Restaurazionismo in Italia

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Il Restaurazionismo in Italia include le comunità sul territorio italiano di quelle confessioni religiose sorte nel XIX secolo che non possono essere considerate protestanti o evangeliche né desiderano essere considerate tali: i Mormoni, i Neoapostolici,[1][2] i Testimoni di Geova, gli Avventisti e gli Unitariani (anche se il CESNUR inserisce gli unitariani piuttosto tra le Chiese di matrice protestante radicale[3])[4].

Tranne i Neoapostolici della Chiesa di Cristo, le altre denominazioni sopraindicate non vengono considerate cristiane dalle Chiese cattolica, ortodossa e protestante, in quanto non riconoscono il dogma della Trinità, considerato da questi un credo non sostenuto dalla Bibbia[5] e di conseguenza non si riconoscono nelle confessioni di fede, comuni a cattolici, ortodossi, protestanti o tantomeno evangelici[6].

Gruppi principali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Restaurazionismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ da non confondere con altre denominazioni definite "apostoliche" come carismatici e pentecostali
  2. ^ CESNUR, Per una definizione di "corrente restaurazionista"
  3. ^ CESNUR: Il protestantesimo radicale
  4. ^ Giorgio Bouchard, Chiese e movimenti evangelici del nostro tempo, Torino, Claudiana, 2006, ISBN 978-88-7016-670-5, p.171
  5. ^ Per essere cristiani bisogna credere nella Trinità?, su jw.org. URL consultato il 31 luglio 2017.
  6. ^ Fulvio Ferrario e Pawel Gajewski, Il protestantesimo contemporaneo. Storia e attualità, Roma, Carocci, 2007, pp. 73-74.