Gangchen Tulku Rinpoche

«Seguire un sentiero spirituale non vuol dire abbandonare il mondo, ma lavorare per migliorarlo.»

(Tratto da «Oracolo di folle saggezza», di Lama Gangchen)

Lama Gangchen Tulku Rinpoche (Dakshu, 7 luglio 1941) è un monaco buddhista tibetano.

Biografia

Nato da Dawa Phuntshog e Pachok con il nome Wangdu Gyelpo in un minuscolo villaggio nella regione dello Tsang, nel Tibet occidentale, a quaranta chilometri da Shigatse e a dodici dal Monastero di Gangchen, fu riconosciuto da bambino come la rinascita di Kacen Sapenla, famoso lama guaritore membro di un lignaggio antico ed ininterrotto di reincarnazioni lama tantrici sorto ai tempi del Buddha Śākyamuni. Ad appena cinque anni entrò dunque in monastero come novizio, iniziando molto presto a studiare il Tantrismo sotto la guida di Trijang Dorje Chang, influente lama della tradizione Gelug, già maestro del XIV Dalai Lama, e di Lama Zong Rinpoce. Successivamente si trasferì nel monastero di Tashilhunpo, dove nel corso di un' antica cerimonia ricevette appena dodicenne l' importante titolo medico e filosofico di kacen, normalmente conferito dopo circa venti anni di studi. Fino all' età di diciotto anni condusse gli studi in medicina, astrologia, meditazione e filosofia dividendosi tra Tashilhunpo e Sera, altra grandissima università monastica tibetana.

Negli Anni Cinquanta la Repubblica Popolare Cinese conquistò il Tibet, e a causa della forte repressione esercitata dal governo pechinese e dall' Esercito Popolare di Liberazione il giovane Dalai Lama, massima guida politica e spirituale tibetana scappò in India nel 1959, seguito da migliaia di connazionali, tra lama, monaci, aristocratici e gente comune. Lo stesso Gangchen si recò nel subcontinente nel 1963, dove continuò gli studi fino al 1970 all’Università sanscrita di Varanasi, ricevendo infine i titoli di lama e Geshe Rigram durante un esame finale tenutosi all’università monastica di Sera, riedificata a Bylakuppe, nell’ India meridionale.

Maestro di NgalSo, autoguarigione tantrica attribuita al Buddha Śākyamuni e basata su metodi in grado di riconoscere le vere qualità interiori e di riequilibrare corpo, parola e mente, dopo la laurea lavorò come lama guaritore in Nepal e India, dedicandosi alla cura dei malati e salvando la vita di molte persone, e durante la sua permanenza nel Regno del Sikkim diventò il medico dei Namgyal, la Casa reale dal 1642, i cui monarchi erano detti Chogyal, ovvero «Sovrani difensori del Dharma». Dal 1981 iniziò a viaggiare in tutto il mondo, Europa inclusa, insegnando diverse pratiche di meditazione buddhista come la NgalSo, e il mantra del Buddha Śākyamuni. Diffuse altresì gli insegnamenti sull’ educazione alla pace interiore e la cura dell’ ambiente, promuovendo la cooperazione tra Oriente ed Occidente e la diffusione della cultura e della medicina tradizionale tibetana. Ben presto aumentò di molto il ritmo dei suoi viaggi per il mondo, curando, insegnando e guidando molti pellegrinaggi in alcuni dei luoghi santi più importanti per le diverse religioni e comunità spirituali nel mondo, applicandosi peraltro ad un progetto molto ambizioso: l’ integrazione fra la medicina tibetana, un incredibile tesoro ancora sconosciuto al genere umano, con la medicina allopatica.

Nel 1992 istituì la Lama Gangchen World Peace Foundation, organizzazione non governativa affiliata alle Nazioni Unite. Sempre nello stesso anno fondò la ONLUS Help in Action, con lo scopo di aiutare le persone bisognose del Tibet attraverso le adozioni a distanza. Nel 1995 alle Nazioni Unite fu promotore del progetto per l’ istituzione di un Forum Spirituale Permanente a cui parteciparono i rappresentanti di tutti i movimenti spirituali e religiosi per dare il proprio contributo alla realizzazione della pace nel mondo.

Attualmente vive tra Milano e il paese di Bee, in provincia di Verbania, insieme a Lama Michel Tulku Rinpoche, tulku brasiliano suo principale discepolo, riconosciuto come reincarnazione di lama Drubtchok Gualwa Samdrup, vissuto nel XV secolo nel monastero di Gangchen Tchopel Ling, maestro di uno dei lama di cui lo stesso Lama Gangchen è la reincarnazione. Insieme sono responsabili di oltre un centinaio di centri e associazioni in Europa, Asia e America, e proseguono nell' insegnamento della guarigione e la pace riscoprendo quella che Lama Gangchen è solito a definire la «natura interiore di puro cristallo». Tra i suoi migliori amici e principali sostenitori vi sono l'attore e conduttore televisivo Marco Columbro, da molti anni dedito alla spiritualità e alla filosofia buddhista, l' ex showgirl Sabina Ciuffini e la figlia Ilaria Ceccarelli. I suoi discepoli lo hanno soprannominato «Lama Marco Polo»

Dal 1987, in occasione del primo ritorno dopo lunghi anni di assenza dovuti alla situazione politica, Lama Gangchen organizza ogni anno ad agosto viaggi spirituali in Tibet con il discepolo Lama Michel. Questi pellegrinaggi fanno spesso sosta per Tashilhunpo. Grande amico del X Panchen Lama, presenziò all' insediamento di Qoigyijabu quale XI Panchen Lama, imposto dai cinesi contro il candidato identificato dal XIV Dalai Lama secondo le antiche tradizioni tibetane. La cerimonia ebbe luogo a Pechino l' 11 novembre 1995, in presenza di Jiang Zemin, Presidente della Repubblica popolare cinese, e la partecipazione di Lama Gangchen suscitò un forte sdegno tra i lama e monaci ortodossi.

Lama Gangchen è in dissidio con il XIV Dalai Lama anche per essere tra quei monaci tibetani tuttora legati al culto di Dorje Shugden, attualmente al centro di un animato conflitto che sta segnando l' evoluzione della civiltà tibetana. Insieme ad alcuni influenti lignaggi di lama, ghesce e monaci Gelug considera infatti questo essere una divinità tantrica molto potente, mentre il XIV Dalai Lama la indicò nel 1975 come uno spirito demoniaco dai temibili poteri mondani. A dispetto del distacco progressivo di molti lignaggi monastici e della scoperta clamorosa di molti agenti segreti cinesi tra gli adoratori di Dorje Shugden, Lama Gangchen non ha mai sconfessato tale divinità tantrica, e nemmeno il metodo di autoguarigione NgalSo, che i monaci ortodossi ritengono inadeguato e fuorviante.

Opere

Noto anche con il nome Thinley Yarpel Lama Shresta, o con il titolo di kunpen, Lama Gangchen ha pubblicato alcune opere tramite la Lama Gangchen Peace Pubblication, i cui profitti vengono indirizzati a numerose iniziative umanitarie in Tibet, Nepal e India.

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