Benadir: differenze tra le versioni

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Anticamente con il termine "Benadir" (plurale arabo di "Bandar", il cui originario sostantivo [[lingua persiana|persiano]] significa "porto") ci si riferiva a tutta la costa della Somalia, dal [[Golfo di Aden]] alla foce del fiume [[Giuba (fiume)|Giuba]]. In epoca coloniale il termine identificò invece la fascia costiera della Somalia meridionale in cui si trovavano i 4 porti ([[Mogadiscio]], [[Merca]], [[Brava (Somalia)|Brava]] e [[Chisimaio]]) - prima affittati e poi acquistati dall'Italia nel [[1889]] - per fondarvi la sua seconda colonia, da cui trasse origine la Somalia Italiana.<ref>http://www.italosomali.org/ComsomGB.htm</ref><ref>http://almanaara.blogspot.com/2007/08/i-confini-del-banaadir-nuredin-hagi.html</ref>
Anticamente con il termine "Benadir" (plurale arabo di "Bandar", il cui originario sostantivo [[lingua persiana|persiano]] significa "porto") ci si riferiva a tutta la costa della Somalia, dal [[Golfo di Aden]] alla foce del fiume [[Giuba (fiume)|Giuba]]. In epoca coloniale il termine identificò invece la fascia costiera della Somalia meridionale in cui si trovavano i 4 porti ([[Mogadiscio]], [[Merca]], [[Brava (Somalia)|Brava]] e [[Chisimaio]]) - prima affittati e poi acquistati dall'Italia nel [[1889]] - per fondarvi la sua seconda colonia, da cui trasse origine la Somalia Italiana.<ref>http://www.italosomali.org/ComsomGB.htm</ref><ref>http://almanaara.blogspot.com/2007/08/i-confini-del-banaadir-nuredin-hagi.html</ref>


La regione, geograficamente, è interamente occupata da un'estesa fascia costiera, dalla cittadina di [[Uarsciek]] a nord di Mogadiscio fino al fiume Giuba a Sud. Da sempre è stata abitata da un popolo multietnico, i [[Banaadiri]], presenti in tutto il [[Corno d'Africa]]. Essi annoverano popolazioni autoctone ed immigrate dallo [[Yemen]], in quanto tutta la zona che va dall'[[Eritrea]] al fiume Giuba, all'isola di [[Socotra]], apparteneva al [[Regno di Saba]], che controllava entrambe le sponde dello Stretto di [[Bab el-Mandeb]] già a partire dal [[960 a.C.]] (epoca della biblica [[Regina di Saba]]). La regione era sicuramente nota ai mercanti di [[Ubar]] ([[2.800 a.C.]] - [[300 d.C.]]), nell'attuale[[Oman]] e dell'[[Impero di Akkad]] di [[Sargon di Akkad|Sargon]] il grande ([[2350 a.C.]] - [[2279 a.C.]]). I primi documenti che trattano di questa regione sono egizi, in quanto, con ogni probabilità è questa la regione con cui commerciavano i faraoni e che chiamavano"[[Paese di Punt|Punt]]". Celeberrima è la spedizione commerciale organizzata dalla regina egizia della XVIII dinastia (autoproclamatasi "faraone" nel [[1484 a.C.]]) [[Hatshepsut]] ([[1509 a.C.]] - [[1457 a.C.]]) nel [[1479 a.C.]] Probabilmente, questa era anche la zona ove si trovavano le leggendarie "[[Miniere di Re Salomone]]", nella regione di [[Ofir]], al centro del commercio del [[Regno d'Israele]] che, nel porto di [[Etzion Geber]] (vicino all'attuale [[Eilat]]), vedeva la sede d'una flotta per gli scambi con [[Penisola araba|Arabia]] ed [[Africa]], e forse addirittura con l'[[India]] ([[1000 a.C.]] - [[850 a.C.]]). La regione era nota anche ai commercianti [[Assiria|assiri]] ([[720 a.C.]] - [[612 a.C.]]) e - soprattutto - [[babilonesi]] ([[630 a.C.]] - [[500 a.C.]]). Anche mercanti [[persiani]], [[greci]] e [[Civiltà romana|romani]] frequentavano questi empori, tanto che la città di [[Adulis]] era situata in un punto imprecisato della costa vicino l'attuale [[Massaua]]. La popolazione di Zeila, nella Somalia del Nord, conosciuta come [[Zelawi]], è una popolazione d'origine somala, etiope e araba. Sono noti come popolazione a se stante fin dai tempi dell'occupazione persiana e degli Arabi del sud ([[yemen]]iti). I Zelawi, hanno una storia di commercio marittimo con i [[Greci]], i [[Civiltà romana|Romani]] e con l'[[India]] del sud. Vetro lavorato romano è stato trovato nel nordest della Somalia a riprova di questo legame commerciale. Il nordest della Somalia era conosciuto dagli antichi Romani come il “capo delle spezie”, ed il fatto è verosimile perché i commercianti indiani avevano portato nella zona le loro spezie in cambio di vetro e d'olio di oliva romano.Il Regno di Saba venne occupato dagli [[etiopi]] del [[Regno di Axum]] nel [[525 d.C.]]e dai [[Sasanidi]] nel [[570 d.C.]] Con l'arrivo degli [[arabi]] nel [[651 d.C.]] provocò anche nel Banaadir l'incorporazione della regione nel mondo musulmano (fondazione di Mogadiscio nel [[740 d.C.]]). Mogadiscio era un approdo navale privilegiato per le flotte imperiali [[cinesi]] che avevano persino inviato un ambasciatore dalla [[Cina]] nel [[1416]] fino al [[1419]]. Il declino nell'impero arabo si compì dall'arrivo dei [[Turchi]] a [[Zeila]] nel [[1500]]. I [[portoghesi]] giunsero alla fine del quindicesimo secolo al séguito di [[Vasco da Gama]], dopo aver intrapreso la circumnavigazione dell'Africa per raggiungere i mercati indiani delle [[spezie]], ed intrapreso una serie d'attacchi lungo le coste somale culminati negli eventi del bombardamento di Mogadiscio nel [[1499]]. Altre città vennero raggiunte dai portoghesi: [[Brava (Somalia)|Brava]] venne posta sotto giurisdizione e protezione portoghese nel [[1503]], [[Zeila]] messa a fuoco nel [[1516]], [[Berbera]] saccheggiata nel [[1518]]. L'estrema brutalità del dominio portoghese non tardò a far sorgere un movimento indigeno di resistenza.
La regione, geograficamente, è interamente occupata da un'estesa fascia costiera, dalla cittadina di [[Uarsciek]] a nord di Mogadiscio fino al fiume Giuba a Sud. Da sempre è stata abitata da un popolo multietnico, i [[Banaadiri]], presenti in tutto il [[Corno d'Africa]]. Essi annoverano popolazioni autoctone ed immigrate dallo [[Yemen]], in quanto tutta la zona che va dall'[[Eritrea]] al fiume Giuba, all'isola di [[Socotra]], apparteneva al [[Regno di Saba]], che controllava entrambe le sponde dello Stretto di [[Bab el-Mandeb]] già a partire dal [[960 a.C.]] (epoca della biblica [[Regina di Saba]]). La regione era sicuramente nota ai mercanti di [[Ubar]] ([[2.800 a.C.]] - [[300]] d.C.), nell'attuale[[Oman]] e dell'[[Impero di Akkad]] di [[Sargon di Akkad|Sargon]] il grande ([[2350 a.C.]] - [[2279 a.C.]]). I primi documenti che trattano di questa regione sono egizi, in quanto, con ogni probabilità è questa la regione con cui commerciavano i faraoni e che chiamavano"[[Paese di Punt|Punt]]". Celeberrima è la spedizione commerciale organizzata dalla regina egizia della XVIII dinastia (autoproclamatasi "faraone" nel [[1484 a.C.]]) [[Hatshepsut]] ([[1509 a.C.]] - [[1457 a.C.]]) nel [[1479 a.C.]] Probabilmente, questa era anche la zona ove si trovavano le leggendarie "[[Miniere di Re Salomone]]", nella regione di [[Ofir]], al centro del commercio del [[Regno d'Israele]] che, nel porto di [[Etzion Geber]] (vicino all'attuale [[Eilat]]), vedeva la sede d'una flotta per gli scambi con [[Penisola araba|Arabia]] ed [[Africa]], e forse addirittura con l'[[India]] ([[1000 a.C.]] - [[850 a.C.]]). La regione era nota anche ai commercianti [[Assiria|assiri]] ([[720 a.C.]] - [[612 a.C.]]) e - soprattutto - [[babilonesi]] ([[630 a.C.]] - [[500 a.C.]]). Anche mercanti [[persiani]], [[greci]] e [[Civiltà romana|romani]] frequentavano questi empori, tanto che la città di [[Adulis]] era situata in un punto imprecisato della costa vicino l'attuale [[Massaua]]. La popolazione di Zeila, nella Somalia del Nord, conosciuta come [[Zelawi]], è una popolazione d'origine somala, etiope e araba. Sono noti come popolazione a se stante fin dai tempi dell'occupazione persiana e degli Arabi del sud ([[yemen]]iti). I Zelawi, hanno una storia di commercio marittimo con i [[Greci]], i [[Civiltà romana|Romani]] e con l'[[India]] del sud. Vetro lavorato romano è stato trovato nel nordest della Somalia a riprova di questo legame commerciale. Il nordest della Somalia era conosciuto dagli antichi Romani come il “capo delle spezie”, ed il fatto è verosimile perché i commercianti indiani avevano portato nella zona le loro spezie in cambio di vetro e d'olio di oliva romano.Il Regno di Saba venne occupato dagli [[etiopi]] del [[Regno di Axum]] nel [[525]] d.C.e dai [[Sasanidi]] nel [[570]] d.C. Con l'arrivo degli [[arabi]] nel [[651]] d.C. provocò anche nel Banaadir l'incorporazione della regione nel mondo musulmano (fondazione di Mogadiscio nel [[740]] d.C.). Mogadiscio era un approdo navale privilegiato per le flotte imperiali [[cinesi]] che avevano persino inviato un ambasciatore dalla [[Cina]] nel [[1416]] fino al [[1419]]. Il declino nell'impero arabo si compì dall'arrivo dei [[Turchi]] a [[Zeila]] nel [[1500]]. I [[portoghesi]] giunsero alla fine del quindicesimo secolo al séguito di [[Vasco da Gama]], dopo aver intrapreso la circumnavigazione dell'Africa per raggiungere i mercati indiani delle [[spezie]], ed intrapreso una serie d'attacchi lungo le coste somale culminati negli eventi del bombardamento di Mogadiscio nel [[1499]]. Altre città vennero raggiunte dai portoghesi: [[Brava (Somalia)|Brava]] venne posta sotto giurisdizione e protezione portoghese nel [[1503]], [[Zeila]] messa a fuoco nel [[1516]], [[Berbera]] saccheggiata nel [[1518]]. L'estrema brutalità del dominio portoghese non tardò a far sorgere un movimento indigeno di resistenza.


Il termine "Banaadir" figura nei primi francobolli<ref>http://www.ibolli.it/cat/colonie/somalia1/somalia1-f.php</ref> usati in Somalia ([[Somalia Italiana]], perché l'attuale Somalia è il risultato dell'unione, nel [[1960]], dell'ex - Somalia Italiana coll'ex - [[Somaliland]] Britannico) dal novembre [[1903]], quando ancora era amministrata dalla [[Società Commerciale del Benadir]], costituita nel [[1898]] a [[Milano]] da un insieme di società preesistenti. La monetazione era così suddivisa: 100 besa = 16 annas = 1 rupia.
Il termine "Banaadir" figura nei primi francobolli<ref>http://www.ibolli.it/cat/colonie/somalia1/somalia1-f.php</ref> usati in Somalia ([[Somalia Italiana]], perché l'attuale Somalia è il risultato dell'unione, nel [[1960]], dell'ex - Somalia Italiana coll'ex - [[Somaliland]] Britannico) dal novembre [[1903]], quando ancora era amministrata dalla [[Società Commerciale del Benadir]], costituita nel [[1898]] a [[Milano]] da un insieme di società preesistenti. La monetazione era così suddivisa: 100 besa = 16 annas = 1 rupia.

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Benadir
regione
Localizzazione
StatoBandiera della Somalia Somalia
Amministrazione
CapoluogoMogadiscio
Territorio
Coordinate
del capoluogo
2°02′N 45°21′E / 2.033333°N 45.35°E2.033333; 45.35 (Benadir)
Superficie370 km²
Abitanti1 276 000 (2007)
Densità3 448,65 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+3
ISO 3166-2SO-BN
Cartografia
Benadir – Localizzazione
Benadir – Localizzazione

Il Benadir (in somalo Banaadir; in arabo بنادر Banādir) è una regione della Somalia (637 km² 2.450.000 abitanti) con capoluogo Mogadiscio. È occupata quasi interamente dall'agglomerato di Mogadiscio, la capitale della Somalia.

Storia

Anticamente con il termine "Benadir" (plurale arabo di "Bandar", il cui originario sostantivo persiano significa "porto") ci si riferiva a tutta la costa della Somalia, dal Golfo di Aden alla foce del fiume Giuba. In epoca coloniale il termine identificò invece la fascia costiera della Somalia meridionale in cui si trovavano i 4 porti (Mogadiscio, Merca, Brava e Chisimaio) - prima affittati e poi acquistati dall'Italia nel 1889 - per fondarvi la sua seconda colonia, da cui trasse origine la Somalia Italiana.[1][2]

La regione, geograficamente, è interamente occupata da un'estesa fascia costiera, dalla cittadina di Uarsciek a nord di Mogadiscio fino al fiume Giuba a Sud. Da sempre è stata abitata da un popolo multietnico, i Banaadiri, presenti in tutto il Corno d'Africa. Essi annoverano popolazioni autoctone ed immigrate dallo Yemen, in quanto tutta la zona che va dall'Eritrea al fiume Giuba, all'isola di Socotra, apparteneva al Regno di Saba, che controllava entrambe le sponde dello Stretto di Bab el-Mandeb già a partire dal 960 a.C. (epoca della biblica Regina di Saba). La regione era sicuramente nota ai mercanti di Ubar (2.800 a.C. - 300 d.C.), nell'attualeOman e dell'Impero di Akkad di Sargon il grande (2350 a.C. - 2279 a.C.). I primi documenti che trattano di questa regione sono egizi, in quanto, con ogni probabilità è questa la regione con cui commerciavano i faraoni e che chiamavano"Punt". Celeberrima è la spedizione commerciale organizzata dalla regina egizia della XVIII dinastia (autoproclamatasi "faraone" nel 1484 a.C.) Hatshepsut (1509 a.C. - 1457 a.C.) nel 1479 a.C. Probabilmente, questa era anche la zona ove si trovavano le leggendarie "Miniere di Re Salomone", nella regione di Ofir, al centro del commercio del Regno d'Israele che, nel porto di Etzion Geber (vicino all'attuale Eilat), vedeva la sede d'una flotta per gli scambi con Arabia ed Africa, e forse addirittura con l'India (1000 a.C. - 850 a.C.). La regione era nota anche ai commercianti assiri (720 a.C. - 612 a.C.) e - soprattutto - babilonesi (630 a.C. - 500 a.C.). Anche mercanti persiani, greci e romani frequentavano questi empori, tanto che la città di Adulis era situata in un punto imprecisato della costa vicino l'attuale Massaua. La popolazione di Zeila, nella Somalia del Nord, conosciuta come Zelawi, è una popolazione d'origine somala, etiope e araba. Sono noti come popolazione a se stante fin dai tempi dell'occupazione persiana e degli Arabi del sud (yemeniti). I Zelawi, hanno una storia di commercio marittimo con i Greci, i Romani e con l'India del sud. Vetro lavorato romano è stato trovato nel nordest della Somalia a riprova di questo legame commerciale. Il nordest della Somalia era conosciuto dagli antichi Romani come il “capo delle spezie”, ed il fatto è verosimile perché i commercianti indiani avevano portato nella zona le loro spezie in cambio di vetro e d'olio di oliva romano.Il Regno di Saba venne occupato dagli etiopi del Regno di Axum nel 525 d.C.e dai Sasanidi nel 570 d.C. Con l'arrivo degli arabi nel 651 d.C. provocò anche nel Banaadir l'incorporazione della regione nel mondo musulmano (fondazione di Mogadiscio nel 740 d.C.). Mogadiscio era un approdo navale privilegiato per le flotte imperiali cinesi che avevano persino inviato un ambasciatore dalla Cina nel 1416 fino al 1419. Il declino nell'impero arabo si compì dall'arrivo dei Turchi a Zeila nel 1500. I portoghesi giunsero alla fine del quindicesimo secolo al séguito di Vasco da Gama, dopo aver intrapreso la circumnavigazione dell'Africa per raggiungere i mercati indiani delle spezie, ed intrapreso una serie d'attacchi lungo le coste somale culminati negli eventi del bombardamento di Mogadiscio nel 1499. Altre città vennero raggiunte dai portoghesi: Brava venne posta sotto giurisdizione e protezione portoghese nel 1503, Zeila messa a fuoco nel 1516, Berbera saccheggiata nel 1518. L'estrema brutalità del dominio portoghese non tardò a far sorgere un movimento indigeno di resistenza.

Il termine "Banaadir" figura nei primi francobolli[3] usati in Somalia (Somalia Italiana, perché l'attuale Somalia è il risultato dell'unione, nel 1960, dell'ex - Somalia Italiana coll'ex - Somaliland Britannico) dal novembre 1903, quando ancora era amministrata dalla Società Commerciale del Benadir, costituita nel 1898 a Milano da un insieme di società preesistenti. La monetazione era così suddivisa: 100 besa = 16 annas = 1 rupia.

Note