Operations and Checkout Building

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Il "Neil Armstrong" Operations and Checkout Building (O&C) (già conosciuto come Manned Spacecraft Operations Building) è uno storico edificio a cinque piani del Kennedy Space Center della NASA, nella zona di Merritt Island, Florida, negli Stati Uniti d'America. L'O&C

Le strutture includono un'area per ospitare gli astronauti prima dei loro voli. Dal 21 gennaio 2000, l'edificio è stato incluso nel National Register of Historic Places, il registro americano dei luoghi storici.

è un sito storico facente parte del registro nazionale dei luoghi storici degli Stati Uniti risalente agli anni 60 ed è stato utilizzato per ricevere, elaborare e integrare i carichi utili per i programmi Gemini (1964 - 1966), Apollo (1961–1972), Skylab negli anni 70 e per i segmenti iniziali della Stazione spaziale internazionale negli anni 90. Gli astronauti dell'Apollo e dello Space Shuttle all'uscita dell'edificio O&C salivano a bordo dell'astrovan per raggiungere il pad di lancio del Complesso di Lancio 39.

Supporto al programma Apollo[modifica | modifica wikitesto]

Quando fu costruito nel 1964, all'era dei programmi Gemini (1964 - 1966) e Apollo (1961–1972), l'edificio era adibito alla preparazione delle navicelle spaziali ed era noto come "Manned Spacecraft Operations Building". Cambiò il nome in "Operations and Checkout Building" durante il programma Apollo, più brevemente "O&C". Da questo edificio gli astronauti si imbarcavano sull'Astrovan per essere trasportati al PAD del complesso di lancio 39.

Camere per prove di quota[modifica | modifica wikitesto]

L'equipaggio dell' Apollo 1, Gus Grissom, Ed White e Roger Chaffee, entra nella navicella spaziale per un test nella camera per le prove di quota all' O&C Building il 18 ottobre 1966.

Nel 1965 furono installate un paio di camere per le prove di quota (o camere opobariche) all'interno della "High Bay", l'ampia sala di integrazione e test. Le camere erano dedicate ai test ambientali e dei sistemi di supporto vitali sia dell'modulo comando e servizio dell' Apollo che del Modulo Lunare. In queste camere venivano verificati i comportamenti dei sistemi simulando quote fino a 76 km. Ogni camera è alta 18 m, con una zona di lavoro utile alta 8.5m e con un diametro interno di 10 m[1]. Le camere permettono test con uomini e possono raggiungere la massima altezza simulata (quindi la minima pressione) in 1 ora. Furono usate dagli astronauti e dalle loro riserve a partire dalla fatale missione Apollo 1 nell'ottobre 1996 fino al Programma test Apollo-Sojuz nel luglio 1975.

L'uso dopo il programma Apollo[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni '80 e '90 l' O&C Building è stato usato per ospitare e testare i moduli scientifici per lo Spacelab prima dei loro voli con gli Space Shuttle, inoltre ha ospitato anche tutti gli equipaggi che hanno volato sugli Space Shuttle

Negli anni duemila, nell'edificio sono stati effettuati i test delle travature (truss) della Stazione spaziale internazionale. Il 30 gennaio 2007 la NASA tenne una cerimonia per l'assegnazione della high bay dell'edificio al Programma Constellation. L'edificio sarebbe servito per l'integrazione finale del modulo per l'esplorazione spaziale umana Orion[2]. In preparazione al passaggio, lo stato della Florida finanziò lo smaltimento di circa 50 tonnellate di supporti in acciaio, strutture e attrezzature presenti nell'edificio[3].

Attualmente la struttura viene utilizzata dagli astronauti che saranno portati in orbita con la navette Crew Dragon della SpaceX, gli astronauti all'interno della struttura indossano le tute spaziali e successivamente vengono fatti alcuni test sulle stesse per essere sicuri che non abbiano guasti. Da questo edificio gli astronauti si imbarcano su una Tesla X per essere trasportati alla rampa di lancio.

Altre funzioni dell'Edificio[modifica | modifica wikitesto]

  • I tre piani, 457.000 piedi quadrati (42.500 m2) dello Space Station Processing Facility (SSPF) sono costituiti da due campate di elaborazione, una camera di compensazione, sale operative di controllo, laboratori, aree logistiche e uffici per il supporto della stazione e Carichi utili non pericolosi della navetta conformi agli standard ISO 14644-1 classe 5 .
  • Il Vertical Processing Facility (VPF) è dotato di una porta di 22 x 12 m (71 x 38 piedi) in cui i carichi utili elaborati in posizione verticale vengono portati e manipolati con due carroponti e un paranco in grado di sollevare fino a 35 tonnellate corte (32 t).
  • La Hypergolic Maintenance and Checkout Area (HMCA) comprende tre edifici isolati dal resto dell'area industriale a causa dei materiali pericolosi ivi movimentati. I moduli alimentati a ipergolico che costituivano il sistema di controllo della reazione dello Space Shuttle Orbiter, il sistema di manovra orbitale e le unità di alimentazione ausiliarie sono stati immagazzinati e sottoposti a manutenzione nell'HMCF.
  • La dotazione Multi-Processing Payload è a 19,647 piedi quadrati (1,825.3 m 2 ) per la costruzione navicella Orion ed elaborazione payload.
  • Il Payload Hazardous Servicing Facility ( PHSF ) contiene un vano di servizio di 70 x 110 piedi (21 x 34 m), con un'altezza del gancio di 100.000 libbre (45.000 kg) e 85 piedi (26 m). Contiene anche una camera di equilibrio del carico utile di 58 x 80 piedi (18 x 24 m). La sua temperatura è mantenuta a 70 °F (21 °C).

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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