Museo di Roma a palazzo Braschi

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Museo di Roma
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPalazzo Braschi
IndirizzoPiazza San Pantaleo 10 - Palazzo Braschi - Rione Parione
Coordinate41°53′51.51″N 12°28′21.55″E / 41.897642°N 12.472653°E41.897642; 12.472653
Caratteristiche
TipoArte
Apertura1930
Visitatori188 609 (2022)
Sito web

Il Museo di Roma è un museo comunale di Roma, compreso nel sistema dei Musei in Comune, con sede presso Palazzo Braschi, nel rione Parione, ed una sede distaccata nel rione Trastevere (Museo di Roma in Trastevere).

Si articola su quindici sale al secondo piano e altre cinque al terzo piano dell'edificio; altre sale ospitano una biblioteca, una mostra di carrozze d'epoca e sale per gli uffici del museo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo, nella sede dell'ex Pastificio Pantanella in piazza della Bocca della Verità, fu inaugurato il 21 aprile 1930, Natale di Roma, dal direttore delle Antichità e Belle Arti del Governatorato Antonio Muñoz che ne fu anche il primo direttore. Il Museo venne poi trasferito nel 1952 nella sede attuale di Palazzo Braschi.

Percorso espositivo[modifica | modifica wikitesto]

Il museo espone dipinti, sculture, pezzi di mobilio, un arazzo con raffigurate le api-stemma dei Barberini, due specchi artistici, due basamenti artistici per busti di statue, ceramiche e medaglie che spaziano in un periodo che spazia tra il XVIII e il XIX secolo.

Le opere sono organizzate nel seguente criterio:

  • 1º piano:
    • Sale 1 e 2 - Le storie - Papa Pio VI: La città dell'antico e le grandi opere.
    • Sale 3, 4 e 5 - Le storie - La corte pontificia.
    • Sala 6 - Le storie - Il senato romano.
La sala ha il soffitto a volta con affresco a trompe-l'œil rappresentante un drappeggio.
    • Sala 7 - I luoghi - La città del "Grand Tour".
    • Sala 8 - I luoghi - Scenografie urbane.
    • Sala 9 - I luoghi - La veduta.
    • Sala 10 - I luoghi - Artisti nella capitale.
    • Sala 11 - La cultura - Il microcosmo del bello.
    • Sala 12 - La cultura - Il codice della moda.
  • 2º piano:
    • Sale 1, 2 e 3 - Le grandi famiglie - I Barberini.
    • Sale 4, 5 e 7 - Le grandi famiglie - I Rospigliosi.
    • Sala 6 - Esotismo ed arti decorative - La chinoiserie o sala cinese.
Viene realizzata forse nell'800.
La volta tondeggiante è adornata con motivi arabesscanti ed uccelli esotici.
Su alcune pareti vi sono affrescate scritte cinesi e figure cinesi che danno il nome alla sala.
    • Sale 8, 9 e 10 - Le grandi famiglie - I Torlonia.
La sala 10 viene chiamata anche l'"Alcova" ed è una ricostruzione fedele (o "quasi") dell'omonima pre-sala da letto dell'ex-Palazzo Torlonia di piazza Venezia.
Nelle pareti vi sono degli affreschi raffiguranti 12 statue [verosimilmente le muse da come si può dedurre da una che tiene una risma di fogli di carta (la musa della poesia) in mano ed un'altra che tiene una cetra o lira in mano (la musa della musica)].
Sotto ogni musa vi sono 2 cerchi con all'interno raffiguranti i principali pennuti conosciuti all'epoca (pavoni, uccelli lira, fagiani, ecc.)
Per ogni angolo in alto vi è una lunetta con dipinti i 4 elementi della cosmogonia medievale:
Nettuno per l'acqua;
Vulcano per il fuoco;
Giunone per l'aria;
Cerere per la terra.
In altre lunette in alto sono raffigurate "Le storie di Psiche".
Altre decorazioni completano i dipinti sulle pareti.
Sul soffitto il "Giudizio di Paride" in spicchi di legno a formare un esadecagono dipinto nel 1837 da Filippo Bigioli.

La rampa monumentale che porta ai 2 piani è in stile barocco ornata con statue neoclassiche e stucchi e fregi barocchi.

Sopra la rampa vi è una cupola barocca.

Nell'androne che collega l'ingresso da via di S. Pantaleo con il cortile è esposta la Gala Sedan, una delle due carrozze commissionate da Sigismondo Chigi per il suo secondo matrimonio con Giovanna Medici D'Ottajano, celebrato a Napoli il 10 novembre 1776, di proprietà del Museo di Roma dal 1950[1]. In precedenza l'androne esponeva 4 statue di Francesco Mochi, raffiguranti il Battesimo di Cristo (Gesù e San Giovanni Battista, originariamente destinate al coro della Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini) e di San Pietro e San Paolo (destinate alla Basilica di San Paolo fuori le mura), traslate a febbraio 2016 nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini[2].

Dalle finestre del lato nord si può mirare un maestoso panorama su piazza Navona.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In carrozza! / Guestbook - Museo di Roma, su museodiroma.it. URL consultato il 15 luglio 2016.
  2. ^ Colossale. Il ritorno dei gruppi scultorei di Francesco Mochi / News - Museo di Roma, su museodiroma.it. URL consultato il 15 luglio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia sul Museo di Roma a Palazzo Braschi.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN152037938 · ISNI (EN0000 0001 2353 6391 · LCCN (ENn85175859 · J9U (ENHE987007425573905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85175859