Majungasaurinae

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Majungasaurinae
Scheletro montato allo Stony Brook University
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superordine Dinosauria
Ordine Saurischia
Sottordine Theropoda
Famiglia †Abelisauridae
Sottofamiglia Majungasaurinae
Lavocat, 1955
Nomenclatura binomiale
† Majungasaurus crenatissimus
(Depéret, 1896)
Sinonimi

Majungasaurini Tortosa et al., 2014 vide Delcourt, 2018

Sottogruppi

Majungasaurinae (da Majungasaurus, il cui nome a sua volta significa "lucertola di Mahajanga") è una sottofamiglia estinta di grandi dinosauri teropodi vissuti nel Cretaceo superiore in Madagascar, India e Francia. Majungasaurinae rappresenta un sottogruppo all'interno della famiglia Abelisauridae, un clade endemico del Gondwana i cui membri sono caratterizzati crani corti e profondi, dotati di irrobustimenti ossei che talvolta creano delle vere e propria corna sul capo, e braccia atrofizzate. Le due sottofamiglie di Abelisauridae sono Carnotaurinae, di cui fa parte Carnotaurus uno dei generi meglio conosciuti, e Majungasaurinae, di cui fa parte Majungasaurus uno dei generi di teropodi più studiati dell'emisfero australe. I loro antenati emersero nel Giurassico medio e il clade raggiunse il Cretaceo superiore fino alla loro estinzione nell'estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene.

I Majungasaurinae erano predatori bipedi di taglia media, ma si muovevano relativamente lentamente. Le loro robuste gambe erano adatte a camminare e sopportare il peso dell'animale, ma non per correre agilmente. Presentano crani alti e profondi con mascelle potenti, ma braccia corte e rigide, prive di carpali nei polsi. La loro andatura relativamente lenta, lo spesso cranio e le corte braccia li rendeva perfetti per cacciare grandi prede come i lenti sauropodi con cui condividevano il loro habitat. I loro antenati vivevano in un continente meridionale unificato, il Gondwana, durante il Cretaceo inferiore, ma con la divisione della massa terrestre si sono distinti dai loro cugini sudamericani e infine l'uno dall'altro.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Gli abelisauridi possiedono tutti arti anteriori distinti, rudimentali e immobili, con falangi manuali molto ridotte.[1] Carnotaurus e Majungasaurus sono strettamente imparentati ma si distinguono per diverse caratteristiche scheletriche. Carnotaurus presenta undici vertebre dorsali, mentre Majungasaurus ne aveva tredici.[2] I majungasaurini hanno anche finestre antorbitali basse e larghe, un'ampia piastra triangolare posteriore al parietale, due fori per una vena cerebrale presso la cresta sagittale e un ampio solco sul condilo occipitale.[3] Queste differenze sono importanti perché gli abelisauridi derivati sono classificati come majungasaurini o carnotaurini in base alle loro sinapomorfie.

Storia dello studio[modifica | modifica wikitesto]

Il primo majungasaurino ad essere scoperto fu Indosaurus, scoperto in India nel 1933 da Charles Alfred Matley e Friedrich von Huene, e Majungasaurus, scoperto in Madagascar nel 1955 da René Lavocat. Entrambe le specie furono identificate erroneamente al momento delle loro scoperte poiché erano note solo da resti parziali: si credeva infatti che Indosaurus fosse un allosauride, mentre i primi resti di Majungasaurus furono assegnati Megalosaurus, mentre un secondo esemplare venne attribuito a un pachycephalosauride. Non è stato fino al 1991 che il paleontologo Jose Bonaparte teorizzò che questi e molti altri teropodi appartenessero alla stessa famiglia, gli abelisauridi.[4]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Tassonomia[5][modifica | modifica wikitesto]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Il clade Majungasaurinae è relativamente nuovo, proposto nel marzo 2014 dal paleontologo Thierry Tortosa. È definito come tutti gli abelisauridi più strettamente imparentati con Majungasaurus che con Carnotaurus.

Abelisauridae

Kryptops

Rugops

Genusaurus

Abelisauride MCF-PVPH-237

Xenotarsosaurus

Tarascosaurus

Abelisauride di La Boucharde

 
Majungasaurinae

Abelisauride di Pourcieux

Arcovenator

Majungasaurus

Indosaurus

Rahiolisaurus

Rajasaurus

Brachyrostra

Ilokelesia

 

Ekrixinatosaurus

 

Skorpiovenator

 
Carnotaurini

Abelisaurus

Aucasaurus

Pycnonemosaurus

Quilmesaurus

Carnotaurus

Peleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Gamma geografica[modifica | modifica wikitesto]

I majungasaurini e il loro gruppo gemello carnotaurina emersero in quello che oggi è il Sud America. Da lì si sono diffusi nel resto del Gondwana: l'odierna Africa e India, e presumibilmente anche l'Australia e l'Antartide.[6] Prove frammentarie di abelisauri nel sud della Francia indicano che potrebbero essersi diffusi anche in Europa, ma la relazione di queste specie con il resto di Majungasaurinae non è ben stabilita.[7]

Abitudini alimentari[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti gli abelisauri, i majungasaurini erano predatori bipedi e avevano denti bulbosi, crani corte e colli robusti. Ciò significava che le loro mascelle larghe erano molto potenti e in grado di sopportare vari gradi di torsione.[8] Majungasaurus è noto per aver predato sauropodi di medie dimensioni come Rapetosaurus, e i segni dei suoi denti sono stati ritrovati sulle costole di altri Majungasaurus, sebbene non sia noto se l'animale cacciasse attivamente individui della stessa specie o si fosse solo nutrito delle loro carcasse. Questo comportamento non è stato osservato in nessun altro majungasaurino.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Senter, P., Vestigial skeletal structures in dinosaurs, in Journal of Zoology, vol. 280, 2010, pp. 60–71, DOI:10.1111/j.1469-7998.2009.00640.x.
  2. ^ Novas, Fernando E., The Age of Dinosaurs in South America, Indiana University Press, 2009, pp. 259–, ISBN 978-0-253-35289-7.
  3. ^ Thierry Tortosa, Eric Buffetaut, Nicolas Vialle, Yves Dutour, Eric Turini e Gilles Cheylan, A new abelisaurid dinosaur from the Late Cretaceous of southern France: Palaeobiogeographical implications, in Annales de Paléontologie, vol. 100, 2014, pp. 63–86, DOI:10.1016/j.annpal.2013.10.003.
  4. ^ Matthew T. Carrano e Scott D. Sampson, The Phylogeny of Ceratosauria (Dinosauria: Theropoda), in Journal of Systematic Palaeontology, vol. 6, n. 2, 2008, pp. 183, DOI:10.1017/S1477201907002246.
  5. ^ Leonardo S. Filippi, Ariel H. Méndez, Rubén D. Juárez Valieri e Alberto C. Garrido, A new brachyrostran with hypertrophied axial structures reveals an unexpected radiation of latest Cretaceous abelisaurids, in Cretaceous Research, vol. 61, 2016, pp. 209–219, DOI:10.1016/j.cretres.2015.12.018.
  6. ^ P. C. Sereno, J. A. Wilson e J. L. Conrad, New dinosaurs link southern landmasses in the Mid-Cretaceous, in Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, vol. 271, n. 1546, 2004, pp. 1325–30, DOI:10.1098/rspb.2004.2692, JSTOR 4142770, PMC 1691741, PMID 15306329.
  7. ^ Holtz, Thomas R. Jr. (2007). Dinosaurs: The Most Complete, Up-to-Date Encyclopedia for Dinosaur Lovers of All Ages. New York: Random House. ISBN 978-0-375-82419-7
  8. ^ Fastovsky, David; Weishampel, David; Sibbick, John (2009). Dinosaurs: a concise natural history. Cambridge: Cambridge University Press. p. 196. ISBN 0521282373
  9. ^ Raymond R. Rogers, David W. Krause e Kristina Curry Rogers, Cannibalism in the Madagascan dinosaur Majungatholus atopus, in Nature, vol. 422, n. 6931, 2003, pp. 515–8, DOI:10.1038/nature01532, PMID 12673249.

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