Oltrepò

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Oltrepò
StatiBandiera dell'Italia Italia
RegioniBandiera della Lombardia Lombardia
TerritorioOltrepò pavese, Oltrepò mantovano
Lingueitaliano, mantovano, pavese

Con il termine Oltrepò (Ultrepo in lombardo) si indicano attualmente due zone geografiche facenti parte della Lombardia pur essendo localizzate a sud del fiume Po.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'Oltrepò pavese in provincia di Pavia
L'Oltrepò mantovano in provincia di Mantova

Era politicamente costituito da una numerosa serie di marchesati, signorie e immunità che costituirono fino al 1770 le cosiddette "Giurisdizioni separate" o "Terre diverse" che, seppure sottoposte alla sovranità prima di Milano e poi dei Savoia, godevano di particolari privilegi e autonomie feudali tali da configurarsi per alcune entità in una vera indipendenza (vedi articolo sui feudi imperiali). Nel 1748, con i Savoia, tali terre furono organizzate nelle provincie di Voghera e Bobbio, fino a essere lentamente assorbite nel Regno di Sardegna. La zona fu poi aggregata alla provincia di Pavia nel 1859 in seguito all'unità d'Italia. Oggi appartiene alla provincia di Pavia.

  • Storicamente esisteva un terzo territorio, l'Oltrepò ferrarese, di assai ridotta estensione e comprendente stavolta territori a nord del fiume da Melara fino ad est di Occhiobello, comprendendo Bergantino, Castelmassa, Ceneselli, Baruchella, Trecenta, Bagnolo di Po, Chiavicone, Canaro, Garofolo. Prodotto delle conquiste degli Este di Ferrara, tese a escludere la Serenissima dalla navigazione del Po, passò successivamente allo stato della Chiesa. Si estendeva dai confini orientali del ducato di Mantova, a est di Ostiglia fino al delta del fiume. Il suo confine settentrionale correva lungo il fiume Tartaro comprendendo Trecenta fino a incontrarsi con il corso del Po a Raccano, lasciando un breve tratto della riva sotto la sovranità di Venezia (Borgo San Mauro, Guarda Veneta). Da Crispino la riva settentrionale faceva nuovamente parte dell'Oltrepò ferrarese, avendo come confine i vari canali fino a Panarella, nuovamente sotto la sovranità veneziana. Un'ultima sezione ferrarese andava sulla riva meridionale da Mazzorno (veneziano) fino alla Cà Vendramin sul ramo del Po di Goro, con il confine lungo la "strada dei Pilastri", comprendendo il distretto di Ariano nel Polesine. Il territorio fu definitivamente soppresso in seguito alle vicende napoleoniche che ne portarono all'aggregazione al Veneto. Oggi appartiene alla provincia di Rovigo.