Pietro Montana

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Montana nel suo studio con l'opera Busto di José di Diego, del 1934 circa, Smithsonian Museum of American Art.

Pietro Montana (Alcamo, 29 giugno 18906 luglio 1978) è stato uno scultore, pittore e insegnante statunitense di origine italiana, noto per i suoi monumenti ai caduti e le sue opere religiose.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Alcamo, in Sicilia, il terzo di 6 figli di Ignazio and Marianna Montana. La famiglia emigrò negli Stati Uniti nel 1904 e si stabilì a Brooklyn, New York. Da ragazzo lavorò come apprendista presso un fotografo, quindi si aprì uno studio proprio nella casa paterna. Per 6 anni frequentò un corso serale presso la School of Art, Cooper Union, studiando sotto George Thomas Brewster e laureandosi nel 1915. Studiò pure alla Mechanics Institute.[1]

Ebbe uno straordinario debutto professionale con Fighting Doughboy, vincendo nel 1919 in un concorso per la progettazione di un monumento ai caduti sponsorizzato dallo Unity Republican Club of Brooklyn. Piuttosto che una figura passiva convenzionale, Montana modellò un soldato aggressivo con un pugno chiuso, pronto a dare un pugno. La scultura, a grandezza naturale, fu inaugurata nell'Heisser Park il 20 novembre 1921. Ci sono delle copie in bronzo a North Arlington, New Jersey; e ad Alliance, nell'Ohio. Altre copie in zinco, fuse dalla J. W. Fiske Architectural Metals Company di New York, si trovano a Riverdale, nel New Jersey; Suffern, New York;[2] e in altri posti.

Il fante in combattimento (a Brooklyn)

Quello stesso anno inaugurò una scultura tradizionale Beaux Arts per il Brooklyn's Freedom Square ParkVictory with Peace – non una nike (dea alata) classica, ma una che tiene in alto un ramo d'olivo, invece di una spada.

Il lavoro seguente, Dawn of Glory (Alba di Gloria), probabilmente è la sua opera più famosa. Rappresenta l'anima di un soldato caduto avvolto in una (bandiera americana) (American Flag) che sale in cielo. La scultura è un nudo dalle dimensioni 1:1,5, e Charles Atlas (born Angelo Siciliano) un culturista (bodybuilder), posò per essa.[3] È stata inaugurata nel Brooklyn's Highland Park il 13 luglio 1924.[4]

Minute Man, la sua scultura per il monumento ai caduti della prima guerra mondiale a East Providence (Rhode Island), addirittura intimidisce ancora di più del Fighting Doughboy. La fisicità del soldato è sorprendente – il modello forse fu ancora Charles Atlas, – e il coltello che lui stringe (ora rotto), assieme ai suoi pantaloni tagliuzzati e la coscia ferita fanno intendere che ha appena vinto nel sanguinoso combattimento a corpo a corpo. Il monumento fu inaugurato il 30 luglio 1927.

Il monumento su vasta scala, commissionato dai siculoamericani residenti a New York, era per la città di Mirabella Imbaccari.[5] Esso rappresenta un centurione in bronzo, – nudo ma con cintura, elmo e mantellina, che protegge e conforta una donna vestita ripiegata ai suoi piedi. Il Monumento ai Caduti (Monument to the Fallen) fu inaugurato in Sicilia nel 1938, venti anni dopo la fine della prima guerra mondiale.

Ha modellato il busto dell'ingegnere italiano Guglielmo Marconi per la New York World's Fair del 1939, e in seguito lo donò alla Engineers' Hall of Fame.[6]

Montana fu uno dei fondatori della Leonardo da Vinci School of Art nei tardi anni 1920, dove insegnò diversi anni. Negli anni trenta insegnò presso la Roerich Academy of Arts. As artist-in-residence presso la Fordham University dal 1947 al 1952, insegnò pittura e scultura, ed eseguì diverse commesse della scuola. Le più importanti sono i pannelli in bassorilievo delle 14 stazioni della Via Crucis nella cappella dell'Università, che rappresentano figure a mezza altezza scolpite in quercia bianca.

Creò dei medaglioni commemorativi, compresi due set di medaglioni religiosi per la Franklin Mint. Delle copie del medaglione di San Francesco d'Assisi create del 1957 per la Society of Medalists si trovano nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art,[7] the Museum of Fine Arts, Boston,[8] e in altri musei.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ha esposto le sue opere alla Pennsylvania Academy of the Fine Arts — 1919, 1920, 1924, 1930–1936, 1943–1948); alla National Academy of Design — 1918, 1919, 1921, 1931 (Medaglia d'Oro per Orphans); presso the Allied Artists of America — 1932–1949 (Medaglie d'Oro nel 1942 e 1949); e in altri posti.[9]

È stato nominato socio della National Academy of Design nel 1968, e accademico nel 1970. È stato anche un membro della National Sculpture Society e della Allied Artists of America.

Ha ricevuto la medaglia per la scultura religiosa (Daniel Chester French Medal for Religious Sculpture), il Premio della Allied Artists of America, la Medaglia d'Onore della Società Cattolica delle Belle Arti (Catholic Fine Arts Society) e il Premio della National Academy of Design.[10]

Dawn of Glory (1924), Monumento ai Caduti, Highland Park, Brooklyn, New York.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Diventò cittadino americano naturalizzato nel 1921, il 3 aprile 1930 si sposò con Alfrieda Kramer, e si stabilirono a Brooklyn, e poi a Manhattan. La coppia si trasferì nel 1962 a Roma, dove abitarono fino alla morte di Alfrieda nel 1975. Pietro ritornò negli Usa a vivere con una nipote a Bayville, New York.

Più tardi diede in dono molte delle sue opere più piccole alla Fordham University and to Capital University, nell'Ohio. Donò i suoi documenti allo Archives of American Art dello Smithsonian Institution.[11] Un anno prima di morire completò un'autobiografia.

Il Premio Pietro and Alfrieda Montana Memorial Prize viene assegnato annualmente da parte della National Sculpture Society.

Selezione di opere[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti ai caduti[modifica | modifica wikitesto]

Minute Man (1927), Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale, East Providence, Rhode Island
  • Fighting Doughboy (Fante in combattimento, bronzo del 1919–21), Bushwick-Ridgewood World War Memorial, a Heisser Park, Myrtle & Knickerbocker Avenues, Brooklyn, New York, architetto Giles Pollard Greene (1888–1941), .[12]
  • Fighting Doughboy (zinco, 1921), Soldiers Monument, Washington & Lafayette Avenues, Suffern (New York).[13]
  • Fighting Doughboy (in zinco, 1923 circa), Riverdale Public School, Pompton-Newark Turnpike, Riverdale, New Jersey.[14]
  • Fighting Doughboy (in bronzo, 1924), Soldiers' Memorial, Borough Hall, 3 Legion Place, North Arlington, New Jersey.[15]
  • Fighting Doughboy (in zinco, 1926), Wanaque War Memorial, Borough Hall, Wanaque, New Jersey.[16] Invece del pugno chiuso, il fante tiene una granata nella mano destra.
  • Fighting Doughboy (in bronzo, fusione del 2001), Weybrecht family plot, City Cemetery, Alliance, Ohio.[17]
  • Victory with Peace (Vittoria con la Pace1921), Freedom Square War Memorial, Myrtle & Bushwick Avenues, Brooklyn, New York, architetto William H. Deacy, .[18]
  • Dawn of Glory (Alba di Gloria, 1924), Highland Park War Memorial, Jamaica Avenue & Cleveland Street, Brooklyn, New York.[19]
  • Minute Man (Uomo minuscolo, 1927), World War I Memorial, Taunton Avenue & Wheldon Street, East Providence, Rhode Island.[20][21]
  • Monumento ai Caduti (Monument to the Fallen) (1938), Palazzo Biscari, Mirabella Imbaccari, Sicily, Italy.[22]

Opere Religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Testa di Cristo, Biblioteca Comunale S.Bagolino, Alcamo, Sicilia
  • Annunciazione, (1936) disegno donato a Mons. Tommaso Papa, Biblioteca Comunale S.Bagolino, Alcamo, Sicilia
  • Statuette of St. Francis of Assisi and Three of His Brethren (stauetta di san Francesco con tre suoi confratelli, 1940).[23]
  • Bas-relief bust of Pope Pius XII (busto in bassorilievo di papa PioXii, in bronzo del 1945), Fordham University, New York City.[24]
Basilica dell'Immacolata Concezione, Washington

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

Medaglioni e miniature[modifica | modifica wikitesto]

  • Orphans (miniature in bronzo, 1931), National Academy of Design, New York City.[38] Ha vinto nel 1931 la Medaglia d'Oro alla mostra annuale della National Academy of Design.
  • Orphans (miniatura in marmo nero), Brookgreen Gardens, Murrell's Inlet, Carolina del Sud.[39][40]
  • Adolph Zukor Silver Jubilee Medallion (Medaglione del 25º anniversario di Adolph Zukor, 1937), Paramount Pictures.[41]
  • Gold Medal of Honor (Medaglia d'oro d'onore, 1952), Hudson Valley Art Association.[42]
  • St. Francis of Assisi Medallion (bronzo, 1957), Society of Medalists - 55^ emissione.[43][44]
  • Vita Christi – serie di 12 medaglioni (bronzo, 1972), Franklin Mint.
  • The Parables of Jesus – serie di 20 medaglioni (bronzo, 1974), Franklin Mint.

Dipinti[modifica | modifica wikitesto]

  • Training Horses (Cavalli in addestramento, 1944).[45]
  • Portrait of Major General Nathaniel A. Burnell II (1957), U.S. Department of Defense.[46]
  • Self-portrait (Autoritratto, 1968), National Academy of Design, New York City.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ New York City Parks website
  2. ^ William Krattinger, National Register of Historic Places Nomination - Washington Avenue Soldier's Monument and Triangle, su oprhp.state.ny.us, National Park Service, June 2005. URL consultato il 6 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  3. ^ Charles Atlas posing for Dawn of Glory, 1924.
  4. ^ Dawn of Glory, from NYC Parks.
  5. ^ Monumento ai Caduti (Monument to the Fallen), from Mirabella Imbaccari.
  6. ^ Electrical Engineering, vol. 72, iss. 12 (December 1955), pp. 1096-99.[1]
  7. ^ St. Francis Medallion, from Metropolitan Museum of Art.
  8. ^ St. Francis Medallion, from Museum of Fine Arts, Boston.
  9. ^ Biography of Pietro MONTANA (1890-1978), from ArtPrice.
  10. ^ Pietro Montana obituary, The New York Times, July 21, 1978.
  11. ^ Pietro Montana Papers.
  12. ^ Fighting Doughboy (Brooklyn), from SIRIS.
  13. ^ Fighting Doughboy (Suffern), from SIRIS.
  14. ^ Fighting Doughboy (Riverdale), from SIRIS.
  15. ^ Fighting Doughboy (North Arlington), from SIRIS.
  16. ^ Fighting Doughboy (Wanaque), from SIRIS.
  17. ^ Sculpting Doughboys, p. 202.
  18. ^ Freedom Square War Memorial, from SIRIS.
  19. ^ Dawn of Glory, from SIRIS.
  20. ^ Minute Man, from SIRIS.
  21. ^ Onorato, Ronald J., National Register of Historic Places Nomination - East Providence World War I Memorial [collegamento interrotto], su preservation.ri.gov, National Park Service, 2001. URL consultato il 7 luglio 2014.
  22. ^ Monumento ai Caduti, from Wikimedia Commons.
  23. ^ Exhibition of Sculpture under the Auspices of the National Sculpture Society (Whitney Museum of American Art, 1940).[2]
  24. ^ "University to receive bust of Holy Father," The Fordham Ram, April 27, 1945.
  25. ^ Stations of the Cross, Fordham University Chapel, from Wikimedia Commons.
  26. ^ "Here Jesus is nailed to the Cross," from Fordham University.
  27. ^ "Easton Soap Opry Menace Poses for Statue of Saint," Sunday Herald (Bridgeport, Connecticut), March 22, 1953.
  28. ^ Northwest apse of Basilica, from DC Memorials.
  29. ^ St. John the Baptist, from Dreamstime.
  30. ^ "Will unveil tablet to Mark Twain soon," The New York Times, April 26, 1925.
  31. ^ Mark Twain–Washington Irving Tablet, from PBase.
  32. ^ "Bust of 'Mother' Davison to be unveiled," from Newspapers.com.
  33. ^ Carroll Memorial, from NYC Parks.
  34. ^ Pietro Montana in his studio, from Smithsonian American Art Museum.
  35. ^ Bas-relief bust of Marconi, from IEEE.
  36. ^ Mutual Trust Archiviato il 20 giugno 2016 in Internet Archive., from Klippans Kommun (scroll to photo #9).
  37. ^ Pontiac, from Historic Marker Database.
  38. ^ Orphans (National Academy of Design), from SIRIS.
  39. ^ Orphans (Brookgreen Gardens), from SIRIS.
  40. ^ Orphans Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive., from Brookgreen Gardens.
  41. ^ Zukor Plaque, from Medal Blog.
  42. ^ HVAA Medal, from Hudson Valley Art Association.
  43. ^ St. Francis Medallion, from SIRIS.
  44. ^ St. Francis Medallion Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive., from Medals4Trade.
  45. ^ Training Horses Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive., from James G. Julia, Inc.
  46. ^ Portrait of General Burnell, from the National Archives.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "The Work of Pietro Montana," National Sculpture Review (Summer, 1970).
  • Pietro Montana, Memories: An Autobiography (Exposition Press, 1977) ISBN 0-68-248841-0 [3]
  • Cal Snyder, Out of Fire and Valor: The War Memorials of New York City, (Bunker Hill Publishing, 2005). ISBN 1-59-373051-9
  • Jennifer Wingate, Sculpting Doughboys: Memory, Gender and Taste in America's World War I Memorials, (Ashgate Publishing, Ltd., 2013). ISBN 1-40-940655-5 [4]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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