Pietre d'inciampo in Umbria

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Voce principale: Pietre d'inciampo in Italia.

Provincia di Perugia[modifica | modifica wikitesto]

Perugia[modifica | modifica wikitesto]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
27 gennaio 2024 Piazza Biordo Michelotti, 6

43°06′47.45″N 12°23′27.33″E / 43.11318°N 12.390926°E43.11318; 12.390926 (Pietra d'inciampo di Ada Almansi Rimini)
QUI ABITAVA
ADA
ALMANSI RIMINI
NATA 1877
CERCÒ RIFUGIO
NELLA MORTE
4.12.1943
Almansi Rimini, Ada Ada Almansi Rimini (Reggio Emilia, 16 aprile 1887 - ???, 4 dicembre 1943) figlia di Achille e Clotilde Fano, coniuge di Guido Rimini, ebrea si tolse la vita per sfuggire la deportazione.[1][2]

Foligno[modifica | modifica wikitesto]

A Foligno sono posate 8 pietre d'inciampo a ricordo dei deportati a seguito del rastrellamento del 3 febbraio 1944 operato dalle SS e dalla Wehrmacht nel territorio montano del circondario, dove operava la formazione partigiana 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”.[3][4]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
3 febbraio 2024 Via Scandolaro

42°56′00.3″N 12°43′43.9″E / 42.933417°N 12.728861°E42.933417; 12.728861 (Pietra d'inciampo per Augusto Bizzarri)
A FOLIGNO ABITAVA
AUGUSTO BIZZARRI
NATO 1920
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 6.4.1945
Bizzarri, Augusto Augusto Bizzarri (Foligno, 4 novembre 1920 - Wien Hinterbrühl,[5] 6 aprile 1945), partigiano, residente in frazione Colle Scandolaro, calzolaio. Militare, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra rella Resistenza tra le fila della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”. È catturato nel rastrellamento del 3 febbraio 1944 in località "cascina Radicosa", dov'era il comando della Brigata, insieme ai compagni Franco Pizzoni e Franco Santocchia. Trasferito nel carcere di Perugia, dove è uno di quelli a subire le maggiori sevizie durante gli interrogatori, è portato a Fossoli il 3 maggio a cui segue, il 21 giugno, la deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen e trasferito in vari sottocampi. Muore il 6 aprile 1945 nel sottocampo di Wien Hinterbrühl.[5]
Piazza Faloci Pulignani

42°57′24.48″N 12°42′13.96″E / 42.9568°N 12.703879°E42.9568; 12.703879 (Pietra d'inciampo per Giacomo Melelli)
A FOLIGNO ABITAVA
GIACOMO MELELLI
NATO 1904
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
MORTO 26.5.1945
GUSEN
Melelli, Giacomo Giacomo Melelli (Foligno, 12 maggio 1904 - Gusen, 26 maggio 1945), partigiano, contadino, coniugato e padre di tre figli, residente in frazione "Scopoli". Il 3 febbraio 1944, rientrando dai pascoli trova la casa invasa dai tedeschi che lo arrestano e trasferiscono in carcere a Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen quindi GrossRaming,[6], Schlier ed infine Gusen. Liberato muore a causa di un'indigestione il 25 maggio 1945.
località Rasiglia

42°57′33.66″N 12°51′36.28″E / 42.95935°N 12.860077°E42.95935; 12.860077 (Pietra d'inciampo per Luigi Olivieri)
A FOLIGNO ABITAVA
LUIGI OLIVIERI
NATO 1924
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
LIBERATO
Olivieri, Luigi Luigi Olivieri (Foligno, 8 novembre 1924 - ???), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente residente in frazione "Rasiglia", è catturato il 3 febbraio 1944. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen quindi GrossRaming,[6] ed infine Ebensee. Liberato il 6 maggio 1945.
Piazza San Domenico

42°57′13.34″N 12°42′02.42″E / 42.953704°N 12.700673°E42.953704; 12.700673 (Pietra d'inciampo per Franco Pizzoni)
QUI STUDIAVA
FRANCO PIZZONI
NATO 1925
CATTURATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANO 23.4.1945
GUSEN
Pizzoni, Franco Franco Pizzoni (Foligno, 31 marzo 1925 - Gusen, 23 aprile 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente attivo nell' Azione cattolica, residente in frazione "Sant' Eraclio". Catturato il 3 febbraio 1944 in località "Radicosa", dov'era il comando della Brigata, insieme ad Augusto Bizzarri e Franco Santocchia. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen dove muore il 23 aprile 1945.
Viale Mezzetti, 2
davanti Caserma Gonzaga

42°57′09.65″N 12°42′26.88″E / 42.952681°N 12.707467°E42.952681; 12.707467 (Pietre d'inciampo per Vincenzo e Antonio Salcito)
A FOLIGNO ABITAVA
ANTONIO SALCITO
NATO 1887
CATTURATO 15.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 27.4.1945
Salcito, Antonio Antonio Salcito (Foggia, 15 luglio 1887 - Mauthausen, 27 aprile 1945), partigiano comandante della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, padre di sette figli. In seguito a delazione è arrestato all’alba nella sua abitazione di Roviglieto insieme al figlio Vincenzo il 15 febbraio 1944. Con loro arrestato anche il figlio Franco, subito rilasciato per la sua giovanissima età. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione, il 23 giugno 1944, nel Reich con destinazione Mauthausen, matricola 76559. Muore nel campo il 27 aprile 1945.
A FOLIGNO ABITAVA
VINCENZO SALCITO
NATO 1921
CATTURATO 15.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 30.4.1945
Salcito, Vincenzo Vincenzo Salcito (Pisa, 16 novembre 1921 - Mauthausen, 30 aprile 1945), figlio di Antonio, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente di medicina. In seguito a delazione è arrestato all’alba nella sua abitazione di Roviglieto insieme al padre il 15 febbraio 1944 e recluso nel carcere di Perugia in cella con don Pietro Arcangeli,[7]. Portato a Fossoli il 3 maggio 1944, prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen il 21 giugno 1944, matricola 76560. Trasferito nei sottocampi di Grossraming e “Schlier”, muore a Mauthausen il 30 aprile 1945.
Viale Marconi

42°57′16.12″N 12°41′53.51″E / 42.954478°N 12.698198°E42.954478; 12.698198 (Pietre d'inciampo per Franco Santocchia)
QUI STUDIAVA
FRANCO SANTOCCHIA
NATO 1921
CATTURATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 30.4.1945
GUSEN
Santocchia, Franco Franco Santocchia (Foligno, 27 novembre 1924 - Gusen, 30 aprile 1945), figlio di Domenico e Bigi Anna, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, elettricista, È arrestato il 3 febbraio 1944 insieme a Franco Pizzoni e Augusto Bizzarri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore il 30 aprile 1945.
Piazza Giacomini

42°57′26.5″N 12°42′26.3″E / 42.957361°N 12.707306°E42.957361; 12.707306 (Pietre d'inciampo per Lino Spuntarelli)
A FOLIGNO ABITAVA
LINO SPUNTARELLI
NATO 1922
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 30.3.1945
GUSEN
Spuntarelli, Lino Lino Spuntarelli (Foligno, 17 luglio 1922 - Gusen, 30 marzo 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, operaio meccanico presso il campo d'aviazione di Foligno, residente in frazione "Maceratola". È catturato il 3 febbraio 1944 in frazione "Rasiglia", dove era giunto con la famiglia per sfollamento il giorno precedente, sistemandosi presso gli Olivieri, loro parenti stretti: Spuntarelli è nipote di Luigi Olivieri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore al campo il 30 marzo 1945.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ada Almanzi, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  2. ^ Perugia ricorda le donne della Shoah, in rainews.it, 27 gennaio 2024. URL consultato il 28 aprile 2024.
  3. ^ episodio di Foligno 03.02.1944 (PDF), su straginazifasciste.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  4. ^ 3 FEBBRAIO, 8 PIETRE D’INCIAMPO PER NON DIMENTICARE, su comune.foligno.pg.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  5. ^ a b campo di Wien Hinterbrühl, su deportati.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  6. ^ a b GrossRaming, su deportatibrescia.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
  7. ^ Alessandro Orfei, Don Pietro, il prete-eroe nell’inferno dei lager, in lanazione.it, 28 gennaio 2023. URL consultato il 28 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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