Portale:Euro/Sapevi

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Simbolo dell'Euro

Il nome euro deriva dalle lettere iniziali della parola Europa, ed è stato adottato dal Consiglio europeo di Madrid del 1995 per rimpiazzare la sigla ECU (dall'acronimo inglese European Currency Unit, o "Unità di conto europea"), sino a quel momento utilizzata nei trattati. Il nome doveva essere semplice, unico e invariabile, "essere la stessa in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea, tenendo comunque conto di alfabeti diversi". Di conseguenza in greco viene scritto ΕΥΡΩ e nell'alfabeto cirillico, in uso in Bulgaria, verrà scritto ЕВРО.

Molti paesi hanno deciso di usare normalmente il plurale o il partitivo del nome, anche se sulla cartamoneta il sostantivo "euro", chiaramente mostri che il sostantivo non dovrebbe conoscere plurale.




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Le monete commemorative da 2 euro sono monete speciali coniate e messe in circolazione a partire dal 2004 dai Paesi membri della zona euro e dai microstati che hanno stipulato convenzioni monetarie con i Paesi della Zona Euro; si tratta di monete aventi corso legale e destinate al normale circolo (escludendo piccole quantità inserite in folder ufficiali). Tali monete vengono solitamente emesse per commemorare anniversari di eventi storici o per porre in risalto eventi attuali di particolare importanza.

Fino al 2023, sono state coniate 513 varianti di monete commemorative da 2 euro. Finlandia, Italia, Lussemburgo, San Marino e Città del Vaticano sono gli unici paesi ad aver emesso almeno una moneta commemorativa ogni anno.

Le monete da 2 euro commemorative sono diventate oggetto di collezione. Non devono però essere confuse con le monete da collezione non ordinarie (con un valore facciale diverso dagli otto tagli ufficiali destinati alla circolazione), che sono ufficialmente proposte come monete da collezione, spesso coniate con un metallo prezioso (oro e/o argento), e che sono spendibili solamente nel paese emittente.




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Costruzione grafica ufficiale del logo dell'euro

Il simbolo dell'euro (€) è il simbolo utilizzato per la valuta euro.

Dopo che un sondaggio aveva ristretto i dieci progetti originali a soli due, fu la Commissione europea ad avere la parola finale e a scegliere il disegno finale.

Il progetto vincitore è stato creato da una squadra di quattro esperti, i cui nomi non sono stati però resi pubblici. Il glifo è "una combinazione della epsilon greca [ε], come simbolo del peso della civiltà europea; una E per l'Europa e le linee parallele che l'attraversano che simboleggiano la stabilità dell'euro".




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Viene informalmente detta zona euro (o, altrettanto frequentemente, eurozona o eurolandia) l'insieme degli stati membri dell'Unione europea che adotta l'euro come valuta ufficiale. Attualmente (2011) la zona euro è composta da 17 stati. Le politiche monetarie dell'eurozona sono regolate esclusivamente dalla Banca centrale europea, con sede a Francoforte sul Meno.

L'armonizzazione delle politiche economiche e fiscali dell'area euro è agevolata dalle periodiche riunioni dell'Eurogruppo, organismo composto dai ministri dell'economia e delle finanze dei sedici stati aderenti alla valuta comune, che di solito precede di poche ore i vertici dell'Ecofin (ampliati ai delegati di tutti i ventisette stati dell'Unione).




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Il logo della Banca centrale europea

La Banca centrale europea (BCE o European Central Bank - ECB - nella dizione inglese) è la Banca centrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i 16 paesi (tutti facenti parte dell'Unione europea) che hanno aderito all'euro adottandolo come moneta unica (cosiddetta "zona-euro" o "area dell'euro"). La BCE è stata istituita in base al "trattato che istituisce la Comunità europea" ed allo "statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea", il 1º giugno 1998. La Banca ha, inoltre, ai sensi del diritto pubblico internazionale, propria personalità giuridica autonoma.




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Una banconota da 500 euro con il numero di serie in evidenza.

EuroBillTracker è un sito web attivo dal 1º gennaio 2002 volto a ricostruire, attraverso la libera collaborazione degli iscritti, la circolazione delle banconote euro, tramite la segnalazione del loro numero di serie. È stato ispirato da un analogo servizio presente già da tempo negli Stati Uniti d'America, Where's George?.

L'analisi del complesso dei dati inseriti dagli utenti nel corso del tempo permette di risalire a molteplici informazioni sulla circolazione delle eurobanconote: è possibile visualizzare grafici di diffusione che stimano la percentuale di banconote provenienti dalle diverse zecche nazionali presenti in ciascun paese; sono inoltre disponibili dati statistici sulle nazioni (anche extraeuropee) e sulle città caratterizzate dal maggior numero di segnalazioni, o di ritrovamenti di banconote già segnalate.

Attualmente, EuroBillTracker conta circa 140 000 utenti, che hanno segnalato complessivamente i numeri di serie di oltre 55 milioni di eurobanconote, per un valore di oltre 1,1 miliardi di euro. Il numero totale di banconote rintracciate da almeno due utenti diversi è pari a circa 260 000.




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L'attuale estensione della zona euro.

La storia dell'introduzione dell'euro ebbe inizio nel 1999, quando la nuova valuta fu adottata come unità di conto virtuale in undici degli allora quindici stati membri dell'Unione europea, cui si aggiunse nel 2000 la Grecia; la sua introduzione sotto forma di denaro contante avvenne per la prima volta nel 2002. Negli anni successivi la valuta è stata progressivamente adottata da altri stati membri, portando all'attuale situazione (2011) in cui diciassette dei ventisette stati UE (la cosiddetta Zona euro) riconoscono l'euro come propria valuta legale.

Nella fase iniziale di accettazione, vennero compresi anche gli stati membri i cui parametri avevano dimostrato la tendenza a poter rientrare nel medio periodo all'interno dei criteri stabiliti dal Trattato. In particolare, all'Italia e al Belgio fu permesso di adottare fin da subito l'euro anche in presenza di un rapporto debito/PIL largamente superiore al 60%.

Le modalità di transizione dalle monete locali all'euro vennero stabilite dalle disposizioni del Trattato di Maastricht del 1992 relative alla creazione dell'Unione economica e monetaria.




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Moneta commemorativa da collezione in oro dedicata alla Filarmonica di Vienna

Gli Euro commemorativi da collezione, da non confondere con i 2 euro commemorativi che ogni Stato che ha adottato l'Euro può emettere ogni anno, sono, contrariamente a questi ultimi, pezzi non destinati alla circolazione, ma puramente destinati ai collezionisti. A differenza delle normali emissioni di monete euro, queste monete non hanno corso legale in tutta l'Eurozona, ma solo nel paese in cui la moneta è stata emessa. Questo tipo di monete sono realizzate in oro, argento e, in rari casi, in rame o di tipo bimetallico (con uso, per esempio, di titanio o niobio).