Mario D'Urso

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Mario D'Urso

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1996 –
2001
LegislaturaXIII
Gruppo
parlamentare
Rinnovamento Italiano, Misto
CircoscrizioneCampania
Collegio11-Castellammare di Stabia
Sito istituzionale

Sottosegretario al Ministero del commercio con l'estero
Durata mandato17 gennaio 1995 –
18 maggio 1996
Capo del governoLamberto Dini

Dati generali
Partito politicoRinnovamento Italiano
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
Professioneavvocato

Mario D'Urso (Napoli, 8 aprile 1940Roma, 5 giugno 2015) è stato un avvocato, politico e funzionario italiano.

Ha ricoperto incarichi nel settore della finanza non soltanto italiana ed a livello governativo, amico personale di Gianni Agnelli, Henry Kissinger, Fausto Bertinotti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discende dai Serra di Cassano, poiché figlio di Clotilde e di Alessandro D'Urso, la famiglia materna partenopea di un'aristocrazia che ha dato un martire alla rivoluzione napoletana del 1799 contro la monarchia borbonica, Gennaro Serra di Cassano. Inoltre è parente dell'altro patriota dell'epoca, Domenico Cirillo.[1]

Appartiene inoltre alla famiglia franconapoletana Cottrau, essendo bisnipote di Alfredo Cottrau[2], zio paterno di Violetta D'Urso, musa di Karl Lagerfeld[3], figlia del fratello Luigi e della top model Inès de la Fressange, nonché fratello di Carlo D'Urso.[4]

Da giovane per divertimento partecipò a diversi film come Guendalina (1957) di Lattuada, Giovani mariti di Bolognini (1958), Primo amore (1959) di Camerini, La dolce vita (1960) di Fellini.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Trasferitosi dalla Campania a Roma nel secondo dopoguerra con la famiglia[1], si è laureato in Giurisprudenza. Ha conseguito il Master of Comparative Law presso la George Washington University. Banchiere internazionale d'investimenti, dal 1968 al 1995 è stato consigliere e amministratore delegato della Kuhn Loeb / Lehman Brothers (poi Lehman Brothers, Kuhn, Loeb Inc.).

È stato componente del consiglio di amministrazione del Gruppo 24 Ore nel ruolo di amministratore indipendente non esecutivo. Dal 1990 al 1995 fu presidente dell'Italy Fund - raccoglie gli investitori stranieri nel mercato azionario italiano[5] -, e dal 1990 al 1996 membro del cda della società di consulenza Kissinger Associates.

È stato consigliere di amministrazione di vari fondi di investimento del Gruppo Gabelli Asset Management (GAMCO Investors), presidente negli USA della Fondazione Friends of Progetto Uomo Inc., membro del Consiglio di Amministrazione della Italian-American Foundation for Cancer Research.

È entrato a far parte del consiglio di amministrazione di KME Group S.p.A. (ex Gruppo Orlando) il 14 febbraio 2005, poi fusasi in Intek Group S.p.A..

Già sottosegretario al Commercio Estero e Politiche Comunitarie nel Governo Dini, nel 1996 è eletto, nel collegio 11 (Castellammare di Stabia) con 56.323 voti, senatore nel gruppo del Rinnovamento Italiano per la coalizione elettorale dell'Ulivo, ricoprendo inoltre l'incarico di Segretario della III Commissione Permanente – Affari Esteri e Emigrazione delle Commissioni Finanza e Bilancio.

«Diplomacy» fu il titolo di una rubrica che tenne sul settimanale Panorama dal 2002.

Dal 2010, in Francia, fu il primo presidente dell'Associazione degli insigniti italiani della Legion d'Onore e della Santa Sede (Section de la Société des Membres de la Légion d'Honneur en Italie et au Saint-Siège).[6]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Poche ore dopo la sua morte, le colonne di gossip hanno ipotizzato che avesse una figlia naturale segreta. Nel novembre del 2016, la sua identità è stata rivelata in quella dell'imprenditrice americana Nikki Carlson. La paternità è stata confermata attraverso il test del DNA.[7]

La cospicua eredità di circa 24 milioni dovrà essere così restituita secondo la sentenza del tribunale civile di Roma da con le dovute proporzioni, Giovan Francesco Serra di Cassano e tutti i legatari, tra cui figurano l’avvocato Roberto Simeone, l'onorevole Bertinotti e signora, Nicolò Dubini ed altri noti personaggi. Questo perché, il tribunale ha dichiarato che "Nikki Kay Carlson è figlia di Mario D'Urso" e disposto che "assuma il cognome paterno aggiungendolo".[8][9][10]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce di grazia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio

Ufficiale della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Stella al merito del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Barbara Palombelli, D'Urso, un americano a Napoli «Affari, principesse e dolce vita», su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 30 aprile 2001 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  2. ^ Carughi e Guida, p.15.
  3. ^ La fille d’Inès de la Fressange, nouvelle muse de Karl Lagerfeld marieclaire.fr
  4. ^ Il testamento dell'ex senatore Mario D'Urso: a Bertinotti 500mila euro, su www.ilmessaggero.it, 29 luglio 2015. URL consultato il 12 febbraio 2023.
  5. ^ Italy found, richieste record, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 3 febbraio 1994.
  6. ^ Francia: nasce associazione insigniti italiani Legione d'Onore, su www1.adnkronos.com, Adnkronos.it, 5 novembre 2010.
  7. ^ Muore Mario D'Urso: da 'Lehman Brothers' alla politica, fu amico di Agnelli e Kissinger, su la Repubblica, 5 giugno 2015. URL consultato il 12 febbraio 2023.
  8. ^ Sara Menafra, Nikki Carlson: «Mario D'Urso era mio padre, me lo ha confessato lui stesso», in il messaggero, 23 novembre 2016.
  9. ^ Un tumore ha portato via Mario D'Urso, una delle persone più divertenti d'Italia, in Dagospia, 5 giugno 2015.
  10. ^ Rosario Di Mito, D'Urso, si riapre l'eredità. Un'americana: sono la figlia, in il messaggero, 17 novembre 2016.
  11. ^ Dettaglio Onorificenza di Stella al merito del lavoro, su quirinale.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ugo Carughi, Guida Ermanno, Alfredo Cottrau (1839-1898). L'architettura del ferro nell'Italia delle grandi trasformazioni, Napoli, Electa, 2003, ISBN 88-510-0049-2.

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