Love Shack

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Love Shack
singolo discografico
ArtistaThe B-52s
Pubblicazionesettembre 1989
Durata5:21
Album di provenienzaCosmic Thing
GenerePop rock
New wave
EtichettaReprise
ProduttoreDon Was
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 600 000+)
The B-52s - cronologia
Singolo precedente
Channel Z
(1989)
Singolo successivo
Roam
(1990)

Love Shack è un singolo del gruppo musicale statunitense The B-52's, pubblicato nel settembre 1989 come estratto dall'album in studio Cosmic Thing.

Il brano diventò la più grande hit del gruppo nonché il loro a vendere un milione di copie.[2] Arrivò alla terza posizione della Billboard Top 40 charts,[3] e alla seconda della Official Singles Chart britannica. Fu per otto settimane al primo posto della classifica australiana e della Alternative Airplay stilata da Billboard.

Love Shack guadagnò numerosissime onorificenze: nel 2001 è stata scelta per essere inserita nel gruppo delle 365 "canzoni del millennio",[4] mentre nel 2006 fu inserita al quarantesimo posto della classifica dei più bei brani degli anni ottanta stilata da VH1.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La canzone segna una sorta di ritorno alla popolarità del gruppo, caduto in un inesorabile declino nei primi anni ottanta, causato dalla morte del chitarrista Ricky Wilson, avvenuta nel 1985.

Prodotto da Don Was,[5] il pezzo fu ispirato da una capanna con il tetto di latta dove la band aveva concepito Rock Lobster, un singolo dal loro primo album, situata nei pressi dell'"Atlanta Highway" (come confermato dal primo verso della canzone). Inoltre, essa servì come rifugio alla cantante dei B-52's Kate Pierson che ci visse nei primi anni settanta; il manufatto resistette fino al 2004, anno in cui bruciò.[3]. Il testo è ricco di frasi strane e divertenti, divenute memorabili: una è l'urlo di Cindy Wilson "Tin roof...rusted" ("Tetto di latta...arrugginito"), riferito alla capanna; un'altra è invece pronunciata da Fred Schneider che si vanta di avere una Chrysler "grande come una balena" di "circa venti posti".[6]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo conteneva vari brani a seconda dello Stato in cui veniva pubblicato: negli Stati Uniti aveva come B-side Roam, mentre in altri paesi presentava come lato B o Channel Z o una versione live di Rock Lobster .[7] Nel 1998 e nel 1999 Love Shack fu rilanciato insieme a molti remix, tra cui uno di DJ Tonka, ma questa volta il pezzo non riuscì a entrare in nessuna classifica.[8]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video mostra la band recarsi in macchina verso la "Shaque D'Amour" (nome che deriva dalla traduzione di "Love Shack" in francese), una casa in mezzo al bosco in cui si fanno feste, dove devono tenere una sorta di piccolo concerto a cui partecipa moltissima gente, che spinta dal ritmo incomincia a ballare. Tra gli altri, si riconosce anche la famosa drag queen RuPaul.[9]

Il video ricevette il premio "Best Group Video" da MTV; la rivista britannica Rolling Stone, nominandola come il miglior singolo del 1989, la collocò nel 2004 alla posizione 243 della lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi.[2]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

7" (Regno Unito)
  1. Love Shack (Single Version) — 4:20
  2. Love Shack (LP Version) — 5:21
CD, 12" (Stati Uniti)
  1. Love Shack (12" Remix) — 8:00
  2. Love Shack (Remix/Edit) — 4:07
  3. Channel Z (12" Rock Mix) — 6:24
  4. Love Shack (12" Mix) — 6:10
  5. Love Shack (A Capella) — 3:56
  6. Love Shack (Big Radio Mix) — 5:31

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1989) Posizione
Stati Uniti[17] 47
Classifica (1990) Posizione
Stati Uniti[18] 78

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Love Shack, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 giugno 2022.
  2. ^ a b David Mansour, From Abba to Zoom: A Pop Culture Encyclopedia of the Late 20th Century. Andrews McNeel Publishing, 2005.
  3. ^ a b B-52’s ‘Love Shack’ burns down, in The Associated Press, Today.com, 16 dicembre 2004. URL consultato il 28 luglio 2013.
  4. ^ Songs of the Century, in Archives.cnn.com, Cable News Network LP, LLLP., 7 marzo 2001. URL consultato il 28 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2008).
  5. ^ Fred Bronson. Billboard's Hottest Hot 100 Hits. Watson-Guptill, 2003.
  6. ^ Love Shack by The B-52's, in Songfacts, Tonemedia.com. URL consultato il 5 gennaio 2014.
  7. ^ The B-52s Unofficial Discography: Love Shack, in Theb52s.de. URL consultato il 24 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2005).
  8. ^ The B-52s Unofficial Discography: Love Shack 99, in Theb52s.de. URL consultato il 24 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2000).
  9. ^ Richie Unterberger, Samb Hicks, Jennifer Dempsey. Music USA: The Rough Guide. Rough Guides, 1989.
  10. ^ (NL) Love Shack - B-52'S, in VRT, Top30-2.radio2.be. URL consultato il 28 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2012). Hoogste notering in de top 30 : 9
  11. ^ Top Singles - Volume 51, No. 7, December 16 1989, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 13 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016).
  12. ^ Dance/Urban - Volume 51, No. 10, January 20 1990, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 13 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2012).
  13. ^ Retail Sales - Volume 51, No. 7, December 16 1989, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 13 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  14. ^ The Irish Charts - All there is to know, su irishcharts.ie, IRMA. URL consultato il 28 luglio 2013. Only one result when searching "Love shack"
  15. ^ a b B-52's, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 13 giugno 2013.
  16. ^ a b c d Cosmic Thing awards at Allmusic, in AllMusic, Rovi Corporation. URL consultato il 13 giugno 2013.
  17. ^ Billboard Top 100 - 1989, in Billboard, The Longbored Surfer. URL consultato il 6 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2010).
  18. ^ Billboard Top 100 - 1990, in Billboard, The Longbored Surfer. URL consultato il 28 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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