Stadio Castelão

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stadio Governatore Plácido Castelo
Castelão, Gigante da Boa Vista
Informazioni generali
StatoBandiera del Brasile Brasile
UbicazioneFortaleza
Inizio lavori1969
Inaugurazione11 novembre 1973
Ristrutturazione2002, 2012
ProprietarioStato del Ceará
ProgettoJosé Liberal de Castro, Gehard Ernst Borman, Reginaldo Mendes Rangel, Marcílio Dias de Luna, Ivan da Silva Britto
Prog. strutturaleHugo Alcântara Mota
Informazioni tecniche
Posti a sedere57 876
Mat. del terrenoErba
Dim. del terreno110 m × 75 m
Uso e beneficiari
CalcioCeará
Fortaleza
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 3°48′26.16″S 38°31′20.93″W / 3.807267°S 38.522481°W-3.807267; -38.522481

Lo stadio Governatore Plácido Castelo (in portoghese Estádio Governador Plácido Castelo), noto come Castelão , è uno stadio di calcio situato a Fortaleza, nello stato di Ceará, in Brasile.

Capace di ospitare 67 037 spettatori, l'impianto è conosciuto anche come Gigante da Boa Vista ed è di proprietà del governo statale. Viene usato dalle due squadre della città (il Ceará Sporting Club e il Fortaleza Esporte Clube) e, a volte, dalla nazionale brasiliana. È ufficialmente intitolato a Plácido Aderaldo Castelo, governatore dello stato di Ceará dal 12 settembre 1966 al 15 marzo 1971.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio venne costruito tra il 1969 e il 1973 e fu inaugurato l'11 novembre dello stesso anno con una partita tra il Ceará e il Fortaleza, terminata 0-0. Il primo gol nella storia del Castelão fu segnato il 18 novembre 1973 dal giocatore del Ceará Erandy, nella partita in cui i padroni di casa sconfissero il Vitória col punteggio di 1-0.[2]

Il 27 agosto 1980 lo stadio fece registrare il record di presenze, pari a 118 496 spettatori, durante la partita tra Brasile e Uruguay, finita 1-0 per i verdeoro.[2]

Nel maggio del 2001 il Governo del Ceará diede inizio a una ristrutturazione dell'impianto, dividendola il tre fasi: la prima consistette nel recupero delle gradinate e dei muretti; la seconda si sostanziò nel recupero e nel rafforzamento della struttura; la terza fase, infine, previde il recupero degli impianti elettrici, idraulici, sanitari, ed elettronici.[1]

La prima partita nel nuovo stadio si disputò il 23 marzo 2002, quando il Brasile batté la Jugoslavia per 1-0;[1] il primo goal nel nuovo impianto fu segnato dal brasiliano Luizão.[1]

Campionato mondiale di calcio del 2014[modifica | modifica wikitesto]

Il Castelão è stato una delle sedi del Mondiale di calcio del 2014, tenutosi in Brasile: la struttura venne ristrutturata in vista del torneo, vedendo l'aggiunta di un tetto più grande, la costruzione di un parcheggio sotterraneo con 4 200 posti, e un nuovo livello inferiore. Dopo la riqualificazione ha raggiunto una capienza di 67 037 persone.[3]

L'impianto venne chiuso il 31 marzo 2011 per iniziare i suddetti lavori di ricostruzione, completati poi nel dicembre 2012;[3] fu dunque il primo dei dodici stadi previsti per la Coppa del Mondo del 2014 ad essere completato.[3]

Lo stadio è stato inoltre sede di alcuni incontri della FIFA Confederations Cup del 2013 e ha ospitato anche alcune partite del torneo di calcio delle Giochi olimpici estivi del 2016, svoltisi a Rio de Janeiro.

Incontri Internazionali[modifica | modifica wikitesto]

FIFA Confederation Cup 2013[modifica | modifica wikitesto]

Data Orario (BRT) Squadra numero 1 Ris. Squadra numero 2 Fase del torneo Spettatori
19 giugno 2013 16:00 Brasile Bandiera del Brasile 2 - 0 Bandiera del Messico Messico Girone A 50 791
23 giugno 2013 16:00 Nigeria Bandiera della Nigeria 0 - 3 Bandiera della Spagna Spagna Girone B 51 263
27 giugno 2013 16:00 Spagna Bandiera della Spagna 0 - 0
7-6 dcr
Bandiera dell'Italia Italia Semifinali 56 083

Coppa del Mondo FIFA 2014[modifica | modifica wikitesto]

Data Orario (BRT) Squadra numero 1 Ris. Squadra numero 2 Fase del torneo Spettatori
14 giugno 2014 16:00 Uruguay Bandiera dell'Uruguay 1 - 3 Bandiera della Costa Rica Costa Rica Girone D 58 679
17 giugno 2014 16:00 Brasile Bandiera del Brasile 0 - 0 Bandiera del Messico Messico Girone A 60 342
23 giugno 2014 16:00 Germania Bandiera della Germania 2 - 2 Bandiera del Ghana Ghana Girone G 59 621
24 giugno 2014 17:00 Grecia Bandiera della Grecia 2 - 1 Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio Girone C 59 095
29 giugno 2014 13:00 Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 - 1 Bandiera del Messico Messico Ottavi di finale 58 817
4 luglio 2014 17:00 Brasile Bandiera del Brasile 2 - 1 Bandiera della Colombia Colombia Quarti di finale

Altri eventi[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 luglio 1980 venne aperto a Fortaleza il 10º Congresso Eucaristico Nazionale; Papa Giovanni Paolo II partecipò alle celebrazioni del Congresso e l'Estádio Castelão ospitò, in quella occasione, la più grande mole di pubblico della sua storia: 120 000 persone.

Un'altra celebrazione religiosa avvenne il 13 agosto 1995, in occasione l'addio dell'arcivescovo di Fortaleza Dom Aloísio Lorscheider che riunì circa 50 000 seguaci.

Concerti[modifica | modifica wikitesto]

Band/artista Tour Spettatori Data
Elton John The Diving Board Tour 23 febbraio 2014
Beyoncé The Mrs. Carter Show World Tour 27 847 8 settembre 2013
Paul McCartney Out There! Tour 48 668 9 maggio 2013
Xuxa Sexto Sentido: O Xou 45 000 10 dicembre 1996
Mamonas Assassinas Mamonas Assassinas Tour 37 000 22 dicembre 1995
Menudos Menudos Live 1985 Tour 70 000 1985

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Enciclopédia do Futebol Brasileiro Lance Volume 2, Rio de Janeiro, Aretê Editorial S/A, 2001, pp. 457–458, ISBN 85-88651-01-7.
  2. ^ a b (PT) Castelão, su templosdofutebol.com, Templos do Futebol. URL consultato il 16 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2014).
  3. ^ a b c Brazil opens first World Cup 2014 stadium, su BBC News, BBC, 17 dicembre 2012. URL consultato il 31 dicembre 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN311838479 · LCCN (ENsh2011001309 · J9U (ENHE987007595462205171 · WorldCat Identities (ENviaf-311838479