Manlio Cipolla

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Manlio Italo Cipolla
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Interno
Carriera
Squadre di club1
1944-1945Ambrosiana11 (1)
1945-1946Inter1 (0)
1946-1948Como59 (8)
1948-1949Perugia30 (20)
1949-1950Alessandria30 (6)
1950-1951Pavia29 (13)
1951-1952Como2 (0)
1952-1954Pavia18 (8)
1954-1957Varese36 (25)
Carriera da allenatore
1959Simmenthal-Monza
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Manlio Italo Cipolla (Pavia, 2 maggio 1927Campione d'Italia, 24 febbraio 2013[1]) è stato un allenatore di calcio, calciatore, nutrizionista e medico italiano, di ruolo attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pavese, da calciatore giocò prevalentemente nelle serie minori; disputò alcune gare in Serie A con l'Ambrosiana (poi Internazionale) ed il Como.

Laureato in Medicina e Chirurgia, assistente straordinario presso l'Università degli Studi di Pavia negli anni 1950-1951[2], si specializzò in Igiene e microbiologia e in Medicina sportiva[3]. Entrò sul finire degli anni Cinquanta nello staff della Simmenthal Monza, per poi passare per un trentennio in quello dell'Inter come responsabile del settore medico; presso l'ateneo pavese fu docente di Scienze della nutrizione, collaborò con centri di ricerca ed aziende alimentari[3]. Fece parte anche dello staff della Pallacanestro Cantù a fine anni Sessanta[4], ed esercitò privatamente la professione a Campione d'Italia, dove si spense all'età di 85 anni[5]. Autore di varie pubblicazioni, è ricordato per studi sull'alimentazione degli sportivi e sul recupero dallo sforzo[6].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Entrato nelle giovanili dell'Ambrosiana, disputò coi nerazzurri il Torneo Benefico Lombardo 1944-1945 e il Campionato Italiano 1945-1946; sarebbe poi tornato a calcare i campi di massima serie nel 1951-1952, col Como[7]. «Buon attaccante», fu particolarmente prolifico durante i campionati trascorsi sui campi di Perugia, Pavia (con cui ottenne una promozione in Serie B nel 1952-1953) e Varese, con cui visse le ultime stagioni agonistiche[8].

Medico sociale[modifica | modifica wikitesto]

Vestì per un breve periodo il ruolo di allenatore, guidando il Simmenthal-Monza e lanciando Santino Maestri[9] per poi dedicarsi alla carriera di medico sportivo.

Entrato nello staff medico dell'Inter in équipe con i colleghi Angiolino Quarenghi e Roberto Klinger nei primi anni Sessanta, vi rimase fino al 1994[6]; in questo ruolo fu tra i protagonisti delle vicende della grande Inter. È ricordato per alcuni dissidi che lo staff medico ebbe con l'allenatore Helenio Herrera in merito all'utilizzo d'integratori che avrebbero dovuto migliorare le prestazioni della squadra (episodi che ricordò nel libro Calcio verità, pubblicato nel 1976 per l'editore Fortunalibri)[10] e che culminarono con la presentazione delle dimissioni nel 1967[11], per le sue analisi dei bioritmi, che nel 1980 gli permettevano di prevedere vittorie e sconfitte[12], e per il suo lavoro su Andreas Brehme e Lothar Matthäus, a fine anni '80[6].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Pavia: 1952-1953

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bollettino dell'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como, 90 (2013), p. 4
  2. ^ I professori dell'Università di Pavia, su prosopografia.unipv.it, Unipv.it. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2016).
  3. ^ a b Si veda la biografia in: Cipolla, IV di copertina
  4. ^ Antonio Tavarozzi, Cantù, città di 30 mila abitanti, è la «capitale italiana» del basket, da La Stampa, 281 (CII), 7 dicembre 1968, p. 12
  5. ^ Si è spento Manlio Cipolla, su cdt.ch, 26 febbraio 2013. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ a b c Fabio Monti, Il dr. Cipolla, il «nemico» degli stregoni, su archiviostorico.corriere.it, Il Corriere della Sera, 5, p. 10. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  7. ^ Melegari, p. 123.
  8. ^ Si veda il profilo in Galasso.
  9. ^ Paolo Bertoldi, Con una rete di Mazzero il Torino supera il Simmenthal Monza: 1-0, da Stampa Sera, 45 (XCII), 22 febbraio 1960, p. 4
  10. ^ Speciale Libri, da l'Unità, 75 (LIII), 17 marzo 1976, p. 8
  11. ^ Giorgio Bellani, La grave crisi interna dell'Inter, da Stampa Sera, 275 (IC), 21 novembre 1967, p. 13
  12. ^ Alessandro Caporali, Un calcolatore che prevede l'ottimismo o le patturnie, da l'Unità del lunedì, 11 (XXVIII), 17 marzo 1980, p. 7

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manlio Italo Cipolla, Alimentazione, diete e salute. Quanto, come, quando nutrirsi per vivere bene, Milano, Ulrico Hoepli, 1999.
  • Vito Galasso, L'Inter dalla A alla Z, Roma, Newton Compton, 2015.
  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2004.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]