Euro TV: differenze tra le versioni

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Euro TV
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Tipo generalista
Target tutti
Data di lancio 10 marzo 1982
Data chiusura 5 settembre 1987
Diffusione
Terrestre
Analogico PAL, in Italia, in syndication

Euro TV è stato uno dei primi circuiti televisivi italiani che riuniva in un unico marchio diverse realtà dell'etere locale.

Storia

Euro TV fu fondata agli inizi degli anni ottanta da Calisto Tanzi,[1] imprenditore del settore alimentare (gruppo Parmalat) ed ex presidente del Parma Football Club. Secondo alcuni, Calisto Tanzi, cercò di creare per le sue aziende uno strumento pubblicitario e promozionale.

Nata emulando le syndication dei network statunitensi, comprendeva 18 emittenti locali che simultaneamente trasmettevano per 5 ore al giorno programmi identici nella fascia oraria pomeridiana e serale, con rubriche di approfondimento, eventi sportivi e film, e per il resto del palinsesto rimanevano indipendenti nella loro linea editoriale a seconda delle proprie esigenze territoriali.

Il discreto successo dell'emittente (dovuto anche all'acquisizione di parte del magazzino di film e telefilm di Rete 4 come risarcimento per un accordo non rispettato dalla Mondadori all'epoca proprietaria di quest'ultima) la fece assurgere a network "locale" leader nelle battaglie per la regolamentazione giuridica del settore, al punto tale da affermare in un comunicato stampa:"la necessità e l'urgenza di un preciso intervento legislativo che colmasse l'allora vuoto privilegiando le forme associative tra le televisioni locali e consentendo a ciascuno di conoscere quanto gli è permesso e quanto gli è vietato."

Emittenti che hanno trasmesso Euro TV

  • Sardegna

Programmi

I programmi più importanti:

  • Eurocalcio (tra i primi magazine sul calcio dell'emittenza privata nazionale, condotto da Elio Corno, Gino Menicucci e Sandro Mazzola)
  • La macchina della verità (grandi casi di cronaca trattati con l'ausilio dello strumento che dava il titolo alla trasmissione)
  • Mangia la foglia (un ciclo televisivo sui temi del consumo e dell'utenza)
  • Obiettivo salute (un ciclo dedicato alla medicina e alla sua divulgazione)
  • Rombo TV (una rubrica sul mondo dei motori che faceva da contraltare a Telesprint)

Un ampio spazio fu dato ai programmi storici, anche utilizzando il materiale dei cinegiornali del Ventennio fascista.

Largo spazio venne dato anche alla programmazione cinematografica (solo nel 1983 vennero trasmessi ben 136 film) con appuntamenti di "genere" a scadenze ben precise: al martedì la commedia, al mercoledì il film "di cassetta", il giovedì la produzione italiana e il venerdi il film d'azione.

Notevole successo ottenne la programmazione di cartoni animati all'interno della fascia denominata "Tivulandia", divenuti poi oggetto di culto come L'Uomo Tigre, Lupin Terzo, Lamù, Gigi la trottola, Yattaman, I Predatori del Tempo, Ransie, Nino, il mio amico ninja, Carletto - La spada del demone, Voltron e Transformers, solo per citarne alcuni. Nel 1986 vi fu anche la pubblicazione, da parte della Edizioni Blu srl di Parma, di due album di figurine, intitolati Tivulandia e Tivulandia - Le nuove immagini, che presentavano in forma molto sintetica le storie dei vari cartoni animati trasmessi[2]

A completare il quadro del palinsesto telefilm (Misfits e Half Nelson con Dean Martin), lo sport con gli incontri di wrestling (all'epoca comunemente conosciuto come catch) commentati da Tony Fusaro e telenovelas come Anche i ricchi piangono e Illusione d'amore, entrambe interpretate da Verónica Castro.

Anche Beppe Grillo lavorò su Euro Tv conducendo Il Grillo parlante con la regia di Cino Tortorella, mentre nel 1985 Diego Abatantuono fu protagonista di Diego al 100%, una delle primissime situation comedy italiane.

L'esperienza di Euro Tv finì il 5 settembre 1987 (un giorno prima che partisse il nuovo circuito Odeon TV anche se contrattualmente tale esperienza finì il 15 luglio dello stesso anno), quando, in seguito a diverse vicende societarie, parte delle emittenti del circuito Euro Tv si consorziarono nei network Odeon TV ed Italia 7.

Note

  1. ^ Storia completa della syndication
  2. ^ Elenco di album di figurine di cartoni animati trasmessi in Italia negli anni ottanta, sul sito amatoriale robozzy.com
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