Gianuario Carta: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AdertBot (discussione | contributi)
m Bot: aggiunto template tmp
indicato che nei governi Moro V e Rumor V fu sottosegretario alla presidenza del consiglio e non ministro del mezzogiorno (forse delega ?)
Riga 28: Riga 28:
Nel [[1992]], costretto da esigenze di ricambio generazionale a lasciare il laticlavio senatoriale, si ricandidò alla Camera dei deputati dove, pur sfiorando le diecimila preferenze, non fu rieletto.
Nel [[1992]], costretto da esigenze di ricambio generazionale a lasciare il laticlavio senatoriale, si ricandidò alla Camera dei deputati dove, pur sfiorando le diecimila preferenze, non fu rieletto.


Ha ricoperto anche numerosi incarichi parlamentari e di governo. È stato sottosegretario di stato al [[ministero delle Finanze]] nel [[governo Rumor IV|IV governo Rumor]], sottosegretario al [[ministero del Mezzogiorno]] nel [[Governo Rumor V|V governo Rumor]] e nel [[governo Moro V|V governo Moro]], sottosegretario al [[ministero della Marina Mercantile]] nel [[governo Moro IV|IV governo Moro]], sottosegretario al [[ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato]] nel [[governo Andreotti III|III governo Andreotti]] e sottosegretario al [[ministero del Tesoro]] nel [[governo Andreotti IV|IV governo Andreotti]], partecipando alla compagine governativa ininterrottamente dal [[1973]] al [[1979]].
Ha ricoperto anche numerosi incarichi parlamentari e di governo. È stato sottosegretario di stato al [[ministero delle Finanze]] nel [[governo Rumor IV|IV governo Rumor]], sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri nel [[Governo Rumor V|V governo Rumor]] e nel [[governo Moro V|V governo Moro]], sottosegretario al [[ministero della Marina Mercantile]] nel [[governo Moro IV|IV governo Moro]], sottosegretario al [[Ministero dello Sviluppo Economico|ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato]] nel [[governo Andreotti III|III governo Andreotti]] e sottosegretario al [[ministero del Tesoro]] nel [[governo Andreotti IV|IV governo Andreotti]], partecipando alla compagine governativa ininterrottamente dal [[1973]] al [[1979]].


È poi divenuto ministro della Marina Mercantile dall'agosto del [[1983]] al giugno del [[1986]] nel [[governo Craxi I|primo governo Craxi]].
È poi divenuto ministro della marina mercantile dall'agosto del [[1983]] al giugno del [[1986]] durante il [[governo Craxi I|primo governo Craxi]].


Nel corso della X legislatura è stato chiamato a presiedere la [[commissione parlamentare]] d'inchiesta sullo scandalo della filiale della [[Banca Nazionale del Lavoro]] (BNL) di [[Atlanta]].
Nel corso della X legislatura è stato chiamato a presiedere la [[commissione parlamentare]] d'inchiesta sullo scandalo della filiale della [[Banca Nazionale del Lavoro]] (BNL) di [[Atlanta]].
Riga 39: Riga 39:
[[Categoria:Deputati italiani]]
[[Categoria:Deputati italiani]]
[[Categoria:Senatori italiani]]
[[Categoria:Senatori italiani]]

[[Categoria:Consiglieri del Consiglio Regionale della Sardegna]]
[[Categoria:Consiglieri del Consiglio Regionale della Sardegna]]

Versione delle 22:57, 10 feb 2010

Gianuario Carta detto Ariuccio (Bitti, 1 gennaio 1931) è un politico italiano.

Biografia

Laureato in giurisprudenza all'Università Cattolica di Milano, svolge la professione di avvocato ed è stato presidente dell'ordine degli avvocati del foro di Nuoro e della Sardegna.

Ha militato fin da giovanissimo nei movimenti cattolici, aderendo poi alla Democrazia Cristiana e capeggiando il gruppo dei "Giamburrasca", che nel 1961 prese la guida del partito in provincia di Nuoro e lo elesse alla carica di segretario provinciale.

Nel 1965 venne eletto consigliere regionale della Sardegna, carica dalla quale si dimise nel novembre del 1967 per candidarsi alla Camera dei deputati.

È stato quindi deputato della Repubblica per quattro legislature (dal maggio del 1968 al giugno del 1983), quando fu eletto senatore della Repubblica nel collegio di Nuoro per la IX legislatura, carica che ha conservato anche nella X legislatura.

Nel 1992, costretto da esigenze di ricambio generazionale a lasciare il laticlavio senatoriale, si ricandidò alla Camera dei deputati dove, pur sfiorando le diecimila preferenze, non fu rieletto.

Ha ricoperto anche numerosi incarichi parlamentari e di governo. È stato sottosegretario di stato al ministero delle Finanze nel IV governo Rumor, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri nel V governo Rumor e nel V governo Moro, sottosegretario al ministero della Marina Mercantile nel IV governo Moro, sottosegretario al ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato nel III governo Andreotti e sottosegretario al ministero del Tesoro nel IV governo Andreotti, partecipando alla compagine governativa ininterrottamente dal 1973 al 1979.

È poi divenuto ministro della marina mercantile dall'agosto del 1983 al giugno del 1986 durante il primo governo Craxi.

Nel corso della X legislatura è stato chiamato a presiedere la commissione parlamentare d'inchiesta sullo scandalo della filiale della Banca Nazionale del Lavoro (BNL) di Atlanta.