Stefania Zambelli

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Stefania Zambelli

Europarlamentare
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
ID (fino al 02.10.2023)
NI (dal 02.10.2023 al 19.10.2023)
PPE (dal 19.10.2023)
CircoscrizioneItalia Nord
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali
  • Delegata per le relazioni con la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo
  • Membro della Commissione per le petizioni
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2023)
In precedenza:
Lega (1995-2023)
ProfessioneImpiegata

Stefania Zambelli (Salò, 6 aprile 1971) è una politica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lavora come impiegata amministrativa presso strutture sanitarie pubbliche.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua attività politica nel 1995 come segretaria della Lega Nord a Salò. Nel 2011 diventa vicesindaco della sua città. In seguito è presidente della municipalizzata Aeddesi di Desenzano sul Garda ed è nominata consigliere di amministrazione di Arpa della Regione Lombardia.

Alle elezioni Europee del 26 maggio 2019 viene eletta eurodeputata con la Lega.[1]

Nel dicembre 2022 viene candidata, dalla Segreteria Provinciale di Brescia, alle elezioni regionali del febbraio successivo, alle quali non viene eletta consigliere regionale, raccogliendo solamente 4032 voti di preferenza, risultando essere la prima dei non eletti in provincia di Brescia.[2]

Nell'ottobre 2023 passa a Forza Italia.[3]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio del 2023 viene indagata con l'accusa di truffa aggravata ai danni dell'Unione Europea e la Guardia di Finanza sequestra all'eurodeputata a e quattro assistenti parlamentari circa 170.000 euro nell'ambito di un'indagine su una sospetta frode riguardante la retribuzione dei quattro assistenti, tra i quali suo genero che è un ultrà del Milan ed era stato coinvolto in precedenti indagini legate alle tifoserie: i quattro, assunti in Italia, non avrebbero svolto le attività connesse alla funzione per la quale erano stati assunti, o le hanno svolte solo parzialmente, documentando falsamente la loro attività al Parlamento europeo e travisando i loro titoli di studio. L'indagine è nata dalla denuncia di una sua ex assistente licenziata per giusta causa nel 2019.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]