Michele Geremicca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Michele Geremicca

Michele Geremicca (Napoli, 10 novembre 1857Napoli, 17 giugno 1920) è stato un botanico italiano, di orientamento prevalentemente morfo-istologico. A Napoli fu libero docente di botanica nella R. Università, titolare della cattedra di Storia naturale nel R. Liceo Vittorio Emanuele II e nel R. Collegio Militare, e fu tra i fondatori, e più volte presidente, della Società dei Naturalisti in Napoli.[1][2]

Michele Geremicca, primogenito di Achille e Concetta Annuvola,[3] appassionato di Scienze naturali formò la sua cultura scientifica seguendo un percorso regolare di studi. Conseguita la licenza liceale presso il R. Liceo Vittorio Emanuele II,[4] si iscrisse alla facoltà di Scienze della R. Università di Napoli[5] e nel 1880, avendo superato tutti gli esami del primo biennio, conseguì la licenza in Scienze Naturali che all'epoca abilitava all'insegnamento nelle scuole secondarie.

Fu così che, nel 1881, ottenne il primo incarico nei corsi ginnasiali e diede inizio a quella che sarebbe stata la sua principale attività professionale che lo avrebbe portato ad insegnare storia naturale nei Licei e nelle Scuole militari e botanica all'Università, come libero docente nei corsi pareggiati.[6]

Nonostante gli impegni precocemente assunti come docente, Geremicca non rinunciò a proseguire gli studi universitari, ai quali si dedicò anzi con zelo.[7] Nel 1882 conseguì il diploma di laurea in Scienze naturali e, poco dopo, anche quello della Scuola di Magistero alla quale si era iscritto qualche anno prima.[6]

Con l'acquisizione di questi due nuovi titoli, Geremicca partecipò e vinse diversi concorsi pubblici per le scuole superiori, cambiando incarichi, sedi e istituti per diversi anni, fino al 1887 quando fu nominato reggente di Storia naturale nel R. Liceo di Sessa Aurunca e poi, nel 1888, quando fu incaricato per l'insegnamento della stessa materia nella R. Scuola Sottufficiali di Caserta e nel R. Liceo Ginnasio di S. Maria Capua Vetere[6] (diventato dal 2011 Istituto Statale d'Istruzione Secondaria Superiore Amaldi-Nevio).

Svolse rispettivamente questi due ultimi incarichi fino al 1894, quando la scuola Sottufficiali fu soppressa e i corsi ripristinati presso la scuola di Modena,[8] e fino al 1898 quando, «per riconosciuto merito»,[9] venne destinato a Napoli come titolare di Storia naturale al R. Liceo Vittorio Emanuele II.[10]

Al Vittorio Emanuele II Geremicca insegnò per circa vent'anni,[11] prima come titolare nelle sezioni aggiunte alle terze classi poi, dal 1906, come ordinario del secondo ordine di ruoli[12] e infine, nel 1912, come responsabile del Gabinetto di Scienze naturali e ordinario sulla cattedra che era stata di illustri predecessori, quali i botanici Nicola Antonio Pedicino e Gaetano Licopoli ed il geofisico Giuseppe Mercalli.

La sede del R. Collegio Militare di Napoli (Scuola militare Nunziatella) sulla collina di Pizzofalcone

Nel 1911 fu anche nominato titolare per l'insegnamento di lettere e scienze nel R. Collegio Militare di Napoli, nel quale già insegnava dal 1902, prima come professore straordinario[13] e poi, dal 1907, come professore aggiunto di seconda classe.[14]

Intanto, nel 1890, con un'ampia monografia su Il latice ed i vasi laticiferi[15] aveva conseguito l'abilitazione all'insegnamento privato della botanica, come libero docente con effetti legali, nella R. Università di Napoli[16] e, da quell'anno, tenne ininterrottamente un corso pareggiato per gli studenti della Facoltà di scienze fisiche e naturali.[17]

In precedenza Geremicca, ancora studente universitario, dal novembre 1881 fece parte di quel «breve manipolo di giovani intesi allo studio delle Scienze Naturali»[18] che, insoddisfatti dei ristretti limiti intellettuali della «Scuola della vecchia maniera»[19] e insofferenti per l'inaccessibilità delle Accademie, decise di fondare un nuovo sodalizio che non fosse né Accademia né Scuola ma «aperto liberamente a tutti coloro che sorreggesse una medesima fede - il progresso delle Scienze Naturali» e unisse «una stessa religione - lo studio della natura».[20]

Nacque così, con soli undici soci, il Circolo degli Aspiranti Naturalisti che, diventato nel 1887 la Società di Naturalisti in Napoli, avrebbe avuto più volte Geremicca come presidente e avrebbe occupato, in breve tempo, un «posto eminente fra le congeneri istituzioni del mondo intero».[21]

Otre che della Società dei Naturalisti in Napoli, Geremicca fu socio di diverse altre istituzioni scientifiche italiane e fu nominato Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia nel 1912.[22]

Morì a Napoli dopo una lunga e sofferta malattia.

Attività scientifica

[modifica | modifica wikitesto]

Geremicca, nella sua non vastissima produzione scientifica, si occupò di divulgazione, di didattica e metodologia nell'insegnamento secondario e universitario e, ovviamente, di studi botanici che, anche in «relazione alle contingenze della sua vita»,[23] furono orientati prevalentemente «alla sintesi, all'indagine storica e critica»[23] più che alla ricerca analitica in laboratorio o sul campo.

Nel 1879, ancora studente universitario, esordì in letteratura botanica con un articolo su Le piante carnivore.[24][25] Un'opera a carattere divulgativo, che sarebbe rimasta l'unica sua pubblicazione per oltre un decennio per la gravosità degli impegni dell'Autore legati al completamento degli studi universitari, all'attività di insegnamento, alla fondazione e alla collaborazione con il Circolo degli Aspiranti Naturalisti e alla preparazione per il concorso abilitante alla libera docenza di botanica all'Università di Napoli.

Cellule a papilla dell'epidermide superiore dei sepali petaloidi nei fiori sterili di Hydrangea hortensia DC. Disegno di Michele Geremicca inciso e litografato da A. Serino (Geremicca, 1892b, tav. IX, fig. 5).

E fu proprio per il conseguimento dell'abilitazione alla libera docenza che, nel 1891, Geremicca portò a termine uno dei suoi lavori botanici più corposi per ampiezza di dati raccolti. Una lunga e approfondita monografia intorno ad uno dei più interessanti, e controversi, apparati anatomo-fisiologici delle piante, i vasi laticiferi.[15] Nell'opera, di carattere essenzialmente compilatorio, Geremicca riportò le conoscenze scientifiche sino allora acquisite da un gran numero di ricercatori sull'anatomo-morfologia, l'istologia, la fisiologia e l'ontogenesi dei complessi cellulari laticiferi e discusse criticamente delle divergenti opinioni degli autori intorno alla natura, all'origine e alla funzione del latice.

Frutto invece di ricerche originali, in ambito prevalentemente morfo-istologico, fu la maggior parte dei lavori successivi pubblicati da Geremicca tra il 1892 ed il 1907. Inizialmente si occupò della struttura microscopica dell'epidermide dell'apparato riproduttivo dell'Ortensia, rintracciandone e descrivendone le modificazioni a cui esso va incontro passando dall'uno all'altro degli organi fiorali.[26] Sempre di questa Hydrangea, osservò e descrisse un tipo cellulare poco conosciuto di cellula fibrosa, osservato nella sottoepidermide delle antere.[27]

Di un'altra Angiosperma, la Juanulloa aurantiaca Otto & A. Dietr., descrisse l'anatomo-morfologia dell'apparato fiorale, sia di individui normalmente sviluppati sia di altri alterati da vari eventi teratologici. Descrisse inoltre le caratteristiche fondamentali e la distribuzione dei vari tipi di tessuti ed esaminò alcuni costituenti del contenuto cellulare tra cui la sostanza colorante del perianzio, giudicata affine alla xantofilla e alla carotina.[28][29]

Sezione longitudinale dell'epidermide della pagina inferiore della foglia di Juanulloa aurantiaca Otto & A. Dietr. Disegno di Michele Geremicca (Geremicca, 1902a, tav. III, fig. 17).

Di aberrazioni teratologiche, utilizzate da Geremicca ai fini dell'interpretazione morfologica, l'Autore riferì ulteriormente in altri lavori nei quali riportò e descrisse diversi casi osservati: una proliferazione fiorale in Fragaria vesca L.,[30] una metamorfosi progressiva nella corolla di Datura metel L.,[31] una moltiplicazione degli antofilli per sdoppiamento o, secondo l'Autore, per plurigenesi[32] di Lycopersicum esculentum Dun.[33] e, soprattutto, le deformazioni del pistillo e la ramificazione delle spighe femminili di Zea mays L.[34] che gli diedero modo di discutere intorno all'ipotesi di Federico Delpino[35] sull'origine di queste infiorescenze femminili considerate come omologhe alle pannocchie maschili.

Federico Delpino era il più eminente fautore in Italia della biologia vegetale ed il suo arrivo a Napoli, nel 1894 per assumere la direzione del R. Orto botanico, ebbe un ruolo significativo nell'orientare gli interessi scientifica di Geremicca verso questa nuova disciplina.

Geremicca fu attratto dalla biologia vegetale, da questa «scienza nuova» che recuperava «i lavori di sistematica e di floristica, puramente descrittivi» per poi «vivificarli all'interno di un'ampia sintesi concettuale»[36] e orientava la ricerca botanica in direzione dello studio di «quelle svariate manifestazioni di carattere biologico» che implicavano «rapporti di vita di relazione delle piante»[37] sia tra di loro che con il loro ambiente.[38]

Videro così la luce numerosi lavori[39] nei quali Geremicca si occupò non solo dei rapporti biologici tra le piante e l'ambiente esterno, secondo i dettami appunto della biologia vegetale ma, condividendo il principio teleologico che permeava fortemente il pensiero delpiniano, cercò anche di «assegnare un fine biologico a tutte le modalità della forma».[37]

Geremicca, nonostante gli spunti critici e le riserve, fu un convinto estimatore dell'opera scientifica di Delpino alla quale dedicò, con «indipendenza del giudizio nella ricerca del vero»[40] un lungo ed approfondito studio con l'elenco completo delle sue numerosissime pubblicazioni, commentate criticamente.[41]

Geremicca fu interessato alla vita e alle opere anche di altri illustri naturalisti quali Giuseppe Jatta, del quale scrisse un breve elogio funebre[42] e Gaetano Licopoli al quale dedicò una lunga e dettagliata biografia riportando e commentando i molti lavori inediti da lui lasciati.[43] Inoltre, in due distinte pubblicazioni di carattere statistico-storico-biografico, riportò numerose notizie «intorno ai botanici italiani del secolo XIX»[44] e ai «botanofili napoletani».[45]

Molto cospicua fu anche l'attività di Geremicca come autore di opere didattiche. I suoi manuali per gli allievi delle scuole secondarie e per quelli delle scuole militari,[46] ebbero numerose riedizioni nel corso di pochi anni ed abbracciarono praticamente tutte le diverse branche delle scienze naturali, dall'organografia e fisiologia delle piante e degli animali,[47] alla botanica[48] e alla zoologia,[49]dalla biologia generale[50] alla mineralogia[51] e alla geologia.[52]

Analoga favorevole accoglienza ebbero i suoi testi di botanica generale e sistematica e di zoologia[53] scritti da Geremicca per gli allievi dei suoi corsi pareggiati all'Università di Napoli.

Contributi scientifici

[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]
Lavori scientifici di botanica
Lavori scientifici diversi dalla botanica
  • Il vulcanismo del Golfo di Napoli, Dispensa I, Napoli, Tip. Ferrante, 1878.
Biografie, commemorazioni e necrologi
Scritti su argomenti diversi
Manuali didattici di Scienze naturali
  • Elementi di Organografia e Fisiologia ad uso delle scuole secondarie. Parte I. Gli animali, Napoli, Stab. Tip. A. Eugenio, 1884, pp. 1-239.
  • Nozioni schematiche di Organografia e Fisiologia delle piante e degli animali, Napoli, Starace, 1884.
  • Prime nozioni di Storia Naturale, Caserta, Turi, 1890, pp. 1-323, tav.
  • Sommario delle lezioni di botanica dettate nella R. Università, Napoli, 1891.
  • Appunti di Zoologia. Guida agli esami universitarii, II, Napoli, Cesareo, 1892, pp. I-VIII, 1-112.
  • La botanica nell'insegnamento universitario, Napoli, Gennaro M. Priore, 1892, pp. 1-19.
  • Appunti di botanica sistematica ad uso degli studenti universitarii, Napoli, Gennaro M. Priore, 1893, pp. 1-230.
  • Sinossi di storia naturale (per la scuola dei sottufficiali), Caserta, Turi, 1894, pp. 1-293.
  • Sommario di botanica generale ad uso degli studenti universitarii, Napoli, Gennaro M. Priore, 1894, pp. 1-496, fig. 224.
  • Elementi di storia naturale per le scuole secondarie superiori. Parte I. Zoologia, Napoli, Gennaro M. Priore, 1895, pp. VIII-1-384, fig. 99.
  • Elementi di storia naturale per le scuole secondarie superiori. Parte II. Botanica, Napoli, Gennaro M. Priore, 1895, pp. 1-570, fig. 244.
  • Sinossi di storia naturale ad uso dei sottufficiali-allievi della Scuola Militare, Modena, Antica Tip. Soliani, 1897, pp. 1-191, tav. 1.
  • Breve sinossi di mineralogia ad uso delle scuole secondarie, Napoli, Gennaro M. Priore, 1899, pp. 1-71.
  • Sinossi di Mineralogia ad uso delle scuole secondarie, 2ª ed., Napoli, Gennaro M. Priore, 1903, pp. 1-136, fig. 38. 3ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1908, pp. VIII, 1-195, fig. 86. 4ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1911, pp. VIII, 1-195, fig. 104. 5ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1913, pp. VIII, 1-195, fig. 104. 6ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1920, pp. VIII, 1-195, fig. 104. 7ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1921, pp. VIII, 1-195, fig. 104.
  • Sinossi di Botanica ad uso delle scuole secondarie, 1ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1904, pp. 1-316, fig. 186. 2ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1908, pp. VIII, 1-326, fig. 190. 3ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1913, pp. VIII, 1-328, fig. 188. 4ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1919, pp. VIII, 1-328, fig. 188.
  • Sinossi di Geologia ad uso delle scuole secondarie, 1ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1909, pp. VIII, 1-337, fig. 80.
  • Sinossi di Zoologia ad uso delle scuole secondarie, 1ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1909, pp. VIII, 1-448, fig. 112. 2ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1912, pp. VIII, 1-438, fig. 126. 3ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, pp. VIII, 1-438, fig. 126. 4ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, pp. VIII, 1-438, fig. 126. 2ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1913, pp. VIII, 1-372, fig. 81. 3ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, pp. VIII, 1-372, fig. 81. 4ª ed., Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, pp. VIII, 1-372, fig. 81.
  • Elementi di Biologia generale per la II classe del liceo moderno, Napoli, Tip. Ed. Luigi Pierro, 1915, pp. 1-632.

Conferenze alla Società dei Naturalisti in Napoli[54]

[modifica | modifica wikitesto]
  • Sulla generazione alternante delle fanerogame. 1882.
  • Sulla natura morfologica dell'ovulo, 1882.
  • Sul nucleo delle cellule vegetali, 1882.
  • Sulle specie di animali scoperte o meglio determinate nell'anno 1881, 1882.
  • Studii critici sulle diverse teorie sul vulcanismo, 1882.
  • Sui vasi cribrosi, 1883.
  • Introduzione all'embriogenia delle fanerogame, 1883.
  • Embriogenia delle gimnosperme, 1883.
  • Sui lavori del Congresso botanico di Genova del 1892. Tornata straordinaria serale del 26 giugno 1893.
  • Una pagina di Biologia vegetale. Tornata del 1º agosto 1897.
  • Colonie, consorzi e leghe nel mondo delle piante. Domenica 7 maggio 1905.
  1. ^ Cfr. Cavara, 1921, p. 207.
  2. ^ Come indicato nell'estratto dell'atto di nascita, Geremicca nacque il 10 giugno e non il giorno precedente come erroneamente riportato da Cavara, 1923, p. 53 (cfr. Provincia di Napoli. Comune di Napoli. Circondario Porto, Atti dello Stato civile. Atti di nascita. Dal primo Gennajo a tutto li trentuno Dicembre mille ottocento cinquantasette. Numero d'ordine 1237. Michele Giuseppe Alfonso Geremicca, a cura di Archivio di Stato di Napoli. Stato civile della restaurazione (quartieri di Napoli). Porto. Nati 1857. Immagine 196, Napoli, 1857).
  3. ^ Diversamente da quello erroneamente riportato in Cavara, 1923, p. 52, il cognome della madre del biografato è Annuvola così come indicato nell'estratto dell'atto di nascita (cfr. Archivio di Stato di Napoli, 1857).
  4. ^ Durante gli studi al R. Liceo Vittorio Emanuele II, Geremicca fu allievo, tra gli altri, del botanico Gaetano Licopoli che vi insegnava dal 1872 come titolare della cattedra di Storia naturale (cfr. Francesco Di Vaio, Fonti per la storia del Liceo Vittorio Emanuele, su liceovittorioemanuelegaribaldi.edu.it, 2005. URL consultato il 10 marzo 2020). Alla morte di Licopoli, nel 1897, e per onorarne così la memoria, Geremicca pubblicò una lunga e approfondita biografia del suo maestro, inserendovi e commentando i molti lavori inediti da lui lasciati (cfr. Geremicca, 1899a).
  5. ^ Alla Facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali della R. Università di Napoli, Geremicca fu allievo, tra gli altri, dei mineralogisti e geologi Guglielmo Guiscardi ed Arcangelo Scacchi, dei fisici Luigi Palmieri e Gilberto Govi, degli zoologi Salvatore Trinchesi e Achille Costa e soprattutto, per il settore scientifico nel quale Geremicca si sarebbe specializzato e nel quale avrebbe dato i suoi principali contributi, del botanico Vincenzo Cesati (cfr. Cavara, 1923, p. 52).
  6. ^ a b c Cfr. Cavara, 1923, p. 53.
  7. ^ Per concorso, fu vincitore per due anni consecutivi, nel 1881 e nel 1882, di una borsa di studio di 500 lire e, sempre nel 1882, gli fu assegnata, per esami, la medaglia universitaria (cfr. Cavara, 1923, p. 53).
  8. ^ Cfr. Ministero della Guerra, R. Accademie, Istituti e Scuole militari. R. Accademia di Fanteria e Cavalleria, in Calendario R. Esercito Italiano, XVII-XVIII, Roma, 1939, p. 20.
  9. ^ Cfr. De Rosa, 1922, p. 247.
  10. ^ Nominato con Decreto ministeriale del 30 ottobre 1898 (cfr. Ministero dell'Istruzione Pubblica, Disposizioni nel Personale. Istruzione secondaria. Licei, in Bollettino Ufficiale del Ministero dell'Istruzione Pubblica, II, anno XXV, n. 49, Roma, Tip. Operaia Romana Cooperativa, 1908, p. 2225). Confermato nell'incarico con Decreto ministeriale del 25 settembre 1899 (cfr. Ministero dell'Istruzione Pubblica, Disposizioni nel Personale. Istruzione secondaria. Licei, in Bollettino Ufficiale del Ministero dell'Istruzione Pubblica, II, anno XXVI, n. 45, Roma, Tip. Operaia Romana Cooperativa, 1899, pp. 1893-1894).
  11. ^ Con interruzioni negli anni scolastici dal 1907-08 al 1910-11 quando fu destinato al Liceo Umberto I (cfr. Ministero della Pubblica Istruzione, Istituti d'Istruzione Media. Regi Licei e Ginnasi. Licei e Ginnasi (Napoli). Liceo "Umberto I", in Annuario del Ministero della Pubblica Istruzione. Anni 1908, 1909, 1910 e 1911, Roma, Tip. Operaia Romana Cooperativa, 1908, p. 263 - 1909, p. 275 - 1910, p. 292 - 1911, p. 300).
  12. ^ R. Decreto del 24 maggio 1906 (cfr. Ministero dell'Istruzione Pubblica, Disposizioni nel Personale. Istruzione secondaria classica, tecnica e normale. Secondo ordine di ruoli, in Bollettino Ufficiale del Ministero dell'Istruzione Pubblica, II, anno XXXIII, n. 44, Roma, Tip. Ludovico Cecchini, 1906, p. 3058).
  13. ^ Decreto Ministeriale del 5 gennaio 1903 (cfr. Ministero della Guerra, Impiegati civili. Personale insegnante, in Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli Ufficiali del R. Esercito Italiano e nel Personale dell'Amministrazione militare, Roma, Tip. Ed. Enrico Voghera, 1907, p. 84).
  14. ^ R. Decreto del 10 febbraio 1907 (cfr. Ministero della Guerra, Impiegati civili. Personale insegnante, in Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli Ufficiali del R. Esercito Italiano e nel Personale dell'Amministrazione militare, Roma, Tip. Ed. Enrico Voghera, 1907, p. 248).
  15. ^ a b Cfr. Geremicca, 1891a.
  16. ^ Cfr. Ministero dell'Istruzione Pubblica, Università di Napoli. Liberi insegnanti della Facoltà di scienze fisiche e naturali, in Stato del Personale addetto alla Pubblica Istruzione del Regno d'Italia nel 1891, Roma, Stab. Tip. E. Sinimberghi, p. 111.
  17. ^ Cfr. Cavara, 1923, p. 54
  18. ^ Oltre a Geremicca facevano parte del gruppo altri dieci studenti di Scienze naturali: Antonio Gabella, Alfonso Castriota, Tommaso Curatolo, Aurelio De Gasparis, Ludovico De Paola, Giuseppe Jatta, Ugo Milone, Alfonso Montefusco, Pellegrino Severino, ed Ulrico Siniscalchi (cfr. Cavara, 1923, p. 62).
  19. ^ Cfr. Cavara, 1923, p. 62.
  20. ^ Cfr. Cavara, 1923, p. 63.
  21. ^ Cfr. Cavara, 1823, p. 64.
  22. ^ Geremicca fu socio della Società botanica Italiana (dal 1891), del R. Istituto d'Incoraggiamento e della R. Accademia Pontaniana (cfr. Cavara, 1921, p. 299).
  23. ^ a b Cfr, Cavara, 1923, p. 55.
  24. ^ In realtà già l'anno precedente Geremicca aveva pubblicato una prima dispensa di una monografia sui vulcani napoletani (Geremicca, 1978a) alla quale, secondo il suo progetto originale, avrebbero dovuto farne seguito altre sette. Ma l'opera è rimasta incompiuta (cfr. Friedrich Furchheim, Bibliografia del Vesuvio. Compilata e corredata di note critiche estratte dai più autorevoli Scrittori vesuviani, New York, Cambridge University Press, 2011, p. 64, ISBN 978-1-108-02854-7).
  25. ^ Cfr. Geremicca, 1879.
  26. ^ Cfr, Geremicca, 1892b.
  27. ^ Cfr, Geremicca, 1892a.
  28. ^ Cfr. Cavara, 1923, p. 56.
  29. ^ Cfr. Geremicca, 1902a. Secondo le intenzioni originarie dell'Autore, questa prima nota illustrativa doveva essere preliminare ad una monografia completa della specie (cfr. Geremicca, 1902a, p. 62) che sarebbe rimasta, però, incompiuta.
  30. ^ Cfr. Geremicca, 1897d.
  31. ^ Cfr. Geremicca, 1900.
  32. ^ Il termine plurigenesi fu introdotto da Geremicca per indicare il processo formativo dei nuovi antofilli, nei fiori pieni di Lycopersicum esculentum Dun., per pluralità dei coni vegetativi e non per sdoppiamento (cfr. 1907a, p. 111).
  33. ^ Cfr. Geremicca, 1907a
  34. ^ Cfr. Geremicca, 1904a e 1907d.
  35. ^ Federico Delpino si trasferì a Napoli nel 1894 per subentrare a Giuseppe Antonio Pasquale, morto nel 1893, sia nella direzione del R. Orto botanico che nell'insegnamento della stessa disciplina presso la Facoltà di medicina e Chirurgia della R. Università (cfr. Ministero della Istruzione Pubblica, R. Università di Napoli. Facoltà di Medicina e Chirurgia e Facoltà di Scienze fisiche, matematiche e naturali. Orto botanico, in Annuario ufficiale del Ministero Pubblica Istruzione. 1894, Roma, Tip. Elzeviriana, 1894, p. 77 e p. 82).
  36. ^ Cfr. Maurizia Alippi Cappelletti, Delpino, Federico, su Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 38 (1990). URL consultato l'11 marzo 2021.
  37. ^ a b Cfr. Cavara, 1923, p. 57.
  38. ^ Gli ambiti principali di ricerca in biologia vegetale erano i mezzi di difesa delle piante, l'impollinazione e la disseminazione.
  39. ^ Cfr. Geremicca, 1897a, 1902c, 1902d e 1906.
  40. ^ Cfr. Cavara, 1923, p. 59.
  41. ^ Cfr. Geremicca, 1908.
  42. ^ Cfr. Geremicca, 1904c.
  43. ^ Cfr. Geremicca, 1899a.
  44. ^ Cfr. Geremicca, 1897b.
  45. ^ Cfr. Geremicca, 1913a.
  46. ^ Cfr. Geremicca, 1894a e 1897e.
  47. ^ Cfr. Geremicca, 1884a e 1884b.
  48. ^ Cfr. Geremicca, 1895b e 1904d.
  49. ^ Cfr. Geremicca, 1895a e 1909b.
  50. ^ Cfr. Geremicca, 1915a.
  51. ^ Cfr. Geremicca, 1899b e 1903a.
  52. ^ Cfr. Geremicca, 1909a.
  53. ^ Cfr. Geremicca, 1891b, 1892d, 1892e, 1893a e 1894b.
  54. ^ Cfr. Giuseppe Zirpolo, Società dei Naturalisti in Napoli dal 1881 al 1931, in Boll. Soc. Nat. in Napoli, XLIV - 1932, Napoli, Stab. Tip. N. Jovene, 1933, p. CXXVI.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]