RW Edizioni

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RW Edizioni
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione2010
Sede principaleTrento
SettoreEditoria
ProdottiFumetti
Sito webwww.rwedizioni.it

RW Edizioni è una casa editrice di fumetti con sede operativa ad Arzano e sede legale a Trento (precedentemente a Novara), nata nel 2010[1]. "RW" si pronuncia "ru", traslitterazione in alfabeto latino del glifo egizio che simboleggia il leone presente nel logo dell'azienda[1].

RW pubblica una linea di fumetti, Goen[1], dedicata a manga e manhwa in collaborazione con editori orientali quali Osamu Tezuka, Akita Shoten, Daewon, Ichijinsha, Kadokawa Shoten, Shogakukan, Shōnen Gahōsha e Square Enix[1]. Una linea precedente, Lion, interrotta ad aprile 2020 con il passaggio dei diritti alla Panini Comics[2], è stata dedicata ai fumetti americani, in particolare della DC Entertainment, proprietaria dei marchi DC Comics (Batman, Superman, Lanterna Verde, Flash, Wonder Woman), Vertigo (Sandman, Hellblazer, Fables) e MAD[1], della quale ha acquisito i diritti di pubblicazione e distribuzione a partire da gennaio 2012, subentrando alla Planeta DeAgostini, di cui prosegue il programma editoriale[3].

È stata costituita una terza linea editoriale di fumetti intitolata Lineachiara che si occupa della pubblicazione di fumetto franco-belga e non solo, vantando titoli fra i quali si possono annoverare Spirou di Rob Vel, Charles Dupuis e André Franquin, i Puffi e John e Solfamì di Peyo o Geppo di Giulio Chierchini, Giovan Battista Carpi e Pierluigi Sangalli[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f RW Edizioni, su rwedizioni.it, RW Edizioni. URL consultato il 23 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2019).
  2. ^ Alessandro Neri, News: Panini pubblicherà DC Comics in Italia, in ComicsViews, 13 gennaio 2020. URL consultato il 17 febbraio 2020.
  3. ^ Paolo "Joker" Santillo, Lion Comics - RW Edizioni: pubblicherà la DC Comics da gennaio 2012, in MangaForever, 12 agosto 2011. URL consultato il 17 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]