Marcello Pucci

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Marcello Pucci
NascitaMilano, 21 luglio 1906
MorteMetà, 29 settembre 1937
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
RepartoBande Irregolari Uollo
Anni di servizio1929 - 1937
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
CampagneArbegnuoc
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Marcello Pucci (Milano, 21 luglio 1906Metà, 29 settembre 1937) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale nell'Africa Orientale Italiana..

Nacque a Milano il 21 luglio 1906, figlio di Roberto.[2] Conseguito il diploma in Scienze economiche a Neuchàtel, in Svizzera, il 1º agosto 1929 venne chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito ed ammesso al corso allievi ufficiali di complemento presso il III Corpo d'armata, ne uscì con il grado di sottotenente nel febbraio dell’anno seguente destinato al 3º Reggimento alpini.[3] Posto in congedo il 10 settembre 1930, venne assunto come impiegato nella Banca Commerciale Italiana nella sede di Casablanca (Marocco), dove rimase fino al 1935.[3] In quell'anno venne richiamato in servizio attivo per le esigenze legate alla situazione in Africa Orientale, raggiungendo il 2º Reggimento alpini e poi il .[3] Assegnato in seguito all'8º Reggimento alpini, inquadrato nella 5ª Divisione alpina "Pusteria" mobilitata, partì per l'Eritrea il 7 gennaio 1936.[3] Promosso tenente nel mese di giugno, con anzianità 1º luglio 1935, partecipò alle operazioni belliche nel corso della guerra d'Etiopia con il proprio reggimento ed in seguito, con le bande irregolari dell'Uollo, a quelle di grande operazione di polizia coloniale.[3] Cadde in combattimento a Metà il 29 settembre 1937, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale di nobili sentimenti, eccezionale ardimento ed entusiasmo, in molteplici combattimenti dava prova di valore. Alla testa dei suoi ascari, in aspro combattimento contro numerosa orda ribelle, battevasi brillantemente. Ferito, imperterrito, resisteva e contrattaccava, colpito ancora gravemente, leggendaria figura di eroe, sulla cavalcatura cui erasi fatto porre per l’impossibilità fisica d’azione causata dalle gravissime ferite, primo fra tutti, attaccava l’avversario, lo respingeva e nel generoso ed immane sforzo trovava fine gloriosa. Fulgido esempio di eroismo, valore e mirabile spirito di sacrificio. Metà, 29 settembre 1937 .[4]»
— Regio Decreto 21 novembre 1938.[5]
  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 261.
  2. ^ a b Bianchi, Cattaneo 2011, p. 193.
  3. ^ a b c d e Bianchi, Cattaneo 2011, p. 194.
  4. ^ Medaglia d'oro al valor militare Pucci Marcello, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti del 21 febbraio 1939, registro 2 Africa Italiana, foglio 189.
  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, Il Labaro, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2011, p. 193-194, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 261.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Pucci, Marcello, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2023.