Coordinate: 46°26′01.92″N 11°58′37.78″E

Rocca Pietore: differenze tra le versioni

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== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
Il sindaco Andrea De Bernardin ricopre la carica dal giugno 2009 ed è stato riconfermato nel 2014 per il suo secondo mandato.
=== Altre informazioni amministrative ===
L'attuale amministrazione si è insediata nel giugno del 2014 e il Sindaco Andrea De Bernardin ricopre la carica dal giungo 2009 (secondo mandato).


==Galleria d'immagini==
==Galleria d'immagini==

Versione delle 18:55, 5 feb 2017

Rocca Pietore
comune
Rocca Pietore – Stemma
Rocca Pietore – Veduta
Rocca Pietore – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoSeverino Andrea De Bernardin (lista civica Progetto Rocca) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate46°26′01.92″N 11°58′37.78″E
Altitudine1 143 m s.l.m.
Superficie73,29 km²
Abitanti1 256[1] (31-12-2015)
Densità17,14 ab./km²
FrazioniCalloneghe, Laste (vedi sezione)
Comuni confinantiAlleghe, Canale d'Agordo, Canazei (TN), Colle Santa Lucia, Falcade, Livinallongo del Col di Lana, Pozza di Fassa (TN), San Tomaso Agordino, Soraga (TN), Vallada Agordina
Altre informazioni
Cod. postale32023
Prefisso0437
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025044
Cod. catastaleH379
TargaBL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Nome abitantirocchesani
PatronoMaria Maddalena
Giorno festivo22 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rocca Pietore
Rocca Pietore
Rocca Pietore – Mappa
Rocca Pietore – Mappa
Posizione del comune di Rocca Pietore nella provincia di Belluno
Sito istituzionale

Rocca Pietore (La Ròcia in ladino, Rukepraun in tedesco) è un comune italiano di 1 256 abitanti[1] della provincia di Belluno in Veneto. Dal 2016 fa parte dei Borghi più Belli d'Italia con la frazione di Sottoguda.

Geografia fisica

Cenni generali sul territorio di Rocca Pietore.

Il Comune è situato nell’Alta Provincia di Belluno e nel cuore delle Dolomiti. Il suo territorio centrale corrisponde al bacino del torrente Pettorina, principale corso d'acqua della valle omonima e affluente del Cordevole. Confina ad ovest con la Provincia di Trento (Comuni di Soraga, Pozza di Fassa e Canazei), a nord con il Comune di Livinallongo del Col di Lana, a est con Colle S.Lucia e Alleghe, a sud con S.Tomaso Agordino, Vallada Agordina, Canale d’Agordo e Falcade. Ha una superficie di circa 75 kmq. che da Punta Penia (vetta della Marmolada: 3342 metri) si estende fino a comprendere tutta la Val Pettorina, la frazione di Laste fin quasi a Pieve di Livinallongo e la frazione di Calloneghe con S.Maria delle Grazie e il lago di Alleghe, la cui destra orografica appartiene a Rocca.

Storia

La popolazione originaria della Val Pettorina e di Laste giunse dalle Valli dell’Adige e dell’Isarco al pari delle genti delle valli di Badia, Gardena, Fassa e Livinallongo. Anticamente il territorio di Rocca Pietore era un’arimannia longobarda. Le arimannie erano insediamenti di tipo militare posti a difesa di un dato territorio e facenti capo ad una fortificazione. In questo caso l’antica Rocca Bruna (Ruckepraun in tedesco).

Il territorio controllato da Rocca Bruna intorno all’anno 1000, era all’epoca molto più ampio degli attuali confini comunali, comprendendo anche l’alta Val di Fassa, il Livinallongo e forse parte dell’alta Val Badia, tutti territori dell’antica regione del Norico. Da questa data e fino al 1400 circa, Rocca Pietore fece parte della Contea del Tirolo, principato vescovile di Bressanone ed ecclesiasticamente della Diocesi di Bressanone. In seguito ad una serie di vicende politiche, nel 1395 il territorio passò sotto il controllo della città di Belluno, riuscendo però a mantenere una forte autonomia, formalizzata nel 1417 con gli Statuti della Magnifica Comunità della Rocca.

Questi trattati le permisero di assurgere a piccola repubblica che visse per 411 anni in uno stato di forte autonomia amministrativa. Al tempo esisteva persino un tribunale situato a Saviner, chiamato “el Banch de la Reson”, formato da capifamiglia eletti democraticamente. Esso aveva facoltà di giudicare l’imputato sino alla pena capitale ed era competente perfino su reati compiuti da rocchesani fuori del loro territorio. Belluno manteneva i rapporti con Rocca tramite un Capitano che di norma arrivava in paese tre volte all’anno per controllare che tutto funzionasse. Fra le prerogative della Giurisdizione della Rocca si possono ricordare l’esenzione da molte tasse e quella dal servizio militare, nonché la possibilità di svolgere interscambi commerciali anche con la confinante Contea del Tirolo. Ad esempio, il sale, di vitale importanza, veniva acquistato direttamente a Salisburgo, scavalcando Belluno.

Questo status durò fino al 1806 quando l'arrivo di Napoleone Bonaparte mise fine a questo straordinario periodo storico. Da allora il destino del territorio della Rocca rimase legato al Veneto, compreso il periodo della dominazione asburgica sul Lombardo Veneto (1813-1866). La frazione di Calloneghe anticamente faceva parte delle regole agordine, sottoposte al capitaniato di Agordo. Dal 1866 in poi divenne a tutti gli effetti parte integrante del Comune di Rocca Pietore.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il territorio tipicamente dolomitico, essendo fortunatamente poco antropizzato offre itinerari escursionistici di notevole interesse naturalistico e paesaggistico: le stupende valli di Ombretta e Franzedaz, la Busa, la selvaggia Valbona, Mont da Laste, il Sass Bianch, solo per citarne alcuni. Tra questi luoghi, un’attrazione particolare è rappresentata dai famosi Serrai di Sottoguda, profondo “canyon” fra rocce strapiombanti. La zona dove si trovano i monoliti di Sass de Ròcia, de la Murèda e de la Gujela, sopra la frazione di Ronch, si presta per bellissime passeggiate ed arrampicate free climbing. Altrettanto bella la sponda destra orografica del Lago di Alleghe, territorio anch'essa di Rocca Pietore.

Dal punto di vista storico-architettonico degna di nota la chiesa di Rocca Pietore (del ‘400) in puro stile gotico alpino, al cui interno si trovano numerose opere degne di essere ammirate: l’altare scolpito, tipo fluegealtar del ‘500, opera di Ruprecht Potsch di Bressanone, nonché il tabernacolo ligneo (1600) del fassano Jori e varie pitture murali fra le quali una del Frigimelica. La chiesa è monumento nazionale.

Da visitare anche la chiesa parrocchiale di Laste dell'800, il Santuario di S.Maria delle Grazie di recente costruzione (anni '50 del '900, posto nella medesima piazzetta dove si trova la più antica chiesa del '700. la chiesetta gotica di Sottoguda del '400, la cappella intitolata a Sant'Antonio nei Serrai e varie cappelle sparse per tutto il territorio, nonché i numerosi edifici rurali, compresi i tipici fienili lignei, testimonianza della sapienza architettonica dei nostri avi.

Sottoguda "Uno dei Borghi più Belli d'Italia" e i Serrai

Risalendo la Val Pettorina, Sottoguda è l’ultimo borgo prima di Malga Ciapéla e della Marmolada. Antico villaggio le cui testimonianze scritte risalgono al 1260, si caratterizza per i numerosi tabièi, fienili in legno diffusi nell’area dolomitica di cultura ladina, usati dai contadini per il deposito del fieno e il ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli. L’agricoltura è stata per secoli la principale fonte di sostentamento della piccola comunità. Oggi sopravvive anche la tradizione della lavorazione artistica del ferro battuto grazie ad alcuni artigiani che hanno i loro negozi sulla strada che collega il borgo di Palue a Sottoguda.

L’edificio più antico di Sottoguda, l’unico risparmiato dall’incendio del 1881, è la chiesetta dedicata ai santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, consacrata nel 1486 quando doveva servire una comunità costituita da una decina di abitazioni. Il campanile è del 1550 e l’altare del 1616. Subito dopo le ultime case inizia la gola dei Serrai di Sottoguda, un profondo canyon di circa due chilometri, oggi Parco di interesse regionale, che arriva fino alla conca di Malga Ciapéla, ai piedi della Marmolada. Il percorso si snoda fra alte rocce strapiombanti e interseca il corso del torrente Pettorina. Un tempo lungo i Serrai transitavano le mandrie di mucche e le greggi di capre dirette ai pascoli di alta montagna, e i carichi di legname e fieno condotti a valle dai boschi e dalle zone di sfalcio. In inverno, quando le cascare gelando ricoprono le pareti rocciose di uno spesso strato di ghiaccio, la gola diventa una palestra di arrampicata su ghiaccio tra le più apprezzate d’Europa.

Dal dicembre del 2016 Sottoguda è entrata a far parte del prestigioso club dei Borghi più Belli d'Italia.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Persone legate a Rocca Pietore

  • Domenico De Biasio (1821-1874), pittore
  • Dino Riva (1928-2010), politico, ex sindaco e senatore della Repubblica
  • Pellegrino Pellegrini, (1820-1891). Prima Guida Alpina ufficiale del Club Alpino Italiano

Geografia antropica

Frazioni

Secondo lo statuto, il comune riconosce come tali solo tre frazioni (capoluogo incluso), ma si precisa che ciascuna di esse è costituita da più abitati distinti (tra parentesi il nome in ladino):

  • Rocca (La Ròcia): Malga Ciapéla, Sottoguda (Stagùda), Piàn, Palue, Bosco Verde, Col di Rocca (Còl de Ròcia), Rocca Pietore (Ròcia, sede comunale), Troi, Molin, Congiuo;
  • Laste: Savinèr di Laste (Savinèi), Sopracordevole (Soracordól), Digonera, Laste di Sotto (Laste de Sot), Laste di Sopra (Laste de Sora), Soppera (Sopièra), Dagai (Daghèi), Val, Davare, Col di Laste (Còl de Laste), Moè (Muiéi), le Còste, Ronch;
  • Callòneghe: Santa Maria delle Grazie (Zernade), Saviner di Callòneghe (Savinèi), Caracoi Cimai (Caracogn Zimai), Caracoi Agoin (Caracogn Agoin), Bramezza (Bremeza), Masaré, Sorarù, Pezzé (Pezéi).

Economia

L'economia prevalente del territorio è sicuramente quella turistica. Numerose sono le strutture ricettive e le attività turistiche presenti. Innanzitutto va menzionata l'imprenditoria legata agli impianti di risalita, sia invernali che estivi della zona Marmolada-Passo Padon. L'area sciistica di Malga Ciapéla/Marmolada è collegata al famoso Sella Ronda-Giro dei 4 Passi proprio attraverso gli impianti che salgono al Passo Padon per poi permettere agli sciatori la discesa verso Arabba e quindi il naturale collegamento con le Valli di Fassa, Gardena e Badia.

A Sottoguda è ancora presente qualche attività legata alla lavorazione artistica del ferro battuto, erede di una tradizione ormai secolare che affonda però le proprie radici nell'antica lavorazione del ferro estratto da miniere della zona che a Rocca Pietore vide fiorente la produzione di armi quali spade e lance, pugnali.

Turismo

La località Malga Ciapela è la stazione di partenza della funivia della Marmolada, che giunge sino alla Punta Rocca (m 3.265), di fronte a Punta Penia, la cima più alta delle Dolomiti. Proprio la Marmolada ha fatto sì che Rocca Pietore sia diventata una rinomata località turistica. Inoltre Rocca Pietore fa parte del Dolomiti Stars.

Da qualche anno la Marmolada è stata riconosciuta come Patrimonio mondiale dell'Umanità dall'UNESCO.

Sulla Marmolada a 3000 metri di altitudine da segnalare il Museo della Grande Guerra che risulta in generale come il Museo più alto d'Europa.

Amministrazione

Il sindaco Andrea De Bernardin ricopre la carica dal giugno 2009 ed è stato riconfermato nel 2014 per il suo secondo mandato.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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