  • Pensionato, già dipendente delle Ferrovie dello Stato (dalla prima stagione)
  • Estrattore di numeri al bingo (terza stagione)
  • Sindaco di Poggio Fiorito (quinta stagione)
  • Imprenditore agricolo (sesta e ottava stagione)

Libero Martini, chiamato anche Nonno Libero, è un personaggio fittizio della serie televisiva italiana Un medico in famiglia, interpretato da Lino Banfi. Il personaggio è apparso anche nella serie animata di Un Medico in Famiglia, con la voce di Banfi. È uno dei protagonisti della serie; è assente solamente nella settima stagione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima della storia della serie[modifica | modifica wikitesto]

Libero Martini nasce a Andria l'11 luglio 1936. Fin da piccolo inizia a lavorare per comprare una casa dove vivere dopo la morte del padre. Va anche a scuola e aiuta suo fratello Spartaco. A sette anni, mentre lavorava come garzone di un fornaio, salva la famiglia ebrea Savona avvertendola dell'arrivo dei soldati nazisti.

Conosce a scuola Elvira, soprannominata Ellie, che diventa sua moglie, da cui ha i due figli Nilde e Lele. Lavora per 35 anni nelle Ferrovie dello Stato Italiane, ricevendo l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Diventa capo sindacalista e si trasferisce a Roma con la famiglia. È appassionato di calcio e grande tifoso della Roma, e ha allenato la squadra del dopolavoro ferroviario, come rivela nella quarta stagione. Nel 1982 recupera il secondo premio vinto al Festival di Sanremo da Al Bano. Poi va in pensione. Aiuta Lele e la sua futura moglie Elena quando si conoscono, perché Nicola ed Enrica, i genitori di lei, si oppongono alla loro relazione per differenza di classe sociale. Dopo la morte della nuora Elena in un incidente stradale, Libero si trasferisce dal figlio.

Nell'intreccio[modifica | modifica wikitesto]

Prima e seconda stagione[modifica | modifica wikitesto]

Libero si trasferisce dal centro di Roma a una villeta a Poggio Fiorito insieme al figlio Lele e ai nipoti Maria, Ciccio e Annuccia. Ripete spesso la storia del salvataggio della famiglia ebrea al figlio e ai nipoti, ormai annoiati perché la conoscono a memoria, così come le perle di saggezza del suo defunto amico Carmine. Questo, insieme al suo atteggiamento permissivo nei confronti dei nipoti, lo oppone spesso al figlio, che rimprovera dicendo «Quello che tu sei io ero, quello che io sono tu sarai». Soltanto nella prima stagione il personaggio è caratterizzato anche dal suo orientamento politico a sinistra: legge l'Unità, ha spesso con sé libri di Marx e Gramsci e ha discussioni politiche con i consuoceri e con Boris (amico di Giacinto). Spesso sottolinea di non essere credente, a differenza della moglie Elvira, molto devota. Libero risponde a un annuncio di lavoro e fa il rappresentante per una ditta che vende cuscini con un jingle, acquistandone per il valore di un milione di lire e scoprendo che è stato truffato; riesce a venderli al consuocero Nicola. Libero è attratto dalla maestra di pianoforte Maritè e si fa impartire da lei alcune lezioni. Diventa amico di Fausto, anziano paziente della ASL dove lavora Lele. Oltre a Fausto appaiono altri due anziani amici di Libero (interpretati da Dino Cassio e da Carlo Molfese), che usciranno di scena dopo la quinta stagione.

Nella seconda stagione Libero ed Enrica aiutano Lele e Alice a organizzare il matrimonio cercando di affittare la villa di un nobile, in cui scoprono però il raduno di una setta satanica. Libero aiuta Fausto quando ha un infarto. In seguito Libero, Lele e Alberto vanno a Sanremo per assistere al parto di Nilde. Libero viene derubato da due ladri che si sono spacciati per i figli degli ebrei salvati da lui durante la guerra, ma riesce a smascherarli.

Terza e quarta stagione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la partenza di Lele per l'Australia ricade su Libero la responsabilità della famiglia e del bilancio famialiare; decide di affittare la camera di Lele a Guido Zanin, che cercherà di aiutare quando ha problemi nel suo rapporto con Maria. Libero ha un infarto, dal quale si riprende. Nella quarta stagione Libero torna dal viaggio in Australia, dove con la famiglia è andato a trovare Lele e Alice. Gli viene diagnosticato un problema al cuore, che necessiterebbe di un intervento chirurgico a cuore aperto: decide allora di chiedere a Enrica di sposarlo per conservare la sua pensione anche in caso di morte. I due decidono si sposano ma la diagnosi di Libero si rivela sbagliata; Libero ed Enrica però si innamorano sul serio.

Quinta stagione[modifica | modifica wikitesto]

Libero, insieme a Nilde, cerca di vendere le cinque villette costruite dal compagno di lei Andrea, salvandolo dalla giustizia dopo che il suo socio è scappato all'estero dopo averle costruite con finanziamenti dell'Unione Europea. Quando Poggio Fiorito diventa comune autonomo e l'avvocato Ulmi si candida a sindaco, Libero si candida contro di lui, mentre la moglie Enrica sostiene Ulmi. Libero diventa sindaco e propone di chiudere il ristorante indiano di Kabir per la confusione causata dai clienti, ma tutte le donne si oppongono. In seguito inaugura un nuovo gazebo nel ristorante. Libero e Enrica affittano una camera a Emilio Villari, con cui Libero inizialmente non va d'accordo perché appartiene all'alta società e ha valori diversi; più avanti però gli si affeziona e ammette di considerarlo come un figlio. A fine stagione Libero ed Enrica entrano in crisi e Libero sente di non provare un sincero amore per lei; si scopre che non sono legalmente sposati perché non era valida la firma del testimone Fausto. Libero poi capisce di amarla e le chiede di risposarlo, e i due finiranno per riconciliarsi.

Sesta stagione[modifica | modifica wikitesto]

Terminato il mandato da sindaco, quando Nilde apre un agriturismo in Puglia, si trasferisce lì con lei, Enrica, Andrea e Lele Junior, il figlio di Nilde. Inizia a fare la spola tra Roma e la Puglia. Partecipa al programma televisivo Cambio nonno, condotto da Giulio Pittaluga, in cui due nonni si scambiano le famiglie. Aiuta Cettina a recuperare la memoria per farla tornare dal marito Augusto e dal figlio Eros. Alla fine della stagione ritorna stabilmente a Roma e sposa Enrica.

Ottava stagione[modifica | modifica wikitesto]

Nella settima stagione Libero non compare: si è trasferito nel Texas per aiutare il fratello Spartaco (già apparso nella prima stagione). Torna a Poggio Fiorito nell'ottava stagione. Quando la nipote Anna non vuole più essere chiamata con il soprannome "Annuccia", Libero è l'unico che continua a farlo. Inizialmente Lele e Bianca gli tengono nascosto il rischio di perdere la casa a causa di una truffa, ma intuisce qualcosa e Lele lo informa. Per evitargli problemi di salute il figlio gli dice che è tutto a posto, consigliandogli una vacanza in Puglia nell'agriturismo della figlia Nilde. Libero segue il consiglio ma ha capito la menzogna e vuole vendere l'agriturismo. Quando Lele e Bianca vanno in Francia per lavoro, lui ritorna dalla Puglia per badare alla famiglia: assiste Melina nel parto, aiuta Anna con la scuola è con i problemi di cuore e cerca di capire i problemi tra Maria e il fidanzato Marco. A causa di un insetto sugli ulivi dell'agriturismo, è costretto a tornare in Puglia, per poi tornare a Roma in occasione del matrimonio di Marco e Maria.

Nona e decima stagione[modifica | modifica wikitesto]

Nella nona stagione Libero ed Enrica restano a Poggio Fiorito per badare ai nipoti Elena e Bobò, insieme ad Ave, mentre Lele e Bianca sono a Parigi. Libero decide di ospitare il nipote Lorenzo Martini, figlio del fratello Spartaco. Nota un'attrazione tra Lorenzo e Sara Levi e vuole farlo rimanere a casa Martini in modo che si mettano insieme; per convincerlo finge di aver avuto una frattura e poi di accusare demenza senile. Quando Lorenzo e Sara si sposano Libero fa da testimone e si avvicina alla fede religiosa dirigendo un coro gospel.

Nella decima stagione Libero ospita Maddalena, figlia del suo vecchio amico pugliese Gennaro, scappato a Cuba con la sua nuova fiamma; la assume quindi come colf. Nel frattempo scopre che Anna non è sua nipote ma figlia di Valerio Petrucci. Per far vincere ai suoi nipoti la partita di pallavolo in cui erano impegnati, cita la tattica detta "bizona" di Oronzo Canà, personaggio di Banfi nei film L'allenatore nel pallone e L'allenatore nel pallone 2, rivelando di esserne l'ideatore.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]


FONTI[modifica | modifica wikitesto]

Libri
  • Milly Buonanno (a cura di), Ricomposizioni. La fiction italiana. L'Italia nella fiction. Anno undicesimo, collana VQPT - Valutazione Qualità Programmi Trasmessi, Torino, Rai ERI, 2000. (ATTENDERE BIBLIOTECA, CASTELNUOVO LUNEDÌ 16)
  • Milly Buonanno (a cura di), Il ritorno del già noto. La fiction italiana. L'Italia nella fiction. Anno quindicesimo, collana VQPT - Valutazione Qualità Programmi Trasmessi, Torino, Rai ERI, 2004. (ATTENDERE BIBLIOTECA, PISA VENERDÌ 20)
  • Milly Buonanno (a cura di), Le radici e le foglie. La fiction italiana. L'Italia nella fiction. Anno diciassettesimo, collana Zone, Torino, Rai ERI, 2006. (ATTENDERE BIBLIOTECA, PISA VENERDÌ 20)
  • Le trasmissioni TV che hanno fatto (o no) l'Italia non presente in zona
  • libro di pedagogia cita nonno Libero come esempio di tradizione che si arrende alla famiglia moderna
  • libro che parla dell'importanza che viene data dalle istituzioni alla figura del nonno anche nei programmi educativi; dopo i vecchi programmi educativi ha avuto successo la figura di Libero
  • Political Advertising in Italy traduzione dell'articolo di Edoardo Novelli sotto
  • [1] solo un altro esempio di come Banfi sia associato al personaggio
  • Fabio Corsini, Raccontare l’altro. La rappresentazione delle diversità, in Milly Buonanno (a cura di), Tempo di fiction. Il racconto televisivo in divenire, Napoli, Liguori Editore, 2013, pp. 59-96, ISBN 978-88-207-6129-5. (citato solo a p. 65 dicendo che è popolarissimo e che è diverso dagli altri anziani presentati in televisione come soli e malati)
  • citato nel rapporto Censis del 2005 come esempio del fatto che gli italiani preferiscono la fiction
Articoli
Riviste
  • [3] Panorama: consegnata laurea honoris causa a Banfi, il rettore dice di aver imparato a fare il nonno grazie a Libero
  • Papà, mamma e figli in Tv vengono male?, in Letture, vol. 62, n. 642, dicembre 2007, pp. 8-12. (ho le foto) per dire che è il perno della famiglia
  • Sette eventualmente da procurarsi a Pisa Biblioteca Officine Garibaldi, non si capisce chi è che ha un debole per nonno Libero, Veltroni?
  • L'espresso personaggio fra i più amati dal pubblico
Notizie
  • NOTIZIA pubblicazione libro Una parola è troppa
  • [4] [5] Banfi conosciuto più di recente grazie al personaggio
  • Banfi invitato a Canosa per l'Università della terza età, serve almeno per dire che il personaggio è identificato con lui


Altro
  • [6] libro autopubblicato, non attendibile, ma riporta l'intervista del Corriere
  • Lino Banfi, Una parola è troppa... Nonno libero racconta, Roma, Gremese, 2003, ISBN 88-8440-283-2.
  • Lino Banfi, C'era una volta... Nonno Libero (storielle strampalete), Roma, Gremese, 2004, ISBN 88-8440-323-5.