Piz Palü
Piz Palü | |
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Il Piz Palü all'alba visto da nord | |
Stati | Italia Svizzera |
Regione | Lombardia Grigioni |
Provincia | Sondrio Regione Maloja |
Altezza | 3 901 m s.l.m. |
Prominenza | 223 m |
Isolamento | 2 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°22′42″N 9°57′38″E |
Altri nomi e significati | Piz Palu |
Data prima ascensione | 1866 |
Autore/i prima ascensione | K. E. Digby, Peter Jenny e un portatore |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Centro-orientali |
Sezione | Alpi Retiche occidentali |
Sottosezione | Alpi del Bernina |
Supergruppo | Catena Bernina-Scalino |
Gruppo | Massiccio del Bernina |
Sottogruppo | Gruppo del Piz Palü |
Codice | II/A-15.III-A.1.e |
Il Piz Palü è una montagna nelle Alpi Retiche occidentali nel Canton Grigioni appartenente al Massiccio del Bernina.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Palü deriva dal latino palus (palude). La cima fu probabilmente chiamata con tale nome derivandolo dal nome di un'alpe, Alpe Palü, che si trova 4 km a est della cima, in territorio di Poschiavo, e che è situata ai bordi di una zona paludosa.
Conformazione
[modifica | modifica wikitesto]Il sottogruppo è formato da tre cime:
- la cima principale o centrale (Muot dal Palü) che nella cartografia svizzera dal 2001 viene indicato essere alto 3901 m s.l.m., mentre prima risultava essere 3.905 m;
- la cima orientale (Piz Palü Orientale), 3.882 m;
- la cima occidentale (Piz Spinas), 3.823 m;
È caratterizzato da tre costoni prominenti e quattro ghiacciai sospesi. È considerata una delle cime più belle delle Alpi Centrali.
La cima si trova a 13 km a sud-est di Pontresina. Il confine di Stato corre dal Pizzo Bellavista, provenendo da occidente, al Piz Spinas fino alla cima centrale. Da qui il confine corre a sud, verso l'Altipiano di Fellaria.
Ai piedi del Piz Palü si trova il lago Palü.
Le ascensioni
[modifica | modifica wikitesto]La prima ascensione comprovata alla cima centrale e orientale fu quella dell'inglese K. E. Digby, con Peter Jenny e un portatore nel 1866, per la cresta ovest.[1] Una spedizione del 12 agosto 1835, comprendente Oswald Heer, Mäuli e P. Flury e guidata da Johann Madutz e dal Re del Bernina Gian Marchet Colani, raggiunse probabilmente solo la cima orientale.[1]
La difficile (IV) via che conduce alla cima centrale passando per lo sperone nord, detto sperone Bumiller, fu aperta il 1º settembre 1887 da Hans Bumiller, Martin Schocher, Johann Gross e Christian Zippert.[2][3]
La via normale per scalare il Piz Palü è da nord ed è poco impegnativa, specialmente se si parte dalla Diavolezza che si trova a 3.000 m. Ovviamente sono richiesti corda, ramponi e piccozza in quanto sul ghiacciaio del Pers vi sono molti crepacci. Ci vogliono circa 4 ore per andare dalla Diavolezza fino alla cima centrale, passando per il ghiacciaio del Pers e la cima orientale. Per il ritorno a Diavolezza si può passare dalla Fortezza o verso la capanna Boval sul lato occidentale del ghiacciaio del Morteratsch. Le vie di accesso da sud sono più semplici. Buona base di partenza per escursioni da sud è il rifugio Marco e Rosa del CAI, da cui spesso si parte anche per scalare il Pizzo Bernina.
La parete nord del Piz Palù è una delle più famose delle Alpi, ben caratterizzata da 3 speroni e le relative colate di ghiaccio intermedie. Lo sperone sinistro è noto come Sperone Kuffner ed è il più facile e frequentato dei tre. Scalato nel 1899 da Moritz von Kuffner, Martin Schocher ed Alexander Burgener presenta una scalata in roccia fino al IV+ di circa 480 m. Il secondo sperone, il Bumiller è il più difficile dei tre, ed anche il più vario come arrampicata. Allo stato attuale presenta passi in roccia fino al V+ ed un difficile seracco di uscita inclinato fino a 70°, per circa 800 m durante la prima ascensione venne evitato a destra il primo salto roccioso (come anche oggi è d'uso), il completamento dello sperone fu compiuto nel 1976 da Bellini, Grandi e Nottaris superando difficoltà di V+ e A1. Il terzo sperone è il meno frequentato dei tre e di più lungo approccio, noto come sperone Zieppert, anch'esso scalato nel 1899 da T. Burton-Alexander, Florian Grass e Christian Zieppert. È un itinerario essenzialmente glaciale con passi di III su terreno misto, per 700 m. Altri itinerari sono stati tracciati lungo le seraccate ma sono pericolosi e poco frequentati.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Il Piz Palü è noto anche per il film muto del 1929 Die weiße Hölle vom Piz Palü (La tragedia di Pizzo Palù) del pioniere dei film di montagna Arnold Fanck e di Georg Wilhelm Pabst, con l'interpretazione di Leni Riefenstahl, e per una citazione nel film del 2009 di Quentin Tarantino, Inglorious Basterds (Bastardi senza gloria).
Panorama
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Silvio Saglio, Bernina, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1959.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piz Palü
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Piz Palü, su SummitPost.org.
- (EN) Piz Palü, su Peakware.com.
- (EN) Piz Palü, su Peakbagger.com.
- Il Piz Palü su camptocamp.org, su camptocamp.org.
- Piz Palü: notizie sulle escursioni su hikr.org, su hikr.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 241489977 · GND (DE) 4122715-3 |
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