Propithecus perrieri

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Sifaka di Perrier
Propithecus perrieri
Stato di conservazione
Critico
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Primates
Sottordine Strepsirrhini
Infraordine Lemuriformes
Superfamiglia Lemuroidea
Famiglia Indriidae
Genere Propithecus
Specie P. perrieri
Nomenclatura binomiale
Propithecus perrieri
Lavauden, 1931
Sinonimi

Propithecus diadema perrieri

Il sifaka di Perrier (Propithecus perrieri Lavauden, 1931) è un lemure appartenente alla famiglia Indriidae, endemico del Madagascar.

L'epiteto specifico è un omaggio al naturalista francese Perrier de la Bâthie (18731958).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è lungo da 42 a 47 cm, a cui si aggiungono 42–45 cm di coda. Peso medio: 5 kg.

La caratteristica distintiva, che lo differenzia dalle altre specie di Propithecus, è il colore nero della pelliccia.

La faccia è glabra e di colore grigio ardesia.

Gli occhi sono di un rosso-arancio brillante.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sono animali diurni e arboricoli. Sono abili arrampicatori e potenti saltatori, capaci di compiere notevoli balzi da un albero all'altro.

Sono animali sociali, organizzati in piccoli gruppi che contano da 2 a 6 esemplari.

Sono erbivori, si nutrono di foglie, fiori e frutti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Areale

Questa specie popola alcune ristrette aree di foresta pluviale situate nel Madagascar settentrionale, nella zona compresa tra il fiume Loky (a sud) e il fiume Irodo (a nord), in cui ricadono i massicci di Analamerana e di Andrafiamena e le propaggini nord-orientali del massiccio di Ankarana.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

In passato considerata una sottospecie di Propithecus diadema (P. diadema subsp. perrieri) è attualmente considerato una specie a sé stante.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

In base ai criteri della IUCN red list la specie, per la ristrettezza del suo areale e la esiguità della popolazione (stimata in circa 2.000 esemplari), è considerata in pericolo critico di estinzione.

Parte dell'areale ricade all'interno della Riserva speciale di Analamerana e della Riserva speciale dell'Ankarana.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]