Coordinate: 41°54′22.25″N 12°28′14.96″E

Tempio valdese di piazza Cavour: differenze tra le versioni

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Nel [[1910]], la vedova americana John Stewart Kennedy acquistò per conto della [[Chiesa evangelica valdese]] un terreno nel nascente [[Prati (rione di Roma)|quartiere Prati]] sul quale, per volontà del Comitato per l'Evangelizzazione della Chiesa Valdese presieduto da Arturo Muston, sarebbe dovuto sorgere un complesso comprendente un nuovo tempio e vari locali accessori.<ref>{{cita|A. Tagliaferri|p. 66.}}</ref> Lo stesso anno, venne indetto dal Comitato un [[concorso]] per gli stabili da costruire al quale vennero invitati l'architetto Arturo Pazzi, l'ingegnere Emanuele Rutelli insieme all'architetto Paolo Bonci, e lo studio [[Torino|torinese]] Charbonnet e Cougn; i tre progetti furono giudicati insoddisfacenti e bocciati ''[[Ex aequo et bono|ex aequo]]'', tuttavia nel gennaio [[1911]] l'incarico venne affidato a Rutelli e Bonci e la costruzione del complesso cominciò nel giugno [[1911]] per terminare nel [[1913]]; la decorazione interna del tempio, opera di [[Paolo Paschetto]], venne realizzata tra il [[1912]] e il [[1912]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|pp. 10-24.}}</ref>
Nel [[1910]], la vedova americana John Stewart Kennedy acquistò per conto della [[Chiesa evangelica valdese]] un terreno nel nascente [[Prati (rione di Roma)|quartiere Prati]] sul quale, per volontà del Comitato per l'Evangelizzazione della Chiesa Valdese presieduto da Arturo Muston, sarebbe dovuto sorgere un complesso comprendente un nuovo tempio e vari locali accessori.<ref>{{cita|A. Tagliaferri|p. 66.}}</ref> Lo stesso anno, venne indetto dal Comitato un [[concorso]] per gli stabili da costruire al quale vennero invitati l'architetto Arturo Pazzi, l'ingegnere Emanuele Rutelli insieme all'architetto Paolo Bonci, e lo studio [[Torino|torinese]] Charbonnet e Cougn; i tre progetti furono giudicati insoddisfacenti e bocciati ''[[Ex aequo et bono|ex aequo]]'', tuttavia nel gennaio [[1911]] l'incarico venne affidato a Rutelli e Bonci e la costruzione del complesso cominciò nel giugno [[1911]] per terminare nel [[1913]]; la decorazione interna del tempio, opera di [[Paolo Paschetto]], venne realizzata tra il [[1912]] e il [[1912]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|pp. 10-24.}}</ref>


Il tempio venne inaugurato con un culto solenne il giorno 8 febbraio dell'anno [[1914]].<ref>{{cita news|url=http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/index_commenti.php?id=1735|autore=Luca Pilone|titolo=Centenario del tempio di piazza Cavour|editore=chiesavaldese.org|data=3 febbraio 2014|accesso=1 marzo 2014}}</ref> L'edificio è rimasto immutato nel corso degli anni ad eccezione della sistemazione interna delle panche, modificata dal pastore Franco Sommani che inoltre smise di usare il [[pulpito]], sostituito da un leggio posto a pavimento.<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 88.}}</ref> L'8 febbraio [[2014]], al termine dei lavori di restauro della facciata, si sono aperti i festeggiamenti per i cento anni del tempio con un culto solenne con la predicazione di Eugenio Bernardini, moderatore della [[Tavola Valdese]].<ref>{{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/centenario/|titolo=Centenario|editore=chiesavaldesepiazzacavour.it|accesso=1 marzo 2014}}</ref><ref>{{cita news|url=http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/roma-rome-valdesi-valdenses-waldensians-31773/|titolo=Roma, il centenario della chiesa valdese di piazza Cavour|data=3 febbraio 2014|accesso=1 marzo 2014}}</ref>
Il tempio venne inaugurato con un culto solenne il giorno 8 febbraio dell'anno [[1914]].<ref>{{cita news|url=http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/index_commenti.php?id=1735|autore=Luca Pilone|titolo=Centenario del tempio di piazza Cavour|editore=chiesavaldese.org|data=3 febbraio 2014|accesso=1º marzo 2014}}</ref> L'edificio è rimasto immutato nel corso degli anni ad eccezione della sistemazione interna delle panche, modificata dal pastore Franco Sommani che inoltre smise di usare il [[pulpito]], sostituito da un leggio posto a pavimento.<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 88.}}</ref> L'8 febbraio [[2014]], al termine dei lavori di restauro della facciata, si sono aperti i festeggiamenti per i cento anni del tempio con un culto solenne con la predicazione di Eugenio Bernardini, moderatore della [[Tavola Valdese]].<ref>{{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/centenario/|titolo=Centenario|editore=chiesavaldesepiazzacavour.it|accesso=1º marzo 2014}}</ref><ref>{{cita news|url=http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/roma-rome-valdesi-valdenses-waldensians-31773/|titolo=Roma, il centenario della chiesa valdese di piazza Cavour|data=3 febbraio 2014|accesso=1º marzo 2014}}</ref>


== Descrizione ==
== Descrizione ==
=== Arte e architettura ===
=== Arte e architettura ===


Il tempio valdese di piazza Cavour è opera dell'ingegnere Emanuele Rutelli e dell'architetto Paolo Bonci ed è in [[architettura neoromanica|stile neoromanico]] con elementi decorativi in [[stile Liberty]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/08/cento_anni_del_Tempio_valdese_co_0_20140208_e6223494-9090-11e3-b795-1df510272edd.shtml|autore=Pullara Giuseppe|titolo=I cento anni del Tempio valdese, stile liberty di una sobria comunità|editore=archiviostorico.corriere.it|data=8 febbraio 2014|accesso=1 marzo 2014}}</ref>
Il tempio valdese di piazza Cavour è opera dell'ingegnere Emanuele Rutelli e dell'architetto Paolo Bonci ed è in [[architettura neoromanica|stile neoromanico]] con elementi decorativi in [[stile Liberty]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/08/cento_anni_del_Tempio_valdese_co_0_20140208_e6223494-9090-11e3-b795-1df510272edd.shtml|autore=Pullara Giuseppe|titolo=I cento anni del Tempio valdese, stile liberty di una sobria comunità|editore=archiviostorico.corriere.it|data=8 febbraio 2014|accesso=1º marzo 2014}}</ref>


[[File:Prati - piazza Cavour, chiesa Valdese 00571-2.JPG|300px|miniatura|destra|La facciata e i due corpi cilindrici laterali]]
[[File:Prati - piazza Cavour, chiesa Valdese 00571-2.JPG|300px|miniatura|destra|La facciata e i due corpi cilindrici laterali]]
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L'interno del tempio è preceduto da un [[endonartece]] ed è a pianta basilicale. L'[[aula (chiesa)|aula]] è divisa in tre [[navata|navate]] con tribune sopra le due laterali da [[pilastro|pilastri]] [[ottagono|ottagonali]] con [[François Hennebique|sistema hennebique]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 24.}}</ref> In fondo alla navata centrale si apre l'[[abside]] [[semicerchio|semicircolare]] quasi interamente occupata dall'[[organo a canne]], davanti al quale si trovano il [[pulpito]], ora in disuso, e il tavolo per la Santa Cena, entrambi realizzati in [[legno]] da Tito e Giuseppe Corsini su progetto di Paolo Paschetto; la balaustra del pulpito è decorata da diversi [[bassorilievo|bassorilievi]]: al centro il [[monogramma di Cristo]] e ai lati, da sinistra a destra, le effigi di [[Arnaldo da Brescia]], [[Martin Lutero]], [[Giovanni Calvino]] e [[Girolamo Savonarola]].<ref>{{cita|C. Rendina|p. 101.}}</ref> Il [[fonte battesimale]], posto sulla sinistra, è in marmi policromi ed è opera di Francesco Augelli.<ref>{{cita|A. Tagliaferri|p. 68.}}</ref>
L'interno del tempio è preceduto da un [[endonartece]] ed è a pianta basilicale. L'[[aula (chiesa)|aula]] è divisa in tre [[navata|navate]] con tribune sopra le due laterali da [[pilastro|pilastri]] [[ottagono|ottagonali]] con [[François Hennebique|sistema hennebique]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 24.}}</ref> In fondo alla navata centrale si apre l'[[abside]] [[semicerchio|semicircolare]] quasi interamente occupata dall'[[organo a canne]], davanti al quale si trovano il [[pulpito]], ora in disuso, e il tavolo per la Santa Cena, entrambi realizzati in [[legno]] da Tito e Giuseppe Corsini su progetto di Paolo Paschetto; la balaustra del pulpito è decorata da diversi [[bassorilievo|bassorilievi]]: al centro il [[monogramma di Cristo]] e ai lati, da sinistra a destra, le effigi di [[Arnaldo da Brescia]], [[Martin Lutero]], [[Giovanni Calvino]] e [[Girolamo Savonarola]].<ref>{{cita|C. Rendina|p. 101.}}</ref> Il [[fonte battesimale]], posto sulla sinistra, è in marmi policromi ed è opera di Francesco Augelli.<ref>{{cita|A. Tagliaferri|p. 68.}}</ref>


Tra il [[1912]] e il [[1913]], [[Paolo Paschetto]] realizzò l'apparato decorativo interno ad [[affresco]] in [[stile liberty]], caratterizzato dalla vivacità dei colori. La parte superiore dell'[[abside]] e l'arco trionfale presentano una fitta decorazione geometrica posta a sottolineare la centralità della croce e delle lettere [[Alfa (lettera)|A]] e [[Ω]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 24.}}</ref> Paschetto disegnò anche i cartoni delle vetrate, realizzate da Cesare Picchiarini. Esse si articolano su tre livelli: quello inferiore, nelle navate laterali, è formato da [[bifora|bifore]] e presenta citazioni e simboli biblici; quello mediano, nel [[matroneo]], è formato da [[trifora|trifore]] con decorazioni floreali; quello superiore, corrispondente al [[cleristorio]] della navata centrale, è anch'esso composto da trifore e le sue vetrate hanno decorazioni geometriche.<ref>{{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/le-vetrate/|titolo=Le vetrate|editore=chiesavaldesepiazzacavour.it|accesso=1 marzo 2014}}</ref>
Tra il [[1912]] e il [[1913]], [[Paolo Paschetto]] realizzò l'apparato decorativo interno ad [[affresco]] in [[stile liberty]], caratterizzato dalla vivacità dei colori. La parte superiore dell'[[abside]] e l'arco trionfale presentano una fitta decorazione geometrica posta a sottolineare la centralità della croce e delle lettere [[Alfa (lettera)|A]] e [[Ω]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 24.}}</ref> Paschetto disegnò anche i cartoni delle vetrate, realizzate da Cesare Picchiarini. Esse si articolano su tre livelli: quello inferiore, nelle navate laterali, è formato da [[bifora|bifore]] e presenta citazioni e simboli biblici; quello mediano, nel [[matroneo]], è formato da [[trifora|trifore]] con decorazioni floreali; quello superiore, corrispondente al [[cleristorio]] della navata centrale, è anch'esso composto da trifore e le sue vetrate hanno decorazioni geometriche.<ref>{{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/le-vetrate/|titolo=Le vetrate|editore=chiesavaldesepiazzacavour.it|accesso=1º marzo 2014}}</ref>


=== Organo a canne ===
=== Organo a canne ===
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Nell'[[abside]], si trova l'[[organo a canne]] [[Carlo Vegezzi-Bossi]] ''opus 1349'', costruito nel [[1913]] ed installato nel gennaio 1914.<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 59.}}</ref>
Nell'[[abside]], si trova l'[[organo a canne]] [[Carlo Vegezzi-Bossi]] ''opus 1349'', costruito nel [[1913]] ed installato nel gennaio 1914.<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 59.}}</ref>


Lo strumento è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione pneumatico-tubolare]] e conta 2308 [[canna (organo)|canne]] per un totale di 32 [[registro (organo)|registri]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 57.}}</ref> La [[consolle (organo)|consolle]], posta alla destra del pulpito e rivolta verso la navata, dispone di tre tastiere di 58 note ciascuna e [[pedaliera|pedaliera dritta]] di 27 note; i registri e gli annullatori sono azionati da placchette a bilico poste sopra il terzo manuale e di differente colore in base al corpo fonico al quale si riferiscono, mentre le unioni sono collegate ai pedaletti posti al di sopra della pedaliera.<ref>{{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/gallery/l-organo/|titolo=L'organo - gallery|editore=chiesavaldesepiazzacavour.it|accesso=1 marzo 2014}}</ref>
Lo strumento è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione pneumatico-tubolare]] e conta 2308 [[canna (organo)|canne]] per un totale di 32 [[registro (organo)|registri]].<ref>{{cita|L. Ronchi De Michelis|p. 57.}}</ref> La [[consolle (organo)|consolle]], posta alla destra del pulpito e rivolta verso la navata, dispone di tre tastiere di 58 note ciascuna e [[pedaliera|pedaliera dritta]] di 27 note; i registri e gli annullatori sono azionati da placchette a bilico poste sopra il terzo manuale e di differente colore in base al corpo fonico al quale si riferiscono, mentre le unioni sono collegate ai pedaletti posti al di sopra della pedaliera.<ref>{{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/gallery/l-organo/|titolo=L'organo - gallery|editore=chiesavaldesepiazzacavour.it|accesso=1º marzo 2014}}</ref>


Lo strumento, considerato uno dei più migliori della città, ha la seguente disposizione fonica:<ref>{{cita web|url=http://www.buccoliniorgani.it/chiesa_evangelica_valdese.php|titolo=Chiesa Evangelica Valdese in Roma|editore=buccoliniorgani.it|accesso=1 marzo 2014}}</ref>
Lo strumento, considerato uno dei più migliori della città, ha la seguente disposizione fonica:<ref>{{cita web|url=http://www.buccoliniorgani.it/chiesa_evangelica_valdese.php|titolo=Chiesa Evangelica Valdese in Roma|editore=buccoliniorgani.it|accesso=1º marzo 2014}}</ref>


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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==


* {{cita libro|titolo=Il nuovo tempio valdese a Roma - 8 febbraio 1914 - fascicolo d'arte della rivista Bilychnis|città=Roma|editore=Tipografia dell' Unione editrice|anno=1914|id={{NoISBN}}}}
* {{cita libro|titolo=Il nuovo tempio valdese a Roma - 8 febbraio 1914 - fascicolo d'arte della rivista Bilychnis|città=Roma|editore=Tipografia dell' Unione editrice|anno=1914|isbn=no}}
* {{cita libro|url=http://www.patriziobarbieri.it/pdf/regesto.pdf|autore=Patrizio Barbieri|coautori=Arnaldo Morelli|titolo=Regesto degli organi della città di Roma|opera=L'organo - Rivista di cultura organaria e organistica, anno XIX (1981)|città=Bologna|editore=Patron|anno=1985|cid=P. Barbieri; A. Morelli}}
* {{cita libro|url=http://www.patriziobarbieri.it/pdf/regesto.pdf|autore=Patrizio Barbieri|coautori=Arnaldo Morelli|titolo=Regesto degli organi della città di Roma|collana=L'organo - Rivista di cultura organaria e organistica, anno XIX (1981)|città=Bologna|editore=Patron|anno=1985|cid=P. Barbieri; A. Morelli}}
* {{cita libro|autore=Angela Negro|titolo=Rione II - Trevi - Parte seconda|città=Roma|editore=Fratelli Palombi|anno=1985|cid=A. Negro|id={{NoISBN}}}}
* {{cita libro|autore=Angela Negro|titolo=Rione II - Trevi - Parte seconda|città=Roma|editore=Fratelli Palombi|anno=1985|cid=A. Negro|isbn=no}}
* {{cita libro|autore=Alberto Tagliaferri|titolo=Rione XXII - Prati|città=Roma|editore=Fratelli Palombi|anno=1994|cid=A. Tagliaferri|id={{NoISBN}}}}
* {{cita libro|autore=Alberto Tagliaferri|titolo=Rione XXII - Prati|città=Roma|editore=Fratelli Palombi|anno=1994|cid=A. Tagliaferri|isbn=no}}
* {{cita libro|autore=Silvana Nitti|titolo=Fra parola e simbolo: le vetrate di paolo Paschetto nel Tempio valdese a Roma|opera=Scritti in onore di Marina Causa Picone|città=Roma|editore=Arte Tipografica Editrice|anno=2001|id=978-88-6419-048-8}}
* {{cita libro|autore=Silvana Nitti|titolo=Fra parola e simbolo: le vetrate di paolo Paschetto nel Tempio valdese a Roma|collana=Scritti in onore di Marina Causa Picone|città=Roma|editore=Arte Tipografica Editrice|anno=2001|id=978-88-6419-048-8}}
* {{cita libro|wkautore=Claudio Rendina|autore=Clauto Rendina|titolo=Le chiese di Roma|città=Milano|editore=Newton & Compton|anno=2004|cid=C. Rendina|id=ISBN 88-541-0205-9}}
* {{cita libro|wkautore=Claudio Rendina|autore=Clauto Rendina|titolo=Le chiese di Roma|città=Milano|editore=Newton & Compton|anno=2004|cid=C. Rendina|isbn=88-541-0205-9}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La grande guida dei rioni di Roma: storia, segreti, monumenti, tradizioni, leggende, curiosità|città=Milano|editore=Newton & Compton|anno=2005|cid=AA.VV.|id=ISBN 88-541-0342-X)}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La grande guida dei rioni di Roma: storia, segreti, monumenti, tradizioni, leggende, curiosità|città=Milano|editore=Newton & Compton|anno=2005|cid=AA.VV.|isbn=88-541-0342-X|id=)}}
* {{cita libro|curatore=Laura Ronchi De Michelis|titolo=Il Tempio Valdese di piazza Cavour|città=Roma|editore=Viella|anno=2014|cid=L. Ronchi De Michelis|id=ISBN 978-88-6728-240-1}}
* {{cita libro|curatore=Laura Ronchi De Michelis|titolo=Il Tempio Valdese di piazza Cavour|città=Roma|editore=Viella|anno=2014|cid=L. Ronchi De Michelis|isbn=978-88-6728-240-1}}


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==


* {{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/|titolo=Chiesa Evangelica Valdese di Piazza Cavour|accesso=1 marzo 2014}}
* {{cita web|url=http://www.chiesavaldesepiazzacavour.it/|titolo=Chiesa Evangelica Valdese di Piazza Cavour|accesso=1º marzo 2014}}
* {{cita web|url=http://www.romaspqr.it/ROMA/CHIESE/Chiese_Sette-ottocentesche/chiesa_valdese.htm|titolo=Chiesa Valdese|editore=romaspqr.it|accesso=1 marzo 2014}}
* {{cita web|url=http://www.romaspqr.it/ROMA/CHIESE/Chiese_Sette-ottocentesche/chiesa_valdese.htm|titolo=Chiesa Valdese|editore=romaspqr.it|accesso=1º marzo 2014}}


{{Chiese di Roma}}
{{Chiese di Roma}}

Versione delle 14:43, 28 set 2014

Tempio valdese di piazza Cavour
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
LocalitàFile:Roma-Stemma.png Roma
Indirizzopiazza Cavour, Roma
Coordinate41°54′22.25″N 12°28′14.96″E
ReligioneCristiana valdese
DiocesiChiesa evangelica valdese
Consacrazione8 febbraio 1914
ArchitettoEmanuele Rutelli, Paolo Bonci
Stile architettoniconeoromanico
Inizio costruzione1911
Completamento1913
Sito webwww.chiesavaldesepiazzacavour.it

Il tempio valdese di piazza Cavour è un luogo di culto cristiano situato a Roma, nel rione Prati, in piazza Cavour. Esso fu costruito fra il 1911 e il 1913 e, all'interno del suo complesso, si trova anche la sede della Facoltà valdese di teologia.

Storia

Un primo tempio per il culto valdese era stato costruito a Roma nel 1883 in via IV Novembre, nel rione Trevi non lontano da piazza Venezia.[1]

Nel 1910, la vedova americana John Stewart Kennedy acquistò per conto della Chiesa evangelica valdese un terreno nel nascente quartiere Prati sul quale, per volontà del Comitato per l'Evangelizzazione della Chiesa Valdese presieduto da Arturo Muston, sarebbe dovuto sorgere un complesso comprendente un nuovo tempio e vari locali accessori.[2] Lo stesso anno, venne indetto dal Comitato un concorso per gli stabili da costruire al quale vennero invitati l'architetto Arturo Pazzi, l'ingegnere Emanuele Rutelli insieme all'architetto Paolo Bonci, e lo studio torinese Charbonnet e Cougn; i tre progetti furono giudicati insoddisfacenti e bocciati ex aequo, tuttavia nel gennaio 1911 l'incarico venne affidato a Rutelli e Bonci e la costruzione del complesso cominciò nel giugno 1911 per terminare nel 1913; la decorazione interna del tempio, opera di Paolo Paschetto, venne realizzata tra il 1912 e il 1912.[3]

Il tempio venne inaugurato con un culto solenne il giorno 8 febbraio dell'anno 1914.[4] L'edificio è rimasto immutato nel corso degli anni ad eccezione della sistemazione interna delle panche, modificata dal pastore Franco Sommani che inoltre smise di usare il pulpito, sostituito da un leggio posto a pavimento.[5] L'8 febbraio 2014, al termine dei lavori di restauro della facciata, si sono aperti i festeggiamenti per i cento anni del tempio con un culto solenne con la predicazione di Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese.[6][7]

Descrizione

Arte e architettura

Il tempio valdese di piazza Cavour è opera dell'ingegnere Emanuele Rutelli e dell'architetto Paolo Bonci ed è in stile neoromanico con elementi decorativi in stile Liberty.[8]

La facciata e i due corpi cilindrici laterali

Il frontespizio dell'edificio è caratterizzato dalla facciata, posta tra due corpi cilindrici che hanno il compito di raccordare quest'ultima ai palazzi attigui riprendendone gli elementi decorativi.[9] Al centro del prospetto si apre il portale, leggermente strombato e sormontato da una lunetta decorata con un mosaico policromo realizzato da Evandro Monticelli su disegno di Paolo Paschetto: esso raffigura al centro un candelabro sormontato da una candela accesa e poggiante sulla Bibbia, con intorno il motto in lingua latina Lux lucet in tenebris, simbolo del Valdismo.[10] Più in alto, vi è una loggia formata da una polifora che si compone di sette monofore a tutto sesto poggianti su colonnine e che dà luce all'interno dell'edificio; essa è sormontata da un rosone circolare che invece dà su un ambiente soprastante la chiesa. Completano la facciata due campanili privi di campane, la cui sommità si articola in un piano inferiore con una trifora su ciascuno dei lati ed uno superiore costituito da una cupoletta poggiante su un tamburo cilindrico.[9]

L'interno del tempio è preceduto da un endonartece ed è a pianta basilicale. L'aula è divisa in tre navate con tribune sopra le due laterali da pilastri ottagonali con sistema hennebique.[11] In fondo alla navata centrale si apre l'abside semicircolare quasi interamente occupata dall'organo a canne, davanti al quale si trovano il pulpito, ora in disuso, e il tavolo per la Santa Cena, entrambi realizzati in legno da Tito e Giuseppe Corsini su progetto di Paolo Paschetto; la balaustra del pulpito è decorata da diversi bassorilievi: al centro il monogramma di Cristo e ai lati, da sinistra a destra, le effigi di Arnaldo da Brescia, Martin Lutero, Giovanni Calvino e Girolamo Savonarola.[12] Il fonte battesimale, posto sulla sinistra, è in marmi policromi ed è opera di Francesco Augelli.[13]

Tra il 1912 e il 1913, Paolo Paschetto realizzò l'apparato decorativo interno ad affresco in stile liberty, caratterizzato dalla vivacità dei colori. La parte superiore dell'abside e l'arco trionfale presentano una fitta decorazione geometrica posta a sottolineare la centralità della croce e delle lettere A e Ω.[14] Paschetto disegnò anche i cartoni delle vetrate, realizzate da Cesare Picchiarini. Esse si articolano su tre livelli: quello inferiore, nelle navate laterali, è formato da bifore e presenta citazioni e simboli biblici; quello mediano, nel matroneo, è formato da trifore con decorazioni floreali; quello superiore, corrispondente al cleristorio della navata centrale, è anch'esso composto da trifore e le sue vetrate hanno decorazioni geometriche.[15]

Organo a canne

Nell'abside, si trova l'organo a canne Carlo Vegezzi-Bossi opus 1349, costruito nel 1913 ed installato nel gennaio 1914.[16]

Lo strumento è a trasmissione pneumatico-tubolare e conta 2308 canne per un totale di 32 registri.[17] La consolle, posta alla destra del pulpito e rivolta verso la navata, dispone di tre tastiere di 58 note ciascuna e pedaliera dritta di 27 note; i registri e gli annullatori sono azionati da placchette a bilico poste sopra il terzo manuale e di differente colore in base al corpo fonico al quale si riferiscono, mentre le unioni sono collegate ai pedaletti posti al di sopra della pedaliera.[18]

Lo strumento, considerato uno dei più migliori della città, ha la seguente disposizione fonica:[19]

Prima tastiera - Grand'Organo
Ripieno 6 file
Duodecima 2.2/3'
Decimaquinta 2'
Ottava 4'
Dulciana 8'
Principale diapason 8'
Principale 16'
Tromba 8'
Seconda tastiera - Positivo espressivo[20]
Viola d'amore 4'
Flauto a camino 4'
Unda maris 8'
Salicionale 8'
Flauto traverso 8'
Principalino 8'
Clarinetto 8'
Terza tastiera - Espressivo[20]
Oboe 8'
Eufonio 8'
Principale diapason 8'
Bordone 8'
Viola da gamba 8'
Viola celeste 8'
Concerto viole 8'
Voce eterea 4'
Flauto aperto 4'
Ottava eolina 4'
Ripieno 5 file
Tremolo
Pedale
Bombarda 16'
Violone contrabbasso 16'
Subbasso 16'
Ottava 8'
Bordone 8'
Violoncello 8'

Note

  1. ^ A. Negro, p. 86.
  2. ^ A. Tagliaferri, p. 66.
  3. ^ L. Ronchi De Michelis, pp. 10-24.
  4. ^ Luca Pilone, Centenario del tempio di piazza Cavour, chiesavaldese.org, 3 febbraio 2014. URL consultato il 1º marzo 2014.
  5. ^ L. Ronchi De Michelis, p. 88.
  6. ^ Centenario, su chiesavaldesepiazzacavour.it. URL consultato il 1º marzo 2014.
  7. ^ Roma, il centenario della chiesa valdese di piazza Cavour, 3 febbraio 2014. URL consultato il 1º marzo 2014.
  8. ^ Pullara Giuseppe, I cento anni del Tempio valdese, stile liberty di una sobria comunità, archiviostorico.corriere.it, 8 febbraio 2014. URL consultato il 1º marzo 2014.
  9. ^ a b A. Tagliaferri, p. 67.
  10. ^ L. Ronchi De Michelis, p. 55.
  11. ^ L. Ronchi De Michelis, p. 24.
  12. ^ C. Rendina, p. 101.
  13. ^ A. Tagliaferri, p. 68.
  14. ^ L. Ronchi De Michelis, p. 24.
  15. ^ Le vetrate, su chiesavaldesepiazzacavour.it. URL consultato il 1º marzo 2014.
  16. ^ L. Ronchi De Michelis, p. 59.
  17. ^ L. Ronchi De Michelis, p. 57.
  18. ^ L'organo - gallery, su chiesavaldesepiazzacavour.it. URL consultato il 1º marzo 2014.
  19. ^ Chiesa Evangelica Valdese in Roma, su buccoliniorgani.it. URL consultato il 1º marzo 2014.
  20. ^ a b Il Positivo espressivo e l'Espressivo sono situati all'interno della stessa cassa espressiva

Bibliografia

  • Il nuovo tempio valdese a Roma - 8 febbraio 1914 - fascicolo d'arte della rivista Bilychnis, Roma, Tipografia dell' Unione editrice, 1914, ISBN non esistente.
  • Patrizio Barbieri, Arnaldo Morelli, Regesto degli organi della città di Roma (PDF), collana L'organo - Rivista di cultura organaria e organistica, anno XIX (1981), Bologna, Patron, 1985.
  • Angela Negro, Rione II - Trevi - Parte seconda, Roma, Fratelli Palombi, 1985, ISBN non esistente.
  • Alberto Tagliaferri, Rione XXII - Prati, Roma, Fratelli Palombi, 1994, ISBN non esistente.
  • Silvana Nitti, Fra parola e simbolo: le vetrate di paolo Paschetto nel Tempio valdese a Roma, collana Scritti in onore di Marina Causa Picone, Roma, Arte Tipografica Editrice, 2001, 978-88-6419-048-8.
  • Clauto Rendina, Le chiese di Roma, Milano, Newton & Compton, 2004, ISBN 88-541-0205-9.
  • AA.VV., La grande guida dei rioni di Roma: storia, segreti, monumenti, tradizioni, leggende, curiosità, Milano, Newton & Compton, 2005, ISBN 88-541-0342-X, ).
  • Laura Ronchi De Michelis (a cura di), Il Tempio Valdese di piazza Cavour, Roma, Viella, 2014, ISBN 978-88-6728-240-1.

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