PIGS

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PIGS, PIIGS e PIIGGS

PIGS, PIIGS (o GIPSI), PIIGGS e PIGGS sono acronimi utilizzati da giornalisti economici, per lo più di lingua inglese, per riferirsi a diversi Paesi dell'Unione europea, in particolare Portogallo, Italia, Grecia e Spagna accomunati da situazioni finanziarie non virtuose e deficitarie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi dei subprime e Austerità.

Variazioni nell'uso dell'acronimo[modifica | modifica wikitesto]

PIGS è stato usato fin dagli anni novanta per indicare quattro paesi dell'Europa meridionale: Portogallo, Italia, Grecia e Spagna.[1] L'Irlanda è stata aggiunta, dal 2010, come I addizionale: PIIGS, a causa del suo pesante coinvolgimento nella crisi, raggiungendo un deficit di bilancio del 32%.[2][3]

A partire dal 2008, il ministro delle finanze del Portogallo Manuel Pinho, la stampa portoghese, e quella di lingua spagnola, hanno a più riprese dichiarato che PIGS "è un termine dispregiativo e razzista"[4][5][6]; a causa di questa connotazione, il quotidiano Financial Times e la banca Barclays Capital hanno deciso di bandire l'uso del termine[7][8].

Nel 2010 in alcuni articoli l'Italia è stata sostituita dall'Irlanda nell'acronimo originale a quattro lettere[9][10], ma alcuni economisti continuano a considerare solo i Paesi mediterranei.[11][12] Meno di frequente la I è stata usata per riferirsi all'Islanda[13].

Nello stesso anno è stata aggiunta una G per Gran Bretagna (PIIGGS[14][15][16][17][18] o PIGGS[19]); si trova anche il termine PIIGSUK[14][15][16][19][20][21], composto da PIIGS e UK, iniziali di United Kingdom (Regno Unito in inglese). GIPSI[22][23] è stato introdotto per risolvere in qualche maniera il problema dell'accezione dispregiativa di PIIGS: l'acronimo richiama infatti il termine inglese gipsy, cioè zingaro.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di acronimi dispregiativi[24][25][26][27][28][29][30], ma usati anche come termini tecnici[31][32], con cui si accomunano nazioni contraddistinte da situazioni finanziarie non virtuose.

La connotazione spregiativa è evidente dal fatto che pigs in inglese significa maiali, a suggerire il cattivo stato delle economie di tali paesi; l'espressione si presta, inoltre, a giochi di parole riferiti allo stereotipo del flying pig, ossia "maiale che vola", che indica una situazione impossibile a realizzarsi. Viene usata anche la locuzione porcine economy ("economia suina")[33].

Fondamenti economici[modifica | modifica wikitesto]

Debito pubblico in rapporto al PIL dei Paesi PIIGS negli anni 2005-10.

L'acronimo vorrebbe raggruppare i Paesi europei che presentano una precaria condizione dei conti pubblici che, unita ad una scarsa competitività dell'economia nazionale, rende incerta la capacità di ripagare il debito pubblico accumulato. Gli indicatori a cui si può fare riferimento sono diversi. Tra questi:

Debito pubblico[modifica | modifica wikitesto]

I PIGS mostrano quasi tutti un rapporto tra debito pubblico e Prodotto interno lordo molto elevato. Infatti, nel 2010, il debito pubblico era:

Da questo punto di vista, la Spagna presentava un debito pubblico ancora relativamente basso rispetto agli altri PIGS e inferiore alla media dell'Eurozona (73%), ma in rapida crescita dal 36,2% del 2007. D'altra parte, il Belgio presenta un debito pubblico pari al 97% del PIL ma non è incluso nei PIGS[34].

Nel 2012 il debito pubblico era:[35]

In questo caso l'eccezione è costituita dall'Italia, il cui debito pubblico era cresciuto nel biennio di appena 4 punti rispetto a una crescita di 20 punti o più di tutti gli altri paesi considerati.

Nel 2014 il debito pubblico per i PIGS era:[36]

Da notare l'esplosione del debito spagnolo, ormai prossimo alla soglia psicologica del 100%. Nello stesso anno, il rapporto debito pubblico/PIL era di 106,7% in Belgio e di 95,6% in Francia.[36]

Nel 2020 il debito pubblico per i PIGS era:[37]

Da notare il dimezzamento in appena cinque anni del debito irlandese, lo sfondamento della soglia psicologia del 200% per quello greco, il continuo aumento di quello spagnolo (passato dal 35,8% del PIL nel 2008 al 120% nel 2020, più che triplicato in appena dodici anni); nello stesso anno, il rapporto debito pubblico/PIL era del 155,6% in Croazia, 115% in Francia e del 112,8% in Belgio, contro una media del 97,3% della zona euro.[37]

Deficit pubblico[modifica | modifica wikitesto]

Deficit pubblico in rapporto al PIL dei Paesi PIIGS negli anni 2005-10.

A partire dal 2008, i PIGS hanno generalmente registrato deficit molto elevati. In particolare, nel 2010 essi erano, in rapporto al PIL:

In questo caso l'eccezione è costituita dall'Italia, mentre, tra i Paesi della zona euro la Francia ha un deficit più elevato di quello del Portogallo (7,7%)[34].

Conti con l'estero[modifica | modifica wikitesto]

Bilancia commerciale dei Paesi PIIGS negli anni 2005-10.

In particolare, i PIGS presentano ampi deficit commerciali, sintomo di una scarsa competitività della produzione nazionale e di una insufficienza dei risparmi rispetto agli investimenti, e un certo grado di indebitamento con l'estero, conseguenza della persistenza nel tempo dei primi due fenomeni.

In particolare, negli anni dal 2005 al 2010 Grecia, Portogallo e Spagna hanno registrato in media un deficit delle partite correnti pari rispettivamente all'11,5%, 10,8% e 7,7% del PIL. Meno grave lo squilibrio dei conti con l'estero di Irlanda ed Italia con un deficit annuo medio pari rispettivamente al 3,6% ed al 2,5% del Prodotto Interno Lordo[38].

Crescita[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 il FMI ha evidenziato che i PIGS avevano dei tassi di crescita negativi delle loro economie, tra i più bassi al mondo. In base a questo calcolo, Portogallo, Spagna, Irlanda e Grecia rientravano tutti nelle ultime 10 posizioni al mondo, tra il 173º e 183º posto della classifica mondiale. Nel 2018 la situazione è notevolmente cambiata in senso positivo, soprattutto per l’Irlanda, con l’eccezione della Grecia, benché in ripresa.

Elenco del 2010 del FMI degli ultimi posti nella classifica mondiale per la crescita[39]
Posizione in classifica Paese crescita 2010-2011 (%)
173 Bandiera del Portogallo Portogallo 0,47
174 Bandiera della Spagna Spagna 0,25
175 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 0,2
176 Bandiera di Samoa Samoa 0,13
177 Bandiera di Saint Kitts e Nevis Saint Kitts e Nevis -0,25
178 Bandiera dell'Islanda Islanda -0,37
179 Bandiera di Antigua e Barbuda Antigua e Barbuda -0,6
180 Bandiera della Lettonia Lettonia -0,61
181 Bandiera di Haiti Haiti -0,75
182 Bandiera del Venezuela Venezuela -1,14
183 Bandiera della Grecia Grecia -1,53

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Why Pigs Can’t Fly, su newsweek.com, Newsweek, 7-7-2008. URL consultato il 5-2-2010.
  2. ^ (EN) Bailing out PIIGS just encourages bad behaviour, su theglobeandmail.com, The Globe and Mail, 23 dicembre 2009. URL consultato il 5-2-2010.
  3. ^ (EN) Reform failures may still kill off the euro, su business.timesonline.co.uk, The Sunday Times, 25-5-2008. URL consultato il 5-2-2010.
  4. ^ (EN) Pigs in muck and lipstick, su blogs.afp.com, AFP.
  5. ^ (ES) Financial pigs, su elmundo.es, elmundo.es.
  6. ^ (ES) Editorial / De siglas y peligros [collegamento interrotto], su portafolio.com.co, Portafolio.
  7. ^ (EN) Acronym acrimony: The Problem with Pigs, su guardian.co.uk, Guardian.
  8. ^ (EN) STUPID investors in PIGS, su blogs.ft.com, The Financial Times.
  9. ^ (EN) Greek burdens ensure some Pigs won’t fly, su ft.com, Financial Times, 28-1-2010. URL consultato il 5-2-2010.
  10. ^ (EN) 'I' in 'PIGS' is for Ireland not Italy, insist UniCredit staff, su independent.ie, Irish Independent, 6-2-2010. URL consultato l'8-2-2010.
  11. ^ Chorafas, Dimitris (2010). The business of Europe is politics. Ashgate Publishing, p. 213. ISBN 978-0-566-09151-3.
  12. ^ Aslund, Anders (2010). The last shall be the first: East European financial crisis. Peterson Institute for International Economics, p. 93. ISBN 978-0-88132-521-8.
  13. ^ (EN) Will the Peso Rise or Fall?, su bworldonline.com, Business World. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  14. ^ a b (EN) STUPID idea, su theage.com.au, The Age.
  15. ^ a b (EN) We Europeans are all 'PIIGS'… and Anglo-Saxons are 'Usuk', su newropeans-magazine.org, Newropeans Magazine. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2010).
  16. ^ a b (PT) Berlusconi diz que Portugal está mais frágil do que Itália, su jornaldenegocios.pt, Negocios. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).
  17. ^ (EN) Shipbuilding going strong in Balamban, su sunstar.com.ph, Sun Star. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2010).
  18. ^ (EN) Britain's Borrowing Habit Puts it in the 'PIIGS', su thisismoney.co.uk, This is Money.
  19. ^ a b (EN) Which countries are the STUPIDs?, su tvnz.co.nz, NZI Business.
  20. ^ (DE) Resümee 1. Quartal und Ausblick 2. Quartal 2010 [collegamento interrotto], su at.e-fundresearch.com, e-Fund Research.
  21. ^ (EN) Shipbuilding going strong in Balamban, su sunstar.com.ph, Sun Star. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2010).
  22. ^ (DE) Nicht alle «PIGS» sind gleich, su nzz.ch, NZZ Online.
  23. ^ (ES) España, de los PIGS a los GIPSI pero a distancia de Grecia, su elplural.com.
  24. ^ (EN) Spain, Italy should lose 'PIGS' tag: Alfredo Pastor Interview, su risk.net.
  25. ^ (EN) Pigs in muck and lipstick, su blogs.afp.com.
  26. ^ (EN) Germany's Future Potential: Rebuild After the Collapse, su larouchepub.com, Executive Intelligence Review.
  27. ^ (EN) Broke Cities (including this one), su sandiegoreader.com, San Diego Reader.
  28. ^ (EN) Where to Buy Property Abroad, su countrylife.co.uk, Country Life.
  29. ^ (ES) La recesión acosa al euro, su lavanguardia.es. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2009).
  30. ^ (ES) Editorial: De siglas y peligros [collegamento interrotto], su portafolio.com.co.
  31. ^ (FR) L'Allemagne au coeur du débat français, su lemonde.fr, Le Monde.
  32. ^ (EN) Greece and Ireland show best returns, su highbeam.com, Investment Adviser. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  33. ^ (EN) Ten years on, beware a porcine plot, su economist.com, The Economist, 5-7-2008. URL consultato il 5-2-2010.
  34. ^ a b Report for Selected Countries and Subjects
  35. ^ Il Sole 24 Ore, n. 284 di domenica 12 ottobre 2012, pagina 5, articolo "Nei Paesi dell'austerity il debito continua a salire" di Beda Romano
  36. ^ a b Borse, perché il sistema resta sotto tiro, su Corriere della Sera, 21 gennaio 2016. URL consultato il 25 marzo 2024.
  37. ^ a b (EN) File:Public balance and general government debt, 2017-2020, su ec.europa.eu, Eurostat, ottobre 2021. URL consultato il 18 marzo 2022.
  38. ^ Report for Selected Countries and Subjects, su imf.org.
  39. ^ (EN) IMF World Economic Outlook (WEO) - Rebalancing Growth, April 2010 -- Table of Contents, su IMF. URL consultato il 25 marzo 2024.

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