Love Makes Sweet Music

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"Love Makes Sweet Music"
singolo discografico
ArtistaSoft Machine
Pubblicazione17 febbraio 1967
Durata2:27 (lato A)
2:50 (lato B)
GenereRock psichedelico
EtichettaPolydor Records
ProduttoreChas Chandler (lato A)
Kim Fowley (lato B)
Registrazionegennaio 1967, Advision Studios
Soft Machine - cronologia
Singolo precedente
Singolo successivo
(1968)

Love Makes Sweet Music è il primo 45 giri del gruppo di rock psichedelico britannico Soft Machine. Fu una delle prime pubblicazioni britanniche di psichedelia, ed anticipò di un mese l'uscita del singolo dei Pink Floyd "Arnold Layne".

Il lato A, in cui canta Robert Wyatt, è più orientato verso il pop. La canzone del lato B, "Feelin' Reelin' Squeelin'", è più sperimentale e di non facile ascolto, è impostata sulla martellante voce di Kevin Ayers, con Wyatt che si esibisce come corista, e su una ininterrotta serie di strani suoni.

Agli inizi del 1967 i Soft Machine erano stati scritturati assieme ai primi Pink Floyd per suonare al mitico UFO Club di Londra, ed ottennero un tale successo che in gennaio registrano per la Polydor Love Makes Sweet Music e Feelin' Reelin' Squeelin'. La conferenza stampa di presentazione del disco si tiene il 22 febbraio 1967, la sera stessa al Roundhouse di Londra sono il gruppo spalla della Jimi Hendrix Experience e lo stesso Jimi si unisce a loro suonando il basso.[1] (secondo un'altra versione la jam avvenne dopo la conferenza stampa allo Speakeasy Club.[2])

Il disco è diventato un pezzo pregiato per i collezionisti, ma le due tracce sono state ripubblicate sulle compilation dei Soft Machine Triple Echo, Out-Bloody-Rageous - An Anthology 1967 -1973 e Rare Tracks.[3] Vengono inoltre inserite come Bonus tracks nella riedizione del 2009 del primo album ufficiale della band, The Soft Machine.[4]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. "Love Makes Sweet Music" (Kevin Ayers) - 2:27
  2. "Feelin' Reelin' Squeelin'" (Kevin Ayers) - 2:50

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Biografia dei primi Soft Machine www.discogs.com
  2. ^ Quella Sera allo Speakeasy saluzzishrc.com
  3. ^ (EN) Cope, Julian: Recensione del disco www.headheritage.co.uk
  4. ^ (EN) Scheda di The Soft Machine www.discogs.com

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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