Catena Bernina-Scalino

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Catena Bernina-Scalino
Piz Bernina
ContinenteEuropa
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Svizzera Svizzera
Catena principaleAlpi
Cima più elevataPizzo Bernina (4.049 m s.l.m.)

La Catena Bernina-Scalino è un massiccio montuoso delle Alpi Retiche occidentali. Si trova in Italia (Lombardia) ed in Svizzera (Canton Grigioni). Prende il nome dalle due montagne più significative: il Pizzo Bernina ed il Pizzo Scalino. Costituisce la parte orientale delle Alpi del Bernina.

Collocazione[modifica | modifica wikitesto]

Massiccio del Bernina dal lato svizzero
Piz Scalino
Piz Palü
Crast' Agüzza
Piz Morteratsch
Piz Cambrena

Secondo le definizioni della SOIUSA la Catena Bernina-Scalino ha i seguenti limiti geografici: Passo del Maloja, Engadina, Val Bernina, Passo del Bernina, Val Poschiavo, alta Valtellina, Sondrio, Val Malenco, Passo del Muretto, Passo del Maloja.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La SOIUSA definisce la Catena Bernina-Scalino come un supergruppo alpino e vi attribuisce la seguente classificazione:

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

La Catena Bernina-Scalino viene suddivisa in due gruppi e otto sottogruppi[1]:

  • Massiccio del Bernina (1)
    • Sottogruppo del Tre Mogge (1.a)
    • Sottogruppo del Gluschaint (1.b)
      • Cresta del Gluschaint (1.b/a)
      • Costiera del Corvatsch (1.b/b)
    • Sottogruppo del Bernina (1.c)
    • Sottogruppo dello Zupò (1.d)
    • Sottogruppo del Piz Palü (1.e)
  • Gruppo dello Scalino (2)
    • Sottogruppo Scalino-Canciano (2.a)
    • Sottogruppo Painale-Rognedo (2.b)
    • Sottogruppo Malgina-Combolo (2.c)

Il Massiccio del Bernina raccoglie la parte settentrionale della Catena Bernina-Scalino a nord del Passo Confinale mentre il Gruppo dello Scalino si trova a sud.

Montagne[modifica | modifica wikitesto]

Le montagne principali appartenenti alla Catena Bernina-Scalino sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tra parentesi vengono riportati i codici SOIUSA dei gruppi e dei sottogruppi. Si tenga presente che talvolta i sottogruppi sono ancora suddivisi in settori di sottogruppo; viene quindi inserita una nuova lettera nel codice.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.
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