Nitrato di tallio
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Nitrato di tallio | |
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Nome IUPAC | |
Triossonitrato di tallio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | TlNO3 |
Massa molecolare (u) | 266,37 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-273-1 |
PubChem | 24937 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 95 g/l (20 °C) |
Temperatura di fusione | 206 °C (479 K) |
Temperatura di ebollizione | 430 °C (703 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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pericolo | |
Frasi H | 300 - 330 - 373 - 411 |
Consigli P | 260 - 264 - 273 - 284 - 301+310 - 310 [1] |
Il nitrato di tallio è il sale di tallio(I) dell'acido nitrico.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore, igroscopico e sensibile all'umidità. È un composto comburente, molto tossico, pericoloso per l'ambiente. Si decompone per riscaldamento in ossidi di tallio e ossidi di azoto[2]. È solubile in acqua, la sua solubilità aumenta fortemente con la temperatura[3].
Viene ottenuto per reazione tra lo ioduro di tallio(I) e l'acido nitrico.
Viene utilizzato nell'analisi chimica[2] e nella produzione di lenti e fibre ottiche[4].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sigma Aldrich; rev. del 14.09.2012
- ^ a b Scheda del numero CAS 10102-45-1 nel database IFA-GESTIS consultato il 16.12.2010
- ^ Thallium
- ^ Teck: MSDS Thallium(I)-nitrat Archiviato il 5 luglio 2011 in Internet Archive.