Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Tedesca del Volga
Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Tedesca del Volga repubblica autonoma | |
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(DE) Autonome Sozialistische Sowjetrepublik der Wolgadeutschen (RU) Автономная Советская Социалистическая Республика Немцев Поволжья | |
Localizzazione | |
Stato | Unione Sovietica |
Repubblica sovietica | Russa |
Amministrazione | |
Capoluogo | Ėngel's |
Lingue ufficiali | russo, tedesco |
Data di istituzione | 19 ottobre 1918 |
Data di soppressione | 28 agosto 1941 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 51°27′36″N 46°06′36″E / 51.46°N 46.11°E |
Superficie | 28 212 km² |
Abitanti | 606 352 (1939) |
Densità | 21,49 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | |
Cartografia | |
La Repubblica Socialista Sovietica Autonoma dei Tedeschi del Volga (in tedesco Autonome Sozialistische Sowjetrepublik der Wolgadeutschen, ASSRWD; in russo Автономная Советская Социалистическая Республика Немцев Поволжья?, Avtonomnaja Sovetskaja Socialističeskaja Respublika Nemcev Povolž'ja, ASSRNP) era una repubblica autonoma dell'Unione Sovietica, la cui capitale era il porto fluviale di Engels, Pokrovsk sino al 1931.
Creata a seguito della Rivoluzione russa, la Repubblica occupava l'area popolata dalla consistente minoranza dei tedeschi del Volga (circa 1,8 milioni di persone nel 1897), discendenti dai coloni tedeschi che popolarono le terre del Volga al tempo della zarina Caterina II.
L'attacco tedesco all'Unione Sovietica segnò la fine della Repubblica dei tedeschi del Volga. Il governo sovietico, infatti, dichiarò tutti i tedeschi “nemici dello Stato”[senza fonte]: con decreto del 28 agosto 1941, Stalin abolì la RSSA ed esiliò i tedeschi del Volga in Kazakistan e Siberia: numerosi deportati perirono durante il trasferimento o nei gulag[senza fonte].
La situazione dei tedeschi del Volga migliorò con la morte di Stalin. Nel 1965 il decreto staliniano fu annullato, sebbene la RSSA non sia mai stata ripristinata (il suo territorio fa oggi parte dell'oblast' di Saratov), cosicché molti tedeschi del Volga continuano oggi a vivere in Kazakistan e Siberia.
A seguito del crollo dell'Unione Sovietica, tuttavia, molti tedeschi del Volga sono emigrati in Germania, beneficiando di una legge che garantisce la cittadinanza tedesca a tutti coloro i quali siano in grado di provare di essere rifugiati di etnia tedesca (o loro coniugi o discendenti). A seguito di tale flusso migratorio, la Germania, verso la fine degli anni novanta, ha però reso più restrittivo l'ambito di applicazione della legge, in considerazione del fatto che molti cittadini russi di etnia tedesca non parlano più il tedesco.
Composizione etnica[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito, i dati di due censimenti sovietici, rispettivamente del 1926 e del 1939, riguardo al territorio, da cui si nota una progressiva diminuzione dei tedeschi del Volga ed un aumento delle altre etnie, in particolare dei russi.
censimento 1926 | censimento 1939 | |
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Tedeschi | 379.630 (66,4%) | 366.685 (60,5%) |
Russi | 116.561 (20,4%) | 156.027 (25,7%) |
Ucraini | 68.561 (12,0%) | 58.248 (9,6%) |
Kazaki | 1.353 (0,2%) | 8.988 (1,5%) |
Tatari | 2.225 (0,4%) | 4.074 (0,7%) |
Mordvini | 1.429 (0,3%) | 3.048 (0,5%) |
Bielorussi | 159 (0,0%) | 1.636 (0,3%) |
Cinesi | 5 (0,0%) | 1.284 (0,2%) |
Ebrei | 152 (0,0%) | 1.216 (0,2%) |
Polacchi | 216 (0,0%) | 756 (0,1%) |
Estoni | 753 (0,1%) | 521 (0,1%) |
Altri | 710 (0,1%) | 3.869 (0,6%) |
Totale | 571.754 | 606.352 |
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
La RSSA dei Tedeschi del Volga con la capitale, Pokrovsk.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 239172868 · GND (DE) 4348772-5 · BNF (FR) cb16982136z (data) · J9U (EN, HE) 987007566927105171 · WorldCat Identities (EN) viaf-239172868 |
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