Ceccano Calcio 1920: differenze tra le versioni
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Sergio Carlini era con Vincenzo Carlini "Cebcelli", il tifoso più accanito del Ceccano. Tutti e due erano conosciuti molto bene anche dalle tifoserie avversarie per il loro usuale modo di dire all'inizio di ogni incontro. Sergio, prima che l'arbitro fischiasse l'inizio della partita soleva dire: "Venci Ciccanu a 2 a 0, i pugni nmocca a chi rucia! "Cencelli invece, con la sua voce stridula, sempre a inizio di partita, incitava i nostri giocatori dicendo; "Forza ca sau arrancati!" |
Sergio Carlini era con Vincenzo Carlini "Cebcelli", il tifoso più accanito del Ceccano. Tutti e due erano conosciuti molto bene anche dalle tifoserie avversarie per il loro usuale modo di dire all'inizio di ogni incontro. Sergio, prima che l'arbitro fischiasse l'inizio della partita soleva dire: "Venci Ciccanu a 2 a 0, i pugni nmocca a chi rucia! "Cencelli invece, con la sua voce stridula, sempre a inizio di partita, incitava i nostri giocatori dicendo; "Forza ca sau arrancati!" |
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Secondo Sergio, il gioco del calcio da noi cominciò ad essere praticato intorno agli anni venti, dopo la prima guerra mondiale. Ad importarlo fu un certo Francesco Grassi, infermiere presso l'Ospedale Provinciale S. Maria della Pietà di Ceccano. Il Grassi, assieme al concittadino Domenico Angeletti, come lui dipendente dell'Amministrazione Provinciale di Roma, aveva costituito all'interno del Monicomio, un Gruppo Aziendale Socialista (G.A.S.) con sede e palestra al Montano Vecchio. Quel gruppo aveva come fine istituzionale non solo quello politico, ma anche quello di promuovere attività culturali e sportive per i propri aderenti. Il G.A.S. con l'avvento del Fascismo si rarefece, mentre la "maschia gioventù" in numero sempre maggiore praticava il nuovo sport. I primi calciatori in assoluto che indossarono i colori rosso-blu furono: Arduini Felice (gli Vespittu), non c'è da meravigliarsi del soprannome, perchè a Ceccano per essere riconosciuti, si doveva avere, oltre al nome e cognome, anche il soprannome, più tardi troveremo due generazioni di ("Vespe) , Checco De Nardis (Zi Checco), Benedetto Capocetta (Zi Betto), Mario Pallagrosi, Michelangelo D'Annibale (Puzza Calla), suo cognato Mario Maura (Zunna), Nono Diana (Cinquanta), Gigli Luigi (Baccuttonu), Amedeo Scarsella, Guido Quatrini (Middiucci), Giovan Battista Carlini (Muzzittu), Arturo De Santis (Catozi), Lorenzo Bucciarelli (Cimbicittu), Luigi Marella, Paride Popolla, Paolo Di Vico, Mario Paolini, i due fratelli Ronchetti, di Terracina, dipendenti della Romana Elettricità (attualmente Enel), i due: fratelli Stoppoloni della Fortitudo Roma. |
Secondo Sergio, il gioco del calcio da noi cominciò ad essere praticato intorno agli anni venti, dopo la prima guerra mondiale. Ad importarlo fu un certo Francesco Grassi, infermiere presso l'Ospedale Provinciale S. Maria della Pietà di Ceccano. Il Grassi, assieme al concittadino Domenico Angeletti, come lui dipendente dell'Amministrazione Provinciale di Roma, aveva costituito all'interno del Monicomio, un Gruppo Aziendale Socialista (G.A.S.) con sede e palestra al Montano Vecchio. Quel gruppo aveva come fine istituzionale non solo quello politico, ma anche quello di promuovere attività culturali e sportive per i propri aderenti. Il G.A.S. con l'avvento del Fascismo si rarefece, mentre la "maschia gioventù" in numero sempre maggiore praticava il nuovo sport. I primi calciatori in assoluto che indossarono i colori rosso-blu furono: Arduini Felice (gli Vespittu), non c'è da meravigliarsi del soprannome, perchè a Ceccano per essere riconosciuti, si doveva avere, oltre al nome e cognome, anche il soprannome, più tardi troveremo due generazioni di ("Vespe) , Checco De Nardis (Zi Checco), Benedetto Capocetta (Zi Betto), Mario Pallagrosi, Michelangelo D'Annibale (Puzza Calla), suo cognato Mario Maura (Zunna), Nono Diana (Cinquanta), Gigli Luigi (Baccuttonu), Amedeo Scarsella, Guido Quatrini (Middiucci), Giovan Battista Carlini (Muzzittu), Arturo De Santis (Catozi), Lorenzo Bucciarelli (Cimbicittu), Luigi Marella, Paride Popolla, Paolo Di Vico, Mario Paolini, i due fratelli Ronchetti, di Terracina, dipendenti della Romana Elettricità (attualmente Enel), i due: fratelli Stoppoloni della Fortitudo Roma. |
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==Cronistoria== |
==Cronistoria== |
Versione delle 18:56, 16 mag 2019
A.S.D. Ceccano Calcio 1920 Calcio | |
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Fabraterni , Aquile | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, blu |
Dati societari | |
Città | Ceccano |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Prima Categoria |
Fondazione | 1920 |
Rifondazione | 1957 |
Rifondazione | 2009 |
Rifondazione | 2015 |
Presidente | Thomas Iannotta |
Allenatore | Alessandro Padovani |
Stadio | Dante Popolla (4500 posti) |
Sito web | ceccanocalcio.altervista.org/1920/ |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Ceccano Calcio 1920 è una società calcistica italiana con sede nella città di Ceccano.
È la diretta discendente della Annunziata Ceccano (fallita nel 1957) prima, e dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Ceccano poi (fallita nel 2015). Milita nella stagione 2018-2019 in Prima Categoria.
Gioca le partite in casa sul campo intitolato a Dante Popolla, una delle tante vittime ceccanesi della seconda guerra mondiale, ed ha una capienza di 4500 posti.
Storia
In poco meno di 100 anni di storia l'ASD Ceccano non ha mai raggiunto i livelli professionistici. Ha giocato 10 stagioni nella quarta serie del calcio italiano: nel 1954 è ammesso alla IV Serie, dove rimane per tre stagioni, prima di iscriversi al campionato di Promozione. Torna in Serie D nella stagione 1994-1995, e vi rimane per altre otto stagioni, fino alla retrocessione in Eccellenza nel 2002. Negli anni successivi, il Ceccano totalizza 4 retrocessioni consecutive, raggiungendo la Seconda Categoria.
Il 7 luglio 2009 avviene ufficialmente la fusione tra l'Associazione Sportiva Ceccano (militante in Promozione) e l'ASD Ferentino (neo-retrocesso in Eccellenza). Dopo diversi anni in Eccellenza retrocede in Promozione, nel 2015-2016 non viene iscritto al campionato di Promozione per debiti societari, cambia denominazione in A.S.D. Ceccano Calcio 1920 e riparte dalla Terza Categoria.
Storia
Pionieri A Ceccano
Sergio Carlini era con Vincenzo Carlini "Cebcelli", il tifoso più accanito del Ceccano. Tutti e due erano conosciuti molto bene anche dalle tifoserie avversarie per il loro usuale modo di dire all'inizio di ogni incontro. Sergio, prima che l'arbitro fischiasse l'inizio della partita soleva dire: "Venci Ciccanu a 2 a 0, i pugni nmocca a chi rucia! "Cencelli invece, con la sua voce stridula, sempre a inizio di partita, incitava i nostri giocatori dicendo; "Forza ca sau arrancati!" Secondo Sergio, il gioco del calcio da noi cominciò ad essere praticato intorno agli anni venti, dopo la prima guerra mondiale. Ad importarlo fu un certo Francesco Grassi, infermiere presso l'Ospedale Provinciale S. Maria della Pietà di Ceccano. Il Grassi, assieme al concittadino Domenico Angeletti, come lui dipendente dell'Amministrazione Provinciale di Roma, aveva costituito all'interno del Monicomio, un Gruppo Aziendale Socialista (G.A.S.) con sede e palestra al Montano Vecchio. Quel gruppo aveva come fine istituzionale non solo quello politico, ma anche quello di promuovere attività culturali e sportive per i propri aderenti. Il G.A.S. con l'avvento del Fascismo si rarefece, mentre la "maschia gioventù" in numero sempre maggiore praticava il nuovo sport. I primi calciatori in assoluto che indossarono i colori rosso-blu furono: Arduini Felice (gli Vespittu), non c'è da meravigliarsi del soprannome, perchè a Ceccano per essere riconosciuti, si doveva avere, oltre al nome e cognome, anche il soprannome, più tardi troveremo due generazioni di ("Vespe) , Checco De Nardis (Zi Checco), Benedetto Capocetta (Zi Betto), Mario Pallagrosi, Michelangelo D'Annibale (Puzza Calla), suo cognato Mario Maura (Zunna), Nono Diana (Cinquanta), Gigli Luigi (Baccuttonu), Amedeo Scarsella, Guido Quatrini (Middiucci), Giovan Battista Carlini (Muzzittu), Arturo De Santis (Catozi), Lorenzo Bucciarelli (Cimbicittu), Luigi Marella, Paride Popolla, Paolo Di Vico, Mario Paolini, i due fratelli Ronchetti, di Terracina, dipendenti della Romana Elettricità (attualmente Enel), i due: fratelli Stoppoloni della Fortitudo Roma.
Cronistoria
Cronistoria del Ceccano Calcio | |
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Palmarès
Competizioni regionali
- Eccellenza: 1
- 1993-1994 (girone B)
- 1978-1979 (girone G), 1989-1990 (girone F), 2007-2008 (girone H), 2018-2019 (girone I)
- 1987-1988 (girone O)
Competizioni provinciali
- 2015-2016 (girone A)
Altri piazzamenti
- Terzo posto: 1955-1956 (girone F)
- Secondo posto: 1988-1989 (girone H)
- Secondo posto: 2006-2007 (girone M)
- Terzo posto: 2005-2006 (girone N), Terzo posto: 2016-2017 (girone N)
- Finalista: 1993-1994
Tifoseria
Il simbolo della tifoseria ceccanese è la Curva Nord dello stadio Dante Popolla.
Nel corso degli anni diversi sono i gruppi organizzati che hanno seguito la squadra dalla serie D alla Terza categoria.
Essi sono: Eagles78, Disorder, Manicomio Criminale, Opposta Fazione, Pirates Group1996, Banda Fabraterna, Nuove Leve, Quelli del Sottopassaggio, Quartiere Di Vittorio e Inferno Fabraterno.