Strada sbarrata

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Strada sbarrata
Humphrey Bogart e Claire Trevor in una scena del film
Titolo originaleDead End
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1937
Durata93 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generepoliziesco, drammatico, noir, sentimentale
RegiaWilliam Wyler
SoggettoSidney Kingsley (dramma)
SceneggiaturaLillian Hellman
ProduttoreSamuel Goldwyn
Casa di produzioneSamuel Goldwyn Productions
Distribuzione in italianoScalera Film
FotografiaGregg Toland
MontaggioDaniel Mandell
Effetti specialiJames Basevi
MusicheAlfred Newman
ScenografiaRichard Day
CostumiOmar Kiam
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Strada sbarrata (Dead End) è un film del 1937 diretto da William Wyler.

Il film è influenzato dallo spirito del New Deal, ma anche dalla necessità di Samuel Goldwyn di arginare il genere gangster a sfondo sociale imposto dalla casa rivale Warner Bros.[1]

Alla sua uscita ottenne consensi dalla critica proprio per i suoi contenuti; inoltre è stato definito "teatro filmato", per una certa staticità causata dalla ricostruzione di un intero quartiere con le modalità di una rappresentazione teatrale, dato che la MGM si rifiutò di effettuare le riprese all'esterno.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La protagonista del film è una strada dell'East Side newyorkese dove si affiancano due modelli di vita americano; uno è quello dei ricchi abitanti dei palazzi "bene", l'altro è costituito dalle misere costruzioni (slum).

È la storia del ritorno a casa di un gangster, che si rivelerà però fallimentare, dato che la madre lo respingerà e la sua vecchia fiamma esercita ormai la prostituzione. Disperato per la sua presenza ormai anonima, decide quindi di realizzare un supercolpo che però arriverà alle conseguenze più tragiche.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Le date di uscita internazionali sono state:

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il doppiaggio italiano del film fu realizzato dalla O.D.I. senza utilizzare la colonna internazionale, sostituendo la maggior parte delle musiche. Inoltre furono rimosse diverse scene, per un totale di circa 8 minuti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dizionario del cinema americano, di Fernaldo Di Giammatteo, Editori Riuniti, Roma, 1996, pag.116.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alan Barbour (a cura di Ted Sennett), Humphrey Bogart - Storia illustrata del cinema, Milano Libri Edizioni, luglio 1975

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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