Parnassia palustris

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Parnassia palustris
Tavola botanica della pianta
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) COM
Ordine Celastrales
Famiglia Celastraceae
Sottofamiglia Parnassioideae
Genere Parnassia
Specie P. palustris
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Rosales
Famiglia Saxifragaceae
Genere Parnassia
Specie P. palustris
Nomenclatura binomiale
Parnassia palustris
L., 1753
Areale

Parnassia palustris L., 1753 è una pianta erbacea della famiglia delle Celastracee[1] comune nelle zone umide.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Fiore di Parnassia palustris

Parnassia palustris è un'erba perenne, che raggiunge un'altezza massima compresa tra 5 e 40 cm.

Le foglie, all'incirca cuoriformi, dotate di un lungo picciolo, sono raccolte in una rosetta basale, che spunta da un rizoma a volte ramificato. Il margine è intero; la lunghezza varia da 1 a 4 cm. A volte sulle foglie si riscontrano macchioline purpuree.

I fiori, isolati, regolari, di media grandezza (tipicamente 2–3 cm di diametro), hanno 5 petali liberi (corolla dialipetala), di colore bianco, con evidenti strie più scure. L'interno del fiore è ricco di stami sterili (staminodi), oltre a 5 stami fertili; il fiore è perfetto, nel senso che è dotato sia di stami che di pistillo. La fioritura avviene d'estate.

Il frutto è una capsula lunga circa 1 cm, che contiene numerosi semi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Parnassia palustris rinvenuta sul Monte Ontake, a Ōtaki (Nagano), Giappone

Parnassia palustris ha una tipica distribuzione circumboreale: è presente in quasi tutta Europa, in Asia e in Nordamerica[1].

In Italia è presente solo nelle regioni settentrionali e centrali, nonché in Campania.[2] In montagna si spinge fino a circa 2000 m, ma sulle Alpi è stata segnalata anche a quote superiori (3000 m sul versante svizzero del Monte Rosa).

L'epiteto specifico palustris indica la propensione di questa specie per gli ambienti ricchi d'acqua - vere e proprie paludi ma anche prati umidi e sorgenti.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione tradizionale (Sistema Cronquist) assegna il genere Parnassia alle Sassifragacee[3]

La moderna classificazione APG lo assegna alla famiglia Celastraceae, sottofamiglia Parnassioideae[4].

Vengono riconosciutele seguenti varietà[1]:

  • Parnassia palustris var. palustris
  • Parnassia palustris var. izuinsularis H.Ohba
  • Parnassia palustris var. yakusimensis (Masam.) H.Ohba

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Parnassia palustris, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 25/11/2022.
  2. ^ Flora Italiana, su luirig.altervista.org (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2009).
  3. ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  4. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume 3, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 1, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • AA.VV., Flora Alpina. Volume 1, Bologna, Zanichelli, 2004.
  • 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
  • Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume 2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.

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