Pedro Morales

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo calciatore cileno, vedi Pedro Morales Flores.
Pedro Morales
Morales come WWWF Heavyweight Champion
NomePedro Antonio Morales
NazionalitàBandiera di Porto Rico Porto Rico
Luogo nascitaCulebra, Porto Rico
22 ottobre 1942
MortePerth Amboy, New Jersey
12 febbraio 2019
Ring nameJohn Kilonis
Johnny Como
Johnny Ricco
Pedro Morales
Altezza dichiarata178 cm
Peso dichiarato107–110 kg
AllenatoreBarba Rojo
Debutto1959
Ritiro1987
Progetto Wrestling

Pedro Antonio Morales (Culebra, 22 ottobre 1942Perth Amboy, 12 febbraio 2019[1]) è stato un wrestler portoricano.

Iniziò la sua carriera da wrestler nel 1959 a 17 anni e finì intorno alla metà degli anni ottanta.

Il primo match di Pedro Morales fu contro Buddy Gilbert, con vittoria del primo. Pedro Morales divenne il primo wrestler ispanico a diventare WWWF World Heavyweight Champion, conquistando il titolo l'8 febbraio 1971. Perse il titolo quasi tre anni dopo, il 1º dicembre 1973 contro Stan Stasiak. Ha anche conquistato il WWF Intercontinental Championship per due volte ed il WWF Tag Team Championship con Bob Backlund. Fino al 1992 è stato l'unico uomo ad aver detenuto tutti e tre i titoli della WWF e per questo è ricordato anche come il primo Triple Crown Champion della storia.

Morales fece l'unica sua apparizione a WrestleMania nel 1986 quando partecipò ad una 20-man invitational battle royal a WrestleMania 2.

Pedro Morales è stato il primo ispanico e il primo portoricano ad essere introdotto nella WWF Hall of Fame nel 1995.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Morales debuttò nel 1959 al Sunnyside Gardens, sconfiggendo Buddy Gilbert. Lottò in seguito prevalentemente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, scontrandosi con wrestler come Fred Blassie e The Destroyer, e da quest'ultimo vinse il titolo World Heavyweight Championship della World Wrestling Association, il 12 marzo 1965. Morales perse la cintura il 23 luglio contro "Crazy" Luke Graham,[2] ma fu in grado di rivincerla indietro da Graham il 17 ottobre seguente. Morales restò campione per nove mesi prima di essere sconfitto da Buddy Austin il 5 agosto 1966.[3] Pedro si concentrò allora sulla divisione tag team, vincendo le cinture di coppia WWA per quattro volte tra il 1966 e il 1968, con quattro partner differenti: Luis Hernandez, Mark Lewin, Victor Rivera, e Ricky Romero. Durante un passaggio nella National Wrestling Alliance (NWA), Morales detenne il titolo Hawaiian U.S. title per due mesi nel corso del 1969.[4]

World Wide Wrestling Federation (1970–1973)[modifica | modifica wikitesto]

Morales con il WWWF Heavyweight Championship

Nel 1970, Morales entrò nella World Wide Wrestling Federation (WWWF, ora conosciuta come World Wrestling Entertainment). Vinse il primo titolo in WWWF nel gennaio 1971, sconfiggendo Freddie Blassie nella finale di un torneo indetto per l'assegnazione del titolo WWWF United States Championship.[5]

WWWF World Heavyweight Champion[modifica | modifica wikitesto]

Come personaggio face, Morales non poteva scontrarsi con altri beniamini del pubblico come Bruno Sammartino, che era all'epoca l'indiscusso campione mondiale WWWF World Heavyweight Champion. L'opportunità di accedere al titolo arrivò il 18 gennaio 1971 quando Ivan Koloff pose fine al regno da campione di Sammartino durato ben sette anni. Tre settimane dopo, l'8 febbraio, Morales incontrò Koloff in un match con in palio la cintura al Madison Square Garden e vinse la contesa diventando il quarto Heavyweight Champion nella storia della WWWF.[6] Quando vinse la cintura WWWF World Championship, quella di United States Champion da lui detenuta anch'essa venne resa vacante.

Morales si dimostrò un campione molto popolare,[7] specialmente presso la comunità portoricana di New York.[8] Come Sammartino prima di lui, Morales fu un vero e proprio campione etnico.[9] Divenne celebre per la sua tecnica sul ring e per la capacità di incassare i colpi, e naturalmente per il focoso "temperamento latino" che veniva fuori durante i suoi match. Durante il regno da campione, Morales ebbe un lungo feud con Freddie Blassie, sfidante numero uno al titolo.[10][11]

Il 1º settembre 1972, Morales lottò contro Bruno Sammartino nel main event dello show Showdown at Shea, e fu questa la prima volta in cui due "buoni" si scontravano per la cintura di campione WWWF. Dopo diversi tentativi di schienamento da entrambe le parti, l'incontro terminò in parità dopo 70 minuti di lotta.[12]

Dopo un regno da campione durato quasi tre anni, Morales cedette il titolo a Stan Stasiak il 1º dicembre 1973 alla Philadelphia Arena.[13] Dopo la sconfitta scomparve lentamente dalla WWWF.

National Wrestling Alliance (1974–1980)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver lasciato la WWWF, Morales lottò in altre federazioni sia negli Stati Uniti che a Porto Rico, incluso un ritorno nella NWA dove rivinse la cintura di campione di coppia insieme a Pat Patterson prima e a Rocky Johnson dopo.

World Wrestling Federation (1980–1987)[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 1980, Pedro tornò in WWF. Aggiunse un altro titolo in bacheca quando il 9 agosto vinse in coppia con Bob Backlund le cinture tag team sconfiggendo i Wild Samoans a Showdown at Shea 1980.[14] Backlund e Morales furono però costretti a rendere vacanti le cinture a causa della regola che non permetteva ad un campione mondiale in carica (Backlund) di detenere altre cinture.

WWF Intercontinental Champion[modifica | modifica wikitesto]

Pedro Morales sulla copertina di Wrestling Revue, agosto 1971

L'8 dicembre 1980, Morales vinse per la prima volta in carriera il titolo Intercontinentale WWF battendo Ken Patera al Madison Square Garden.[15] La vittoria lo fece diventare "Triple Champion" dato che in precedenza era già stato campione di coppia e campione mondiale WWF. Morales ebbe poi un feud con "Magnificent" Don Muraco durante il 1981, e nel corso della faida perse il titolo il 20 novembre per poi riconquistarlo subito dopo il 23 novembre.[16] Grazie a questa vittoria, Morales diventò il primo uomo a detenere la cintura Intercontinentale per due volte, e a restare campione per 14 mesi, il regno da campione più lungo fino a quel punto.[17] Durante il secondo regno, Morales difese la cintura contro gli assalti di Don Muraco e di "Superstar" Billy Graham. Fu comunque Muraco, alla fine a riuscire a strappargli il titolo, sconfiggendolo il 22 gennaio 1983.

Nel giugno 1983 Pedro si recò a Puerto Rico e vinse il WWC North American Title battendo Buddy Landel per poi riperderlo nel gennaio 1984 contro Sweet Daddy Siki. Morales riconquistò il titolo a marzo ma poi lo perse definitivamente contro Randy Savage nel settembre dello stesso anno. Quindi Morales tornò nuovamente in WWF. Pedro non vinse più nessun altro titolo in WWF e la sua stella sembrò offuscarsi un po' rispetto alle nuove stelle emergenti come Hulk Hogan. Prese parte al torneo King of the Ring '85, sconfiggendo Johnny Valiant e perdendo contro Don Muraco.[18] L'anno seguente, sconfisse Rudy Diamond, Mike Rotundo e Nikolai Volkoff prima di perdere la finale contro Harley Race.[19] Infine, nel 1986 fece la sua unica partecipazione a WrestleMania lottando in una 20-man invitational battle royal nel corso di WrestleMania 2.[20] Nel 1987 uscì dalla federazione.

Ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi ritirato dal ring, Morales divenne commentatore TV in lingua spagnola per la WWF.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morales, da tempo affetto dalla malattia di Parkinson, è deceduto il 12 febbraio 2019 all'età di 76 anni a Perth Amboy (New Jersey).[1]

Personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Mosse finali[modifica | modifica wikitesto]

Titoli e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Wrestling, morto Pedro Morales, primo Triple Crown Champion della storia, su gazzetta.it. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  2. ^ Wrestler Profiles: Luke Graham, su Online World of Wrestling. URL consultato il 1º ottobre 2007.
  3. ^ Wrestler Profiles: Buddy Austin, su Online World of Wrestling. URL consultato il 1º ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).
  4. ^ Royal Duncan & Gary Will, Wrestling Title Histories, Archeus Communications, 2000, ISBN 0-9698161-5-4.
  5. ^ History of the WWWF United States Heavyweight title, su wrestling-titles.com, 20 maggio 2007. URL consultato il 1º ottobre 2007.
  6. ^ Scott M. Beekman, Ringside: A History of Professional Wrestling in America (p.105), Greenwood Press, 2006, ISBN 0-275-98401-X.
  7. ^ Ross Davies, Bruno Sammartino (p.72), The Rosen Publishing Group, 2001, ISBN 0-8239-3432-2.
  8. ^ Fred Blassie and Keith Elliot Greenberg, "Classy" Freddie Blassie: Listen, You Pencil Neck Geeks (p.175), Simon and Schuster, 2004, ISBN 0-7434-6316-1.
  9. ^ Ric Flair, Ric Flair: To Be The Man (p.90), Simon and Schuster, 2005, ISBN 0-7434-9181-5.
  10. ^ Fred Blassie and Keith Elliot Greenberg, "Classy" Freddie Blassie: Listen, You Pencil Neck Geeks (p.174), Simon and Schuster, 2004, ISBN 0-7434-6316-1.
  11. ^ Freddie Blassie: classy to the very end - Phantom of the Ring - Obituary, Wrestling Digest, ottobre 2003. URL consultato il 3 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2007).
  12. ^ Ross Davies, Bruno Sammartino (p.77), The Rosen Publishing Group, 2001, ISBN 0-8239-3432-2.
  13. ^ Stan Stasiak's WWE Championship reign, su wwe.com. URL consultato il 1º ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2005).
  14. ^ World Tag Team title history, su wwe.com. URL consultato il 1º ottobre 2007.
  15. ^ Morales' first Intercontinental reign, su wwe.com, WWE. URL consultato il 1º ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2007).
  16. ^ Intercontinental Championship title history, su wwe.com, WWE. URL consultato il 1º ottobre 2007.
  17. ^ Morales' second Intercontinental reign, su wwe.com, WWE. URL consultato il 1º ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2007).
  18. ^ King of the Ring: July 8, 1985, su Online World of Wrestling. URL consultato il 3 ottobre 2007.
  19. ^ King of the Ring: July 14, 1986, su Online World of Wrestling. URL consultato il 3 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2008).
  20. ^ WWF WrestleMania Results (2), su prowrestlinghistory.com. URL consultato il 21 settembre 2007.
    «Andre the Giant won a "battle royal" which included both wrestlers and NFL players. The other wrestlers were: ... Pedro Morales, Jim Niedhart»

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]