Blaupunkt: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bundesadler (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 86: Riga 86:
* 1952 presenta la prima autoradio Blaupunkt [[VHF]] del mondo, la Autosuper A&nbsp;52&nbsp;KU<ref>[http://blaupunkt.pytalhost.com/1952/02.jpg Autoradio-Programm 1952] „Wenn muntere Töne Sie begleiten“</ref> con „Self-Service-Drucktastenwähler“ per quattro trasmettitori (498 DM)<ref name="Vorlage-Inflation" />
* 1952 presenta la prima autoradio Blaupunkt [[VHF]] del mondo, la Autosuper A&nbsp;52&nbsp;KU<ref>[http://blaupunkt.pytalhost.com/1952/02.jpg Autoradio-Programm 1952] „Wenn muntere Töne Sie begleiten“</ref> con „Self-Service-Drucktastenwähler“ per quattro trasmettitori (498 DM)<ref name="Vorlage-Inflation" />
* 1969 viene presentata la „Frankfurt Stereo“, prima autoradio al mondo [[FM]] [[Stereo]].<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_frankfurt_stereo.html Blaupunkt Frankfurt Stereo] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref>
* 1969 viene presentata la „Frankfurt Stereo“, prima autoradio al mondo [[FM]] [[Stereo]].<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_frankfurt_stereo.html Blaupunkt Frankfurt Stereo] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref>
* 1973 ricevitore auto SK&nbsp;1 per annunci [[Autofahrer-Rundfunk-Information|ARI]].<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_verkehrsfunk_decoder_sk1_7607337000.html Verkehrsfunk-Decoder SK1] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref> La Blaupunkt dal 1972 con la [[ARD]]-[[Rundfunkanstalt]] sviluppò con il [[Institut für Rundfunktechnik]] il sistema nella Germania occidentale e in uso il 1° giungo 1974.
* 1973 ricevitore auto SK&nbsp;1 per annunci [[Autofahrer-Rundfunk-Information|ARI]].<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_verkehrsfunk_decoder_sk1_7607337000.html Verkehrsfunk-Decoder SK1] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref> La Blaupunkt dal 1972 con la [[ARD]]-[[Rundfunkanstalt]] sviluppò con il [[Institut für Rundfunktechnik]] il sistema che entrò in uso il 1° giugno 1974.
* 1979 a Hildesheimer viene fabbricata la autoradio „Düsseldorf Stereo CR Super Arimat“<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_duesseldorf_stereo_cr_su.html Düsseldorf Stereo CR Super Arimat] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref> con autoreverse („Super Arimat“) e la „Bamberg QTS Super Arimat“<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_bamberg_qts_super_arimat.html Bamberg QTS Super Arimat] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref> („Quarz-Tuning-System“) con [[oscillatore al quarzo]] [[PLL]], display digitale.
* 1979 a Hildesheimer viene fabbricata la autoradio „Düsseldorf Stereo CR Super Arimat“<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_duesseldorf_stereo_cr_su.html Düsseldorf Stereo CR Super Arimat] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref> con autoreverse („Super Arimat“) e la „Bamberg QTS Super Arimat“<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_bamberg_qts_super_arimat.html Bamberg QTS Super Arimat] auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref> („Quarz-Tuning-System“) con [[oscillatore al quarzo]] [[PLL]], display digitale.
* 1981 alla Internationalen Funkausstellung di Berlino la autoradio „Bremen SQR 31“ con PLL, display digitle e autoreverse.<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_bremen_sqr32.html Bremen SQR 32], baugleiches Modell auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref>
* 1981 alla Internationalen Funkausstellung di Berlino la autoradio „Bremen SQR 31“ con PLL, display digitle e autoreverse.<ref>[http://www.radiomuseum.org/r/blaupunkt_bremen_sqr32.html Bremen SQR 32], baugleiches Modell auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.</ref>

Versione delle 01:50, 5 giu 2018

Blaupunkt GmbH
Logo
Logo
StatoBandiera della Germania Germania
Fondazione
Chiusura2016
Sede principaleHildesheim
Gruppo
Prodotti
Fatturato1,48 miliardi di euro
Dipendenti8.700
Slogan«The advantage in your car»
Sito webwww.blaupunkt.com
Blaupunkt radio a galena con il punto blu (ca. 1938)

Blaupunkt GmbH (in lingua italiana punto blu) è un'azienda tedesca che produce strumentazione elettronica multimediale, conosciuta per i suoi dispositivi audio per la casa e le automobili come Fiat, Audi, Volkswagen, Hyundai, Porsche, Mercedes e BMW utilizzano i suoi prodotti nelle loro autovetture. Blaupunkt è anche specializzata nelle installazioni in autobus, per le quali fornisce televisori, amplificatori e sistemi di altoparlanti.

Il marchio era controllato al 100% dalla Bosch, ma il 18 dicembre 2008 la Blaupunkt è stata divisa in due parti: Bosch mantiene per sé solo gli impianti Blaupunkt che producono autoradio da montare di serie su vetture di lusso o di massa e Aurelius AG rileva la vendita di tutte le autoradio Blaupunkt prodotte per essere offerte ai consumatori come extra da acquistare a parte. Dagli anni 2000 vennero gradatamente dismesse le produzione a marchio proprio in favore delle produzioni OEM.

La Blaupunkt Technology GmbH ha sede a Hildesheim dove la società controllata dalla GIP Development SARL detiene il marchio; nel settembre 2015 entra in insolvenza.[1] Dal 2016 è in liquidazione. Il marchio rimane della proprietà lussemburghese GIP Development SARL.

Storia

Radioricevente Blaupunkt Stockholm (1963/64),[2] 5 tubi elettronici, 4 W
Radioricevente Blaupunkt Stockholm Stereo (1965-67)
Blaupunkt-Receiver STG 2091,[3] dal 1971 al 1973
Autoradio del 2010
Modello in scala di un tubo termoionico Blaupunkt alla Internationale Funkausstellung 1930 di Berlino

"Ideal Radio" a Berlino

Fu fondata nel novembre 1923 a Berlino col nome di Ideal Radiotelefon- & Apparatefabrik GmbH Berlin; nel 1938 cambiò il nome con quello attuale. Dopo la seconda guerra mondiale sposta il suo quartier generale e la produzione nella cittadina di Hildesheim.

La produzione a Bollersdorf (dal 2001 Oberbarnim) fu di radio a galena. Con l'ascolto tramite auricolari era esemplare di alta qualità con un punto blu messo a sigillo di prova e in breve tempo i clienti vollero le cuffie con il „Blaupunkt“. Dal sigillo di garanzia si passo nel 1924 al marchio Ideal Blaupunkt Radio. Dal 1932 divenne marchio non solo la designazione „Blaupunkt“ ma anche il punto blu stesso. Negli anni '20 la Ideal vendette con i marchi Ampladyn, Heliodyn e Superdyn anche tubi elettronici per apparati radio e kit di montaggio a licenza Telefunken. Nel dicembre 1926 la Firma Ideal-Werke Gesellschaft für drahtlose Telephonie mbH cambiò e nell'agosto 1927 divenne Ideal-Werke AG für drahtlose Telephonie.

Alla fine del 1927 si ebbero le fabbriche di Köpenicker Straße 10 A a Berlin-Kreuzberg, SO 33 (più tardi ufficio vendite) e alla fine del 1930 in Große-Leege-Straße 7 presso Berlin-Alt-Hohenschönhausen.

Blaupunkt nel gruppo Bosch

Nel 1930 la Ideal, tramite una Holding del Liechtenstein, venne acquisita dalla Robert Bosch AG (dal 1937 GmbH) e dal 1933 ufficialmente società sorella Bosch.[4] L'acquisto nascosto di Bosch mise in essere la fine del contratto su licenza con Telefunken e lo spostamento delle produzioni ad altre società. Dal 1932 Paul Goerz divenne guida della Ideal-Werke AG. Nell' autunno 1934 la società prese a Berlin-Wilmersdorf un pezzo di terra di 32.000 m² su Forckenbeckstraße (già Nr. 91–93, più tardi Nr. 9–13)[5] e venne eretto presso la sede amministrativa uno stabilimento di 120 × 70 m con tetto Shed, il 5. settembre 1936.[6] Il 15 dicembre 1938 la società diventa Blaupunkt-Werke GmbH (BPWG).

Autoradio Blaupunkt

Dal momento che la società divenne (non ufficialmente) figlia della Bosch la Ideal-Werke nel 1932 produsse la prima autoradio d'Europa, la „Autosuper AS 5“. Apparato ricevente per onde medie e lunghe con un volume dimensionale di 10 litri e con un costo di 465 Reichsmark per auto di lusso, nel periodo della crisi nel 1934 una Opel 1,3 L costava 2.650 Reichsmark. L'equivalente di 1.600 €, al 2018, per l'autoradio[7] ovvero il 15-17,5% del costo dell'automobile.

Dopo la seconda guerra mondiale Blaupunkt a Hildesheim il 16. giugno 1959 produsse il milionesimo apparecchio.[8] Allo stesso tempo nello stabilimento Bosch/Blaupunkt di Hildesheimer Wald 6.000 uomini lavoravano per Blaupunkt,[9] e 4.000 nella fabbrica Bosch di motorini di avviamento e luci per automobili.[10] Nell'aprile 1964 venne costruita la 3 milionesima autoradio, e 25 milioni di apparati nel  1979. Nel luglio 1990 venne prodotta la 50milionesima autoradio Blaupunkt.[11][12]

1939 - 1945

Nel 1939 Blaupunkt ebbe 2.600 occupati. Con l'inizio della seconda guerra mondiale il campo di progettazione e produzione si allargò alla parte militare per la Wehrmacht. Accanto ai prodotti civili Blaupunkt vennero prodotti con la berlinese Bosch-Fernseh-AG le fotocamere per obiettivi aerei sullo Henschel Hs 293 D così come componenti per le bombe di precisione. Apparati radiotrasmittenti civili vennero prodotti in piccole quantità anche in stabilimenti in grosse città tedesche così come a Vienna. Dopo il bombardamento dello stabilimento Wilmersdorfer il 1. marzo 1943 nel bombardamento alleato di Berlino la maggior parte della produzione passò a Reichenberg (già „Reichsgau Sudetenland“) così come presso Berlin-Treptow (Ost-Berlin) e altri siti, fino alla fine della guerra con l'invasione dell'Armata Rossa e il passaggio amministrativo della società all'amministrazione militare sovietica in Germania.

Nel 1944 erano occupati alla Blaupunkt 4.100 persone. Nel periodo della offensiva della Pomerania orientale venne prodotta la Blaupunkt „Korfu“ a Kostrzyn nad Odrą (dalla „Udo-Werke GmbH“, da Udo Werr, collaboratore della Blaupunkt e di Paul Goerz) e prodotta nel gennaio 1945 presso la Hildesheimer Wald nella „Trillke-Werke GmbH“, società figlia della Bosch nata alla fine degli anni '30 per il riarmo della Wehrmacht.

Sede a Hildesheim

Dopo la fine della guerra inizia per la Trillke/Blaupunkt attività di riparazione di radio, poi anche sviluppo e produzione di nuovi apparecchi.[13] Alla fine del 1945, Hildesheim diventa la sede della società con la nuova ragione sociale Blaupunkt-Apparatebau GmbH (BPAG). Seguì la Werk II a Römerring di Hildesheim, oggi non più esistente. Seguirono lo sviluppo e la produzione di nuovi prodotti a marchio Bosch, a Salzgitter (1960), Herne (altoparlanti, nel 1992 chiusa), Francia, Ungheria, Portogallo (Braga, già Grundig AG), Malesia (Penang), Messico, Cina e Tuniaisa.

Durante gli anni '60 e '70 diventa leader nella produzione di autoradio e dispositivi audio per le auto. Blaupunkt è considerata la prima produttrice di sistemi GPS.

Negli anni '60 viene acquisita da Bosch la Akkord-Radio e viene usato lo stabilimento di Landau in der Pfalz solo fino al  1974 per la costruzione di radio Blaupunkt.

Negli anni '70 furono impiegati 13.700 dipendenti Blaupunkt.[14] La produzione di televisori dal 1986 divenne della Grundig, e la divisione autoradio Grundig della Blaupunkt. Dal 1990 la maggioranza delle azioni della Autoradiofabrik Grundig di Braga.[15] Dal 1996 la società non produsse più televisori, camcorder e videorecorder e si concentrò su „Mobilen Kommunikation“. Blaupunkt nel 2006 produsse più di mezzo milione di sistemi di navigazione, 6 milioni di autoradio e 19 milioni di altoparlanti e antenne auto. Con un fatturato di ca. 1,48 mld. di Euro. In aprile 2007 aveva oltre 8.700 collaboratori, 2.300 a Hildesheim.

Cronologia

Blaupunkt Autoradio „VW Alpha“ con Autoreverse
  • 1951 primo televisore Blaupunkt, il V 52 con tubo catodico di 36 cm,[16] presentato alla Industrieausstellung di Berlino. Prezzo di 1595 DM[7]
  • 1952 presenta la prima autoradio Blaupunkt VHF del mondo, la Autosuper A 52 KU[17] con „Self-Service-Drucktastenwähler“ per quattro trasmettitori (498 DM)[7]
  • 1969 viene presentata la „Frankfurt Stereo“, prima autoradio al mondo FM Stereo.[18]
  • 1973 ricevitore auto SK 1 per annunci ARI.[19] La Blaupunkt dal 1972 con la ARD-Rundfunkanstalt sviluppò con il Institut für Rundfunktechnik il sistema che entrò in uso il 1° giugno 1974.
  • 1979 a Hildesheimer viene fabbricata la autoradio „Düsseldorf Stereo CR Super Arimat“[20] con autoreverse („Super Arimat“) e la „Bamberg QTS Super Arimat“[21] („Quarz-Tuning-System“) con oscillatore al quarzo PLL, display digitale.
  • 1981 alla Internationalen Funkausstellung di Berlino la autoradio „Bremen SQR 31“ con PLL, display digitle e autoreverse.[22]
  • 1988 la „Montreux RDR 49“ prima autoradio con Radio Data System (RDS).[23]
  • 1989 la „TravelPilot“, primo navigatore di serie.
  • 1997 segue il modello „TravelPilot“ con DAB con TMC. Lo stesso anno il modello „Amsterdam TCM 127“ con autoreverse e GSM-cellulare (D-Netz) (RadioPhone).
  • 2001 il primo WAP su un navigatore, digital autoradio con MP3 e MMC.
  • 2003 autoradio con DAB con MP3.
  • 2005 prima autoradio con standard 1-DIN (182 × 52 mm) con display a colori del navigatore.
  • 2006 Blaupunkt per VW Eos con SDARS per Sirius Satellite Radio.
  • 2007 Blaupunkt digital Plug and Play.
  • 2008 Blaupunkt Mobile Navigationssystem con Video-Navigazione Audio Streaming su Bluetooth.

Dal 2008

Nel dicembre 2008 Bosch vende la società alla Aurelius. La società con 6.000 dipendneti, e fatturato di 1,48 mld. di Euro nel 2006, come Robert Bosch Car Multimedia GmbH del Bosch-Gruppe.[24] diventa dopo la vendita a Aurelius con 1.800 dipendenti e fatturato di 200 milioni di Euro.[25][24]

Alla fine del 2009 Aurelius, la divisione antenne con ca. 250 dipendenti „Blaupunkt Antenna Systems“ a Kathrein-Werke viene venduta.[26] Das wurde im Mai 2010 mit dem Kauf der Blaupunkt Antenna Systems GmbH & Co. KG durch Kathrein vollzogen.[27][28][29] Mit einer Kopfhörer-Reihe versuchte Blaupunkt 2011, zu seinen Ursprüngen als Ideal-Radio zurückzukehren. Die Produktion der Kopfhörer wurde aber wieder eingestellt. Blaupunkt con una joint-venture in India e Cina apre uno stabilimento a Penang (Malaysia). Alla fine del 2013 Blaupunkt compra Smart-Products-Engineering-Geschäft della brightONE della b1 Engineering Solutions GmbH di Monaco. Blaupunkt Europe viene con brightONE Businessunit SPS e Blaupunkt Technology Group chiusa.[30] Nel 2014 la Engineering–Services–Geschäft della b1 Engineering Solutions GmbH come parte di Blaupunkt Technology Group viene ceduta in bundling. Alla fine del 2014 la joint-venture in sud e nord America viene fondata.

Nel 2014 Aurelius vende Blaupunkt ad un fondo britannico. Nel settembre 2015 diviene insolvente.[31] La divisione altoparlanti viene ceduta a PSS (Premium Sound Solutions). La divisione sviluppo al romeno Rasvan Olosu. I diritti sul nome Blaupunkt appartengono alla GIP Development SARL, Aurelius.[1][32]

Onorificenze

  • 2005 - iF communication design award categoria „digital media“.[33]
  • 2006 - Ort im Land der Ideen.
  • 2011 - „AutoBild“ - „Die Marken in allen Klassen“, sezione „Auto-HiFi“ e „Gutes Preis-Leistungs-Verhältnis“ 1° posto.

Note

  1. ^ a b Handelsblatt: Beim einstigen Autoradio-Imperium gehen die Lichter aus (15 Februar 2016)
  2. ^ Stockholm 23 auf radiomuseum.org, abgerufen am 6. April 2015.
  3. ^ STG 2091 auf radiomuseum.org, abgerufen am 6. April 2015.
  4. ^ Firmengeschichte
  5. ^ „Ideal“-Katalog von 1937
  6. ^ Overesch, Bosch in Hildesheim, p. 279.
  7. ^ a b c Diese Zahlen wurden mit der Vorlage:Inflation ermittelt, auf 10 EUR gerundet und gelten für den zurückliegenden Januar
  8. ^ Blaupunkt Illustrierte 1959/60, S. 14.
  9. ^ Blaupunkt Illustrierte 1959/60, S. 2.
  10. ^ Overesch, Bosch in Hildesheim, p. 294.
  11. ^ Overesch, Bosch in Hildesheim, p. 293.
  12. ^ Blaupunkt Illustrierte 1959/60
  13. ^ Manfred Overesch, Bosch in Hildesheim 1937–1945, Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, ISBN 978-3-525-36754-4.
  14. ^ Overesch, Bosch in Hildesheim, p. 293.
  15. ^ Template:Der Spiegel
  16. ^ Blaupunkt V 52 auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  17. ^ Autoradio-Programm 1952 „Wenn muntere Töne Sie begleiten“
  18. ^ Blaupunkt Frankfurt Stereo auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  19. ^ Verkehrsfunk-Decoder SK1 auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  20. ^ Düsseldorf Stereo CR Super Arimat auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  21. ^ Bamberg QTS Super Arimat auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  22. ^ Bremen SQR 32, baugleiches Modell auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  23. ^ Montreux RDR49 auf radiomuseum.org, abgerufen am 7. November 2014.
  24. ^ a b Template:Webarchiv 19. Dezember 2008.
  25. ^ Wallstreet Online: Bosch stößt Blaupunkt ab – Finanzinvestor Aurelius übernimmt
  26. ^ Hildesheimer Allgemeine Zeitung. 30. Dezember 2009.
  27. ^ Template:Internetquelle
  28. ^ Template:Internetquelle
  29. ^ Template:Internetquelle
  30. ^ Template:Webarchiv
  31. ^ Blaupunkt stellt Insolvenzantrag, haz.de, Meldung vom 20. September 2015.
  32. ^ hildesheimer-allgemeine.de
  33. ^ Template:Webarchiv auf blaupunkt.de

Bibliografia

Altri progetti