John Rigby: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuova pagina: {{Santo |nome= San John Rigby |didascalia= |note = Martire inglese |nato= Eccleston, 1570 |morto= Londra, 21 giugno 1600 |venerato da= Chiesa cattolica |be...
(Nessuna differenza)

Versione delle 22:29, 10 feb 2020

San John Rigby

Martire inglese

 
NascitaEccleston, 1570
MorteLondra, 21 giugno 1600
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1929 da papa Pio XI
Canonizzazione25 ottobre 1970 da papa Paolo VI
Ricorrenza21 giugno

John Rigby (Eccleston, 1570Londra, 21 giugno 1600) fu un inglese martirizzato sotto Elisabetta I, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e ricordata come una dei Santi quaranta martiri di Inghilterra e Galles..

Biografia

John Rigby nacque ad Eccleston intorno al 1570, quinto o sesto figlio di Nicholas Rigby e Mary Breres. Nel febbraio 1600, quando lavorava a servizio di Sir Edmund Huddleston, fu inviato all'Old Bailey per giustificare l'assenza per malattia della padrona, convocata a processo per essere cattolica. Fu dunque Rigby ad essere interrogato al suo posto e l'uomo dichiarò senza costrizioni di essere cattolico e di aver smesso di frequentare le messe anglicane due o tre anni prima, dopo essere stato convertito al cattolicesimo da John Jones. Gli fu offerta due volte la possibilità di rinunciare alla sua fede e salvarsi, ma Rigby rifiutò, affermando di desiderare la condanna per tradimento che pendeva su di lui. La sentenza capitale fu eseguita il 21 giugno dello stesso anno: John Rigby fu impiccato, sventrato e squartato con tale violenza da far lamentare la folla stessa per la barbarie a cui avevano assistito.

Culto

John Rigby fu beatificato da Pio XI il 15 dicembre 1929 e fu canonizzato da Paolo VI il 25 ottobre 1970 insieme ad altri 39 martiri inglesi e gallesi, tra cui il francescano John Jones, l'autore della conversione di Rigby al cattolicesimo[1]

Note

  1. ^ www.vatican.va, http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/cult-martyrum/martiri/009.html. URL consultato il 9 febbraio 2020.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN286781056 · ISNI (EN0000 0003 9269 6887 · WorldCat Identities (ENviaf-286781056