Domini di Terraferma: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: overlinking giorni e mesi dell'anno e modifiche minori
Riga 1: Riga 1:
[[Immagine:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|300px|thumb|Il [[gonfalone di San Marco]], bandiera della [[Serenissima Repubblica di Venezia]].]]
[[File:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|300px|thumb|Il [[gonfalone di San Marco]], bandiera della [[Serenissima Repubblica di Venezia]].]]
{{torna a|Repubblica di Venezia}}
{{torna a|Repubblica di Venezia}}


Riga 6: Riga 6:
Nella [[Repubblica di Venezia]] con il termine di '''''Domini di Terraferma''''' (chiamati anche '''Dominio di Terraferma''' e '''''Stato da Tera''''') venivano indicati i territori assoggettati dell'entroterra padano-veneto. I ''Domini'', assieme al ''[[Dogado]]'' e allo ''[[Stato da Màr]]'' costituivano le tre ripartizioni in cui era suddiviso lo Stato veneziano.<br>
Nella [[Repubblica di Venezia]] con il termine di '''''Domini di Terraferma''''' (chiamati anche '''Dominio di Terraferma''' e '''''Stato da Tera''''') venivano indicati i territori assoggettati dell'entroterra padano-veneto. I ''Domini'', assieme al ''[[Dogado]]'' e allo ''[[Stato da Màr]]'' costituivano le tre ripartizioni in cui era suddiviso lo Stato veneziano.<br>
Nel periodo di massima espansione essi comprendevano il [[Veneto]], il [[Friuli]] e parti della [[Lombardia]] con confini estesi al [[Po]], all'[[Adda]] alle [[Alpi]] e al [[Carso]]. Nel complesso dei Domini di Terraferma a partire dal [[1445]] venne compresa la [[Patria del Friuli]], comprendente i territori dell'ex-[[Patriarcato di Aquileia]], retti da un [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|Provveditore Generale]], detto anche ''[[Luogotenente]]''.<br>
Nel periodo di massima espansione essi comprendevano il [[Veneto]], il [[Friuli]] e parti della [[Lombardia]] con confini estesi al [[Po]], all'[[Adda]] alle [[Alpi]] e al [[Carso]]. Nel complesso dei Domini di Terraferma a partire dal [[1445]] venne compresa la [[Patria del Friuli]], comprendente i territori dell'ex-[[Patriarcato di Aquileia]], retti da un [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|Provveditore Generale]], detto anche ''[[Luogotenente]]''.<br>
Eccezionalmente dal [[12 maggio]] [[1796]] sino alla fine del governo veneziano, l'anno successivo, di fronte alla minaccia dell'invasione francese, i Domini di Terraferma vennero affidati all'amministrazione accentrata di un ''Provveditore Generale di Terraferma'' risiedente di [[Verona]], presto affiancato da un ''Provveditore Straordinario'' risiedente in [[Brescia]].
Eccezionalmente dal 12 maggio [[1796]] sino alla fine del governo veneziano, l'anno successivo, di fronte alla minaccia dell'invasione francese, i Domini di Terraferma vennero affidati all'amministrazione accentrata di un ''Provveditore Generale di Terraferma'' risiedente di [[Verona]], presto affiancato da un ''Provveditore Straordinario'' risiedente in [[Brescia]].


Ceduti da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] all'[[Arciducato d'Austria|Austria]] nel [[1797]] con la [[caduta della Repubblica di Venezia|caduta della Repubblica]] e il [[trattato di Campoformio]], dopo una breve parentesi di dominio francese, col [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] ([[1805]]-[[1814]]), nel [[1815]] gli ormai ex-domini di terraferma, uniti alla parte rimanente della [[Lombardia]], andarono a costituire il [[Regno Lombardo-Veneto]] sotto il controllo dell'[[Impero Austriaco]].
Ceduti da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] all'[[Arciducato d'Austria|Austria]] nel [[1797]] con la [[caduta della Repubblica di Venezia|caduta della Repubblica]] e il [[trattato di Campoformio]], dopo una breve parentesi di dominio francese, col [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] ([[1805]]-[[1814]]), nel [[1815]] gli ormai ex-domini di terraferma, uniti alla parte rimanente della [[Lombardia]], andarono a costituire il [[Regno Lombardo-Veneto]] sotto il controllo dell'[[Impero Austriaco]].
Riga 14: Riga 14:


== Il meccanismo delle ''dedizioni'' ==
== Il meccanismo delle ''dedizioni'' ==
[[Immagine:Repubblica Venezia espansione in Terraferma.png|thumb|right|800px|La massima espansione dei domini veneziani di Terraferma, agli inizi del Cinquecento: per tutti i territori è segnalata la data di acquisizione]]
[[File:Repubblica Venezia espansione in Terraferma.png|thumb|right|800px|La massima espansione dei domini veneziani di Terraferma, agli inizi del Cinquecento: per tutti i territori è segnalata la data di acquisizione]]
Nel corso dell'espansione della Repubblica di Venezia, un particolare meccanismo di integrazione nello Stato veneziano fu quello caratterizzato dalle ''dedizioni''. Si tratta cioè di quei casi, piuttosto frequenti soprattutto nella conquista della Terraferma, nei quali furono le stesse comunità e città a ''darsi'' alla Serenissima, la quale in cambio si impegnava a rispettare e salvaguardare attraverso lo Statuto buona parte delle leggi e magistrature precedenti.<br>
Nel corso dell'espansione della Repubblica di Venezia, un particolare meccanismo di integrazione nello Stato veneziano fu quello caratterizzato dalle ''dedizioni''. Si tratta cioè di quei casi, piuttosto frequenti soprattutto nella conquista della Terraferma, nei quali furono le stesse comunità e città a ''darsi'' alla Serenissima, la quale in cambio si impegnava a rispettare e salvaguardare attraverso lo Statuto buona parte delle leggi e magistrature precedenti.<br>
In taluni casi alla base della dedizione vi era un meccanismo di spontaneità, perlopiù legato alla ricerca di vantaggi commerciali o fiscali connessi a legarsi al potente vicino o alla possibilità di migrare da una signoria più gravosa ad una che, in cambio della dedizione e quindi dell'annessione incruenta, garantiva appunto maggiori privilegi e libertà.<br>
In taluni casi alla base della dedizione vi era un meccanismo di spontaneità, perlopiù legato alla ricerca di vantaggi commerciali o fiscali connessi a legarsi al potente vicino o alla possibilità di migrare da una signoria più gravosa ad una che, in cambio della dedizione e quindi dell'annessione incruenta, garantiva appunto maggiori privilegi e libertà.<br>
Riga 25: Riga 25:
* [[Motta di Livenza]], nel [[1289]];
* [[Motta di Livenza]], nel [[1289]];
* [[Treviso]], nel [[1339]];
* [[Treviso]], nel [[1339]];
* [[Vicenza]], il [[28 aprile]] [[1404]];
* [[Vicenza]], il 28 aprile [[1404]];
* [[Cologna Veneta]], il [[7 maggio]] 1404;
* [[Cologna Veneta]], il 7 maggio 1404;
* [[Belluno]], il [[18 maggio]] 1404;
* [[Belluno]], il 18 maggio 1404;
* [[Bassano]], il [[10 giugno]] 1404;
* [[Bassano]], il 10 giugno 1404;
* [[Feltre]], il [[15 giugno]] 1404;
* [[Feltre]], il 15 giugno 1404;
* i [[Federazione dei Sette Comuni|Sette Comuni dell'Altopiano di Asiago]], il [[20 febbraio]] [[1405]] (1404 ''[[m.v.]]'');
* i [[Federazione dei Sette Comuni|Sette Comuni dell'Altopiano di Asiago]], il 20 febbraio [[1405]] (1404 ''[[m.v.]]'');
* il [[Polesine]], il [[25 marzo]] 1405;
* il [[Polesine]], il 25 marzo 1405;
* [[Verona]], il [[24 giugno]] 1405 (vedi la voce: [[Dedizione di Verona a Venezia]]);
* [[Verona]], il 24 giugno 1405 (vedi la voce: [[Dedizione di Verona a Venezia]]);
* [[Padova]], il [[22 novembre]] 1405;
* [[Padova]], il 22 novembre 1405;
* [[Rovereto]], il [[23 agosto]] [[1418]];
* [[Rovereto]], il 23 agosto [[1418]];
* il [[Friuli]] ([[Udine]]), il [[19 giugno]] [[1420]];
* il [[Friuli]] ([[Udine]]), il 19 giugno [[1420]];
* la [[Carnia]], il [[16 luglio]] [[1420]];
* la [[Carnia]], il 16 luglio [[1420]];
* il [[Cadore]], il [[31 luglio]] 1420;
* il [[Cadore]], il 31 luglio 1420;
* [[Brescia]], il [[20 novembre]] [[1426]];
* [[Brescia]], il 20 novembre [[1426]];
* [[Bergamo]], il [[9 maggio]] [[1427]];
* [[Bergamo]], il 9 maggio [[1427]];
* [[Ravenna]], il [[20 marzo]] [[1441]];
* [[Ravenna]], il 20 marzo [[1441]];
* [[Gorizia]], il [[10 maggio]] [[1508]];
* [[Gorizia]], il 10 maggio [[1508]];
* [[Adria]], il [[18 dicembre]] [[1509]].
* [[Adria]], il 18 dicembre [[1509]].
</div>
</div>



Versione delle 09:16, 15 ago 2013

Il gonfalone di San Marco, bandiera della Serenissima Repubblica di Venezia.
Voce principale: Repubblica di Venezia.

Nella Repubblica di Venezia con il termine di Domini di Terraferma (chiamati anche Dominio di Terraferma e Stato da Tera) venivano indicati i territori assoggettati dell'entroterra padano-veneto. I Domini, assieme al Dogado e allo Stato da Màr costituivano le tre ripartizioni in cui era suddiviso lo Stato veneziano.
Nel periodo di massima espansione essi comprendevano il Veneto, il Friuli e parti della Lombardia con confini estesi al Po, all'Adda alle Alpi e al Carso. Nel complesso dei Domini di Terraferma a partire dal 1445 venne compresa la Patria del Friuli, comprendente i territori dell'ex-Patriarcato di Aquileia, retti da un Provveditore Generale, detto anche Luogotenente.
Eccezionalmente dal 12 maggio 1796 sino alla fine del governo veneziano, l'anno successivo, di fronte alla minaccia dell'invasione francese, i Domini di Terraferma vennero affidati all'amministrazione accentrata di un Provveditore Generale di Terraferma risiedente di Verona, presto affiancato da un Provveditore Straordinario risiedente in Brescia.

Ceduti da Napoleone all'Austria nel 1797 con la caduta della Repubblica e il trattato di Campoformio, dopo una breve parentesi di dominio francese, col Regno d'Italia (1805-1814), nel 1815 gli ormai ex-domini di terraferma, uniti alla parte rimanente della Lombardia, andarono a costituire il Regno Lombardo-Veneto sotto il controllo dell'Impero Austriaco.

I Reggimenti

Lo stesso argomento in dettaglio: Lista dei reggimenti veneziani.

Il meccanismo delle dedizioni

La massima espansione dei domini veneziani di Terraferma, agli inizi del Cinquecento: per tutti i territori è segnalata la data di acquisizione

Nel corso dell'espansione della Repubblica di Venezia, un particolare meccanismo di integrazione nello Stato veneziano fu quello caratterizzato dalle dedizioni. Si tratta cioè di quei casi, piuttosto frequenti soprattutto nella conquista della Terraferma, nei quali furono le stesse comunità e città a darsi alla Serenissima, la quale in cambio si impegnava a rispettare e salvaguardare attraverso lo Statuto buona parte delle leggi e magistrature precedenti.
In taluni casi alla base della dedizione vi era un meccanismo di spontaneità, perlopiù legato alla ricerca di vantaggi commerciali o fiscali connessi a legarsi al potente vicino o alla possibilità di migrare da una signoria più gravosa ad una che, in cambio della dedizione e quindi dell'annessione incruenta, garantiva appunto maggiori privilegi e libertà.
Tuttavia molto più frequente risultava invece il caso in cui, di fronte all'avanzata militare veneziana, gli sconfitti o le terre, le città e i borghi ad essi sottomessi, si affrettavano a darsi al vincitore, risparmiandosi in tal modo la presa manu militari ed il conseguente saccheggio (per secoli tradizionale e riconosciuto diritto del vincitore). Un caso lampante di tale meccanismo è quello relativo alla dedizione di Verona.
All'atto della dedizione il consiglio cittadino presentava al Serenissimo Principe una serie di capitoli, cioè di clausole, definenti i termini di consegna della città, le richieste di privilegi e i limiti di autorità che avrebbero avuto i rettori veneziani. Dall'accettazione di tali capitoli da parte della Serenissima scaturiva quindi la base legale del potere veneziano e la giurisprudenza riguardante i rapporti tra la Dominante e la città dominata. Modifiche e aggiunte ai capitoli originali erano poi possibili per approvazione della Signoria delle istanze presentate degli ambasciatori della città suddita.

Di seguito vengono riportate le date di dedizione di taluni territori e città che nei secoli appartennero, anche brevemente, alla Serenissima (alcune località sono relative allo Stato da Mar). Nel caso piuttosto frequente che la dedizione si sia ripetuta più di una volta, viene indicata la data della prima:

Bibliografia

  • Berengo, Marino: Il governo veneziano a Ravenna, [1].
  • Da Mosto, Andrea: L'Archivio di Stato di Venezia, Biblioteca d'Arte editrice, Roma, 1937.
  • Mutinelli, Fabio: Lessico Veneto, tipografia Giambattista Andreola, Venezia, 1852.


  Portale Venezia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Venezia